Commento al Vangelo di domenica 15 Settembre 2019 – Clarisse Borgo Valsugana

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Il commento al Vangelo di domenica 15 Settembre 2019 รจ curato dalle sorelle Clarisse di Borgo Valsugana, Trento.

Padre ho peccato; questo mio figlio era morto ed รจ tornato in vita

Le letture di questa domenica ci parlano della misericordia, del perdono di Dio che attende lโ€™umanitร  per immergerla nel suo abbraccio. รˆ il cuore di Dio che si china sulla miseria umana, quella di ciascuno di noi. Nel perdono accolto da Dio acquistiamo dignitร  e valore, lo sguardo misericordioso del Padre puรฒ cambiare la vita. Infatti noi alla nascita veniamo alla luce con un tarlo che ci porta lontano da noi stessi e dalla ricchezza che Dio ci ha dato. La vita รจ un cammino di liberazione verso questa ricchezza, perchรฉ la libertร  non sia fonte di peccato. Il perdono non รจ riparazione di un guasto, รจ fare un passo in avanti nellโ€™accoglienza totale di Dio e delle persone, รจ requisito fondamentale di una relazione sana, condizione del nostro crescere in umanitร  nella fedeltร  allโ€™Amore. รˆ convertirsi allo stile di Dio! Queste letture ci dicono: non abbiate paura del Dio che perdona, egli non ci cancella dal suo cuore, ci cerca senza chiedere nulla in cambio! Siamo figli perdonati.

prima letturaย ย 

Mosรจ supplicรฒ il Signore, suo Dio

Il popolo con il quale il Signore ha stretto la sua alleanza รจ sempre, dallโ€™Antico Testamento a oggi, un popolo infedele, che si perverte con idoli falsi. Ma in esso vi sono presenti, come dono di amore, dei profeti, che Dio prova per renderli testimoni della sua misericordia. Qui il Signore interpella Mosรจ: la logica umana risponderebbe al peccato con lโ€™eliminazione del popolo infedele, ma il profeta vede lโ€™opera di Dio e prega: ยซPerchรฉ, Signore, si accenderร  la tua ira contro il tuo popoloโ€ฆ?ยป. E Dio rammenta le sue promesse. La preghiera esaudita rivela un Dio che ยซsi penteยป, Dio misericordioso e pietoso, lento allโ€™ira e ricco di grazia. Ancora una volta la misericordia ha la meglio sul giudizio: il nostro sguardo, mentre ci accostiamo alle realtร  segnate dal male, viene plasmato dal suo amore.

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seconda letturaย ย 

La grazia del Signore nostro ha sovrabbondato

Paolo, lโ€™apostolo reso forte della grazia del Signore, riconosce il Cristo come autore della conversione del suo cuore. Prima dellโ€™incontro con lui, Paolo seguiva una giustizia soltanto umana, ยซlontano dalla fedeยป. Come il figlio perduto della parabola, riconosce la sovrabbondante misericordia di Dio, che ha agito in lui e lo ha salvato. Lโ€™esperienza della salvezza operata da Cristo Gesรน, diventa testimonianza per quanti si aprono alla fede, e la vita di Paolo, giudicata dal Signore degna di fiducia, diventa essa stessa lode al Re dei secoli.

