Ti voglio talmente bene che ti mangerei, diciamo noi ai nostri piccoli che amiamo. Normalmente questa espressione tanto bella, contiene un segreto: mentre noi diciamo ai nostri piccoli che li mangeremmo per il bene che gli vogliamo, esprimiamo, in realtร , la disponibilitร e il desiderio ad essere mangiati da loro. Mangiati nella vita pratica di tutti i giorni. Mentre infatti noi li mangiamo in realtร ci lasciamo mangiare da loro. Il nostro tempo non รจ piรน il nostro tempo, รจ il loro. Noi non siamo piรน per noi stessi ma per loro. Noi che avevamo la prioritร su tutto passiamo in secondo piano: loro sono prioritari in ogni momento.
Mangiare e lasciarsi mangiare รจ segno di un bene infinito che avvolge tutta la nostra vita, tutto il nostro tempo. I tempi del lavoro cercano di distrarci da questa bellezza divenendo sempre piรน onnivori, ma nulla potrร distruggere quello che siamo. Se siamo pane da mangiare e nel nostro cuore e nella nostra testa ciรฒ che si muove รจ lโaffetto per il figlio, nulla potrร togliere la passione con cui noi ci relazioniamo con il bene della nostra vita.
Lo stesso possiamo dire del nostro rapporto con Cristo. Lui รจ il Pane disceso dal cielo per il bene che col Padre vuole a noi nello Spirito. Ci vuole talmente bene che ci mangerebbe. Ci vuole talmente bene che diventa Pane di vita di Dio. Mangiando Lui noi metabolizziamo la vita eterna, vale a dire la vita di Dio in noi. Tutto di Lui diventa per noi. La sua Incarnazione รจ un diventare schiavo nostro, Lui che da ricco (Dio) che era si รจ fatto povero (uomo). ร talmente vera questa veritร che Gesรน รจ il grande fallito della storia per le nostre categorie di giudizio. Lui da Dio รจ diventato un poverโuomo, condannato come un malfattore e giudicato bestemmiatore.
Il suo tempo, la sua vita, la sua Parola, il suo essere Cibo, sono espressione di un tutto per noi. La morte infame sulla croce, coacervo di dolore, รจ diventato luogo di dono totale di sรฉ per noi povera umanitร . Lungo la storia molti si sono dilettati nel dare sofferenza e nellโinchiodare alla croce lโumanitร , migliaia di persone. Gesรน si รจ fatto ognuno di loro per potere in loro spaccare quella dinamica perversa di potere e delinquenza che continuamente la storia ci presenta nei cosiddetti personaggi storici che hanno violato la storia violentando la vita dellโuomo e dellโumanitร . Gesรน col dono totale di sรฉ ci mangia tutti i giorni, tanto ci vuole bene, perchรฉ Lui possa divenire cibo di ognuno di noi. Questo suo divenire cibo รจ via per esprimere un giudizio: gli uomini storici sono in realtร dei criminali che noi osanniamo ma che meriterebbero solo di potere essere condannati a mangiare un poโ di Cristo e a lasciarsi mangiare da Lui. Cosรฌ possiamo sperare che vengano tolti dalla bocca del Maligno e diventare non piรน suo cibo e sua parola, ma Parola e Cibo di vita eterna, di vita di Dio.
Come alla samaritana Gesรน ha fatto venire il desiderio di quellโacqua che dร la vita eterna, chiedendo a lei da bere e divenendo Lui acqua di vita, bevendo di lei e lasciandosi poi bere da lei, cosรฌ ha mosso il desiderio della gente di Cafarnao, cioรจ noi, perchรฉ il Pane fosse cercato e mangiato. Non hanno e non abbiamo cercato il Pane vero, quel mangiare perchรฉ siamo e vogliamo essere bene, ma ci ha fatto fare un passo di vita e di desiderio.
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Su questa via noi siamo invitati a camminare per potere bere quellโacqua viva dellโIO- SONO che ci inonda la vita, nella quale siamo chiamati a nuotare, grazie alla quale noi viviamo, che esprime tutto il nostro desiderio di Lui sia che viviamo sia che moriamo, sia che vegliamo sia che dormiamo! Facendo nascere il noi il desiderio del Pane per il quale desiderio noi continuiamo a pregare โDacci di questo Paneโ, Lui ci dice IO-SONO il Pane di vita.
Ogni mattina ci abbraccia, ogni mattina ci bacia, ogni mattina ci mangia perchรฉ il bene che รจ Lui lo possiamo diventare noi lasciandoci mangiare dallโAmore proprio nel momento in cui noi mangiamo il Pane dโAmore.
Cosรฌ la nostra vita diventa una vita eucaristica non tanto perchรฉ passiamo delle ore in chiesa o davanti al Santissimo che si fa cibo, ma soprattutto perchรฉ la nostra vita diventa espressione del nostro lasciarci mangiare dallโamore mangiando lโamore stesso. Allora ogni gesto diventerร espressione di questo cibo che ci nutre lasciando evaporare quei gesti non nutrienti a cui spesso siamo cosรฌ attaccati e che riteniamo importanti per la nostra vita. Gesti che giorno dopo giorno perderanno di senso: ciรฒ che era ritenuta saggezza agli occhi nostri, diventerร stoltezza non perchรฉ lโabbiamo analizzata ma perchรฉ lโabbiamo fatta diventare vita grazie al lasciarci mangiare con Amore dalla Vita.
Commento a cura di p. Giovanni Nicoli.
Fonte – Scuola Apostolica Sacro Cuore
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Questa รจ la volontร del Padre: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 6, 35-40
ย
In quel tempo, disse Gesรน alla folla: ยซIo sono il pane della vita; chi viene a me non avrร fame e chi crede in me non avrร sete, mai! Vi ho detto perรฒ che voi mi avete visto, eppure non credete.
Tutto ciรฒ che il Padre mi dร , verrร a me: colui che viene a me, io non lo caccerรฒ fuori, perchรฉ sono disceso dal cielo non per fare la mia volontร , ma la volontร di colui che mi ha mandato.
E questa รจ la volontร di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. Questa infatti รจ la volontร del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterรฒ nell’ultimo giornoยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
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