Giorno liturgico
Feria propria del 9 Gennaio
Commento a cura del Rev. D. Melcior QUEROL i Solร (Ribes de Freser, Girona, Spagna)
ยซQuando li ebbe congedati, andรฒ sul monte a pregareยป
Oggi, contempliamo come Gesรน, dopo aver congedato gli apostoli e la gente, si ritira da solo a pregare. Tutta la sua vita รจ un dialogo costante con il Padre, e tuttavia, va sul monte a pregare. E noi? Come preghiamo? Spesso abbiamo uno stile di vita cosรฌ frenetico, che finisce per essere un ostacolo per coltivare la vita spirituale e non siamo consapevoli di quanto sia necessario nutrire tanto lโanima come il corpo. Il problema รจ che, spesso, Dio occupa un posto poco rilevante nelle nostre prioritร . In questo caso รจ molto difficile pregare veramente. Ne si puรฒ dire che abbiamo uno spirito di preghiera, quando solo si chiede aiuto nei momenti difficili.
Trovare il tempo e lo spazio per la preghiera richiede un requisito previo: il desiderio di incontrare Dio con la coscienza chiara che niente e nessuno lo puรฒ soppiantare. Se non cโรจ sete di comunicare con Dio, facilmente la preghiera diventa un monologo, perchรฉ la usiamo per cercare di risolvere i problemi che ci incomodano. Eโ anche facile, nei momenti della preghiera, distrarsi perchรฉ i nostri cuori e le nostre menti sono costantemente invasi da pensieri e sentimenti di ogni genere. La preghiera non รจ ciarlataneria, ma un appuntamento semplice e sublime con lโAmore; รจ relazione con Dio: comunicazione silenziosa di un โio bisognosoโ con il โTu, ricco e trascendenteโ. Il gusto della preghiera รจ sapersi creature amate davanti al Creatore.
Preghiera e vita cristiana vanno unite, sono inseparabili. In questo senso, Origene ci dice che โprega senza fermarsi chi unisce la preghiera alle opere e le opere alla preghiera. Solo allora possiamo considerare realizzabile il principio di pregare senza fermarsiโ. Sรฌ, รจ necessario pregare senza sosta perchรฉ le opere che realizziamo sono frutto della contemplazione; e fatte per la sua gloria. Si deve sempre agire dal dialogo permanente che Gesรน ci offre, nella serenitร dello spirito. Da questa certa passivitร contemplativa vedremo che la preghiera รจ il respiro dellโamore. Se non respiriamo moriamo, se non preghiamo. spiriamo spiritualmente.
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Mc 6, 45-52
Dal Vangelo secondoย Marco
[Dopo che i cinquemila uomini furono saziati], Gesรน subito costrinse i suoi discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, a Betsร ida, finchรฉ non avesse congedato la folla. Quando li ebbe congedati, andรฒ sul monte a pregare.
Venuta la sera, la barca era in mezzo al mare ed egli, da solo, a terra. Vedendoli perรฒ affaticati nel remare, perchรฉ avevano il vento contrario, sul finire della notte egli andรฒ verso di loro camminando sul mare, e voleva oltrepassarli.
Essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono: ยซร un fantasma!ยป, e si misero a gridare, perchรฉ tutti lo avevano visto e ne erano rimasti sconvolti. Ma egli subito parlรฒ loro e disse: ยซCoraggio, sono io, non abbiate paura!ยป. E salรฌ sulla barca con loro e il vento cessรฒ.
E dentro di sรฉ erano fortemente meravigliati, perchรฉ non avevano compreso il fatto dei pani: il loro cuore era indurito.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
