Commento al Vangelo di domenica 23 Giugno 2019 – p. Alessandro Cortesi op

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Il gesto di un re misterioso, che offrรฌ pane e vino ad Abramo รจ segno di una alleanza ed รจ gesto di riconciliazione: con la sua offerta permette ad Abramo e al suo clan di riposare. Ed infine benedice Abramo. Il pane e il vino di questo re di giustizia recano in sรฉ i tratti dellโ€™accoglienza e dellโ€™ospitalitร .

Anche Gesรน compie gesti che significano condivisione, possibilitร  di ristoro, di partecipare nella pace ad un medesimo banchetto: โ€˜Gesรน prese i cinque pani e i due pesci, e levati gli occhi al cielo, li benedisse, li spezzรฒ e li diede ai discepoli perchรฉ li distribuissero alla folla. Tutti mangiarono e si saziaronoโ€ฆโ€™.

I pochi pani divengono sufficienti per sfamare tutti, nel movimento che ha inizio dalla condivisione e su cui scende la benedizione. Tutti poterono mangiare fino ad essere saziati. Si tratta โ€“ รจ bene sottolinearlo โ€“ di una distribuzione. E questo gesto ha una rilevanza per comprendere il cammino di Gesรน: subito dopo infatti Gesรน presenta la sua missione: รจ il figlio dellโ€™uomo che percorre la via che incontra il rifiuto e lโ€™ostilitร  ma viene esaltato dal Padre (Lc 9,18-22) e si dirige decisamente verso Gerusalemme.

Nel gesto dei pani Luca ricorda lโ€™episodio della manna nel deserto (Es 16,8.12; Num 11,21); anche Gesรน รจ in un luogo deserto, vicino a Betsaida. Eโ€™ poi richiamata la moltiplicazione dei pani compiuta dal profeta Eliseo per i discepoli (2Re 4,42-44).

Gesรน chiede di mettere a disposizione il poco e da lรฌ fa iniziare un movimento di condivisione. Da qui si genera abbondanza per tutti e i discepoli sono coinvolti in questa distribuzione: โ€˜li benedisse li spezzรฒ, e li diede ai discepoli perchรฉ li distribuissero alla gente. E mangiarono e si saziarono e dei pezzi avanzati ne portarono via dodici panieriโ€™. La comunitร  รจ chiamata a centrare la sua attenzione verso โ€˜tutta questa genteโ€™ di affamati e poveri e a vivere lo stupore di una sovrabbondanza che viene dal donare, dal far parte.

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Luca inoltre rinvia allโ€™esperienza della prima comunitร  che viveva lโ€™eucaristia. I gesti di Gesรน sono infatti gli stessi dellโ€™ultima cena e dellโ€™incontro con i due di Emmaus. Anche a Emmaus Gesรน prende il pane, pronuncia la benedizione, lo spezza e lo porge ai discepoli.

La moltiplicazione/distribuzione dei pani allora, non รจ solo memoria del gesto di Gesรน, che benedisse e i pani e i pesci dandoli poi a distribuire a tutta la folla. Questo segno rinvia allโ€™eucaristia, alla sua presenza che continua nella comunitร . Il pane condiviso รจ affidato ai discepoli: โ€˜date voi loro da mangiareโ€™.

Lโ€™eucaristia trova il suo autentico senso e compimento nel condividere e nel far partecipare: non รจ solo un dare ma รจ un fare esperienza di essere solidali. Lโ€™eucaristia che la comunitร  รจ chiamata a vivere non รจ un momento intimistico, ma apre a relazioni nuove ad un modo di intendere la vita nella linea della condivisione.

Per questo Paolo nella lettera ai Corinzi rimprovera una comunitร  che vive divisioni al suo interno e poi mangia la cena del Signore. Ricorda lโ€™autentico senso del mangiare insieme la cena del Signore: da lรฌ devono nascere rapporti di accoglienza reciproca. E conclude โ€˜perciรฒ, fratelli miei, quando vi radunate per la cena, aspettatevi gli uni gli altriโ€™ (1Cor 11,33). Eโ€™ un invito attuale alle comunitร  ad โ€˜aspettarsiโ€™, a guardare allโ€™eucaristia come dono che apre ad accogliere senza porre confini ed esclusioni. Eโ€™ Gesรน che ci invita alla sua cena e facciamo esperienza di essere ospitati e per questo capaci di ospitalitร : un orizzonte che รจ ancora sogno e promessa da realizzare nella pratica di una ospitalitร  che coinvolga lโ€™eucaristia e la vita.

Continua sul sito di don Alessandro…

p. Alessandro Cortesi op

Sono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโ€™Istituto Superiore di Scienze Religiose โ€˜santa Caterina da Sienaโ€™ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โ€˜Giorgio La Piraโ€™ a Pistoia. Socio fondatore Fondazione La Pira โ€“ Firenze.

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