Commento al Vangelo di domenica 11 Agosto 2019 – Clarisse Borgo Valsugana

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Il commento al Vangelo di domenica 11 Agosto 2019 รจ curato dalle sorelle Clarisse di Borgo Valsugana, Trento.

Pellegrini o installati?

Con le letture scelte per questa domenica, siamo invitati a entrare nel dinamismo della fede con rinnovata consapevolezza di ciรฒ che essa vuole mettere in moto in noi. Infatti, la fede, prima di essere un contenuto di veritร  teologiche รจ movimento, รจ slancio del cuore, รจ fremito e passione che sempre si rinnova a contatto con la storia sacra e con la nostra storia. Ne deriva una prima domanda: ma se la fede รจ movimento, chi รจ davvero Dio? Dio non รจ un manuale di teologia e neppure lo abita, Dio non รจ un insieme di riti, Dio non รจ unโ€™etica moraleโ€ฆ Dio รจ il Vivente che ama i vivi! Egli non abita gli spazi siderali, non abita i templi, ma abita la storia, ed entra in relazione con ogni uomo, in ogni tempo. รˆ il Dio vivente che cammina con lโ€™uomo. Ne consegue una seconda domanda: siamo gente in cammino, siamo un popolo di pellegrini o siamo gente installata? La domanda su Dio รจ una domanda su di noi: siamo chiamati alla stessa vita e allo stesso destino!

prima letturaย ย ย  La notte della liberazione fu preannunziata perchรฉ avessero coraggio

La nostra immagine di Dio, sia essa personale o collettiva, corrisponde allโ€™esperienza che abbiamo di lui? O รจ unโ€™immagine avulsa dalla vita concreta e dallโ€™esperienza? Proprio ยซlโ€™esperienzaยป รจ la chiave che ci introduce al senso del brano tratto dal libro della Sapienza. Lโ€™esperienza di Dio che Israele fa รจ di un liberatore, che affranca dalla schiavitรน e infonde coraggio. Dio non รจ uno che evita a Israele lโ€™umiliazione della schiavitรน, dellโ€™esilio e della deportazione, ma รจ un Dio che libera dalla schiavitรน, che ridona libertร  e gioia. โ€ฆE noi che esperienza abbiamo di Dio?

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seconda letturaย ย ย  Videro i beni promessi e li salutarono solo di lontano

La lettera agli Ebrei ci aiuta a tenere viva la domanda sulla nostra esperienza di Dio attraverso una moltitudine di esempi. Lโ€™esperienza di fede รจ la forma concreta della relazione con Dio: la fede รจ posta a fondamento di ciรฒ che si spera perchรฉ essa nasce dallโ€™ascolto di lui e, nella fattispecie, della sua promessa, della sua proposta di alleanza. Se sperassimo ciรฒ che non ci รจ stato promesso, saremo degli illusi e dei pazzi. La fede รจ prova di ciรฒ che non si vede in quanto ci trascende, non essendo, ciรฒ che ci รจ promesso, ancora presente. Essa non esaurisce la promessa nel perimetro della nostra vita: la promessa รจ sempre anche per i nostri figli e si dilata fino alla fine dei tempi, pur riguardando ciascuno di noi personalmente. รˆ prova di ciรฒ che non si vede, perchรฉ non tutto della realtร  cade sotto i nostri sensi: ma il cuore vede piรน lontano degli occhi!

