Il brano di vangelo di questa speciale giornata offre tantissimi spunti speciali a nutrimento dellโanima. Mi soffermo soltanto su due di essi relativi alle due reazioni dei primi scopritori della Risurrezione, quella di Maria (la Maddalena) e quella di Giovanni (il discepolo preferito). Una donna e un uomo si trovano di fronte ad un medesimo evento (quello della sparizione da un sepolcro di un cadavere lรฌ deposto due giorni prima) ed hanno due reazioni diverse.
La reazione della Maddalena si potrebbe configurare come la reazione normale (razionale) della serie due piรน due fa quattro: venerdรฌ abbiamo deposto il cadavere, stamane non cโรจ piรน, quindi qualcuno lo ha portato via. Non fa una piega il ragionamento.
La reazione di Giovanni si configura invece come la reazione soprarazionale, della serie due piรน due non sempre fa quattro: venerdรฌ abbiamo deposto il cadavere, stamane non cโรจ piรน, quindi non รจ detto che qualcuno lo abbia portato viaโฆ La descrizione del momento nativo della fede di Giovanni sta in quel fantastico โvide e credetteโ. Non quindi โvide e cercรฒ di capire cosa potesse essere successoโ, ma โvide e credetteโ.
Possiamo dire di essere di fronte a due livelli, a due usi diversi della medesima intelligenza personale umana, lโuso razionale e lโuso spirituale (lโanimus e lโanima di santโAgostino?). Al primo livello si cerca di capire, mentre salendo di livello si accetta di capire che non si puรฒ capire tutto.
A questo punto si potrebbero dividere le persone in due categorie, la categoria dei cercatori di spiegazioni e quella del buongustai del mistero (entrambe, beninteso, ben gradite a Dio). Quale che possa essere la categoria alla quale si pensa di appartenere, ecco tre aforismi: โCi vuole tutta una vita per capire che non si puรฒ capire tuttoโ; e โLโultimo passo della ragione รจ quello di ammettere che vi sono cose che la superanoโ. โPer chi crede nessuna spiegazione รจ necessaria, per chi non crede nessuna spiegazione รจ possibileโ.
In derivazione di ciรฒ viene sbaragliato lโequivoco secondo il quale scienza e fede sono incompatibili.
Se cosรฌ fosse la psiche umana sarebbe lacerata in se stessa.
Resta da rimanere ammirati di fronte al mistero di come mai Dio sia gelosissimo del suo modus operandi a riguardo del dono dellโintelligenza: come mai cioรจ a qualcuno faccia direttamente il dono di credere in Lui e a qualcun altro riservi la via indiretta di iniziare dapprima a credere in se stesso. Ma รจ proprio dallo stupore di fronte a questo mistero che nasce lโorazione. Orazione suggerita dallo stesso Gesรน. โNessuno puรฒ venire a me se il Padre mio che รจ nei cieli non lo attiraโ.
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Orazione che a questo punto diventa di lode e di grazie allโintera Trinitร alle prese con lโoperazione salvezza. Una operazione salvezza, ci pare, cosรฌ ripartita: il Padre titolare dellโoperazione fede, il Figlio titolare dellโoperazione Caritร , lo Spirito Santo titolare dellโoperazione Speranzaโฆ con la Vergine Madre (Figlia del Suo Figlioโฆ) titolare dellโIncarnazione…
Il buio silenzioso della notte di Pasqua sโillumina di misteroโฆ oscurando la ragione e suscitando stupore. il buio sconcertante del sepolcro vuoto si riempie di senso. Il mistero ha sensoโฆ che solo gli occhi dellโanima sanno cogliere. Come giร ebbe a scrivere Platone: โโGli occhi dello spirito cominciano ad essere penetranti solo quando quelli del corpo iniziano ad affievolirsiโ.
Parrocchia San Michele Arcangelo
