don Antonello Iapicca – Commento al Vangelo del 24 Giugno 2019 – Lc 1, 57-66. 80

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RINATI CON CRISTO NELLA VITA NUOVA CHE ANNUNCIA AL MONDO IL SUO AMORE

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Insieme al Signore e alla Vergine Maria, Giovanni Battista รจ l’unico “Nato di donna” del quale la Chiesa celebra la nativitร . Significa che nella sua nascita vi รจ qualcosa che riguarda tutti noi. Giovanni, infatti, il “nome nuovo” scelto da Dio, significa “Dio fa grazia ora”ย per una storia nuova che puรฒ cominciareย ora.ย La tua e la mia, e quellaย di ciascun uomo “battezzato”ย nelle viscere dโ€™amore a cui tutti aneliamo. Che cos’ รจ la nostra vita se non una continua ricerca di misericordia?

Di un amore che ci accolga nel suo grembo senza condizioni, cosรฌ come siamo, che non presenti conti da pagare, per il quale non doversi acconciare? Un amore che ci faccia liberi dโ€™essere esattamente quel che siamo. “Nessuno nella nostra parentela porta il nome” di questo amore, la carne non la prevede.ย I rapporti, infatti, si infrangono tutti sul limite severo della debolezza carnale. E ciascuno di noi รจ il frutto di una storia concreta di debolezze, come quella del Popolo di Israele, lโ€™eletto incapace di reggere la prova della libertร . Una storia di schiavitรน e liberazioni, di adulteri e perdoni, simile a una strada sconnessa e piena di buche, ma che segue un percorso certo e diritto sulle orme di una promessa: l’avvento del Messia, il Salvatore, il Figlio che compirร , con la sua carne, la Legge impossibile per la nostra carne. In questa storia,ย Giovanni รจ la soglia della speranza, lโ€™uscio socchiuso sul compimento di ogni promessa.ย 

La sua nascita dal grembo sterile di Elisabetta, immagine di Israele sterile vigna senza frutto, ne รจ il segno. Tutta la storia si coagulava in quel grembo, come oggi anche la nostra giunge a questo giorno come una “contrazione” nel grembo di una madre. Tutto ciรฒ che ha reso infeconda la nostra vita puรฒ diventare il segno dell’amore che trasforma la morte in vita. Come accadde al principio della storia con Isacco, figlio insperato di Abramo e di Sara, gli avvizziti patriarchi. Una storia di salvezza iniziata con il miracolo che ne profetizzava il compimento. Anche il nostro apparire nel mondo รจ stato un miracolo d’amore; ma poi, di fronte alle sofferenze, il demonio ha avuto ragione della nostra debolezza, e, ingannandoci, ci ha chiuso nel grigio dell’egoismo sterile di chi ha smesso di credere all’amore di Dio.

Per strapparci alla deriva del mondo occorreva un miracolo: Giovanni, la misericordia di Dio, la sua Grazia proprioย ora, quando forse tutto sembra remarci contro. Non lโ€™abbiamo conosciuta nella carne, non vโ€™รจ nโ€™รจ traccia nella storia del mondo.ย Eโ€™ un nome nuovo, l’assoluta novitร  di uno sguardo posato su Cristo, il Messia capace di salvarci e far bella la nostra vita di oggi: famiglia, lavoro, amicizie, tutto rinnovato perchรฉ compiuto nell’amore. Giunge oggi Giovanni, la Parola di Dio per noi. Parla al nostro cuore e ci annuncia la buona notizia che รจ finita la nostra schiavitรน. Ai rapporti malsani inchiodati ai compromessi, al dare e avere dโ€™ogni nostra relazione, ai padri che vorrebbero fare dei propri figli il prolungamento di se stessi, e ai figli schiacciati dall’ereditร  carnale dei propri genitori, anche quella di peccato e violenza.ย 

Ecco oggi la buona notizia per le nostre storie sterili che sembrano non aver nulla di nuovo da dire, per gli anziani ormai rassegnati, per i giovani cui il mondo ha sottratto la speranza; per le coppie sedutesi sulla routine, quando il volto del marito e della moglie appaiono ormai come un soprammobile in piรน; ai preti e religiosi infilatisi, senza accorgersene, nell’accidia che dร  spazio ai compromessi e inaridisce lo zelo; ai tanti presi al laccio dell’insoddisfazione che li schiaccia in una continua, sterile, rivendicazione di diritti; a chi non riesce piรน a vedere la propria vita, e quella di chi รจ accanto, come un prodigio.

