PER COMPRENDERE LA PAROLA
Laย I lettura, che presenta Gerusalemme come la Sposa del Signore, รจ messa in rapporto col Vangelo delle nozze di Cana: qui Gesรน dona il vino nuovo, simbolo della grazia che realizza le sue nozze con lโumanitร da lui salvata.
PRIMA LETTURA
I versetti, presi da Isaia 62, sono pervasi da un grande fervore di gioia e di speranza. Sono stati composti al ritorno dallโesilio. Nonostante le rovine in cui gli Israeliti hanno trovato Gerusalemme, il profeta si lascia andare allโeuforia. Egli vede e vuol far vedere lโavvenire che il Signore riserva a Sion.
Egli vede Gerusalemme risplendente di luce, come lโaurora dopo la notte, come una lampada che dissipa le tenebre. E questa luce attirerร i popoli. Ritroveremo nel salmo il tema dellโammirazione dei pagani per Gerusalemme.
Ma soprattutto vede rinnovarsi le relazioni di Israele col suo Dio: corona e diadema di Dio, Gerusalemme manifesterร la gloria del suo Re. Piรน ancora: il Signore trovando la sua gioia nella cittร da lui ricostruita, ne farร la sua sposa. Le darร un nome nuovo: โMio compiacimentoโ, โSposataโ. (Nella Bibbia, dare un nome significa sempre operare una trasformazione profonda dellโessere).
Questa intimitร di Dio col suo popolo (simboleggiato da Gerusalemme) รจ tanto piรน meravigliosa in quanto segue a un lungo periodo di apparente abbandono. Proprio la โabbandonataโ, la โdevastataโ, รจ ormai la giovane sposa.
SALMO
I versetti presi dal salmo 95 esprimono lo stesso fervore di trionfo e la stessa attesa universale. Si tratta dโun canto nuovo, perchรฉ, finite le prove di Israele, la liberazione degli esiliati e la ricostruzione di Gerusalemme creano una situazione del tutto nuova. I pagani potranno finalmente riconoscere la gloria, la potenza, la santitร del Signore e servirlo come loro Re e Giudice.
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SECONDA LETTURA
Il brano, preso dalla prima lettera ai Corinzi, ci offre un prezioso chiarimento sulla vita della Chiesa, le sue ricchezze e le sue povertร .
Le sue ricchezze: lโabbondanza e la varietร dei doni dello Spirito (i doni fatti da Cristo-Sposo alla sua Chiesa-Sposa), che mirano soprattutto al progresso della fede, alla vita cristiana, al discernimento, e nello stesso tempo al bene dei cristiani (guarigioni, miracoli) e al fervore delle loro assemblee di preghiera (le lingue, lโinterpretazione).
Le sue povertร : lโinsistenza di Paolo nel ricordare che un solo Dio โ Signore e Spirito โ distribuisce questi diversi doni, lโaffermazione che tali doni sono ricevuti โper lโutilitร comuneโ, evocano la confusione, le divisioni, lโambiguitร di certi entusiasmi che provocano delle crisi nella comunitร di Corinto.
VANGELO
Lโepisodio delle nozze di Cana รจ, come lโintero Vangelo di Giovanni, colmo di simboli.
A una prima lettura vi troviamo parecchi dati interessanti: il riconoscimento da parte di Dio del valore della vita coniugale e della festa; lโimportanza dellโintercessione di Maria, attenta ai nostri bisogni; la potenza di Cristo, la sua generositร nei doni, la sua discrezione negli interventi, che tuttavia sono determinanti per la fede.
ร necessario perรฒ spingerci molto piรน avanti.
Queste nozze umane, dove Gesรน รจ presente, sono il punto di partenza del tema di Gesรน, sposo dellโumanitร .
Le nozze di Cristo e della Chiesa avverranno quando โsarร giunta lโoraโ, lโora cioรจ in cui, sulla croce, Cristo si offrirร totalmente per la Chiesa; lโora in cui Maria, โla Donnaโ, diventerร madre della nuova umanitร .
Allora lโacqua delle giare di pietra (simboleggiante il rituale giudaico diventato del tutto inutile) cederร il posto al vino nuovo (simboleggiante la grazia e il dono dello Spirito nella Nuova Alleanza).
Allora, molto piรน che col miracolo di Cana, si manifesterร la gloria di Cristo, e non solo gli apostoli, ma gli stessi pagani crederanno in lui.
Lโosservazione del maestro di tavola: โTu invece hai conservato fino ad ora il vino buonoโ assume in questa luce un nuovo significato. Bisognerร aspettare lโโoraโ del Cristo glorificato affinchรฉ il buon vino, lo Spirito Santo, sia donato.
PER ANNUNCIARE LA PAROLA (piste di omelia)
Sperate nella Chiesa?
Lโessere preoccupati per la Chiesa dร un tocco di distinzione. Magari ricorrendo a statistiche sulla pratica, sulle vocazioni, sulle missioni. E lamentandosi del comportamento dei giovani, dellโincapacitร di adattarsi della gerarchia, delle divisioni fratricide nelle comunitร .
