Esegesi e commento al Vangelo di Domenica 23 Dicembre 2018 – p. Rinaldo Paganelli

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VIENE LA MADRE DEL MIO SIGNORE

p. Rinaldo Paganelli

La piccolezza opportunitร  per Dio
La voce del profeta Michea ci indirizza verso un luogo e un evento precisi: lโ€™attesa di secoli sta per concludersi e gli sguardi si puntano verso una piccola cittร : Betlemme, dalla quale nascerร  a Israele il grande re Davide. Questa nascita ne richiama unโ€™altra, quella che porterร  la salvezza definitiva.

Betlemme porta in sรฉ lโ€™immagine di una madre piccola e feconda: ยซda te mi uscirร …ยป (Mi 5,1). La ยซpiccolezzaยป di Betlemme diventa nella conclusione del brano evangelico quella ยซumiltร ยป della Vergine Madre che sembra attirare lโ€™attenzione amante di Dio che, capovolgendo i criteri mondani dellโ€™attrazione, trasforma la condizione misera di ciascuno di noi in unโ€™opportunitร  straordinaria dโ€™incontro amante e fecondo con Dio.

La visita di piccoli dal cuore grande
La creazione, la terra, lโ€™umanitร , le popolazioni, ยซsono visitateยป. Ogni casa, ogni famiglia, ogni cuore lo รจ. Nel viaggio e nella visita di Maria verso la cugina sono messi in evidenza lo zelo e la sollecitudine della caritร  di Maria per Elisabetta. Maria attende il Signore ponendosi al servizio. Per lei, mettersi al servizio della Parola vuol subito dire condivisione e donazione. Il saluto di Maria fa sussultare il bambino nel grembo di Elisabetta; cosรฌ si compiono in lei le parole dette dallโ€™angelo a Zaccaria: ยซSarร  pieno di Spirito Santo fin dal seno di sua madreยป (Lc 1,15). La scena dellโ€™incontro che Luca ci presenta รจ di straordinaria suggestivitร . Le due madri, Maria ed Elisabetta, sono in attesa della nascita del figlio che portano nel grembo in forza della Parola di Dio, quindi per grazia. ยซA che cosa devo che la madre del mio Signore venga a me?ยป (Lc 1,43): Elisabetta riconosce in Maria non solo la parente premurosa che si mette in viaggio per aiutarla, ma la madre di Colui che, nascendo nella povertร , diventerร  il Salvatore del mondo, la pace per tutti i popoli.

La consolazione tra e per i piccoli
Elisabetta conferma Maria nel suo ยซsรฌยป. Quellโ€™eccomi pronunciato nello stupore e nel timore diventa benedizione. Diventa benedetta la terra di Efrata, Betlemme, la piรน piccola e dimenticata cittร . Il Signore della storia ancora oggi continua a nascere in tutte le piรน piccole Betlemme della terra, nelle piรน desolate baracche dove non ci sono stelle nรฉ pastori che vegliano. Il Signore continua a nascere lรฌ e continua a rispondere al Padre ยซIo vengoยป (Eb 10,7). Il Figlio di Dio giร  concepito da Maria trasmette a Giovanni, ancora in grembo alla madre, il dono dello Spirito. Attraverso lโ€™ascolto del saluto della Vergine, Elisabetta รจ riempita di gioia e di esultanza perchรฉ il dono dello Spirito Santo presente in Giovanni le dona la possibilitร  di riconoscere il Signore che viene a visitare e a salvare il suo popolo. Dopo aver manifestato la gioia per lโ€™incontro, Elisabetta esalta la fede di Maria, madre del Signore, attraverso una Beatitudine: ยซBenedetta tu fra le donneยป (Lc 1,42).

Lโ€™accoglienza di ciรฒ che รจ grande per un piccolo
Maria รจ qui la prima evangelizzata che crede e per questo anche la prima evangelizzatrice. La visita ad Elisabetta รจ un momento di annuncio della lieta notizia, resa possibile dal fatto che Maria per prima lโ€™ha ricevuta e accolta. La potenza dello Spirito sceso su Maria a Nazaret, ora viene comunicata ad Elisabetta attraverso la Parola che le giunge dalla voce della Vergine. Questo sembra affermare che ogni maternitร  รจ, nel suo mistero profondo, opera dello Spirito e dunque dono di Dio. La madre del Signore non รจ solo colei che porta in grembo il Figlio di Dio, รจ anche e soprattutto colei che ha saputo accoglierlo. Maria รจ dunque per eccellenza la donna dellโ€™attesa e dellโ€™accoglienza: in lei sfocia e trova compimento lโ€™attesa dei secoli. รˆ guardando a lei che ogni cristiano impara ad accogliere il Signore nella propria vita. Lโ€™ยซIo vengoยป del nuovo sacrificio inaugurato nel ยซCorpo di Cristoยป รจ celebrato nel grembo materno della Chiesa e di ogni persona che รจ capace di esprimere la sua feconditร  nellโ€™offerta di sรฉ. Paolo ci mette davanti alla fisionomia materna di ogni credente, dove la fede รจ dono ricevuto e accolto, fonte di feconditร  perchรฉ il Cristo sia generato nel ยซsalutoยป dโ€™amore che lโ€™annuncio evangelico porta tra noi.

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PER IL CONFRONTO NEL GRUPPO

Che valore diamo nella nostra vita ai piccoli del mondo?

Come accogliamo un evento importante della nostra vita?

IN FAMIGLIA
Suggeriamo di fare visita a un parente o ad amici.
Dopo lโ€™incontro ogni membro della famiglia dice che cosa ha vissuto di particolare e che cosa lโ€™incontro ha fatto nascere dentro la sua vita.
Viene valorizzato ogni moto del cuore ed ogni emozione per scoprire quanto รจ importante aprirsi agli altri.
I sentimenti e le emozioni comuni diventano uno stimolo per maturarli insieme e non perderli mai.
La mamma e il papร  benedicono i figli.

p. Rinaldo Paganelli

Tratto da:ย Stare nella domenica alla mensa della Parola, Anno B – ElleDiCi | Fonte

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