Commento al Vangelo di domenica 10 Marzo 2019 – Congregazione per il Clero – p. Gaetano Piccolo S.I.

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I Domenica di Quaresima – Anno C

Lโ€™urgenza della decisione

La vita ci mette continuamente davanti a molteplici possibilitร  e quello che siamo oggi รจ il frutto delle scelte che abbiamo operato. Quando ci ritroviamo davanti a diverse opportunitร  siamo presi inevitabilmente da un sentimento di angoscia. Ci rendiamo conto che il nostro futuro, lโ€™immagine di noi stessi, dipende anche dalla scelta che faremo. Davanti a una decisione siamo fondamentalmente da soli, perchรฉ nessuno puรฒ scegliere al nostro posto. E per lo piรน non si tratta di decidere tra bene e male, ma tra diversi beni, alcuni dei quali lo sono in realtร  solo in modo apparente e lusinghiero.

Lโ€™icona del deserto, descritta da passo odierno del Vangelo di Luca, cosรฌ come quella del deserto che Israele ha dovuto attraversare per giungere alla terra promessa, sono lโ€™immagine della solitudine radicale nella quale ci troviamo quando siamo chiamati a decidere. Se lo Spirito ci guida nel deserto della decisione, รจ altrettanto vero che il nemico cercherร  di allontanarci dalla nostra felicitร .

Il peso delle attese

Il testo di Luca sulle tentazioni di Gesรน si colloca immediatamente dopo lโ€™episodio del battesimo e prima dellโ€™inizio del ministero pubblico a Nazareth. Tale collocazione del brano offre una prima chiave per capirne il senso. Gesรน ha accolto la missione che il Padre gli ha affidato esprimendo il proprio compiacimento su di lui, nel momento del โ€œbattesimoโ€ al Giordano. Ora, perรฒ, prima di intraprendere la propria missione, Gesรน รจ guidato dallo Spirito per decidere che tipo di Messia vuole essere. Questo testo di Luca ha il ruolo di quello che potrebbe essere un discorso programmatico del Signore come Messia. Al tempo di Gesรน, infatti, cโ€™erano molte attese su questa figura, attese complesse, diversificate, ambigue. Davanti alle aspettative che il mondo ha su di noi, anche noi abbiamo bisogno di allontanarci, di prendere le distanze, per confrontarci con i nostri desideri e con i valori che vogliamo realizzare.

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Il deserto della decisione

Tutto il racconto delle tentazioni colloca sullo sfondo unโ€™altra storia, quella del popolo dโ€™Israele (Dt 26,4-10). Si tratta di un popolo che ha attraversato il deserto e proprio lรฌ, per quarantโ€™anni, come i quaranta giorni di Gesรน nel deserto, si รจ confrontato con le paure, con lโ€™indecisione, con gli ostacoli della vita. Per Israele il tempo del deserto รจ stato perรฒ anche il tempo della maggiore intimitร  con Dio, il tempo cioรจ in cui ha sperimentato di essere amato, il tempo in cui si รจ reso conto che Dio si prende cura del suo popolo. Nella vita di ognuno di noi, il tempo della decisione, per quanto complesso e faticoso, รจ anche il tempo in cui possiamo sperimentare la cura premurosa che Dio ha per la nostra vita.

Una dimensione quotidiana

La tentazione fa parte delle dinamiche della vita e si presenta inevitabilmente quando nasce in noi il desiderio di servire: ยซFiglio, se ti presenti per servire il Signore, preparati alla tentazioneยป (Sir 2,1). Come mostra la prima tentazione, si tratta di una dimensione quotidiana dellโ€™esistenza. La tentazione si insinua nella fame inevitabile che accompagna la nostra vita.

La fame รจ una dimensione ordinaria e frequente, come a dire che la tentazione si presenta nella nostra quotidianitร . Del resto anche Adamo venne tentato attraverso lโ€™azione del mangiare. รˆ evidente, dunque, che si tratta della possibilitร  di usare in modo sbagliato le relazioni con il mondo. Mangiare significa infatti metterci in relazione con ciรฒ che sta fuori di noi, creare un legame intimo, nutrirci di quello che ci sta davanti. Possiamo infatti usare le cose in maniera violenta, vorace, cosรฌ come possiamo usare gli altri per soddisfare la nostra brama di possesso. Il modo in cui mangiamo dice molto del nostro modo di metterci in relazione con il mondo: ci sono quelli che si saziano pensando solo a se stessi, ci sono quelli che non si controllano quando mangiano, ci sono purtroppo anche coloro che si rifiutano di prendere cibo.

