don Marino Gobbin – Commento alle Letture di domenica 10 Marzo 2019

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PER COMPRENDERE LA PAROLA

Durante le cinque domeniche di Quaresima non cercheremo un legame particolare fra le tre letture. Esse infatti non sono state scelte sistematicamente lโ€™una in funzione dellโ€™altra.
Lโ€™Antico Testamento presenta cinque tappe importanti della storia della salvezza.
La 2ยช lettura contiene vari testi cristologici. Il Vangelo offre ogni volta un annuncio del mistero pasquale, al quale partecipiamo mediante i sacramenti.
Tutti i testi vanno letti in prospettiva pasquale.

PRIMA LETTURA

In questo testo del Deuteronomio troviamo contemporaneamente la prescrizione di un rito dโ€™offerta dei beni materiali e lโ€™enunciato della fede di Israele che indica il significato del rito.
โ€“ Lโ€™offerta delle primizie: per gli Ebrei si tratta di donare il primo prodotto dei raccolti (come i primi nati dei greggi) al Signore, rappresentato dallโ€™altare (cf le nostre โ€œofferte quaresimaliโ€).
โ€“ La fede di Israele: รจ confessione della propria povertร  originaria (โ€œMio padre era un Arameo erranteโ€) e del fallimento della propria crescita in Egitto (cattivi trattamenti e schiavitรน). Essa รจ riconoscimento dellโ€™amore di Dio: Dio ha ascoltato โ€“ ha liberato โ€“ ha dato la ricca Terra promessa. In breve, abbiamo qui descritta la Pasqua. Spiritualmente il popolo cristiano ne ripete lโ€™itinerario al seguito di Cristo.

SALMO

รˆ una contemplazione serena della sicurezza che il giusto trova nel dimorare accanto a Dio.
Nel Vangelo il demonio si serve di questo salmo per tentare Gesรน, come per mettere alla prova la sua fedeltร .

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SECONDA LETTURA

Espone la sorpresa di Paolo nel constatare che la salvezza mediante la fede รจ data sia ai pagani, sia al popolo eletto.
โ€“ Dio รจ generoso con tutti, e non piรน soltanto con i discendenti dellโ€™Arameo errante.
โ€“ La fede ci ottiene la salvezza (e non le nostre โ€œopereโ€ per obbedire alla Legge; cf il contesto immediato della lettura).
Fede interiore (nel cuore) e confessata (con la bocca).
Fede il cui contenuto รจ la Signoria di Cristo, da lui ottenuta col suo mistero pasquale, con la sua vittoria sulla morte.
Mentre stiamo per iniziare lโ€™impegno quaresimale, vediamo di non ingannarci sul camminoโ€ฆ

VANGELO

รˆ il racconto della tentazione di Cristo.
Cristo rivive la tentazione di Israele durante lโ€™esodo: cf il luogo: il deserto; la durata: 40 giorni (Israele rimase nel deserto 40 anni; Mosรจ 40 giorni alla presenza di Dio sul Sinai; Elia camminerร  40 giorni nel deserto verso lโ€™Oreb).
Le parole di Gesรน sono prese tutte e tre dal Deuteronomio, da uno dei โ€œdiscorsiโ€ che il libro mette sulla bocca di Mosรจ nel deserto.
โ€“ Cristo ne trionfa per la potenza dello Spirito che sโ€™รจ manifestato al Battesimo.
La sua forza si basa sulla Parola di Dio, per mezzo della quale respinge il Tentatore: โ€œSta scrittoโ€ฆ รˆ stato dettoโ€.
Diversamente dagli altri evangelisti, Luca pone lโ€™ultima tentazione a Gerusalemme. Si direbbe che in tal modo voglia annunciare che il ritorno di Satana, nel momento fissato, avverrร  a Gerusalemme, durante la Passione.
Il trionfo di Gesรน su Satana, allโ€™inizio della sua vita pubblica, รจ il preludio al suo trionfo definitivo con la vittoria sulla morte.
โ€“ Il contenuto delle tentazioni: in un modo o in un altro si tratta di distogliere Gesรน da Dio e di orientare la sua missione verso un successo temporale.
Il pane: Gesรน รจ invitato a preoccuparsene, come se Dio non si prendesse cura di far vivere il suo popolo. Gesรน รจ invitato a usare il suo potere di Figlio di Dio per sรฉ e per la sua fame materiale.
Il potere: Satana afferma che appartiene a lui e invita Gesรน a riceverlo dalle sue mani e ad alterare cosรฌ la sua missione: il potere del Messia sarร  spirituale e la sua regalitร  quella della Croce.
La prova di Dio: Gesรน รจ invitato ad abusare della fedeltร  di Dio per manifestare in modo spettacolare di essere il Messia.
Secondo s. Luca, nellโ€™episodio cโ€™รจ โ€œogni specie di tentazioneโ€, radicalmente.
I quaranta giorni di Quaresima vorrebbero aiutarci a scoprire in che modo le tentazioni di Cristo sono anche le nostre; in che modo, seguendo Cristo, possiamo liberarcene dopo aver riconosciuto che troppo spesso vi soccombiamo.

