Faccenda non semplice quando si deve parlare dellโamore. Faccenda ancor piรน difficile quando si deve parlare di amicizia. Faccenda impossibile quando si deve vivere lโamicizia.
Faccio fatica a definire lโamicizia. Gli amici sono quelli che durano nella prova, sono coloro che non ti abbandonano quando sei nel bisogno e, magari, quando hai fatto qualcosa di sbagliato che provoca lโallontanamento di tutti: non dellโamico!
โNon cโรจ amore piรน grande di questo, dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amiciโ. Gesรน ci chiama amici non tanto con la voce, quanto con la vita donata per amicizia nostra. Lโamicizia รจ qualcosa che trascende lโamore. Lโamore cerca reciprocitร pur nella gratuitร . Lโamicizia supera anche la gratuitร e la reciprocitร . Non so dove vada, ma se abbiamo avuto un amico lo capiamo al volo che cโรจ qualcosa di piรน grande. Questo non svaluta lโamore ma lo esalta.
Questi amici a cui Gesรน si rivolge sono gli apostoli fra cui campeggia Giuda che lo tradirร e che Gesรน ha appena chiamato amico, fra cui campeggia Pietro il rinnegante. Ma allora, cosa รจ sta amicizia? Lui questi tali li chiama amici.
In questa parola โamicoโ cโรจ qualcosa che ci sfugge. Gli amici non sono servi, neppure cortigiani del re o dellโimperatore. Forse gli amici sono pari e questi pari Gesรน chiama amici. Ma qui siamo chiamati a fare un passo in avanti: Gesรน chiama amici, quindi suoi pari, coloro che lo tradiscono, coloro che scappano. Perchรฉ? Forse perchรฉ, vedendo oltre, sa che risponderanno al suo amore. ร travolgente e stravolgente questa cosa: quando lo vedranno innalzato potranno scoprire il suo amore dettato dal fatto che Lui dona la vita per i suoi amici che tagliano la corda: non ne rimane uno.
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I servi di Dio sono i suoi profeti, i santi: sono il massimo dopo di Lui. Ma questo a Gesรน non basta. Dice che cโรจ qualcosa di piรน grande, cโรจ lโamico. Colui che non mi abbandona, colui che ritorna, colui che non dipende dalle cose belle o brutte fatte. Un amico รจ amico sempre!
Essere amici perchรฉ chiamati a diventare come Gesรน Figlio di Dio, come Dio! Diventare come Dio amore, che ama i fratelli, dando la vita come amico.
Il Signore che ci รจ amico lo scopriamo sulla croce dove dona la sua vita per noi. Lโamico รจ colui che fa il proprio interesse che รจ vivere e morire per lโamico: il resto passa tutto in secondo piano.
Noi comprendiamo lโamicizia, lโamicizia di Dio, quando rimaniamo in silenzio davanti a Lui, in un atteggiamento di contemplazione e di estasi. Sono parole, quelle donateci da Gesรน oggi, che vanno oltre la comprensione immediata e non.
Quando inizia il silenzio della vita, il silenzio della solitudine, il silenzio dellโudito e degli occhi, il silenzio dei sensi, possiamo percepire nellโaria un ossigeno nuovo, lโossigeno che ci dice โamicoโ con la vita donata, non a parole.
Cโรจ un ritmo della vita che batte in modo diverso. Il cuore accelera o si quieta. Il corpo tutto freme sentendo un ritmo della vita diverso, qualcosa รจ cambiato. Cโรจ un ritmo della vita che ci parla di vita e di morte, come vita di amore e di amicizia verso le persone, verso il creato tutto. A questo ritmo del creato siamo chiamati a sintonizzare il nostro passo e il nostro respiro. ร un modo per entrare nellโamicizia, per entrare in Dio che ci รจ amico fino a dare la vita per noi. Il ritmo รจ un pulsare vitale perchรฉ non รจ questione solo mentale, รจ questione vitale.
A questo ritmo vitale siamo chiamati a sintonizzare la nostra esperienza. ร ritmo vitale, รจ ritmo esperienziale, รจ ritmo da amico.
Amico! Cosa cโรจ di piรน grande di questo?!? Non รจ piรน questione di avere in cuore Dio, ma di essere in cuore a Dio! Non cโรจ nulla di piรน grande e di piรน bello di questo, perchรฉ lโamicizia non ha confini!
Commento a cura di p. Giovanni Nicoli.
Fonte – Scuola Apostolica Sacro Cuore
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Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 15, 12-17
In quel tempo, disse Gesรน ai suoi discepoli:
ยซQuesto รจ il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore piรน grande di questo: dare la sua vita per i propri amici.
Voi siete miei amici, se fate ciรฒ che io vi comando. Non vi chiamo piรน servi, perchรฉ il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perchรฉ tutto ciรฒ che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perchรฉ andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perchรฉ tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altriยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
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