IO SONO al risurrezione e la vitaโ
Santa Marta
La morte inaspettata di Lazzaro ha turbato gravemente la vita nella casa di Betania abitata dagli amici che avevano ospitato tante volte Gesรน, il quale pur avendo saputo dalla malattia di Lazzaro non si era affrettato per andare a trovarlo per salvarlo, ma aveva atteso che morisse. Gesรน stesso aveva dato la notizia agli apostoli dicendo: โLazzaro si รจ addormentato e io vado a svegliarloโ.
I discepoli di Gesรน lo sconsigliavano di andare a Betania, che dista tre chilometri da Gerusalemme, per timore dei giudei che avevano giร tentato di ucciderlo. Ma Gesรน si ferma non perchรฉ abbia paura delle minacce, ma perchรฉ sta per compiere lโultimo segno: la risurrezione di Lazzaro. La sua malattia lo avrebbe portato alla morte biologica ma quella sarebbe stata non la fine della vita, ma lโinizio di una vita nuova.
Il dialogo tra Gesรน e Marta aiuta a comprendere cosa sia un cammino di fede che passa dal sapere al vivere. In un primo momento Marta afferma la certezza della efficacia dellโazione e della parola di Gesรน il quale รจ riconosciuto come un profeta potente in opere e parole. In quanto tale Marta รจ convinta che la presenza di Gesรน avrebbe evitato che la malattia portasse alla morte del fratello, ma anche nellโora dellโincontro, quando sembra che ogni speranza di guarigione sia perduta, ella crede nella potenza della sua preghiera.
Cosรฌ i profeti, come Elia o Eliseo, pregando hanno riportato in vita alcune persone. Gesรน parla della risurrezione, ma Marta pensa al giorno finale nel quale Dio giudicherร il mondo per dare la pena o la ricompensa eterna. In realtร la risurrezione non รจ un evento storico, ma unโesperienza quotidiana di risveglio e di rinascita. La risurrezione รจ risveglio perchรฉ Gesรน ci apre gli occhi affinchรฉ possiamo vedere la luce di Dio, quella attraverso la quale conosciamo quanto Dio ci ami anche quando lo sentiamo distante; la risurrezione รจ perciรฒ anche rinascita, cioรจ รจ venire nuovamente alla luce, diventare una nuova creatura capace di amare cosรฌ come Dio ci ama.
Credere non รจ solo sapere che lโapprodo della vita รจ la Vita eterna e che Gesรน รจ il Cristo e il Figlio di Dio, ma soprattutto rispondere alla chiamata di Gesรน, che, chiamandoci per nome, ci tira fuori dal sepolcro della nostra speranza sepolta da tante delusioni, della nostra fede indebolita da tanti ragionamenti inutili, della caritร ridotta a monotono senso del dovere. Credere in Gesรน significa attraversare con Lui la morte.
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Essa รจ da intendere come distacco dal proprio mondo, quello costruito su misura delle nostre attese; la morte รจ estraniamento, come nel sonno, dalle logiche del mondo, per lasciarsi illuminare dalla luce vera, quella che orienta il cuore verso scelte non dโinteresse egoistico ma che costruiscono relazioni umane forti e sane. La trama delle relazioni purificate dalla fede non sono piรน bende che avvolgono un cadavere, ma una veste nuova e splendente che รจ appunto la vita eterna.
Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!
Commento a cura di don Pasquale Giordano
La parrocchia Mater Ecclesiae รจ stata fondata il 2 luglio 1968 dallโArcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirร ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di etร … [Continua sul sito]