Pur senza fare lo struzzo, perchรฉ non partecipare al fervore, allโentusiasmo del profeta? (1a lettura). La comunitร giudaica era allora ridotta a un pugno di scampati; Gerusalemme era un mucchio di rovine. E tuttavia il profeta la vede diventare la luce e il desiderio del mondo pagano (cf anche il salmo).
Perchรฉ non fare, come Paolo, la lista notevole dei doni dello Spirito che si manifestano anche oggi nella Chiesa? (2a lettura). Se vi sono delle manchevolezze e delle miserie (cf โNon hanno piรน vinoโ del Vangelo), Cristo, Sposo della Chiesa, suo architetto che non smette di costruirla e di ricostruirla, รจ sempre pronto a darle il vino nuovo dellโamore. La Chiesa non รจ abbandonata, ma rimane la preferita, la gioia di Dio.
Perchรฉ alla fine non dovrebbe vincere il bene?
Quali doni vi ha fatto lo Spirito?
Non molto tempo fa la Chiesa era una cosa dei preti. Oggi si comincia a superare questo stadio (una mano la dร anche la crisi delle vocazioni).
Molti cristiani si chiedono quale posto competa loro nella comunitร . I doni dello Spirito enumerati da Paolo, e che sembrano scomparsi, ritrovano, con nomi nuovi, nuova esistenza e nuova efficacia: catechisti, animatori liturgici, responsabili dellโAzione Cattolica, delle opere caritative, ecc., e a loro modo contribuiscono a edificare la Chiesa. Ricompare persino il curioso dono delle lingue (cf i gruppi โcarismaticiโ che sorgono qua e lร ).
In questo rinnovamento scorgiamo perรฒ dei rischi.
โ Che alcuni si ritengano senza alcun dono, ammirino da lontano i โresponsabiliโ dimenticando la loro grazia specifica. ร allora il momento di risvegliarsi, di avere il coraggio di credere al dono fatto da Dio a ognuno per gli altri.
โ Che i doni si oppongano gli uni agli altri, che ognuno si regoli soltanto in base alla sua grazia e al suo ministero. ร allora il momento di ricordarsi che il dono รจ concesso come โuna manifestazione particolare dello Spirito per lโutilitร comuneโ, cioรจ per il servizio della comunitร .
Volete bere il vino delle nozze?
Il matrimonio รจ in crisi, aumentano le unioni libere. Si ha paura dellโimpegno della vita, preso… per sempre. Non sarebbe il caso allora di rivalorizzare il matrimonio, anche tenendo presenti le molte scoperte fatte da alcuni anni sulla spiritualitร coniugale?
La presenza di Gesรน alle nozze di Cana รจ quasi una benedizione del matrimonio. E il miracolo del vino non ha perso interesse: quante vite coniugali partite come una festa sono diventate un poโ alla volta insipide… ร venuto a mancare il vino dellโamore. Lโamore fedele, vissuto senza cedimenti, capace di perdono, รจ sempre una specie di miracolo. E tale miracolo, discretamente, Gesรน continua a operarlo per coloro che glielo chiedono.
E ciรฒ va ben oltre la vita coniugale. Anche i giovani, i celibi, i vedovi devono vivere di amore, a loro modo. E soltanto Cristo, sposo della Chiesa, puรฒ insegnarlo ad ognuno, secondo il suo stato.
Perchรฉ non partecipare oggi, simbolicamente, al calice del vino del Regno, del sangue di Cristo versato sulla croce, dal momento che รจ stato dato per sempre per sposarci tutti? Allora ci verrebbe comunicata la festa dellโamore e noi potremmo viverla giorno dopo giorno con coloro che formano la nostra famiglia.
Tratto da โOmelie per un anno 1 e 2 โ Anno Cโ โ a cura di M. Gobbin – LDC
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ALTRO COMMENTO
“Venuto a mancare il vino, la madre di Gesรน gli disse: ยซNon hanno vinoยป”.
Tutti ci cercano per quello che abbiamo, ma chi ti vuole davvero bene non tiene da conto di ciรฒ che hai, ma di ciรฒ che ti manca. L’amore vero รจ prendere a cuore la mancanza dell’altro, perchรจ in quella mancanza si gioca il meglio e il peggio della vita. Sono infatti le nostre mancanze la causa prima dei nostri peccati, ma sono altresรฌ proprio le mancanze i punti di svolta dei grandi santi. Ritrovare il vino che manca non serve a riempire un vuoto, ma a cambiarne la sostanza.
Gesรน non crea il vino dal nulla, ma cambia l’acqua in vino, cioรจ prende ciรฒ che c’รจ e a partire da questo opera un cambiamento radicale. Quello che fino a ieri ti faceva peccare puรฒ cominciare ad essere il punto di forza della tua santitร . Assurdo! Ma questo รจ il miracolo: il Signore รจ l’unico che puรฒ prendere sul serio la mia mancanza e trasformarla in santificazione.
Da cosa ce ne accorgiamo? Dal fatto che cominciamo a sentire un’inspiegabile letizia che non trova altra ragione se non nella Grazia di Dio.



