Commento al Vangelo del 21 Aprile 2019 – p. Ermes Ronchi – Gv 20, 1-9

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ยซNon cercate tra i morti Colui che รจ vivoยป

padre Ermes Ronchi
padre Ermes Ronchi

ยซNel primo giorno della settimana, al mattino presto, le donne si recarono al sepolcroยป. Il loro amico e maestro, l’uomo amato che sapeva di cielo, che aveva spalancato per loro orizzonti infiniti, รจ chiuso in un buco nella roccia.

Hanno visto la pietra rotolare. Tutto finito. Ma loro, Maria di Magdala, Giovanna e Maria di Giacomo e ยซle altre che erano con loroยป (Lc 24,10), lo amano anche da morto, per loro il tempo dell’amore รจ piรน lungo del tempo della vita.

Vanno, piccolo gregge spaurito e coraggioso, a prendersi cura del corpo di Gesรน, con ciรฒ che hanno, come solo le donne sanno: hanno preparato, nel grande sabato, cerniera temporale tra la vita e la morte, gli aromi per la sepoltura. Ma il sepolcro รจ aperto, come un guscio di seme; vuoto e risplendente nell’alba, e fuori รจ primavera. Non capiscono.

Ed ecco due angeli a rimettere in moto il racconto: ยซperchรฉ cercate tra i morti Colui che รจ vivo? Non รจ qui. รˆ risortoยป. Che bello questo โ€œnon รจ quiโ€! Lui รจ, ma non qui; lui รจ, ma va cercato fuori, altrove; รจ in giro per le strade, รจ in mezzo ai viventi, รจ โ€œcolui che viveโ€, un Dio da sorprendere nella vita. รˆ dovunque, eccetto che fra le cose morte.

Si รจ svegliato, si รจ alzato, รจ vivo: รจ dentro i sogni di bellezza, in ogni scelta per un piรน grande amore, รจ nei gesti di pace, nel pane spezzato, negli abbracci degli amanti, nella fame di giustizia, nel grido vittorioso del bambino che nasce, nell’ultimo respiro del morente.

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E chi vive una vita come la sua avrร  in dono la sua stessa vita indistruttibile. Ma non bastano angeli. Il segno che le farร  credere รจ un altro: ยซRicordatevi come parlรฒ quando era in Galileaยป. Ed esse, con lui dalla prima ora (Lc 8,1-2), โ€œsi ricordarono delle sue paroleโ€ (v.8). E tutto esplode: le donne credono, perchรฉ ricordano. Credono per la parola di Gesรน, non per quella degli angeli.

Credono prima di vedere, come ogni discepolo. Hanno custodito le sue parole, perchรฉ le amano: in noi vive solo ciรฒ che ci sta a cuore, vive a lungo ciรฒ che รจ molto amato, vive per sempre ciรฒ che vale piรน della vita. La fede delle donne diventa immediatamente โ€œannuncioโ€ (v.9) e โ€œraccontoโ€ (v. 10) agli undici e a tutti gli altri.

Straordinaria doppia missione delle discepole ยซannunciarono tutto questoยป: รจ la buona notizia, Vangelo del Vangelo, kerigma cristiano agli apostoli increduli; e poi โ€œraccontavanoโ€ queste cose ed รจ la trasmissione, la narrazione prolungata delle testimoni oculari dalle quali Luca ha attinto il suo vangelo (Lc 1,2) e ce l’ha trasmesso.

Come per le donne nell’alba di Pasqua cosรฌ anche per noi la memoria amorosa del Vangelo, amare molto la sua Parola, รจ il principio per ogni incontro con il Risorto.

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