Una parabola che chiama alla conversione: lโalbero si riconosce dal suo frutto
Chiave di lettura
Il vangelo di oggi ci riporta alcuni passaggi del discorso che Gesรน pronuncia sulla pianura dopo aver trascorso la notte in preghiera (Lc 6,12) e dopo aver chiamato i Dodici ad essere suoi apostoli (Lc 6,13-14). Gran parte delle frasi riunite in questo discorso sono state pronunciate in altre occasioni, perรฒ Luca, imitando Matteo, le riunisce qui in questo Discorso della Pianura.
Una divisione del testo per aiutarne la lettura
- 6,39: La parabola del cieco che guida un altro cieco.
- 6,40: Discepolo โ Maestro.
- 6,41-42: La pagliuzza nellโocchio del fratello.
- 6,43-45: La parabola dellโalbero che dร buoni frutti.
Alcune domande per aiutarci nella meditazione e nellโorazione
- Ti sei qualche volta messo nella situazione di un cieco?
- Che sensazioni hai avuto?
- Pagliuzza e trave nellโocchio. Come sono i miei rapporti con gli altri in casa e in famiglia, nel lavoro e con i colleghi, in comunitร e con i fratelli e le sorelle?
- Maestro e discepolo. Come sono discepolo/a di Gesรน?
- Qual รจ la qualitร del mio cuore?
La parabola del cieco che guida un altro cieco.
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Gesรน racconta una parabola ai discepoli: ยซPuรฒ forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso?ยป. Parabola di una riga, assai simile alle avvertenze che, nel vangelo di Matteo, sono rivolte ai farisei: ยซGuai a voi, guide cieche!ยป (Mt 23,16.17.19.24.26). Qui nel contesto del vangelo di Luca, questa parabola รจ rivolta agli animatori delle comunitร che si considerano padroni della veritร , superiori agli altri. Per questo sono guide cieche.
Discepolo โ Maestro.
ยซUn discepolo non รจ piรน del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarร come il suo maestroยป. Gesรน รจ il Maestro. Non il professore. Il professore in classe impartisce diverse materie, ma non vive con gli alunni. Il maestro non impartisce lezioni, vive con gli alunni. La sua materia รจ lui stesso, la sua testimonianza di vita, il suo modo di vivere le cose che insegna. La convivenza con il maestro assume tre aspetti:
(a) Il maestro รจ il modello o lโesempio da imitare (cf Gv 13,13-15);
(b) Il discepolo non solamente contempla ed imita, si impegna anche con il destino del maestro, con le sue tentazioni (Lc 22,28), con la sua persecuzione (Mt 10,24-25), con la sua morte (Gv 11,16);
(c) Non solamente imita il modello, non solo assume lโimpegno, ma giunge ad identificarsi con lui: ยซNon vivo piรน io, ma Cristo vive in meยป (Gal 2,20). Questo terzo aspetto รจ la dimensione mistica della sequela di Gesรน, frutto dellโazione dello Spirito.
La pagliuzza nellโocchio del fratello.
ยซPerchรฉ guardi la pagliuzza che รจ nellโocchio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che รจ nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che รจ nel tuo occhio, mentre tu stesso non vedi la trave che รจ nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dallโocchio del tuo fratelloยป. Nel Discorso della Montagna, Matteo tratta lo stesso tema e spiega un poco meglio la parabola della pagliuzza nellโocchio. Gesรน chiede un atteggiamento creativo che ci renda capaci di andare incontro allโaltro senza giudicarlo, senza preconcetti e razionalizzazioni, accogliendolo da fratello (Mt 7,1-5). Questa apertura totale verso lโaltro considerato fratello/sorella nascerร in noi solo quando saremo capaci di rapportarci con Dio con totale fiducia di figli (Mt 7,7-11).
La parabola dellโalbero che dร buoni frutti.
ยซNon vi รจ albero buono che produca un frutto cattivo, nรฉ vi รจ dโaltronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, nรฉ si vendemmia uva da un rovoยป. La lettera dellโapostolo Giacomo serve da commento a questa parola di Gesรน: ยซLa sorgente puรฒ forse far sgorgare dallo stesso getto acqua dolce e amara? Puรฒ forse, miei fratelli, un albero di fichi produrre olive o una vite produrre fichi? Cosรฌ una sorgente salata non puรฒ produrre acqua dolceยป (Gc 3,11-12). Una persona ben formata nella tradizione della convivenza comunitaria fa crescere dentro di sรฉ una buona indole che la porta a praticare il bene. ยซTrae fuori il bene dal buon tesoro del suo cuoreยป, ma la persona che non fa attenzione alla sua formazione avrร difficoltร a produrre cose buone. Anzi, ยซdal suo cattivo tesoro trae fuori il male, la sua bocca infatti esprime ciรฒ che dal cuore sovrabbondaยป. Riguardo il ยซbuon tesoro del cuoreยป vale la pena ricordare ciรฒ che dice il libro del Siracide sul cuore, fonte del buon consiglio: ยซAttieniti al consiglio del tuo cuore, perchรฉ nessuno ti รจ piรน fedele. Infatti la coscienza di un uomo talvolta suole avvertire meglio di sette sentinelle collocate in alto per spiare. Per tutte queste cose invoca lโAltissimo, perchรฉ guidi la tua via secondo veritร ยป (Sir 37,13-15).
Tratto da: A. Cilia, Lectio Divina Anno C โ Elledici 2009 | Fonte