PER ANNUNCIARE LA PAROLA (piste di omelia)

Per la Quaresima, prendere la giusta strada

Esiste una certa immagine della Quaresima fatta di austeritร , di impegno coscienzioso, di sfinimento fisico. Avere un aspetto quaresimale non รจ qualcosa di attraente.
รˆ pur vero che tutto ciรฒ รจ ormai superato. Noi non digiuniamo piรน come i nostri nonni. E tuttavia, anche con le migliori intenzioni, rischiamo di cadere nello stesso difetto: non misuriamo piรน il pane, ma contiamo le nostre privazioni. La penitenza รจ leggera, ma qualche sforzo vogliamo pur farlo.
Tutto ciรฒ non รจ sbagliato, ma puรฒ nascondere lโ€™essenziale. Lโ€™essenziale รจ la riconoscenza verso Dio. Il senso di meraviglia della fede: tutto ci รจ donato da Dio (cf lโ€™Israelita della 1ยช lettura).
Dio รจ generoso oltre ogni limite: la salvezza trionfa sulla morte in noi come in Gesรน Cristo. Nostro โ€œSignoreโ€ ci invita a seguirlo (2ยช lettura).
Dio ci fa vivere della sua parola: essa รจ potenza contro le tentazioni per raddrizzare le nostre vite.
In questa prospettiva, dove Dio viene per primo, tutto il resto assume un significato. Le nostre privazioni e le nostre condivisioni: dal momento che tutto รจ di Dio, รจ normale farne parte a lui nei suoi poveri.
Il nostro impegno nella preghiera: รจ Gesรน il Signore delle nostre vite.
La lotta contro i nostri difetti, i nostri peccati: per consentire alla Parola di operare in noi e portare frutto.
Questo รจ il nostro cammino verso Pasqua: Dio ritrovato, โ€œDio, mio rifugio e mia fortezzaโ€ (Salmo).

Conosciamo la tentazione?

A prima vista, le tentazioni di Cristo non ci riguardano assolutamente.
โ€“ Noi non potremo mai cambiare le pietre in pane. Il pane lo si guadagna col sudore della fronte. E se potessimo, non dovremmo servirci di questo potere? Ci sono tanti affamati! Anche Gesรน ha moltiplicato i pani.
โ€“ Il potere, la gloria del comando, interessa i grandi. Satana non ha mai invitato noi a prostrarci davanti a luiโ€ฆ
โ€“ Il salto nel vuoto per mettere alla prova la fedeltร  di Dio: noi siamo certamente troppo prudenti per farloโ€ฆ
E tuttavia, le tentazioni di Cristo, secondo lโ€™osservazione di Luca, contengono โ€œogni specie di tentazioneโ€ e Satana non รจ lontano dalla nostra vita.
โ€“ Lโ€™eccesso delle nostre preoccupazioni materiali โ€“ per noi o per i nostri โ€“ che ci prendono tutte le energie, tutto il nostro tempo, non potrebbe essere per noi la tentazione del pane?
โ€“ I compromessi, lโ€™adulazione verso chi รจ piรน potente di noi, la perdita del nostro equilibrio โ€œpur di riuscireโ€, non potrebbero essere il nostro modo di adorare Satana?
โ€“ Giocare col fuoco, in un modo o nellโ€™altro, crederci piรน forti di quanto lo siamoโ€ฆ โ€œesagerareโ€ per farci valereโ€ฆ
Ma piรน che esaminare la coscienza, quel che importa รจ guardare verso Cristo. รˆ lui il vincitore del male. In questo tempo di Quaresima la sua parola potrร  raggiungere il nostro cuore, avvicinarci a Dio, e farci nuovamente scegliere il bene. Tutta la Chiesa e lo stesso mondo, sempre sottomessi alla tentazione, potranno liberarsi dalla schiavitรน del peccato.

Abbiamo gridato verso il Signore

Tutti sogniamo un mondo migliore. Per noi, per gli altri.
La vita degli uomini dei nostri giorni si presenta cosรฌ poco umana, irretita in tante schiavitรน! E lontano da noi: i popoli della fame, gli orrori della guerra, la dura realtร  dei totalitarismi.
Di fronte a questa realtร , ancor piรน dura della schiavitรน di Israele in Egitto, sappiamo gridare verso il Signore? Istintivamente ci piacerebbe intervenire, fare qualcosa. Dโ€™altra parte non รจ un dovere impegnarsi? Gli stessi Ebrei non si sono limitati a invocare โ€œla mano potente di Dio e il suo braccio tesoโ€; non hanno impedito a Mosรจ e a molti altri di fare di persona ciรฒ che era necessario.
Tutto ciรฒ รจ vero e tuttavia solamente โ€œil grido verso il Signoreโ€ puรฒ dare un significato di veritร  a tutte le nostre lotte umane, darci il coraggio di lottare senza stanchezza e senza orgoglio, mantenere viva la speranza pur nella debolezza dei nostri mezzi.
Se tante persone sono fataliste, se tanti impegni generosi scadono nellโ€™attivismo, se tante lotte vengono abbandonate alla prima prova, non รจ anche perchรฉ dal cuore dei credenti non รจ salito al Signore questo grido? La Quaresima รจ anche il tempo per gridare verso il Signore.

Fonte

Tratto da โ€œOmelie per un anno 1 e 2 โ€“ Anno Cโ€ โ€“ a cura di M. Gobbin – LDC

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