vangeloย ย ย  Siate simili a quelli che aspettano

Il testo di Luca parte da una rassicurazione di Gesรน e dallโ€™invito a non temere, perchรฉ siamo oggetto della compiacenza divina che desidera parteciparci il suo regno. La parola di Dio non รจ mai meramente consolatoria, non รจ mai unโ€™amichevole pacca sulle spalle nei momenti dello scoraggiamento. La parola di Dio ci invita a osare il primo passo, come Pietro sulle acque; ci chiede di fidarci, di porre a fondamento della nostra vita unโ€™esperienza che non abbiamo ancora fatto. Chi fra noi ha venduto ciรฒ che รจ in suo possesso e lo ha dato in elemosina con cuore misericordioso al suo prossimo, solo per aver udito la Parola di oggi? โ€ฆLa parola di Dio ci mette in un certo modo spalle al muro, costringendoci a confessare la nostra avarizia incredula e calcolatrice, ossia la nostra mancanza di fede. Se Dio non avesse fede in noi, non ci avrebbe creati liberi dopo averci donato tutto lโ€™universo perchรฉ lo coltivassimo e lo custodissimo. Come possiamo dunque entrare nel regno promesso? Vi entriamo quando la nostra fede รจ confessata col cuore e con le mani: se il cuore dice di amare Dio, ma la mano non aiuta il fratello, non possiamo accedere al regno. Se nella nostra vita non cโ€™รจ posto per lโ€™attesa dello Sposo, per il suo ritorno alla fine dei tempi, il nostro modo di rapportarci ai beni temporali, alle persone, allโ€™economia, alla politica, al vivere e al morire sarร  orientato al business e al profitto: cuore e mani andranno in due direzioni diverse. Ma perchรฉ non ci accada di pensare che la fede sia solo mano, ci soccorre la domanda che Pietro rivolge a Gesรน in nome di tutti noi. Pietro vorrebbe circoscrivere lโ€™esperienza di Dio a determinati ambiti del vivere, vorrebbe limitarne le conseguenze. La risposta di Gesรน ci fa comprendere che il cuore non รจ sdolcinatura, non รจ ยซaffettata religiositร ยป (Col 2,23): il cuore รจ responsabilitร  per i fratelli, che in nome di Dio vanno guidati con amore, ammaestrati, consigliati, provvisti di tutto ciรฒ che รจ bene.

Messale festivo 2019 delle Edizioni Messaggero Padova
Il Messale delle domeniche e feste 2019 รจ pensato per aiutare a partecipare attivamente alla liturgia, servendosi anche delle accurate introduzioni alle singole feste. Contiene tutti i testi liturgici del Messale e del Lezionario delle domeniche e feste, dal primo gennaio fino allโ€™ultima domenica di dicembre 2019, con un ampio approfondimento liturgico-pastorale per chi vuole preparare o continuare a casa la riflessione sulla Parola.
Introduzioni alle celebrazioni, presentazioni e commenti alle letture del Vangelo sono curate delle suore clarisse del Monastero San Damiano di Borgo Valsugana (TN) * preghiere dei fedeli a cura della Comunitร  di Bose

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Letture della
XIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ€“ ANNO C

Prima Lettura

Come punisti gli avversari, cosรฌ glorificasti noi, chiamandoci a te.Dal libro della Sapienza
Sap 18,6-9
La notte [della liberazione] fu preannunciata
ai nostri padri,
perchรฉ avessero coraggio,
sapendo bene a quali giuramenti avevano prestato fedeltร .
ย 
Il tuo popolo infatti era in attesa
della salvezza dei giusti, della rovina dei nemici.
Difatti come punisti gli avversari,
cosรฌ glorificasti noi, chiamandoci a te.
ย 
I figli santi dei giusti offrivano sacrifici in segreto
e si imposero, concordi, questa legge divina:
di condividere allo stesso modo successi e pericoli,
intonando subito le sacre lodi dei padri.
Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Salmo 32 (33)
R. Beato il popolo scelto dal Signore.Esultate, o giusti, nel Signore;
per gli uomini retti รจ bella la lode.
Beata la nazione che ha il Signore come Dio,
il popolo che egli ha scelto come sua ereditร . R.
ย 
Ecco, lโ€™occhio del Signore รจ su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame. R.
ย 
Lโ€™anima nostra attende il Signore:
egli รจ nostro aiuto e nostro scudo.
Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo. R.

Seconda Lettura

Aspettava la cittร  il cui architetto e costruttore รจ Dio stesso.

