Commento al Vangelo di domenica 16 Dicembre 2018 – Congregazione per il Clero

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III Domenica di Avvento – Anno C

Nella sua predicazione, Giovanni il Battezzatore diceva: โ€œOgni albero che non dร  buon frutto viene tagliato e gettato nel fuocoโ€. La gente, scossa da un tale annuncio, gli domanda, come abbiamo sentito allโ€™inizio della lettura dellโ€™Evangelo di oggi: โ€œChe cosa dobbiamo fare?โ€.

Spesso nella nostra ricerca di essere buoni cristiani ci poniamo anche noi, che talvolta siamo gente complicata, questa domanda: โ€œChe cosa devo fare?โ€. La risposta di Giovanni รจ, come abbiamo sentito, semplicissima: โ€œCondividi in quello che hai e sii onesto in quello che faiโ€. Come dire: la rivoluzione! Siamo ancora lontani dal โ€œVendi quello che hai e dallo ai poveriโ€ di Gesรน. Ma siamo giร  nella rivoluzione, anche se in fondo ci viene detto soltanto: faโ€™ un poโ€™ di giustizia. Tale โ€œsollevazioneโ€ della giustizia potrebbe consistere:

1) nel riconoscere i bisogni attorno a te,

2) nel prendere atto di ciรฒ che hai,

3) nellโ€™operare di conseguenza secondo una logica di amore, cioรจ dando una parte; bada bene: (per ora) non tutto.

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E poi nella tua professione cโ€™รจ una deontologia professionale da osservare: fallo! Condividere ed essere onesti: come sarebbe diverso il mondo! A prescindere da Gesรน!

Ma, cโ€™รจ un passo in piรน. Cโ€™รจ anche la Buona Notizia, il Vangelo, che รจ Gesรน di Nazaret. Se guardiamo onestamente quali sono i desideri della nostra anima, comprendiamo che non ci basta sapere che cosa fare. Il cuore non puรฒ accontentarsi di indicazioni di comportamento. Purtroppo puรฒ accadere che il cristianesimo sia ridotto a una sorta di etica e allโ€™osservanza formale dei comandamenti. Gesรน, invece, propone, offre e chiede molto di piรน. In fondo e – forse – anche in superficie e, talvolta, in maniera lacerante, il cuore รจ sempre in attesa di qualcuno!

Il tempo liturgico dellโ€™Avvento educa, appunto, ad aspettare qualcuno che viene. Di chi si tratta? Non di una persona qualunque. Noi attendiamo โ€“ รจ una esigenza profonda dellโ€™anima umana – colui di cui parla la prima lettura, tratta dal libro del profeta Sofonia, che scrive nel VII secolo a. C. (anche se, forse, le righe che abbiamo letto sono state inserite posteriormente). Riascoltiamo le sue parole che dicono chi lโ€™uomo, magari inconsapevolmente, sempre attende: โ€œIl Signore tuo Dio รจ in mezzo a teโ€ฆ Gioirร  per te, ti rinnoverร  con il suo amore, esulterร  per te con grida di gioiaโ€.

Ecco questa รจ la Buona Notizia che attendo: qualcuno esulta di gioia per me; qualcuno รจ capace di rinnovarmi con il suo amore. Quante dimensioni della mia vita ne hanno bisogno!

Gesรน di Nazareth รจ esattamente questa persona: lโ€™Atteso dalle genti. E il Vangelo lo dice. Egli tocca me, lebbroso, anche quando potrebbe guarirmi da lontano, ma ha capito che, dopo anni e anni in cui nessuno mi toccava, di questo avevo soprattutto bisogno.

