Commento al Vangelo di domenica 17 Febbraio 2019 – p. Alessandro Cortesi op

- Pubblicitร  -

Il discorso delle beatitudini si legge in Matteo come discorso sul monte agli inizi del suo vangelo: รจ il primo dei cinque grandi discorsi del vangelo. Luca riporta le beatitudini in un altro contesto, mentre Gesรน รจ sulla pianura. Dopo aver trascorso la notte da solo in preghiera, Luca lo fissa, nel discendere dalla montagna, nellโ€™atto di chiamare a sรฉ i discepoli e di sceglierne dodici, numero simbolico con riferimento alle tribรน di Israele. E diede loro il nome di apostoli (Lc 6,12-16). โ€œerano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattieโ€ฆe cercavano di toccarloโ€ฆโ€. Di fronte a questo ascolto e a questa ricerca che esprime il desiderio profondo di bene e felicitร  presente nel cuore di ogni persona Gesรน pronuncia il discorso delle beatitudini.

Luca riporta solo quattro beatitudini e le fa seguire da quattro โ€˜guaiโ€™. Eโ€™ un modo letterario per contrapporre alla via della benedizione, la via dellโ€™infedeltร . Le beatitudini di Luca si rivolgono a chi ascolta direttamente: beati voiโ€ฆ โ€˜voiโ€™ che vivete le situazioni della povertร , della fame, del pianto e della persecuzione. Per contro chi vive nella sicurezza e nella felicitร  del mondo รจ sottoposto ai โ€˜guaiโ€™.

Le beatitudini annunciano una felicitร  paradossale: chi vive situazioni di fallimento di dolore e di sofferenza รจ detto felice sin da ora. Ma Gesรน non ha alcuna intenzione di giustificare una condizione di male e di ingiustizia in cui chi soffre viene lasciato a se stesso o illuso con una promessa di premio in un altro mondo. โ€œDio in Gesรน non si limita a dichiarare ma si impegna personalmente per il mutamento dello status quo degli ultimi, un giร  aperto ad un futuro che รจ loro e in cui perfetta sarร  la gioiaโ€ (Giancarlo Bruni, Beatitudini. La via di Gesรน alla felicitร , ed. Cittadella 2018, 20).

Lโ€™agire di Gesรน รจ sempre stata di denuncia delle situazioni ingiuste e di impegno a liberare chi soffriva a causa di pesi imposti da altri o per sofferenze fisiche e psichiche. I gesti e le parole di Gesรน sono sempre espressioni di liberazione, sono tese a restituire le persone a se stesse, a liberare da oppressioni interiori od esteriori. La sua stessa vita รจ stata poi testimonianza di una gioia che scaturiva non dallโ€™avere, dal potere, dallโ€™affermazione di sรฉ sopra gli altri, ma da uno stare โ€˜in mezzo a voi come colui che serveโ€™. โ€œโ€ฆnon il pianto della morte ma il risus paschalis ha lโ€™ultima parola anche nei confronti di tutto il creato, lโ€™universo, che con noi geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi (โ€ฆ) Il Dio che in Gesรน mescola le sue lacrime con i piangenti a motivo di chi non รจ piรน puรฒ dire agli afflitti quello che gli angeli hanno detto di Gesรน alle donne: โ€˜perchรฉ cercate ta i morti colui che รจ vivo?โ€™ (Lc 24,5)โ€ (G.Bruni, Beatitudini, 36)

Al cuore dellโ€™annuncio delle beatitudini sta lโ€™affermazione che il regno รจ arrivato e Dio prende le parti di chi รจ povero, di chi ha fame, di chi piange di chi รจ odiato e insultato. Gesรน indica anche che solamente chi รจ povero, ha fame, รจ sofferente e perseguitato รจ in grado di sperimentare lโ€™apertura ad accogliere la salvezza come dono. Questa non รจ esito delle sue forze e prodotto della sua potenza. Chi รจ invece appesantito dalle cose, chi vive nella spensieratezza, nella sicurezza e nellโ€™abbondanza non ha spazio nel suo cuore per accogliere lโ€™amore di Dio e la possibilitร  di vivere la vita nella condivisione e nella semplicitร . Chi vive sazio e soddisfatto รจ occupato dagli idoli soprattutto dallโ€™idolo del proprio โ€˜ioโ€™. Ed รจ per questo invitato ad uscire da queste chiusure pr aprirsi ad una gioia nuova.

- Pubblicitร  -

I โ€˜guaiโ€™ contrapposti alle beatitudini sono un rimprovero forte rivolto a chi vive tranquillo nel disinteresse verso gli altri e pensa che la fede sia privilegio e un possesso che consente di non farsi carico degli altri, anzi di opprimere e di mantenere e favorire situazioni ingiuste di oppressione e di sfruttamento.

Il linguaggio minaccioso dei guai รจ quello proprio dei profeti per risvegliare dal torpore (Is 5,8-24; cfr. Am 5,18;6,1): โ€œGuai a voi che aggiungete casa a casa e unite campo a campo, finchรฉ non vi sia piรน spazio e cosรฌ restate soli ad abitare nel paeseโ€ฆ Guai a coloro che chiamano bene il male e male il bene, che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre, che cambiano lโ€™amaro in dolce e il dolce in amaroโ€ฆโ€ sono โ€˜guaiโ€™ rivolti a chi specula, a chi รจ preoccupato solo del suo piacere, a chi รจ immorale, perverso, a chi รจ arrogante e prepotente, a chi รจ un politico corrotto.

Dietro a tale protesta cโ€™รจ un invito positivo a vivere la ricerca per la giustizia e a seguire Dio che รจ padre dei poveri e difensore delle vedove: โ€œPadre degli orfani e difensore delle vedove รจ Dio nella sua santa dimoraโ€ (Sal 68,6).

Gesรน propone felicitร , nel compimento della fedeltร  del Padre. Soprattutto Luca sottolinea lโ€™atteggiamento della povertร  quale dimensione fondamentale per poter essere disponibili al regno di Dio. I poveri di Jahwรจ sono coloro che senza sostegni umani ripongono la loro fiducia nelle promesse di Dio e su di esse fondano la loro intera esistenza. โ€œMaledetto lโ€™uomo che confida nellโ€™uomo, che pone nella carne il suo sostegno โ€ฆ Beato lโ€™uomo che confida nel Signore e il Signore รจ sua fiduciaโ€ (Ger 17,5). Luca insiste sulla attitudine della gioia: โ€œbeati voi quando gli uomini vi odierannoโ€ฆ Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perchรฉ, ecco, la vostra ricompensa รจ grande nei cieli.โ€ Eโ€™ la gioia il messaggio profondo delle beatitudini, proclamazione di una felicitร  nuova e inaudita perchรฉ Dio ha cura del debole e del povero e perchรฉ Dio ha scelto la via della povertร  e dellโ€™inermitร  per farsi vicino a noi. Ha capovolto tutti i criteri umani di realizzazione e di affermazione: le beatitudini sono una grande pagina che parla di Gesรน, della sua identitร  in cui trovare speranza e possibilitร  di gioia, e forza per un nuovo modo di vivere.

Continua sul sito di don Alessandro…

Altri Articoli
Related

Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 23 Dicembre 2025

Zaccaria era un miscredente: era impossibile per Dio dargli...

p. Enzo Fortunato – Commento al Vangelo del 23 Dicembre 2025

Il commento al Vangelo del giorno a cura di...

Don Francesco Cristofaro – Commento al Vangelo del 23 dicembre 2025

Vangelo del giorno e breve commento a cura di...

fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 23 dicembre 2025

Ogni genitore porta nel cuore tante aspettative per i...