PER COMPRENDERE LA PAROLA
Esdra diede una volta la legge ai Giudei ritornati dallโesilio e in tal modo ne formรฒ nuovamente un popolo. Anche Gesรน, come Esdra, reca la Buona Novella e fa nascere il nuovo popolo di Dio.
PRIMA LETTURA
Il brano riporta un avvenimento particolarmente importante nella storia del popolo di Dio. Dopo il ritorno dallโesilio, una volta ricostruito il Tempio, lo scriba Esdra fu incaricato di far conoscere e imporre ai Giudei la Legge di Mosรจ. Sembra che nel suo insieme il popolo lโavesse del tutto dimenticata.
Si trattรฒ dโunโassemblea preparata con cura, lunga e solenne, di una liturgia della parola durata unโintera mattina e che ebbe bisogno di traduzioni e di commenti.
Assemblea mista: uomini, donne, ragazzi.
Assemblea attenta, pronta alle acclamazioni, ai gesti religiosi, alle prostrazioni. I forti โAmenโ sono lโaffermazione della fede.
La lettura della Legge provoca lโemozione e le lacrime (di emozione, di timore, di pentimento?), che sembrano sconcertare gli scribi… Esdra invece invita a celebrare lโavvenimento nella gioia e a trasformare in festa questo giorno consacrato al Signore. โLa gioia del Signore รจ la vostra forzaโ non รจ soltanto una bella trovata letteraria: in realtร , la ricostruzione delle mura di Gerusalemme era stata finalmente terminata, dopo diversi tentativi falliti: esse erano una โforzaโ e quindi motivo di gioia.
SALMO
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Questa 2a parte รจ lโelogio della legge del Signore: perfetta, sicura, verace, limpida, fedele e giusta. Colui che lโascolta con semplicitร ritrova la vita, la gioia, la luce. Colui che la canta nel suo cuore e sulla sua bocca ha il coraggio di avvicinarsi al Signore.
SECONDA LETTURA
Continua il brano della domenica precedente; vi ritroviamo la stessa preoccupazione per lโunitร della Chiesa e per lโarmonia nellโuso dei doni dello Spirito.
Unitร della Chiesa: รจ il paragone del corpo. โSiamo stati battezzati in un solo Spirito per formare un solo corpoโ.
Se pensiamo al fossato religioso che separava gli Ebrei dai pagani, al fossato sociale che separava gli uomini liberi dagli schiavi, misuriamo ancor meglio la forza unificante della fede e del battesimo. Tuttavia, le tentazioni di divisioni si collocano a un altro livello: proprio al livello dei doni dello Spirito che in qualche modo differenziavano i membri della Chiesa, come i diversi organi del corpo umano svolgono una differente, specifica funzione.
Perchรฉ ci sia armonia nellโuso dei doni dello Spirito รจ necessario che ognuno riconosca di aver bisogno del dono degli altri. Ognuno sperimenti la solidarietร che lo lega agli altri; nella sofferenza o nella gioia non si dimentichino gli altri. Tutti ammettano una gerarchia โ che Paolo fissa con una certa precisione (certamente per stabilire un equilibrio per i Corinzi, che sembrano aspirare maggiormente ai doni spettacolari con danno dei doni piรน essenziali per la vita della comunitร ) โ e tale gerarchia sia accettata umilmente. La cosa essenziale รจ che โvoi siete corpo di Cristo e sue membra, ciascuno per la sua parteโ.
VANGELO
Riporta anzitutto i primi quattro versetti del Vangelo di Luca, nei quali lโautore, come uno scriba fedele del nuovo regno, vuole ispirare fiducia nella qualitร della sua opera. Questa รจ fedele alla tradizione (ci si puรฒ richiamare a Esdra, ugualmente preoccupato di comunicare al popolo la tradizione della legge di Mosรจ).
Segue poi la scena in cui Gesรน, dopo il battesimo, si reca a Nazaret, entra nella sinagoga e viene invitato a presiedere la liturgia della Parola. Questa volta non si limita a un semplice commento del passato, ma vi annuncia la realizzazione della profezia di Isaia: lโoggi di Dio nella sua stessa persona, consacrata dallo Spirito.
Egli vi si presenta come il Profeta della Buona Novella per coloro che in un modo o nellโaltro vivono nella miseria: i poveri, i prigionieri, i ciechi, gli oppressi.
ร lโinizio dโun anno di benefici, non piรน soltanto un anno giubilare come nellโAntico Testamento, ma il Tempo messianico nel quale il Signore non smette di concedere i suoi benefici.
PER ANNUNCIARE LA PAROLA (piste di omelia)
La nostra legge รจ la legge del Signore?
Tutti siamo facilmente dei criticoni, eppure esigiamo leggi giuste. In campo religioso si puรฒ ancora parlare di legge? Gesรน non รจ venuto a portare la libertร ? ร una cosa che ci piace ricordare! E tuttavia non si puรฒ negare la confusione quasi generale che nasce appena vengono meno regole precise, principi morali, ecc.