Ciascuno di noi sperimenta il bisogno di tenerezza. A volte vorremmo anche soltanto una carezza, un poโ€™ di considerazione. Ebbene: Gesรน รจ colui che si auto-invita a casa mia, come si fermรฒ a casa di Zaccheo. Il Salvatore entrรฒ nella casa di un capo degli esattori delle tasse, di un collaboratore dellโ€™invasore romano: lรฌ nessuno avrebbe voluto addentrarsi perchรฉ era una dimora frequentata solo da pagani, e invece Gesรน varca quella soglia, pur inimicandosi tutti i benpensanti. Perchรฉ lo fa? Non cโ€™รจ altro motivo che lโ€™amore.

Ancora, Nostro Signore si mette in mezzo tra me, adultera, e coloro che intendono lapidarmi. Ero giustamente condannata alla lapidazione perchรฉ questo diceva la Legge e io lo sapevo benissimo. Ma il Cristo mette in gioco la sua persona, senza avermi mai conosciuta, senza chiedermi niente. Dopo poco cercheranno di lapidare anche lui e alla fine, anche per aver salvato me, verrร  messo su una croce.

Dio si รจ fatto uomo. Un uomo cosรฌ. Che impegna la propria vita per promuovere la libertร  di ogni uomo, introducendolo in una relazione interpersonale dโ€™amore con Dio, nel quale finalmente poter riconoscere il vero proprio Padre, quel Padre da cui ogni paternitร  trae nome, e cosรฌ liberare da ogni ingiustizia le relazioni tra le persone, fondando la fraternitร  con ogni uomo. Per tutto questo non solo impegna la sua vita, ma arriva a offrirla su una croce.

Se consideriamo questo modo di agire del Figlio di Dio, possiamo capire perchรฉ San Paolo, nella seconda lettura di oggi, scrivendo ai cristiani di Filippi li esorti alla gioia, offrendoci cosรฌ il nome con cui poi รจ stata definita questa domenica, riprendendo lโ€™Antifona dโ€™ingresso: โ€œLaetareโ€, ossia โ€œSiate lietiโ€. ย 

Lโ€™Apostolo ribadisce: โ€œSiate sempre lieti nel Signore, ve lo ripeto: siate lieti!โ€. Lo fa perchรฉ egli, per esperienza personale, sa molto bene dove si fonda il motivo di questa letizia, di questa gioia. Certamente non nel fatto che le cose, come si dice, vadano bene. Non nella speranza e tanto meno nella certezza che domani andranno meglio. Perchรฉ forse andranno peggio. Ma esattamente nel Signore. รˆ Dio, che si rivela in Cristo, il fondamento della nostra gioia. Siate lieti nel Signore. E il Signore รจ quellโ€™uomo, Gesรน di Nazareth, che il Vangelo ci offre, colui nel quale, il giorno di Natale, ha cominciato a manifestarsi a noi la pienezza della divinitร , cioรจ dellโ€™Amore. Grazie a lui, al suo amore per ciascuno di noi, al dono della sua vita โ€˜per meโ€™ (come ha detto San Paolo), possiamo gioire e possiamo essere lieti.

Compagnia di Gesรน – Fonte

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III DOMENICA DI AVVENTO โ€“ ANNO C

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Lc 3,10-18

In quel tempo, le folle interrogavano Giovanni, dicendo: ยซChe cosa dobbiamo fare?ยป. Rispondeva loro: ยซChi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettantoยป.
Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e gli chiesero: ยซMaestro, che cosa dobbiamo fare?ยป. Ed egli disse loro: ยซNon esigete nulla di piรน di quanto vi รจ stato fissatoยป.
Lo interrogavano anche alcuni soldati: ยซE noi, che cosa dobbiamo fare?ยป. Rispose loro: ยซNon maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre pagheยป.
Poichรฉ il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: ยซIo vi battezzo con acqua; ma viene colui che รจ piรน forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerร  in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio; ma brucerร  la paglia con un fuoco inestinguibileยป.

Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo.

  • 09 – 15 Dicembre 2018
  • Tempo di Avvento II
  • Colore Viola
  • Lezionario: Ciclo C
  • Anno: III
  • Salterio: sett. 3

Fonte: LaSacraBibbia.net

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