Il commento alle letture di domenica 12 Maggio 2019 a cura di p. Samuele Duranti, sacerdote cappuccino.
Gesรน, il buon pastore da ascoltare e seguire
ยซIn quel tempo Gesรน disse: le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conoscoโฆยป . Cosรฌ inizia il Vangelo di questa domenica. Fa parte di un discorso molto ampio, nel quale Gesรน si rivela pastore. Il pastore che chiama le sue pecore una per una, le conduce fuori, cammina davanti a loro; le pecore lo seguono, conoscono la sua voceโฆ Il buon pastore offre la vita per loro. Ho altre pecore – dice Gesรน – anche queste io devo condurre finchรจ si farร un solo gregge e un solo pastore. Il discorso sembra concluso, di fatto Gesรน lo riprende quando, per la festa della Dedicazione, passeggiando nel tempio sotto il porticato di Salomone, i giudei lo sollecitano: Fino a quando ci terrai sospesi? Se sei il Cristo, dillo apertamente! Gesรน risponde: Ve lโho detto, ma voi non credete, perchรจ non siete mie pecore.
Da qui inizia il Vangelo di questa domenica. Ascoltiamo Gesรน che dice: ยซLe mie pecore conoscono la mia voce; io le conosco ed esse mi seguonoยป. Notiamo quel possessivo ยซmieยป: rivela tutto lโaffetto di Gesรน per noi. Notiamo la forza di quel ยซconoscereยป, che non si limita al livello intellettivo: Adamo conobbe Eva ed Eva concepรฌ un figlio. Si tratta di una conoscenza possessiva, dโamore, generatrice di vita.
Le mie pecore conoscono la mia voce e mi seguono. ร un ascolto che comporta una sequela. Lโascolto della parola del Signore deve innescare un cammino con Gesรน, dietro Gesรน, ricalcando le sue orme. Come? Vivendo secondo la forma del santo Vangelo: il vangelo – direbbe san Francesco – diventa norma di vita. Gesรน รจ il modello su cui specchiarci. Gesรน รจ il maestro da ascoltare. Il suo comportamento ci sollecita a chiederci: come agirebbe ora, qui, Gesรน? Come si รจ comportato con gli amici e i nemici, con i buoni e i peccatori, con le donne e coi bambini? Il suo insegnamento ci sprona ad ascoltarlo: Amate i vostri nemici; fate del bene a quelli che vi fanno del male; fate agli altri quello che volete che gli altri facciano a voi; perdonate settanta volte sette, eccetera… .
La sequela esige che Gesรน sia la via da seguire, la veritร da credere, la vita da amare; sia il Signore della vita; il Sole attorno al quale ruotano affetti, sentimenti e azioni, i giorni e gli anni.
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Gesรน continua dicendo: Io do loro la vita eterna.
Questa รจ la nostra ultima, definitiva destinazione: in Dio, con Dio.
E Gesรน ce ne dร sicura certezza; asserisce: Niente e nessuno me le rapirร . Sono un dono del Padre ed il Padre con me – siamo una cosa sola! – le custodirร . Niente e nessuno potrร strapparle dal loro amore. Vengono da ricordare le forti parole di san Paolo: Chi ci separerร dallโamore di Cristo? Forse le tribolazioni, le angosce, la fame, la sete, il presente, il futuro? Ma noi siamo piรน che vincitori in tutte queste cose, in virtรน di Colui che ci dร forza!
Nessuno le strapperร dalla mia mano; nessuno le strapperร dalla mano del Padre mio; รจ piรน grande di tutti.
Quanto amore cโรจ dentro queste espressioni mirabili! Quanto siamo importanti, preziosi per il Signore! Quanta grandezza e dignitร ci rivelano queste parole di Gesรน! Teniamo sempre presente questo amore di Dio Padre che veglia su di noi, ci accompagna, ci protegge. Eโ davvero lโEmmanuele-Dio sempre con noi. Il Signore ci doni di essere sue pecore che ascoltano la sua voce e lo seguono. Ci darร la vita eterna.
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Vice parroco e assistente dell’Ordine Francescano Secolare.
Dati aggiornati al 04/05/2019
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