L’omelia del card. Angelo Bagnasco nella S. Messa per l’anniversario del crollo del Ponte Morandi

Data:

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โ€œUna ferma volontร  di ripresaโ€

Sig. Presidente della Repubblica
Sig. Presidente del Consiglio dei Ministri
Autoritร  Politiche, Civili e Militari
Cari Fratelli e Sorelle nel Signore
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a distanza di un anno dal tragico crollo del ponte Morandi. Genova รจ qui, e con noi prega per le vittime, angeli della Cittร . Li pensiamo nella luce, tra le braccia di Dio; e con gli occhi della fede li vediamo affacciarsi dalla finestra del cielo mentre pregano per i loro cari, per tutti noi: Genova non li dimenticherร  mai. Abbiamo incisi nel cuore quei giorni, quellโ€™ apocalisse che ci ha lasciati senza respiro, che ci ha fatti sentire svuotati, come se tutto โ€“ dโ€™improvviso โ€“ fosse precipitato nel buio. Come in quei momenti di lutto, la Cittร  rinnova il suo abbraccio ai familiari delle vittime: siamo consapevoli che nessuno di noi puรฒ colmare il vuoto dei loro cari, ma umilmente e, con grande rispetto, vogliamo stringerci a loro perchรฉ non si sentano troppo soli. Anche le parole del Santo Padre Francesco ci fanno sentire il suo affetto e la sua vicinanza: di cuore lo ringraziamo.
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Abbiamo stampata nellโ€™anima, perรฒ, anche una luce che ha sfidato lโ€™oscuritร  di quei momenti funesti; una luce che man mano si รจ ingrandita, che si รจ fatta largo tra le macerie alla ricerca di vita: รจ la luce dei soccorritori sbucati da ogni dove, come se fossero miracolosamente pronti ad essere presenti e operativi. Eโ€™ stato solo dovere? No, รจ stato anche amore. Era la luce dellโ€™amore che da quelle macerie รจ scaturita insieme allโ€™immenso dolore. E quellโ€™amore si rivestiva di perizia, di speranza, di ostinato coraggio, di sacrificio, che รจ lโ€™altro nome dellโ€™amore. A tutti โ€“ dalle forze dellโ€™ordine ai vigili del fuoco, dalle istituzioni pubbliche alle diverse organizzazioni, dal mondo delle professioni ai molti volontari โ€“ rinnoviamo gratitudine; essi hanno espresso lโ€™anima di Genova, la sua forza di non piegarsi, di non arrendersi, la coriacea volontร  di rinascere. E cosรฌ รจ!
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Nonostante gli interventi giunti, le difficoltร  sono state pesanti, e i disagi diffusi per muoversi da una parte allโ€™altra, per gli abitanti della zona, per non pochi lavoratori che qui avevano le loro attivitร : tutti hanno vissuto il distacco da un ambiente familiare e caro, hanno visto messo in crisi il loro lavoro. Ma su tutto ha aleggiato la speranza, il credere in un futuro non lontano, e che oggi cominciamo a vedere. La demolizione del rimanente troncone del ponte รจ stato come il definitivo distacco da un pezzo di storia, ma la Cittร  รจ protesa al futuro, un futuro che, con onestร  e determinazione, dobbiamo guardare insieme.
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Il Vangelo di oggi ci esorta, e come sempre ci aiuta: Gesรน, il Figlio eterno di Dio, ci assicura che โ€œdove due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loroโ€. Ci puรฒ essere oggi parola piรน illuminante per il nostro popolo? Lo stare insieme, lo sperare e lavorare insieme, insieme camminare e guardare al bene non individuale ma comune, non รจ solo una regola dโ€™oro per la Cittร  e un modo per onorare i defunti, ma รจ anche la garanzia di una presenza piรน grande, di un Amore che ci abbraccia, e tutti conforta e rafforza: รจ la presenza e lโ€™amore di Dio! Le nostre forze non sono piccole, cosรฌ il desiderio di giustizia e di bene, ma per esperienza sappiamo quanto siamo fragili, quanto possiamo essere attraversati da egoismi e miopie, da rivalitร  e divisioni, da dimenticanze. Se restiamo uniti e ci lasciamo umilmente abbracciare da Dio, allora saremo capaci di abbracciarci gli uni gli altri, e le nostre capacitร  โ€“ come i pochi pani e pesci della parabola evangelica โ€“ si moltiplicheranno e faranno miracoli. Sia cosรฌ, cari Amici, sia cosรฌ per il bene di noi tutti, delle giovani generazioni di cui siamo responsabili, sia cosรฌ per il bene di Genova e del nostro amato Paese.
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Angelo Card. Bagnasco
Arcivescovo Metropolita di Genova

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