Gesuiti – Commento al Vangelo del 21 Novembre 2018

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Il re che Gesรน ci presenta sembra un padrone esigente, severo, eppure tra le parole rivolte al servo fannullone รจ possibile leggere tutto il suo dolore e dispiacere perchรฉ una vita e un dono sono stati sprecati. Ciรฒ che ci chiede il Signore รจ che i doni ricevuti da lui vengano da noi moltiplicati. E se questo non avviene perchรฉ siamo troppo attratti dalle comoditร , vinti dalla pigrizia e dalla sfiducia, la vita si rivela una perdita di tempo, uno spreco per noi che abbiamo ricevuto il dono e per gli altri che attraverso noi ne beneficiano.

La vita รจ ora ed รจ responsabilitร  personale e sociale, siamo noi con dei ruoli nei diversi contesti che viviamo, dallโ€™universitร  alla famiglia, dal gruppo di amici alla tal associazione. Il Padre non esige tanto, ma ci dร  tanto chiedendoci solo di essere fedeli nel poco; non ci dร  un traguardo da raggiungere od obiettivi di prestazione, ma ci chiama a vivere nel quotidiano lo sforzo nel dare di piรน facendo fruttare quel gruzzoletto che ci dona.
Cosรฌ i talenti di ciascuno, che siano lโ€™intelligenza, la curiositร , la capacitร  di ascolto o la generositร , messi a disposizione degli altri possono crescere. E noi diventiamo collaboratori del Padre nella costruzione del Regno che รจ giร  ora, appunto, รจ oggi.

Non sprechiamo il dono ricevuto, sarebbe una autocondanna allโ€™infelicitร . Abbiamo ricevuto tanto, possiamo dare ancora di piรน.

Ilaria De Lillo

Immagino

Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.

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Rifletto sulle domande

  • Quale talento sono chiamato a far crescere?
  • In che modo lo coltivo, nella mia quotidianitร ?
  • In quale occasione mi sono sentito grato al Signore per quello che sono?

Ringrazio

Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciรฒ che sto ricevendo da lui oggi…
Recito un “Padre nostro” per congedarmi e uscire dalla preghiera.

[box type=”info” align=”” class=”” width=””]Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato secondo il metodo della spiritualitร  ignaziana, disponibile anche tramite la loro newsletter quotidiana.[/box]

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Lc 19,11-28

In quel tempo, Gesรน disse una parabola, perchรฉ era vicino a Gerusalemme ed essi pensavano che il regno di Dio dovesse manifestarsi da un momento allโ€™altro. Disse dunque: ยซUn uomo di nobile famiglia partรฌ per un paese lontano, per ricevere il titolo di re e poi ritornare. Chiamati dieci dei suoi servi, consegnรฒ loro dieci monete dโ€™oro, dicendo: โ€œFatele fruttare fino al mio ritornoโ€. Ma i suoi cittadini lo odiavano e mandarono dietro di lui una delegazione a dire: โ€œNon vogliamo che costui venga a regnare su di noiโ€. Dopo aver ricevuto il titolo di re, egli ritornรฒ e fece chiamare quei servi a cui aveva consegnato il denaro, per sapere quanto ciascuno avesse guadagnato. Si presentรฒ il primo e disse: โ€œSignore, la tua moneta dโ€™oro ne ha fruttate dieciโ€. Gli disse: โ€œBene, servo buono! Poichรฉ ti sei mostrato fedele nel poco, ricevi il potere sopra dieci cittร โ€. Poi si presentรฒ il secondo e disse: โ€œSignore, la tua moneta dโ€™oro ne ha fruttate cinqueโ€. Anche a questo disse: โ€œTu pure sarai a capo di cinque cittร โ€. Venne poi anche un altro e disse: โ€œSignore, ecco la tua moneta dโ€™oro, che ho tenuto nascosta in un fazzoletto; avevo paura di te, che sei un uomo severo: prendi quello che non hai messo in deposito e mieti quello che non hai seminatoโ€. Gli rispose: โ€œDalle tue stesse parole ti giudico, servo malvagio! Sapevi che sono un uomo severo, che prendo quello che non ho messo in deposito e mieto quello che non ho seminato: perchรฉ allora non hai consegnato il mio denaro a una banca? Al mio ritorno lโ€™avrei riscosso con gli interessiโ€. Disse poi ai presenti: โ€œToglietegli la moneta dโ€™oro e datela a colui che ne ha dieciโ€. Gli risposero: โ€œSignore, ne ha giร  dieci!โ€. โ€œIo vi dico: A chi ha, sarร  dato; invece a chi non ha, sarร  tolto anche quello che ha. E quei miei nemici, che non volevano che io diventassi loro re, conduceteli qui e uccideteli davanti a meโ€ยป. Dette queste cose, Gesรน camminava davanti a tutti salendo verso Gerusalemme.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Fonte: LaSacraBibbia.net

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