In un tempo dove in molte parti del mondo si dร molta attenzione a che cosa si mangia e come si mangia, fino a raggiungere la mania perdendo quasi di vista la realtร stessa del mangiare, Gesรน si presenta a noi come cibo. Cibo per tutti celiaci e non, vegani e vegetariani, carnivori e non so che altro: Lui รจ cibo per tutti. Dinamica essenziale di questo suo essere cibo รจ che noi ci decidiamo a mangiarlo.
I cibi sono tanti, le possibilitร altrettante, dobbiamo stare attenti a non fare la fine dellโasino di Buridano che di fronte alla scelta di due mucchi di fieno รจ morto a causa della sua indecisione su quale mangiare.
In fondo forse รจ vero quanto diceva un tal filosofo: noi siamo ciรฒ che mangiamo. Senza banalizzare questa affermazione, forse questa affermazione si attaglia molto bene al discorso eucaristico su cui insiste in questi giorni il vangelo.
Lโinvito di Gesรน a mangiare la sua carne รจ invito chiaro e forte. Mangiare chiede di masticare, di triturare, di metabolizzare, di fare mio ciรฒ che inizialmente mio non รจ. ร un fare mio che non cโentra con il possesso, cโentra invece col diventare ciรฒ che mangiamo. A ben guardare mangiare Gesรน significa lasciare che lui diventi in noi ciรฒ che noi siamo in Lui. Mangiare il suo corpo รจ una dinamica dove il suo corpo mangia noi. Noi mangiando di Lui diventiamo come Lui e diventando come Lui ci accorgiamo che lโassimilazione di chi Lui รจ, ci cambia. Se noi crediamo รจ perchรฉ mangiamo. Mangiare di Lui significa credere perchรฉ assimilando Lui cibo nostro, noi diventiamo come Lui. Se noi mangiamo e respiriamo amore, noi diveniamo amore. Se noi mangiamo e respiriamo smog ci ammaliamo grazie a ciรฒ che mangiamo e respiriamo di male.
Mangiare vuole dire credere perchรฉ mangiando di Lui noi diveniamo Lui. In fondo non siamo noi che mangiamo lโeucaristia ma รจ lโeucaristia che ci mangia. ร lo spezzare il pane che ci rende fedeli che credono e che mangiano ciรฒ che viene spezzato.
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Mentre mangio ascolto e ascoltando la Parola assimilo Lui. Non รจ questione solo di pensiero, รจ questione anche e soprattutto di vita. Assimilo Lui respirandolo, mangiandolo, bevendolo, ascoltandolo. Sono tutte azioni che esprimono fede perchรฉ dicono apertura del desiderio a ciรฒ che รจ bello e umano per la mia vita.
Noi siamo trasformati dal nostro mangiare, dal nostro masticare. La fede non รจ dunque una questione intellettuale o sentimentale, la fede รจ vita, vita totale, vita piena. Lui si รจ fatto come noi perchรฉ noi possiamo diventare come Lui. Possiamo in tal modo comprendere Dio Padre, Figlio e Spirito Santo: questi Tre uguali e distinti che vivono soprattutto di comunione.
Celebrare lโeucaristia รจ celebrare Lui dato a noi, il suo corpo per nutrirci, il suo sangue per dissetarci. Cosรฌ comprendiamo chi รจ Dio: รจ Colui che entrando in comunione con noi si lascia mangiare perchรฉ Lui diventi in noi vita e noi possiamo diventare cibo per i nostri fratelli.
Masticando di Lui, ne beviamo poi il sangue. Il sangue, per i semiti, รจ cosa di Dio, a Lui appartiene, non si puรฒ berlo. Ebbene Gesรน ci chiede di bere il suo sangue perchรฉ la vita sua possa entrare in noi. Quella vita che รจ di Dio noi la accogliamo cosรฌ che possiamo diventare credenti in Lui.
Se io, in conclusione, assimilo il suo corpo, io entro in comunione con Lui divenendo strumento di comunione con i fratelli.
Sembra cosa dellโaltro mondo ma ci possiamo accorgere come lโeucaristia รจ via essenziale per una fede che non rimanga sui banchi di chiesa ma cammini sulle strade della nostra esistenza. Una bella scommessa, ma proprio bella. Difficile? Non mi pare il caso di fermarci a questa banalitร . Vitale, questo sรฌ. Mangiare di Lui e bere di Lui per diventare come Lui, non solo cambia la vita ma cambia il mondo, la societร , la chiesa. A noi essere disponibili a questa bella vita oppure no, disponibili ad ogni moto di delusione a cui senzโaltro dovremo andare incontro.
Ubriachiamoci di Spirito: ne vale proprio la pena.
Commento a cura di p. Giovanni Nicoli.
Fonte – Scuola Apostolica Sacro Cuore
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La mia carne รจ vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 6, 52-59
In quel tempo, i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: ยซCome puรฒ costui darci la sua carne da mangiare?ยป. Gesรน disse loro: ยซIn veritร , in veritร io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterรฒ nell’ultimo giorno. Perchรฉ la mia carne รจ vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, cosรฌ anche colui che mangia me vivrร per me. Questo รจ il pane disceso dal cielo; non รจ come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrร in eternoยป. Gesรน disse queste cose, insegnando nella sinagoga a Cafร rnao.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
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