p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 27 Agosto 2019

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Mi ispira iniziare la nostra riflessione con un detto di Metastasio, un prete filosofo vissuto a cavallo tra il 1.600 e il 1.700. Dice il Metastasio:

โ€œSe a ciascun lโ€™interno affanno
Si leggesse in fronte scritto
Quanti mai, che invidia fanno
Ci farebbero pietร !โ€

Comincio questa nostra riflessione con questo detto perchรฉ, mi pare, possa esprimere molto bene la cecitร  con cui noi ci relazioniamo con la vita.

Tale cecitร  richiede un esterno ineccepibile, unโ€™esterioritร  perfetta. Tutto deve essere a modo, tutto deve essere per bene, tutto a posto se non vogliamo avere guai di ogni genere e origine.

E allโ€™interno? Quanti mai che invidia fanno ci farebbero pietร , se vedessimo lโ€™interno affanno nostro oltre che dellโ€™altro.

Quando stiamo parlando con qualcuno, se questo qualcuno leggesse i nostri pensieri come si sentiremmo e cosa accadrebbe?ย  Se i pensieri che ho fossero trasparenti, che accadrebbe? Cosa accadrebbe se i tuoi pensieri fossero trasparenti quando vai per strada, o quando tratti con le persone allo sportello di qualsiasi genere, quando bevi il cappuccino con le amiche, quando bevi una birra al bar?

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Il Signore ci dice che quando lโ€™interno sarร  come lโ€™esterno, il Regno di Dio sarร  in mezzo a noi. Fino a che lโ€™esterno sarร  ineccepibile noi saremo schiavi dellโ€™immagine. Soprattutto quando questa immagine รจ nostra preoccupazione averla bella e farla vedere bene, mentre allโ€™interno vi รจ rapina e intemperanza.

Lโ€™esterno รจ tentativo di accalappiare lโ€™altro, di averlo in mano per servirsene a proprio piacimento. Accalappiarlo con qualsiasi mezzo per avere consenso, per avere voti, per avere la clap, per avere capacitร  di vendita.

Lโ€™esterno puรฒ essere ineccepibile e piรน รจ ineccepibile e meglio ti riesce lโ€™operazione di accalappiare lโ€™altro e di vendere il tuo prodotto. Forse รจ tempo che non ci accontentiamo piรน di accusare i farisei e gli scribi, razza oramai defunta. รˆ tempo di cominciare a capire che lo scriba e il fariseo sono annidati nel nostro cuore, magari anche in modo piรน perfezionato e sofisticato.

รˆ lโ€™interno del bicchiere della nostra esistenza che รจ importante sia pulito, se vogliamo bere lโ€™acqua viva che sgorga dal cuore di Cristo, senza inquinarla o sporcarla.

Gesรน se la prende con il legalismo che si perde in cose minute, rituali, dimentico dellโ€™essenziale che รจ la giustizia, la misericordia e la fedeltร . Legalismo che uccide lโ€™anima della legge che รจ lโ€™amore. Se le nostre osservanze sono finalizzate ad osservare norma e regola e non sono dettate dallโ€™amore, diventano cose dedicate al mio tornaconto. Le nostre osservanze non dettate dallโ€™amore sono salvaguardia dellโ€™esterioritร : un bel bicchiere pulito allโ€™esterno ma sporco dentro dove devi berci. Sepolcri imbiancati, dirร  Gesรน in altro passo del vangelo.

Il problema non รจ osservare la legge del bene, ma non farlo per proprio tornaconto salvando solo le apparenze. รˆ importante osservare la giustizia, quella del Padre misericordioso non quella dei nostri tribunali; รจ importante essere padroni delle nostre azioni, e non essere gente via con la bandiera, che non si sa dove sia; รจ importante anche avere delle norme facendo sรฌ che diventino sempre piรน legge del cuore, legge non scritta, norme che sento mie e che diventano una cosa conosciuta col cuore e vissuta con tutto me stesso.

Lโ€™invito del vangelo non รจ dunque un invito ad essere ciechi, vale a dire gente senza norma, gente che vive come se una cosa o una scelta valesse lโ€™altra. Il fan tutti cosรฌ ha prodotto piรน vittime della legge stessa.

Non si tratta di non essere attenti a nulla, di pensare che โ€œa posto io a posto tuttiโ€, cosa teorizzata e spesso concretizzata. No si tratta invece, semplicemente, di avere il coraggio di mettere al centro del nostro esistere e del nostro agire la giustizia di Dio che รจ amore. Una delle caratteristiche di questo amore รจ la disponibilitร  a perderci anzichรฉ a guadagnarci, mettendo al centro non noi stessi ma il bene dellโ€™altro, il bene comune, il bene dellโ€™umanitร .

Commento a cura di p. Giovanni Nicoli.

Fonte – Scuola Apostolica Sacro Cuore

Qui puoi continuare a leggere altri commenti al Vangelo del giorno.

Queste erano le cose da fare, senza tralasciare quelle.

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 23, 23-26

In quel tempo, Gesรน parlรฒ dicendo:

ยซGuai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima sulla menta, sullโ€™anรฉto e sul cumรฌno, e trasgredite le prescrizioni piรน gravi della Legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltร . Queste invece erano le cose da fare, senza tralasciare quelle. Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello!

Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite lโ€™esterno del bicchiere e del piatto, ma allโ€™interno sono pieni di aviditร  e dโ€™intemperanza. Fariseo cieco, pulisci prima lโ€™interno del bicchiere, perchรฉ anche lโ€™esterno diventi pulito!ยป.

Parola del Signore

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