vangeloย ย 

Questo mio figlio era morto ed รจ tornato in vita

Questa accorata parabola del Signore Gesรน descrive ai suoi ascoltatori il cuore dellโ€™uomo davanti a Dio, suo Padre. Da Adamo a Eva, che nel giardino si nascosero dopo il peccato, sino alla nostra vita presente, ogni uomo vuole affermare se stesso a prescindere da Dio. Il figlio minore si appropria di beni che, di diritto, gli spettano dopo la morte del padre; anticipa con la sua volontร  lโ€™ultimo distacco, e va lontano da lui, presumendo che la vita รจ bella solo quando viene vissuta con le proprie forze, la propria volontร , le proprie scelte. Ma una vita cosรฌ genera solo fame: di pane, dโ€™amore vero, della propria figliolanza. Il figlio, rendendosi conto di aver perso la sua dignitร  e la sua identitร , si propone di tornare da suo padre con il desiderio di essere un servo fra i servi. Ma il padre, che ha sofferto la sua distanza e atteso il suo ritorno, corre ad accoglierlo, lo abbraccia, lo bacia, gli dona i suoi beni e lo riconosce figlio! Un figlio che era morto ma รจ tornato in vita. Il figlio maggiore, obbediente come un servo nei confronti del padre, alla notizia del ritorno di suo fratello si indigna, non vuole partecipare alla festa. Anchโ€™egli si ritira dalla dignitร  e dalla identitร  della sua figliolanzaโ€ฆ Immagina una presunta festa con gli amici bacchettando con un capretto e non prende parte alla festa colma di affetti e di ogni bene.

Questi figli vivono dentro di noi e la parabola del Signore Gesรน interpella la nostra libertร : vogliamo partecipare alla festa dei perdonati dal Padre, di coloro che realmente sono amati da lui, resi figli soltanto per il suo iper-dono? Per la sua misericordia senza limiti?

Messale festivo 2019 delle Edizioni Messaggero Padova
Il Messale delle domeniche e feste 2019 รจ pensato per aiutare a partecipare attivamente alla liturgia, servendosi anche delle accurate introduzioni alle singole feste. Contiene tutti i testi liturgici del Messale e del Lezionario delle domeniche e feste, dal primo gennaio fino allโ€™ultima domenica di dicembre 2019, con un ampio approfondimento liturgico-pastorale per chi vuole preparare o continuare a casa la riflessione sulla Parola.
Introduzioni alle celebrazioni, presentazioni e commenti alle letture del Vangelo sono curate delle suore clarisse del Monastero San Damiano di Borgo Valsugana (TN) * preghiere dei fedeli a cura della Comunitร  di Bose

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Letture della
XXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ€“ ANNO C

Prima Lettura

Il Signore si penti del male che aveva minacciato di fare al suo popolo.

Dal libro dell’Esรฒdo
Es 32,7-11.13-14

ย 
In quei giorni, il Signore disse a Mosรจ: ยซVaโ€™, scendi, perchรฉ il tuo popolo, che hai fatto uscire dalla terra dโ€™Egitto, si รจ pervertito. Non hanno tardato ad allontanarsi dalla via che io avevo loro indicato! Si sono fatti un vitello di metallo fuso, poi gli si sono prostrati dinanzi, gli hanno offerto sacrifici e hanno detto: โ€œEcco il tuo Dio, Israele, colui che ti ha fatto uscire dalla terra dโ€™Egittoโ€ยป.
ย 
Il Signore disse inoltre a Mosรจ: ยซHo osservato questo popolo: ecco, รจ un popolo dalla dura cervice. Ora lascia che la mia ira si accenda contro di loro e li divori. Di te invece farรฒ una grande nazioneยป.
ย 
Mosรจ allora supplicรฒ il Signore, suo Dio, e disse: ยซPerchรฉ, Signore, si accenderร  la tua ira contro il tuo popolo, che hai fatto uscire dalla terra dโ€™Egitto con grande forza e con mano potente? Ricรฒrdati di Abramo, di Isacco, di Israele, tuoi servi, ai quali hai giurato per te stesso e hai detto: โ€œRenderรฒ la vostra posteritร  numerosa come le stelle del cielo, e tutta questa terra, di cui ho parlato, la darรฒ ai tuoi discendenti e la possederanno per sempreโ€ยป.
ย 
Il Signore si pentรฌ del male che aveva minacciato di fare al suo popolo.

