Il commento al Vengelo
del 24 Febbraio 2019
su Lc 6, 27-38
Settima settimana del Tempo Ordinario
Anno III/C
Colore liturgico: VERDE
- Periodo: Domenica
- Il Santo di oggi:
- Ritornello al Salmo Responsoriale: Il Signore รจ buono e grande nellโamore
- Letture del giorno: 1 Sam 26, 2.7-9.12-13. 22-23; Sal 102; 1 Cor 15,45-49; Lc 6, 27-38
- Calendario Liturgico di Febbraio
Lc 6, 27-38
Dal Vangelo secondoย Luca
โก In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli: ยซA voi che ascoltate, io dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano.
A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l’altra; a chi ti leva il mantello, non rifiutare la tunica.
Dรกย a chiunque ti chiede; e a chi prende del tuo, non richiederlo. Ciรฒ che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro.
Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, che merito ne avrete? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto.
Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e il vostro premio sarร grande e sarete figli dell’Altissimo; perchรฉ egli รจ benevolo verso gl’ingrati e i malvagi.
Siate misericordiosi, come รจ misericordioso il Padre vostro.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarร perdonato; date e vi sarร dato; una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarร versata nel grembo, perchรฉ con la misura con cui misurate, sarร misurato a voi in cambioยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews:
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Commento al Vangelo a cura dei
Monaci Benedettini
Il segreto dell’amore cristiano.
Siamo esseri viventi dotati di un dono particolare, che sin dal principio, ci qualifica come somiglianti a Dio. Rinnovati, dopo il peccato, dalla redenzione di Cristo e irrorati dalla luce dello Spirito Santo, diventiamo creature nuove. Il nuovo alito che ci trasforma รจ sgorgato come Amore dalla croce di Cristo. Acquistiamo cosรฌ una qualifica che ci esalta: siamo figli di Dio. Ora la nuova somiglianza diventa non solo una dote meravigliosa, ma anche un impegno sacrosanto ed irrinunciabile, quello di amare con lo stesso amore che Dio gratuitamente ci dona. Ecco perchรฉ Cristo ha osato dirci: “Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano”.
Umanamente parlando amare i nemici, fare del bene a coloro che maledicono il nostro nome e pregare per i persecutori รจ illogico ed improponibile. Gesรน premette, prima di dare questo precetto: “A voi ascoltate, io dico”. Ascoltare significa assimilare la parola e farla fruttificare nella vita. Infatti lo stesso Signore afferma: “Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerร nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontร del Padre mio che รจ nei cieli”. L’ascolto quindi implica la sequela e questa, ci spinge all’imitazione, alla coerenza. Anche S. Pietro nutriva qualche dubbio sul perdono e sull’amore ai nemici: ยซSignore, quante volte dovrรฒ perdonare al mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte?ยป.
E Gesรน gli rispose: ยซNon ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette”. Il Signore vuole dirci che l’amore e, di conseguenza il perdono, non hanno limiti perchรฉ sgorgano dal cuore stesso di Dio e lรฌ non esistono i confini dell’amore o i limiti al perdono. Lo stesso Gesรน, morente sulla croce ci offrire un esempio sublime di amore totale con il dono della vita e di perdono pieno rivolto ai suoi stessi crocifissori e anche al ladrone pentito. Il perdono, anche quello che siamo chiamati a dare noi supera e trascende ogni logica umana perchรฉ รจ dono e gratuitร , della stessa natura di quello di cui noi continuamente e abbondantemente godiamo. San Paolo ci ricorda opportunamente: “Se infatti, quand’eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto piรน ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita”. Anche noi eravamo “nemici” e siamo stati amati e perdonati da Dio e dobbiamo aggiungere, a prezzo del sangue del Figlio suo. Amando i nemici siamo davvero assimilati a Cristo.
