
Il profeta Michea annuncia che da una piccola cittร della regione di Giuda, nel deserto, una donna incinta sta per dare alla luce un nuovo re Davide, colui che porterร la giustizia e la pace.
Questo annuncio di pace, allora come oggi, risuona ancora come sfida alla nostra responsabilitร , e chiede di essere ripreso cosรฌ come venne ripetuto nel vangelo di Matteo di fronte al potere di Erode: โE tu Betlemme cosรฌ piccolaโฆ da te mi uscirร colui che devโessere il dominatore dโIsraeleโ. Dio interviene nella storia non con la potenza e la violenza ma nella piccolezza, scegliendo chi รจ inerme, ai margini. Questo annuncio apre ai poveri, agli esclusi, come i pastori, agli uomini in ricerca come i Magi, orizzonti di speranza e di cammino.
Due donne sono al centro della pagina di Luca che oggi ascoltiamo: Maria che porta Gesรน e Elisabetta che porta Giovanni. Le parole di Elisabetta a Maria sono frammenti di un inno di benedizione: โbenedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! โฆ. Beata colei che ha creduto allโadempimento delle parole del Signoreโ.
Maria รจ indicata come โcolei che ha credutoโ: non solo ha vissuto accoglienza della parola di Dio, ma ha continuato a credere nei giorni della sua vita. Eโ beata perchรฉ porta Gesรน ma piรน perchรฉ lโha accolto nel suo cuore. Ed ha intrapreso il cammino di seguire lui lungo la sua strada. Maria รจ figura di chi si affida: โBeato chi teme il Signore e cammina nella sue vieโ (Sal 128,1-2). ha ascoltato la Parola e da lรฌ si รจ alzata per recarsi a visitare, per camminare verso il servizio.
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Quando Elisabetta dice a Maria โa che debbo che la madre del mio Signore venga a me?โ ricorda una vicenda della Bibbia. Davide, mentre veniva trasferita lโarca dellโalleanza, segno della presenza di Dio in mezzo al popolo, รจ intimorito e chiede: โcome potrร venire da me lโarca del Signore?โ (2Sam 6,9). Ma al passaggio dellโarca inizia a danzare con sfrenatezza per la gioia di accogliere la presenza di Dio che si faceva vicina. Luca legge cosรฌ in Maria la nuova โarcaโ, luogo di un incontro tra Dio e lโumanitร . Non piรน un segno ma una presenza vivente. E in un clima di gioia. Nellโincontro di Elisabetta e Maria ha luogo una danza nuova. Giovanni, nel grembo sussulta: โEcco, appena la voce del tuo saluto รจ giunta ai miei orecchi il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nellโadempimento delle parole del Signoreโ
La seconda lettura ci ricorda il senso profondo dellโincarnazione: โTu non hai voluto nรฉ sacrificio nรฉ offerta, un corpo invece mi hai preparatoโฆ Allora io ho detto ecco io vengoโฆ per fare o Dio la tua volontร โ. Gesรน รจ venuto per compiere la volontร del Padre di vita, salvezza, di incontro. Al cuore del Natale sta un mistero di visita.
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