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Salmo 50 (51)

R. Ricordati di me, Signore, nel tuo amore.

Pietร  di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquitร .
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro. R.
ย 
Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito. R.
ย 
Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode.
Uno spirito contrito รจ sacrificio a Dio;
un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi. R.

Seconda Lettura

Cristo รจ venuto per salvare i peccatori.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timรฒteo
1 Tm 1,12-17

ย 
Figlio mio, rendo grazie a colui che mi ha reso forte, Cristo Gesรน Signore nostro, perchรฉ mi ha giudicato degno di fiducia mettendo al suo servizio me, che prima ero un bestemmiatore, un persecutore e un violento. Ma mi รจ stata usata misericordia, perchรฉ agivo per ignoranza, lontano dalla fede, e cosรฌ la grazia del Signore nostro ha sovrabbondato insieme alla fede e alla caritร  che รจ in Cristo Gesรน.
ย 
Questa parola รจ degna di fede e di essere accolta da tutti: Cristo Gesรน รจ venuto nel mondo per salvare i peccatori, il primo dei quali sono io. Ma appunto per questo ho ottenuto misericordia, perchรฉ Cristo Gesรน ha voluto in me, per primo, dimostrare tutta quanta la sua magnanimitร , e io fossi di esempio a quelli che avrebbero creduto in lui per avere la vita eterna.
ย 
Al Re dei secoli, incorruttibile, invisibile e unico Dio, onore e gloria nei secoli dei secoli. Amen.

Parola di Dio

Vangelo

Ci sarร  gioia in cielo per un solo peccatore che si converte.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 15, 1-32
ย 

In quel tempo, si avvicinavano a Gesรน tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: ยซCostui accoglie i peccatori e mangia con loroยป.
ย 
Ed egli disse loro questa parabola: ยซChi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finchรฉ non la trova? Quando lโ€™ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: โ€œRallegratevi con me, perchรฉ ho trovato la mia pecora, quella che si era perdutaโ€. Io vi dico: cosรฌ vi sarร  gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, piรน che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione.
ย 
Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finchรฉ non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: โ€œRallegratevi con me, perchรฉ ho trovato la moneta che avevo perdutoโ€. Cosรฌ, io vi dico, vi รจ gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converteยป.
ย 
Disse ancora: ยซUn uomo aveva due figli. Il piรน giovane dei due disse al padre: โ€œPadre, dammi la parte di patrimonio che mi spettaโ€. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio piรน giovane, raccolte tutte le sue cose, partรฌ per un paese lontano e lร  sperperรฒ il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciรฒ a trovarsi nel bisogno. Allora andรฒ a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandรฒ nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornรฒ in sรฉ e disse: โ€œQuanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerรฒ, andrรฒ da mio padre e gli dirรฒ: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono piรน degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariatiโ€. Si alzรฒ e tornรฒ da suo padre.
ย 
Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettรฒ al collo e lo baciรฒ. Il figlio gli disse: โ€œPadre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono piรน degno di essere chiamato tuo figlioโ€. Ma il padre disse ai servi: โ€œPresto, portate qui il vestito piรน bello e fateglielo indossare, mettetegli lโ€™anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perchรฉ questo mio figlio era morto ed รจ tornato in vita, era perduto ed รจ stato ritrovatoโ€. E cominciarono a far festa.
ย 
Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udรฌ la musica e le danze; chiamรฒ uno dei servi e gli domandรฒ che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: โ€œTuo fratello รจ qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perchรฉ lo ha riavuto sano e salvoโ€. Egli si indignรฒ, e non voleva entrare. Suo padre allora uscรฌ a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: โ€œEcco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che รจ tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grassoโ€. Gli rispose il padre: โ€œFiglio, tu sei sempre con me e tutto ciรฒ che รจ mio รจ tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perchรฉ questo tuo fratello era morto ed รจ tornato in vita, era perduto ed รจ stato ritrovatoโ€ยป.

Parola del Signore

Oppure forma breve: Lc 15,1-10

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