
Israele professa cosรฌ la sua fede: non รจ un elenco di definizioni su Dio, ma รจ il racconto di una storia di schiavitรน e di liberazione. In questa storia Israele ha incontrato il Dio vicino e liberatore. Eโ un Dio che agisce, libera, ascolta il grido degli oppressi scende a liberarli. I suoi pensieri non sono i pensieri dellโuomo; eppure nello stesso tempo รจ il Dio che si prende cura dei piรน deboli.
La sua azione รจ descritta nei termini del far uscire dalla terra di oppressione: โci fece uscire dallโEgittoโ. Da qui sorge un camino per Israele e la terra diviene segno di fedeltร alla promessa.
Iniziare il cammino di Quaresima significa situarsi in questa storia, aprirsi a vivere un cammino di fede in ascolto di Dio che libera e salva. Il grido che saliva dal popolo dโIsraele oppresso nella schiavitรน dโEgitto continua oggi nel grido di tanti popoli. Quaresima รจ tempo di riscoperta di un cammino nel rapporto con Dio che fa uscire ancora.
Anche Luca nel suo vangelo presenta la scena delle tentazioni di Gesรน: il suo racconto puรฒ essere letto in parallelo a Matteo che descrive tre momenti e tenendo presente quanto solamente accenna Marco che vede le tentazioni come chiave di lettura dellโintero cammino di Gesรน.
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Nella versione di Luca appare un elemento particolare: la conclusione delle tre tentazioni di Gesรน non avviene su di un alto monte (come fa invece Matteo) ma sul pinnacolo del Tempio di Gerusalemme, al cuore quindi della cittร santa. La cittร di Gerusalemme ha per Luca unโimportanza particolare: da lรฌ tutto inizia, al cuore del tempio, con lโannuncio dellโangelo a Zaccaria, e a Gerusalemme tutto si compie nei giorni della passione e della morte.
Nel racconto delle tentazioni Luca intende comunicare che la prova non costituisce un momento passeggero ed unico nella vicenda di Gesรน. Eโ piuttosto unโesperienza che attraversa tutta la sua vita. E a Gerusalemme trova il suo culmine. Nel momento della morte Gesรน si affida fino in fondo al Padre: โnelle tue mani affido il mio spiritoโ.
Cosรฌ di fronte alle diverse โtentazioniโ, la risposta di Gesรน non รจ altro che un ripetere la sua fiducia e il suo affidamento in Dio Padre: โSolo al Signore tuo Dio ti prostrerai Lui solo adoreraiโ.
In primo luogo Gesรน non risponde alle attese di chi vuole un salvatore che risponda alle esigenze immediate: โse tu sei figlio di Dio, dรฌ a questa pietra che diventi paneโ. Gesรน non intende essere un messia funzionale alle richieste di risolvere i problemi della vita come la sussistenza.
La sua non รจ nemmeno la risposta ad unโattesa di potere, sia esso di natura politica o religiosa: โti darรฒ tutta questa potenza e la gloria di questi regni, perchรฉ รจ stata messa nelle mie mani e io la do a chi voglio. Se ti prostri davanti a me tutto sarร tuoโ. Gesรน rifiuta di essere un messia di tipo politico e del successo. Non si piega al potere che tutto vuole comprare con il denaro e con la propria arroganza.
Si oppone infine โ ed รจ il terzo momento โ a manifestarsi come un messia che suscita meraviglia: โse tu sei figlio di Dio, buttati giรนโ. Gesรน rigetta di essere un messia che viene con potenza, con colpi di scena. I suoi gesti di bene, il suo agire attraversa il quotidiano ed invita a scoprire che lโincontro con Dio non รจ questione di eventi eccezionali, ma รจ vicino nel tessuto della vita. I suoi sono gesti di guarigione, di cura, di dono, di speranza. Per lo piรน sono attuati prendendo le distanze dalla folla che ricerca spettacolaritร e prodigi. La sua scelta, il cuore della sua missione sta nellโessere un messia povero.
Luca pone lโepisodio delle tentazioni di Gesรน dopo aver indicato la sua genealogia che lo unisce ad Adamo: Gesรน riprende nella sua vita la storia dellโumanitร . Gesรน indica il senso piรน profondo di questa storia nellโaffidamento a Dio, il Padre di misericordia che salva e apre cammini di liberazione.
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