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Attraverso Giovanniย รจ annunciata oggi a ogni uomo la buona notizia: come “la mano di Dio era su di lui”, sigillo della nuova ed eterna alleanza,ย cosรฌ la mano del Padre รจ su di noi, per realizzare qualcosa di assolutamente nuovo, e fare, della nostra vita, una porta spalancata verso il Signore Gesรน.ย Oggi possiamo guardare la nostra vita con occhi diversi.ย Dio, infatti, “ha esaltato anche in noi”, come in Elisabetta, “la sua misericordia”. Si รจ chinato sulla nostra sterilitร  e ne ha fatto un prodigio di feconditร . Giovanni รจ immagine del nostro cuore assetato dโ€™amore, il segno dellโ€™intimo di noi che anela a Cristo. La misericordia attesa e bramata bussa oggi al nostro cuore, Giovanni ce la offre gratuitamente a nome del Messia.

Oggi si compiono “i nostri giorni del parto”, e tutto di noi brilla di luce nuova:ย ogni istante del passato trasfigurato nel miracolo dโ€™amore del Signore.ย Nulla รจ impossibile a Dio, non vi รจ sterilitร  che non possa essere trasformata in feconditร , nessun peccato che non possa essere perdonato.ย La nostra storia ci ha condotto a questโ€™oggi di Grazia e di gioia.ย Tutto in noi, ogni evento e ogni persona apparsi della nostra vita, come doni di Dio, hanno preparato lโ€™incontro con la sua misericordia. Lasciamoci “meravigliare” di fronte all’amore di Dio, ai dettagli che lo avvicinano alle nostre giornate. Come Giovanni, “cresciamo e rafforziamoci nello Spirito”, perchรฉ ci attende una missione meravigliosa, quando e come Dio vorrร , dove Lui ha giร  pensato: Annunciare il Messia, lโ€™atteso delle genti. Fin dal grembo materno ci ha chiamati, oggi ce lo rivela.

Siamo amati, salvati, redenti, perdonati, e la nostra vita รจ un vaso attraverso il quale Dio offre al mondo la sua misericordia; per questo, tutto di noi รจ un prodigio, il piรน grande, le braccia distese nella consegna di noi stessi per gli altri. Che timore, che gioia! Davvero, โ€œche sarร  mai questo bambino?โ€, che sarร  mai la nostra vita? E quella di tuo figlio, anche se in questo tempo sembra seppellito tra grugniti e ira. Il Signore, giorno dopo giorno, ce lo rivelerร , ma sappiamo giร  che giungerร  esattamente dove รจ approdata la vita di Giovanni: a divenire, nel martirio, un segno, una luce che indichi la salvezza, l’Agnello che toglie il peccato del mondo. In famiglia, al lavoro, a scuola, ovunque, questa vita concreta รจ un prodigio, il segno autentico ed efficace dell’amore che salva ogni “ora”, che fa di ogni istante il principio di una novitร  che riscatta e infonde pace e felicitร . Gettiamoci allora, senza paura, nellโ€™avventura che Dio ci ha preparato.ย 

Fonte e approfondimenti

Qui puoi continuare a leggere altri commenti al Vangelo del giorno.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 1, 57-66. 80

Per Elisabetta si compรฌ il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei.
Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarรฌa. Ma sua madre intervenne: ยซNo, si chiamerร  Giovanniยป. Le dissero: ยซNon c’รจ nessuno della tua parentela che si chiami con questo nomeยป.
Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: ยซGiovanni รจ il suo nomeยป. Tutti furono meravigliati. All’istante si aprirono la sua bocca e la sua lingua, e parlava benedicendo Dio.
Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: ยซChe sarร  mai questo bambino?ยป. E davvero la mano del Signore era con lui.
Il bambino cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele.

Parola del Signore

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