Un solo Pane per imparare ad accogliere e condividere
La solennitร del Corpo e Sangue del Signore che celebriamo, rimette al centro della celebrazione e dellโadorazione del popolo cristiano, il mistero di un Dio โtraditoโ, consegnato alle nostre mani.
Il Signore Gesรน decide di rimanere in mezzo a noi, presente nella sua comunitร nel segno fragile e quotidiano del pane e del vino. Tutto il suo corpo, la sua storia, la sua vita appassionata dโamore sono lรฌ, in quel pezzo di pane. Da mangiare. Da contemplare. Da custodire. Mangiare quel pane รจ nutrirsi del cuore palpitante dellโamore, รจ assimilare il segreto di quella vita piรน forte della morte, รจ scoprire che Dio mi รจ piรน intimo di quanto io lo sia con me stesso. Mangiare di lui, accettare e desiderare di essere spezzati come il suo Corpo, รจ scoprire che solo lui sfama e disseta le nostre inquietudini, che solo lui puรฒ dare forza e direzione alla nostra vita, che solo lui nutre i nostri desideri piรน profondi. Mangiare il suo Corpo รจ una dichiarazione di guerra alla mediocritร e alla superficialitร , รจ abbattere gli steccati delle divisioni e del particolarismo, รจ allungare lo sguardo alla misura estrema del Suo dono.
ร evidente, nel brano del vangelo odierno, il contrasto tra lโatteggiamento di Gesรน e quello dei discepoli: mentre Gesรน accoglie, i discepoli congedano. Si potrebbe immaginare un contrasto piรน netto? Per questo motivo Gesรน non puรฒ preoccuparsi solamente di sfamare i presenti, deve anche convertire il cuore dei suoi discepoli. Come cura e guarisce le infermitร fisiche, o sazia la fame, cosรฌ cura e guarisce il cuore dellโuomo e colma la sua fame segreta di vita, di veritร , di relazione.
Con pazienza e gradualitร Gesรน fa compiere ai Dodici piccoli essenziali passi di conversione. Innanzitutto li invita a capire che, anzichรฉ congedare le folle, devono accogliere il loro bisogno e prendersene cura in prima persona. Lโaccoglienza esige e rende possibile una consegna di sรฉ. I discepoli comprendono che devono lasciarsi interpellare in prima persona, rimangono perรฒ chiusi in una logica vecchia: ยซNon abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa genteยป (v. 13). La loro logica, se si sta aprendo al dovere di prendersi cura del bisogno delle folle, rimane perรฒ ancora chiusa nellโangusto orizzonte del ยซcomprare il paneยป. Gesรน chiede il passaggio a un orizzonte del tutto diverso: dal comperare il pane al condividere ciรฒ che si possiede.
Il pane che Dio dona non soltanto sfama, ma converte il cuore degli uomini e trasfigura la logica del mondo. I discepoli sono cosรฌ chiamati a un ulteriore capovolgimento. Ciรฒ che hanno รจ davvero poca cosa: cinque pani e due pesci. E niente di fronte al numero enorme dei presenti. Tuttavia, il vero calcolo da fare non รจ quanto si possiede, ma se si รจ disposti a donarlo totalmente. Se si dona tutto, la gente puรฒ ricevere tutto ciรฒ di cui ha bisogno. Purchรฉ questo dare sia un consegnare nelle mani del Signore, affidandosi a lui e alla sua grazia.
Il vero calcolo da fare non รจ se ciรฒ che possiedo basti per tutti, ma se sono in grado di donarlo totalmente. Inoltre, se si dona tutto ciรฒ che si ha, รจ come se si donasse la propria vita. Allora la parola di Gesรน โ ยซdate loro voi stessi da mangiareยป โ assume un significato nuovo e ben piรน radicale: non sta semplicemente a dire ยซpreoccupatevi voi stessi di dar loro da mangiareยป, ma ยซdate loro la vostra stessa vitaยป. Nel segno del pane รจ la vita stessa che viene condivisa, che si dona totalmente perchรฉ altri abbiano vita in abbondanza.
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Signore Gesรน, nel mistero del tuo corpo consegnato e del tuo sangue versato, tu ricostituisci in unitร la tua Chiesa sparsa su tutta la terra. ร il tuo pane spezzato e condiviso che ci spinge fuori da ogni forma di chiusura intimistica, per entrare nella logica dellโaccoglienza e della condivisione. Con la forza di questo pane, possiamo anche noi diventare quel pane spezzato e condiviso per la fame di tutti, quella mancanza trasformata in occasione, quel desiderio di avere che si realizza nel dare tutto noi stessi. Amen
