Il commento al Vangelo di domenica 20 gennaio 2019, a cura di don Mauro Pozzi parroco della Parrocchia S. Giovanni Battista, Novara.
…o puรฒ trasformare l’acqua della nostra povertร nel vino della sua ricchezza.
LASCIATI TRASFORMARE
NellโAntico Testamento viene esaltata Gerusalemme, ma in realtร era poco piรน di un villaggio su una collina sassosa e brulla. ร una esagerazione? No la cittร รจ davvero meravigliosa perchรฉ รจ abitata dal Signore.
S. Paolo parla dei diversi doni che arricchiscono la comunitร . Chi ha qualche capacitร particolare potrebbe inorgoglirsi e credere di avere dei meriti. LโApostolo sottolinea che ogni carisma viene dallo Spirito Santo che agisce nei singoli a vantaggio della collettivitร .
Queste letture ci facilitano la comprensione dellโepisodio proposto nel vangelo di Giovanni. Dopo la visita dei Magi e il Battesimo, il miracolo delle nozze di Cana รจ considerata la terza epifania di Gesรน, cioรจ la sua terza manifestazione.
A Betlemme viene adorato dai Magi e lโadorazione รจ riservata a Dio, nel Giordano รจ indicato dallo Spirito Santo come il Messia e qui a Cana dimostra la sua onnipotenza. Il Maestro non voleva esporsi, ma la grande attenzione di sua madre per il prossimo, lo costringe a compiere il miracolo. Appare evidente che Gesรน non riesce a sottrarsi alla volontร della Madonna.
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Maria lo mette con le spalle al muro e, anche se lui cerca di tirarsi indietro, lei si rivolge direttamente ai servitori: fate quello che vi dirร ; non ha nessun dubbio che sarร obbedita dal figlio. Ecco perchรฉ รจ importantissimo pregare la Vergine, perchรฉ se lei si fa patrona della nostra causa, suo Figlio non puรฒ rifiutarle la grazia!
Lโintercessione di Maria รจ la chiave di accesso alla misericordia di Gesรน. ร interessante che il suo primo segno sia per allietare la festa dei suoi amici. Egli รจ nel mondo non solo per essere pane, ma anche come vino che scalda il cuore. Cโรจ poi da notare che il Maestro non compie mai i miracoli senza la collaborazione degli uomini.
Qui si avvale dei servitori, che devono riempire le giare dโacqua. Il vino che ne attingono รจ il migliore. Il significato di questo avvenimento รจ notevolissimo per la nostra vita spirituale. Vuol dire che lโimportante รจ mettersi a disposizione, il resto lo fa il Signore.
Le nostre poche capacitร sono come quellโacqua, ma se le offriamo a Lui, diventeranno ottimo vino. Quindi nel rispondere al Signore che ci chiama a compiere il nostro dovere, ciascuno secondo la sua vocazione, non dobbiamo preoccuparci di noi stessi, di fare brutta figura o di non essere capaci, se ce lo chiede Lui e noi ci mettiamo con fiducia nelle sue mani, le nostre piccole energie diventano la Sua forza.
Non bisogna avere mai paura, ma essere generosi e pronti, perchรฉ รจ Lui che trasforma, come un grande artista che fa di un sasso qualsiasi una scultura di valore inestimabile.
ALTRO COMMENTO
“Venuto a mancare il vino, la madre di Gesรน gli disse: ยซNon hanno vinoยป”.
Tutti ci cercano per quello che abbiamo, ma chi ti vuole davvero bene non tiene da conto di ciรฒ che hai, ma di ciรฒ che ti manca. L’amore vero รจ prendere a cuore la mancanza dell’altro, perchรจ in quella mancanza si gioca il meglio e il peggio della vita. Sono infatti le nostre mancanze la causa prima dei nostri peccati, ma sono altresรฌ proprio le mancanze i punti di svolta dei grandi santi. Ritrovare il vino che manca non serve a riempire un vuoto, ma a cambiarne la sostanza.
Gesรน non crea il vino dal nulla, ma cambia l’acqua in vino, cioรจ prende ciรฒ che c’รจ e a partire da questo opera un cambiamento radicale. Quello che fino a ieri ti faceva peccare puรฒ cominciare ad essere il punto di forza della tua santitร . Assurdo! Ma questo รจ il miracolo: il Signore รจ l’unico che puรฒ prendere sul serio la mia mancanza e trasformarla in santificazione.
Da cosa ce ne accorgiamo? Dal fatto che cominciamo a sentire un’inspiegabile letizia che non trova altra ragione se non nella Grazia di Dio.
