Commento al Vangelo del 12 Maggio 2019 – don Giovanni Berti – Gioba

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Davvero un Vangelo-flash questa quarta domenica del tempo Pasquale. รˆ tradizionalmente la domenica detta del โ€œbuon pastoreโ€, perchรฉ si legge sempre una parte del capitolo 10 del Vangelo di Giovanni, che ha al centro questa immagine del pastore che guida le pecore dentro e fuori il recinto. Gesรน si identifica con la porta del recinto (โ€œio sono la porta delle pecoreโ€ Giovanni 10,7) ma soprattutto si identifica con il pastore che si prende cura delle pecore e per loro รจ disposto a tutto, anche a morire (โ€œio sono il buon pastoreโ€ Giovanni 10,11).ย 

Questa del gregge di pecore รจ una immagine molto cara a chi ascoltava Gesรน al suo tempo. Il popolo di Israele nella Sacra Scrittura รจ spesso paragonato ad un gregge che ha bisogno di pastori che se ne prendano cura contro le avversitร  e pericoli. Il popolo aveva sperimentato falsi pastori che alla fine si erano dimostrati proprio come dei mercenari, cioรจ non interessati al bene del popolo, a guidarlo realmente nella volontร  di Dio, ma interessati solamente al proprio bene e tornaconto. Ecco allora che Gesรน si dichiara come il vero pastore, quello definitivo e unico, che รจ li non per se stesso, ma per le pecore, per il popolo. La sua vita dipende dal benessere del gregge con il quale stabilisce un legame fortissimo di conoscenza e amore. Davvero in questa immagine cโ€™รจ in sintesi tutto Gesรน e la sua storia.

Le parole riportate nel brevissimo passo di questa domenica si incentrano proprio su questa conoscenza-amore che lega il pastore alle pecore, cioรจ sul legame che Gesรน vuole stabilire con i suoi discepoli e, attraverso di loro, nel tempo, con tutta lโ€™umanitร .

Sono poche righe di una immagine, quella del buon pastore e delle sue pecore, che inquadrano benissimo chi รจ Gesรน e chi siamo noi e quale รจ la missione della Chiesa.

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La Chiesa nella sua azione che chiama โ€œpastoraleโ€ (riferendosi a questa immagine del capitolo 10 del Vangelo di Giovanni) ha la propria missione nel condurre a Dio i fedeli, e nel proteggerli da tutto quello che allontana e disperde. La Chiesa, comunitร  dei credenti, ognuno con il proprio compito e vocazione, รจ come Gesรน che si prende cura delle persone, con lo stile di Gesรน. Lo stile di Gesรน รจ nella conoscenza della voce di chi ama, perchรฉ chi ama conosce anche da lontano la voce, le espressioni, le singole parole della persona amata. Ascoltare quindi รจ fondamentale nella comunitร  cristiana: ascoltare il Vangelo, ascoltarsi reciprocamente, con fiducia reciproca, con pazienza, senza pregiudizi. In questo sta la presenza di Gesรน risorto dentro ogni singolo credente battezzato, nellโ€™ascoltarsi e amarsi reciprocamente.

E verso chi sta fuori dalla comunitร , lo stile non รจ quello della conquista, della critica senza appello, della condanna a prioriโ€ฆ Lo stile della Chiesa รจ ancora una volta quello di Gesรน pastore buono, a cui interessa radunare e dare la vita e non condannare e punire.

In questa immagine del pastore che dร  la vita per le pecore perchรฉ siano unite tra loro e con lui, cโ€™รจ una specie di โ€œrivoluzioneโ€ del modo di intendere la religione stessa. Essere credenti non รจ dare la vita a Dio, annullando sรฉ stessi per una volontร  suprema alta e spesso inconoscibile, a cui dobbiamo totale sottomissione. Questa pagina del Vangelo, che รจ specchio di tutta la storia di Gesรน, ci ricorda che รจ Dio a donare sรฉ stesso per lโ€™uomo, perchรฉ abbia la vita piena e realizzata nellโ€™amore. Eโ€™ Dio a scendere a livello umano e ad annullarsi proprio perchรฉ io possa vivere pienamente quel che lui ha messo dentro il mio cuore. Dio si prende cura di me per liberarmi da egoismi, giudizi, paure, cattiverie che spesso sono come lupi che mi uccidono spiritualmente e mi separano dagli altri.

Essere cristiani รจ avere un Dio che si fa guida per amore e non chiede altro che fidarsi della sua parola che รจ per noi, che Lui stesso esiste per noi.

Da una religione di โ€œio per Dioโ€, a una fede che mi insegna che โ€œDio รจ per meโ€โ€ฆ e โ€œio per gli altriโ€!

Questa รจ la rivoluzione del buon pastore

e.

don Giovanni Berti – Sito web

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