Il popolo ebraico, se non รจ sempre stato fedele alla legge, non ha conosciuto tale confusione. Gli scribi avevano appunto il compito di ricordare la legge di Mosรจ (cf 1a lettura). I suoi poeti religiosi erano felici di esaltarne i benefici (cf Salmo). Del resto la legge non era semplicemente un codice di prescrizioni, ma il richiamo dei doni di Dio, la proclamazione dellโAlleanza con lui.
E noi? Se non corriamo piรน il rischio di cadere nel legalismo, dobbiamo perรฒ ritrovare, al cuore della vita cristiana, la profonda necessitร dellโobbedienza alla legge del Signore, allโAlleanza che ci unisce a lui. Non esiste fede senza sottomissione alla Parola. Non si puรฒ essere cristiani se non si รจ discepoli.
Chi ci guida alla scoperta della legge รจ lo Spirito. Egli ci fa comprendere la Parola in funzione degli avvenimenti di ogni giorno. Attraverso la Chiesa ci aiuta a trovare il cammino concreto della fedeltร .
Potessimo tutti, ogni giorno, mormorare nel nostro cuore, attento allo Spirito: โLa legge del Signore รจ perfetta, rinfranca lโanimaโ.
Verso lโunitร ?
Lโaspirazione allโunitร , a tutti i livelli e sotto tutte le forme โ nellโumanitร , fra le nazioni, fra i diversi ambienti di vita, nellโintimo delle famiglie, ecc. โ non รจ mai stata cosรฌ forte. E, paradossalmente, mai ogni persona singola, ogni gruppo, ambiente, societร ha mostrato tanto impegno a sviluppare la propria originalitร , a conservare ciรฒ che lo differenzia dagli altri.
Anche nella Chiesa esiste questo doppio movimento. Ritrovare lโunitร dei cristiani, la cui divisione in confessioni chiuse appare scandalosa e motivo di sfiducia. Senza tuttavia che nessuna delle tradizioni cristiane perda alcunchรฉ dei propri doni particolari. A questo proposito, lโecumenismo ha fatto grandi passi. Allo stesso modo, allโinterno della Chiesa cattolica si cerca lโunitร , sempre difficile, nel rispetto di tutte le differenze. La gioia del Signore sia la nostra forza contro lโasprezza delle divisioni!
ร il momento di ricordare lโinsegnamento di Paolo: il bisogno, la solidarietร , la gerarchia, lโumiltร che devono esistere tra le membra del corpo di Cristo (vedi sopra).
Se la Chiesa vivrร questa difficile unitร , potrร dare il suo contributo allโunificazione degli uomini nella vita sulla terra.
Portatori della Buona Novella
Quando gli Israeliti sentirono leggere la legge di Mosรจ, si misero a piangere: timore di Dio, emozione nel ritrovarsi a Gerusalemme finalmente ricostruita? Neemia dovette invitarli a vincere tale commozione per rallegrarsi di essere il popolo consacrato al Signore!
Noi non siamo qualche volta piuttosto refrattari alla festa, alla gioia, portati a veder nella nostra fede e nelle sue esigenze certamente una nobile vocazione, ma anche una forma di austeritร che ucciderebbe la gioia di vivere? In realtร , noi siamo stati educati in una spiritualitร del dovere, la quale, se mal capita, puรฒ andare in questa direzione.
Anche se noi personalmente abbiamo superato questa tentazione e troviamo la nostra gioia nella legge del Signore, รจ innegabile che, per molti increduli e lontani, lโessere cristiano non รจ allegro!
ร il caso di rivivere la scena del Vangelo, di ascoltare Cristo che si presenta come liberatore, benefattore, portatore di un messaggio di gioia. Sia per lasciarci prendere da meraviglia di fronte a tutto ciรฒ che riceviamo di fatto, sia per metterci alla scuola di Cristo, anche noi abbiamo ricevuto lโunzione dello Spirito; รจ la Buona Novella che dobbiamo portare, concretamente, agli uomini nostri contemporanei.
Tratto da โOmelie per un anno 1 e 2 โ Anno Cโ โ a cura di M. Gobbin – LDC
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
TERZA SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO
Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 27 Gennaio 2019 anche qui.
Lc 1,1-4; 4,14-21
Poichรฉ molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, cosรฌ anchโio ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teรฒfilo, in modo che tu possa renderti conto della soliditร degli insegnamenti che hai ricevuto.
In quel tempo, Gesรน ritornรฒ in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.
Venne a Nร zaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrรฒ nella sinagoga e si alzรฒ a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaรฌa; aprรฌ il rotolo e trovรฒ il passo dove era scritto:
ยซLo Spirito del Signore รจ sopra di me;
per questo mi ha consacrato con lโunzione
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertร gli oppressi,
a proclamare lโanno di grazia del Signoreยป.
Riavvolse il rotolo, lo riconsegnรฒ allโinserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciรฒ a dire loro: ยซOggi si รจ compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltatoยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Fonte: LaSacraBibbia.net
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