p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 24 Maggio 2019 – Gv 15, 12-17

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Faccenda non semplice quando si deve parlare dellโ€™amore. Faccenda ancor piรน difficile quando si deve parlare di amicizia. Faccenda impossibile quando si deve vivere lโ€™amicizia.

Faccio fatica a definire lโ€™amicizia. Gli amici sono quelli che durano nella prova, sono coloro che non ti abbandonano quando sei nel bisogno e, magari, quando hai fatto qualcosa di sbagliato che provoca lโ€™allontanamento di tutti: non dellโ€™amico!

โ€œNon cโ€™รจ amore piรน grande di questo, dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amiciโ€. Gesรน ci chiama amici non tanto con la voce, quanto con la vita donata per amicizia nostra. Lโ€™amicizia รจ qualcosa che trascende lโ€™amore. Lโ€™amore cerca reciprocitร  pur nella gratuitร . Lโ€™amicizia supera anche la gratuitร  e la reciprocitร . Non so dove vada, ma se abbiamo avuto un amico lo capiamo al volo che cโ€™รจ qualcosa di piรน grande. Questo non svaluta lโ€™amore ma lo esalta.

Questi amici a cui Gesรน si rivolge sono gli apostoli fra cui campeggia Giuda che lo tradirร  e che Gesรน ha appena chiamato amico, fra cui campeggia Pietro il rinnegante. Ma allora, cosa รจ sta amicizia? Lui questi tali li chiama amici.

In questa parola โ€œamicoโ€ cโ€™รจ qualcosa che ci sfugge. Gli amici non sono servi, neppure cortigiani del re o dellโ€™imperatore. Forse gli amici sono pari e questi pari Gesรน chiama amici. Ma qui siamo chiamati a fare un passo in avanti: Gesรน chiama amici, quindi suoi pari, coloro che lo tradiscono, coloro che scappano. Perchรฉ? Forse perchรฉ, vedendo oltre, sa che risponderanno al suo amore. รˆ travolgente e stravolgente questa cosa: quando lo vedranno innalzato potranno scoprire il suo amore dettato dal fatto che Lui dona la vita per i suoi amici che tagliano la corda: non ne rimane uno.

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I servi di Dio sono i suoi profeti, i santi: sono il massimo dopo di Lui. Ma questo a Gesรน non basta. Dice che cโ€™รจ qualcosa di piรน grande, cโ€™รจ lโ€™amico. Colui che non mi abbandona, colui che ritorna, colui che non dipende dalle cose belle o brutte fatte. Un amico รจ amico sempre!

Essere amici perchรฉ chiamati a diventare come Gesรน Figlio di Dio, come Dio! Diventare come Dio amore, che ama i fratelli, dando la vita come amico.

Il Signore che ci รจ amico lo scopriamo sulla croce dove dona la sua vita per noi. Lโ€™amico รจ colui che fa il proprio interesse che รจ vivere e morire per lโ€™amico: il resto passa tutto in secondo piano.

Noi comprendiamo lโ€™amicizia, lโ€™amicizia di Dio, quando rimaniamo in silenzio davanti a Lui, in un atteggiamento di contemplazione e di estasi. Sono parole, quelle donateci da Gesรน oggi, che vanno oltre la comprensione immediata e non.

Quando inizia il silenzio della vita, il silenzio della solitudine, il silenzio dellโ€™udito e degli occhi, il silenzio dei sensi, possiamo percepire nellโ€™aria un ossigeno nuovo, lโ€™ossigeno che ci dice โ€œamicoโ€ con la vita donata, non a parole.

Cโ€™รจ un ritmo della vita che batte in modo diverso. Il cuore accelera o si quieta. Il corpo tutto freme sentendo un ritmo della vita diverso, qualcosa รจ cambiato. Cโ€™รจ un ritmo della vita che ci parla di vita e di morte, come vita di amore e di amicizia verso le persone, verso il creato tutto. A questo ritmo del creato siamo chiamati a sintonizzare il nostro passo e il nostro respiro. รˆ un modo per entrare nellโ€™amicizia, per entrare in Dio che ci รจ amico fino a dare la vita per noi. Il ritmo รจ un pulsare vitale perchรฉ non รจ questione solo mentale, รจ questione vitale.

A questo ritmo vitale siamo chiamati a sintonizzare la nostra esperienza. รˆ ritmo vitale, รจ ritmo esperienziale, รจ ritmo da amico.

Amico! Cosa cโ€™รจ di piรน grande di questo?!? Non รจ piรน questione di avere in cuore Dio, ma di essere in cuore a Dio! Non cโ€™รจ nulla di piรน grande e di piรน bello di questo, perchรฉ lโ€™amicizia non ha confini!

Commento a cura di p. Giovanni Nicoli.

Fonte – Scuola Apostolica Sacro Cuore

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Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 15, 12-17

In quel tempo, disse Gesรน ai suoi discepoli:

ยซQuesto รจ il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore piรน grande di questo: dare la sua vita per i propri amici.

Voi siete miei amici, se fate ciรฒ che io vi comando. Non vi chiamo piรน servi, perchรฉ il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perchรฉ tutto ciรฒ che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.

Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perchรฉ andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perchรฉ tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altriยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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