FACCIO UNA COSA NUOVA
Il nemico interiore
La liturgia odierna affianca, con genialitร che si potrebbe quasi dire ยซdrammaturgicaยป, testi assai lontani per origine e genere, ma tali che esprimono con forza il messaggio cristiano. Si comincia proprio con un ยซracconto di Reยป, lโincursione notturna di David nellโaccampamento di Saul, con la possibilitร e lโinvito di uccidereย il potente nemico nel sonno. Atto che David non compie per un ยซtimor di Dioยป in lui piรน forte della passione per la vittoria e persino dellโistinto di sopravvivenza. Questo non รจ solo il racconto della magnanimitร di Davide nei confronti del suo nemico, ma anche quello dellโobbedienza alla volontร di Dio sulla cattiva inclinazione dellโuomo rappresentato da Abisai. ร il racconto di una lotta interiore che sfocia in un atteggiamento in cui Davide manifesta di essere stato, egli stesso, oggetto della misericordia di Dio.
Scoprirsi del cielo
Rimanendo ancorati alla terra si rimane anche legati allโordine dellโistinto e della ยซleggeยป, che fa rendere a ciascuno in base a quanto da lui si riceve. La novitร della vita cristiana sta invece nellโaccoglienza incessante dello Spirito, che รจ dato senza misura e che sovrabbonda proprio lร dove maggiore รจ il bisogno. Siamo figliย di Dio non per virtรน nostra, ma in quanto il Figlio di Dio, accolto nella nostra vita, ci rende partecipi della sua vita filiale e ce ne dร la forza. Lโuomo celeste รจ tale perchรฉ la sua vita รจ raggiunta e segnata dallโamore di Dio, che si manifesta soprattutto nellโamore per i nemici. Lโopera della resurrezione del Signore in noi fa sรฌ che portiamo impressa lโimmagine di Cristo nella nostra vita: vi siete spogliati dellโuomo vecchio con le sue azioni e avete rivestito il nuovo, che si rinnova, per una piena conoscenza, a immagine del suo Creatore (Col 3,9.10).
Una proposta nuova
A voi che ascoltate, io dicoโฆ: la Parola di Gesรน continua a rivolgersi ai discepoli, a quanti cioรจ dispongono il proprio cuore ad imparare da Lui la via dellโamore, la perfetta caritร che costituisce la novitร del messaggio evangelico. Per il dono dello Spirito Santo, riversato nel cuore dei credenti (cfr. Rm 5,5b), รจ possibile vivere di grazia, cioรจ del dono di Dio, per operare efficacemente ciรฒ che il Vangelo dice (cfr. Ef 1,13). Lโamore verso il nemico รจ il vertice dellโamore di Dio. Solo alla sua Luce รจ dato di vedere con occhi limpidissimi la condizione miserevole di chi, non sapendo amare perchรฉ non sa di essere amato, rimane prigioniero delle proprie tenebre. Dalla coscienza di essere tutti gratuitamente salvati proviene quella dilatazione del cuore che va oltre lโumana correttezza i rapporti, della quale sono capaci anche i pagani. Lโalternativa alla condizione di chi non si occupa della fatica dellโaltro, in apparenza invidiabile, non รจ un ยซsentimentoยป, non รจ unโยซideaยป: ma quel che davvero conta, รจ un ยซfareยป.
Il fare difficile
ร quel particolarissimo fare che non si fa mai, e neppure si desidera, a meno che il cuore non sia giร toccato e posseduto da ciรฒ che si deve chiamare ยซgraziaยป, ยซSpiritoยป, amore e timore di Dio, che รจ possibile come un inizio di risposta nostra alla sua misericordia. ยซFate a loroยป ciรฒ che ยซvorreste fosse fatto a voiยป. ยซNonย giudicateยป, ยซnon condannateยป, ยซperdonate sempreยป. Non vi รจ luce piรน forte di questa. Potrebbe illuminare giorni e anni della nostra vita, secoli e millenni della storia dei popoli. Il comandamento dellโamore, lโofferta di una seconda guancia dopo quella colpita, รจ invito e possibilitร universale, una strada benedetta per tutti.
Questo permette di non guardare al contraccambio, ma di attendere nellโabbandono della fede la ricompensa celeste promessa dal Padre. Grazia รจ lโamore di Cristo, puro dono di Dio: se tu conoscessi il dono di Dioโฆ (cfr. Gv 4,10).
PER IL CONFRONTO NEL GRUPPO
- Pubblicitร -
- Sono davvero difficili da fare le cose richieste dal Vangelo?
- Ci sentiamo piรน della terra o del cielo, e perchรฉ?
IN FAMIGLIA
Allโinterno del nucleo familiare ci conosciamo abbastanza bene.
Ognuno individua un impegno o un gesto che sia gradito ai diversi membri della famiglia e lo realizza.
Alla fine della settimana ci si incontra per dirsi quali sono stati i gesti che ci hanno sorpreso e ognuno prova ad indovinare quello che ognuno ha pensato e voluto per lโaltro.
Tratto da:ย Stare nella domenica alla mensa della Parola, Anno B – ElleDiCi | Fonte
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