Nel nutrirci esprimiamo diversi modi, a volte distorti, di metterci in relazione con il mondo. Il nemico vuole indurre Gesรน a sfamarsi utilizzando il privilegio. Gesรน ha fame ed รจ capace di trasformare le pietre in pane. Non ci sarebbe niente di male, eppure Gesรน si rifiuta di usare questo potere per se stesso, senza essere visto, solo per soddisfare una propria esigenza. Gesรน si rifiuta di entrare in relazione con il mondo secondo la logica del privilegio. E sta dicendo di fatto che tipo di Messia vuole essere.

Il modo in cui affrontiamo le tentazioni costruisce la nostra identitร . Il verbo peirazo, usato qui per esprimere lโ€™azione del tentatore, significa infatti propriamente โ€˜far venir fuoriโ€™, โ€˜mettere alla provaโ€™. Il modo in cui affrontiamo quotidianamente le tentazioni ci fa venir fuori per quello che siamo.

A fin di beneโ€ฆ

La tentazione si presenta spesso attraverso lโ€™ambiguitร , ci spinge a usare mezzi illeciti pur di arrivare a uno scopo in sรฉ buono. Qui si tratta dellโ€™alleanza con il male per fare qualcosa che alla fine sarร  magari anche buono per sรฉ o per gli altri. Quante scelte, non solo personali, ma anche sociali, sono passate e passano attraverso questa dinamica. Abbracciamo i mezzi e le modalitร  del male, nascondendoci dietro il pretesto che alla fine sarร  un bene per tutti.

Il bisogno di conferme

Cโ€™รจ poi un volto della tentazione ancora piรน oscuro. รˆ quello che sopraggiunge nei momenti in cui ci sentiamo precipitare nel vuoto, i momenti di difficoltร , di disperazione, dove ci prende la tentazione di pensare che Dio non ci soccorrerร , Dio non verrร  in nostro aiuto. Ci comportiamo come figli capricciosi, figli che pretendono una conferma continua dai propri genitori. Ma che amore รจ quello che ha bisogno di una continua conferma? Il nemico vuole spingere Gesรน a sperimentare il suo potere di figlio capriccioso, di un figlio che puรฒ godere del privilegio di costringere il padre a venire in suo soccorso ogni volta che ne ha bisogno. รˆ la tentazione che sperimentiamo nel dubbio di non essere amati.

Gli altri nella mia decisione

Gesรน non affronta la tentazione da solo, in maniera autoreferenziale, come se fosse una questione solo sua. Le sue decisioni coinvolgono anche altri e si collocano allโ€™interno della storia di un popolo, cosรฌ come le nostre decisioni non sono mai solo un affare nostro. Lโ€™evangelista rende questa relazione tra Gesรน e il popolo attraverso le risposte che Gesรน contrappone alla tentazione, si tratta infatti di citazioni dal libro del Deuteronomio che percorrono momenti fondamentali della storia di Israele: il popolo che mormora contro Dio perchรฉ stanco di mangiare sempre la manna (Dt 8,3); la consegna della legge che permette di restare nella relazione con Dio (Dt 6,3 ss.); la provocazione nei confronti di Dio a Massa e Meriba (Dt 6,16).

Quando siamo piรน deboli

Proprio perchรฉ la tentazione accompagna la quotidianitร  della nostra vita, essa ritorna nei momenti di maggiore debolezza. Il nemico lascia Gesรน con il proposito di tornare al momento opportuno. Quel momento arriverร  quando Gesรน si troverร  solo e tradito nellโ€™orto degli Ulivi e quando si sentirร  abbandonato mentre pende dalla croce. รˆ il momento della solitudine totale. E ancora una volta, Gesรน sarร  chiamato a decidere. La tentazione si presenta con il volto dellโ€™auto-salvezza. Le voci suggeriscono a Gesรน di salvare se stesso, di mettersi prima degli altri, di pensare prima a se stesso.

Non possiamo non riconoscere come, anche nel nostro tempo, questa tentazione continui a tornare, sempre sotto lโ€™apparenza di un bene giustificato e persino sacro. Come Gesรน, anche noi siamo chiamati a svelare il volto della tentazione e a scegliere secondo la logica della croce e non secondo la logica dellโ€™interesse personale.

Leggersi dentro

  • Come opera ordinariamente la tentazione nella tua vita?
  • Cosa dicono di te le tue decisioni o il modo in cui prendi decisioni?

P. Gaetano Piccolo SJ

Compagnia di Gesรน (Societas Iesu)Fonte

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