Dalla lettera agli Ebrei
Eb 11,1-2.8-19


Fratelli, la fede รจ fondamento di ciรฒ che si spera e prova di ciรฒ che non si vede. Per questa fede i nostri antenati sono stati approvati da Dio.
ย 
Per fede, Abramo, chiamato da Dio, obbedรฌ partendo per un luogo che doveva ricevere in ereditร , e partรฌ senza sapere dove andava.
ย 
Per fede, egli soggiornรฒ nella terra promessa come in una regione straniera, abitando sotto le tende, come anche Isacco e Giacobbe, coeredi della medesima promessa. Egli aspettava infatti la cittร  dalle salde fondamenta, il cui architetto e costruttore รจ Dio stesso.
ย 
Per fede, anche Sara, sebbene fuori dellโ€™etร , ricevette la possibilitร  di diventare madre, perchรฉ ritenne degno di fede colui che glielo aveva promesso. Per questo da un uomo solo, e inoltre giร  segnato dalla morte, nacque una discendenza numerosa come le stelle del cielo e come la sabbia che si trova lungo la spiaggia del mare e non si puรฒ contare.
ย 
Nella fede morirono tutti costoro, senza aver ottenuto i beni promessi, ma li videro e li salutarono solo da lontano, dichiarando di essere stranieri e pellegrini sulla terra. Chi parla cosรฌ, mostra di essere alla ricerca di una patria. Se avessero pensato a quella da cui erano usciti, avrebbero avuto la possibilitร  di ritornarvi; ora invece essi aspirano a una patria migliore, cioรจ a quella celeste. Per questo Dio non si vergogna di essere chiamato loro Dio. Ha preparato infatti per loro una cittร .
ย 
Per fede, Abramo, messo alla prova, offrรฌ Isacco, e proprio lui, che aveva ricevuto le promesse, offrรฌ il suo unigenito figlio, del quale era stato detto: ยซMediante Isacco avrai una tua discendenzaยป. Egli pensava infatti che Dio รจ capace di far risorgere anche dai morti: per questo lo riebbe anche come simbolo.
ย ย 
Oppure forma breve: Eb 11,1-2.8-12
Aspettava la cittร  il cui architetto e costruttore
รจ Dio stesso.
Dalla lettera agli Ebrei
ย 
Fratelli, la fede รจ fondamento di ciรฒ che si spera e prova di ciรฒ che non si vede. Per questa fede i nostri antenati sono stati approvati da Dio.
ย 
Per fede, Abramo, chiamato da Dio, obbedรฌ partendo per un luogo che doveva ricevere in ereditร , e partรฌ senza sapere dove andava.
ย 
Per fede, egli soggiornรฒ nella terra promessa come in una regione straniera, abitando sotto le tende, come anche Isacco e Giacobbe, coeredi della medesima promessa. Egli aspettava infatti la cittร  dalle salde fondamenta, il cui architetto e costruttore รจ Dio stesso.
ย 
Per fede, anche Sara, sebbene fuori dellโ€™etร , ricevette la possibilitร  di diventare madre, perchรฉ ritenne degno di fede colui che glielo aveva promesso. Per questo da un uomo solo, e inoltre giร  segnato dalla morte, nacque una discendenza numerosa come le stelle del cielo e come la sabbia che si trova lungo la spiaggia del mare e non si puรฒ contare.

Parola di Dio

Vangelo

Anche voi tenetevi pronti.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 12, 32-48

ย 
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ย 
ยซNon temere, piccolo gregge, perchรฉ al Padre vostro รจ piaciuto dare a voi il Regno.
ย 
Vendete ciรฒ che possedete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro sicuro nei cieli, dove ladro non arriva e tarlo non consuma. Perchรฉ, dovโ€™รจ il vostro tesoro, lร  sarร  anche il vostro cuore.
ย 
Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito.
ย 
Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverร  ancora svegli; in veritร  io vi dico, si stringerร  le vesti ai fianchi, li farร  mettere a tavola e passerร  a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dellโ€™alba, li troverร  cosรฌ, beati loro!
ย 
Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perchรฉ, nellโ€™ora che non immaginate, viene il Figlio dellโ€™uomoยป.
ย 
Allora Pietro disse: ยซSignore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?ยป.
ย 
Il Signore rispose: ยซChi รจ dunque lโ€™amministratore fidato e prudente, che il padrone metterร  a capo della sua servitรน per dare la razione di cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverร  ad agire cosรฌ. Davvero io vi dico che lo metterร  a capo di tutti i suoi averi.
ย 
Ma se quel servo dicesse in cuor suo: โ€œIl mio padrone tarda a venireโ€, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverร  un giorno in cui non se lโ€™aspetta e a unโ€™ora che non sa, lo punirร  severamente e gli infliggerร  la sorte che meritano gli infedeli.
ย 
Il servo che, conoscendo la volontร  del padrone, non avrร  disposto o agito secondo la sua volontร , riceverร  molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrร  fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverร  poche.
ย 
A chiunque fu dato molto, molto sarร  chiesto; a chi fu affidato molto, sarร  richiesto molto di piรนยป.
Parola del Signore
ย ย 
Oppure forma breve: Lc 12,35-40
Anche voi tenetevi pronti..
Dal Vangelo secondo Luca
ย 
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ย 
ยซSiate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito.
ย 
Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverร  ancora svegli; in veritร  io vi dico, si stringerร  le vesti ai fianchi, li farร  mettere a tavola e passerร  a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dellโ€™alba, li troverร  cosรฌ, beati loro!
ย 
Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perchรฉ, nellโ€™ora che non immaginate, viene il Figlio dellโ€™uomoยป.

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