Il Vangelo del giorno, 2 Febbraio 2019 – Lc 2, 22-40

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Il commento al Vengelo
del 2 Febbraio 2019
su Lc 2, 22-40

Terza settimana del Tempo Ordinario
Anno III/C

Colore liturgico: BIANCO

  • Periodo: Sabato
  • Il Santo di oggi: PRESENTAZIONE DEL SIGNORE
  • Ritornello al Salmo Responsoriale: Vieni, Signore, nel tuo tempio santo
  • Letture del giorno: Ml 3, 1-4; Sal 23; Eb 2, 14-18; Lc 2, 22-40
  • Calendario Liturgico di Febbraio

Lc 2, 22-40
Dal Vangelo secondoย Luca

Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosรจ, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore ย– come รจ scritto nella legge del Signore: ยซOgni maschio primogenito sarร  sacro al Signoreยป ย– e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.
Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore.
Mosso dallo Spirito, si recรฒ al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesรน per fare ciรฒ che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:
ยซOra puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo
vada in pace, secondo la tua parola,
perchรฉ i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli:
luce per rivelarti alle genti
e gloria del tuo popolo, Israeleยป.
Il padre e la madre di Gesรน si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: ยซEcco, egli รจ qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione ย– e anche a te una spada trafiggerร  l’anima ย–, affinchรฉ siano svelati i pensieri di molti cuoriยป.
C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuรจle, della tribรน di Aser. Era molto avanzata in etร , aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro cittร  di Nร zaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews:

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Commento al Vangelo a cura dei Monaci Benedettini

Il canto dei vegliardi.

I riti di presentazione e di purificazione che la liturgia ci propone oggi possiamo definirli un’anticipazione del sacramento del nostro battesimo e della penitenza. Maria e Giuseppe e con loro lo stesso Gesรน, si assoggettano umilmente ad una legge antica. Quando perรฒ ad essere presentato al tempio รจ il bambino Gesรน e a chiedere la purificazione รจ la vergine Madre, cambiano sostanzialmente i significati di quei riti. Diventano una solenne celebrazione e un’occasione per ripetere a tutti gli uomini che la luce di Dio ha inondato il mondo con la nascita e nella presentazione del Signore nel Tempio del suo Figlio.

Lo Spirito Santo pervade l’anima di due santi vegliardi, Simeone e Anna, i quali aspettavano la redenzione di Israele. Alla vista del bambino profetizzano e cantano. Diventano i primi testimoni della fede. Simeone prende fra le sue braccia il figlio di Dio e si sente totalmente appagato nelle sue piรน intime e profonde attese al punto di desiderare e chiedere solo il riposo eterno nella pace dei giusti poichรฉ – egli dice – โ€œi miei occhi hanno visto la salvezzaโ€. Il bambino Gesรน viene poi definito Luce delle genti e gloria del popolo d’Israele. Simeone perรฒ, illuminato dallo Spirito, deve scandire ancora una solenne profezia, che riguarda il Bambino e sua madre: ยซEgli รจ qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perchรฉ siano svelati i pensieri di molti cuori.

E anche a te una spada trafiggerร  l’animaยป. Poche parole per descrivere in modo essenziale l’opera della redenzione, attraverso una dura passione, che condurrร  il Cristo alla morte e la sua madre ad essere trafitta dal dolore. Le nostre candele, benedette e accese, quest’oggi ci ricordano Cristo luce del mondo, il dono della fede e le nostre promesse battesimali. Deve essere incessante il nostro desiderio di crescere nell’impegno di testimoniare la nostra viva appartenenza a Cristo.

Andiamogli incontro con le lampade accesa e non consentiamo e niente e nessuno di spegnere la luce della nostra fede, avuta in dono sin dal giorno del nostro battesimo!

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