<< “Chi dunque รจ il piรน grande nel regno dei cieli?”. Allora Gesรน chiamรฒ a sรฉ un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: “In veritร vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli” >>.
Sembra abbastanza improbabile recuperare l’innocenza di un bambino, ma qualcos’altro forse ci รจ piรน facile: come ad esempio la semplicitร , lo stupore, lโostinazione delle domande, la capacitร di affidarsi. Ecco quali sono le caratteristiche che ci mettono nella condizione di entrare nel regno. Eppure noi da “adulti” viviamo esattamente al contrario: complichiamo, diamo per scontato, smettiamo di farci domande, viviamo molto spesso come se fossimo soli al mondo. Una volta dissi a una persona a cui voglio molto bene: <<Ma perchรฉ vivi come se tu fossi sola al mondo?>>, e lei mi rispose: lo sono! >>.
Ma se fosse davvero cosรฌ allora non avrebbe molto senso dire di avere la fede, perchรฉ essa รจ innanzitutto la capacitร di sapersi affidare partendo proprio dal fatto che per quanto ci sentiamo soli, in realtร non lo siamo veramente. Potremmo usare come giaculatoria il ritornello di una canzone di questi tempi: non sono solo anche quando sono soloยปยป; perchรฉ in fondo รจ davvero cosรฌ.
E il Vangelo per sottolinearlo ancora di piรน ci regala l’immagine dell’uomo che avendo cento pecore ne perde solo una ma si mette a cercarla: <<Se gli riesce di trovarla, in veritร vi dico, si rallegrerร per ย quella piรน che per le novantanove che non si erano smarrite. Cosรฌ il Padre vostro celeste non vuole che si perda neanche uno solo di questi piccoli>>.
ย ร cosรฌ che siamo amati da Dio: con un amore ostinato. ร l’amore di chi non si rassegna davanti alla nostra infelicitร e che ama fino al punto di colmare qualunque distanza creiamo, solo perchรฉ la nostra felicitร , il nostro ritrovamento, I ‘esserci ritrovati lo riempie di gioia. Dovrebbe bastare la sola memoria di un amore cosรฌ a farci diffidare di tutte quelle sensazioni di solitudine che a volte ci mortificano la vita.
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Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 18, 1-5.10.12-14
In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesรน dicendo: ยซChi dunque รจ piรน grande nel regno dei cieli?ยป.
Allora chiamรฒ a sรฉ un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse:
ยซIn veritร io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciรฒ chiunque si farร piccolo come questo bambino, costui รจ il piรน grande nel regno dei cieli. E chi accoglierร un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me.
Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perchรฉ io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che รจ nei cieli.
Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerร le novantanove sui monti e andrร a cercare quella che si รจ smarrita? In veritร io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerร per quella piรน che per le novantanove che non si erano smarrite. Cosรฌ รจ volontร del Padre vostro che รจ nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda.
Parola del Signore.
