Il commento alle letture del 19 Novembre 2018 a cura del sito Dehoniane.
ย XXXIII settimana del tempo ordinario II settimana del salterio
Primo amore
Anche se ci piace ricordarla con grande romanticismo, come un momento indimenticabile e irripetibile, lโesperienza del primo amore non puรฒ essere una figura autentica di compimento del nostro desiderio. Come ogni primizia, pur contenendo in sรฉ giร qualcosa del frutto maturo, la fase dellโinnamoramento inizialeย รจ inevitabilmente segnata da bisogni ed egoismi di cui si diventa consapevoli solo col tempo, quando le circostanze e gli eventi hanno purificato il cuore per spalancarlo a una relazione meno emotiva e, dunque, piรน libera. Il libro dellโApocalisse, che a partire da oggi ci prende per mano per condurci fino alle porte del tempo di Avvento, non trova tuttavia sconveniente utilizzare questa figura come immagine fortemente evocativa di un punto iniziale a cui il nostro cammino di conversione deve sempre saper ritornare: ยซSei perseverante e hai molto sopportato per il mio nome, senza stancarti. Ho perรฒ da rimproverarti di avere abbandonato il tuo primo amore. Ricorda dunque da dove sei caduto, convรจrtiti e compi le opere di primaยป (Ap 2,3-5).
Pur essendo una forma di amore non ancora maturo, ย lโesperienza che chiamiamo ยซprimo amoreยป possiede una grazia particolare, un incanto a cui รจ necessario saper attingere, ogni volta che cadiamo in basso rispetto allโaltezza del nostro desiderio profondo. Lโincanto del primo amore รจ quel modo di saper guardareย e stimare la persona amata oltre quello che essa realmente si trova a essere. In questa scaturigine del percorso di amore nonย ย si ha, infatti, il tempo โ ma soprattutto non si ha la voglia โ di indugiare sui difetti dellโaltro, preferendo contemplare tutti i suoi profili migliori. Perchรฉ gli occhi sono pieni di incanto e il cuore colmo di gioia e meraviglia. Nella vita di ogni giorno, questo privilegio che lโamore concede nella sua primavera รจ una grazia da cercare e trovare continuamente. Anche quando il prezzo da pagare diventa la forza di gridare ยซancora piรน forteยป (Lc 18,39) di chi dovesse rimproverare lโaudacia della nostra richiesta e di un cuore disposto a non cedere alla rassegnazione: ยซGesรน, figlio di Davide, abbi pietร di me!ยป (18,38).
Avendo perso lo sguardo su tutte le cose, e trovandosi ยซlungo la strada a mendicareยป (18,35), il cieco non ha alcun timore a raccogliere lโinvito dellโApocalisse. Si alza, grida, converte il passo immobile della sua vita al movimento di grazia del Signore, che passa discretamente accanto alla sua povertร . In questo modo รจ possibile per chiunque accedere alla salvezza del vangelo, cioรจ al mistero della vita nuova in Cristo. Non certo stipando nel cuore sentimenti che non proviamo piรน o indossando ipocrite maschere di affettata religiositร , con le quali presentarci agli altri diversi da quello che siamo. Come il povero cieco, รจ sufficiente accettare il non-giudizio di un Dio che, conoscendo la nostra fatica, desidera ricollocare le nostre radici ยซlungo corsi dโacquaยป, per farci tornare a essere un albero ยซche dร frutto a suo tempo: le sue foglie non appassiscono e tutto quello che fa, riesce beneยป (Sal 1,3).
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Forse, di fronte alla disarmante rivelazione del vangelo, la cosaย piรน difficile da ammettere non รจ che siamo cattivi o peccatori, ma che troppo facilmente perdiamo lo stupore di fronte allโamore di Dio, e quindi ci allontaniamo dallโumiltร di confessare tutto il nostro bisogno di essere nuovamente amati e redenti. Dimenticando che ormai, in Cristo, Dio ha compiuto un definitivo passo di avvicinamento alla nostra umanitร e noi possiamo aprire il cuore per accogliere la grazia di questo dono: ยซBeato chi legge e beati coloro che ascoltano le parole di questa profezia e custodisconoย le cose che vi sono scritte: il tempo infatti รจ vicinoยป (Ap 1,3).
Signore Gesรน, nellโesperienza di un amore non piรน incantato, faโ che non pretendiamo le gratificazioni dellโinizio ma che continuiamo a cercare e attendere il frutto di veritร contenuto in germe in quel primo amore. Ridonaci lo sguardo del primo amore, incapace di vedere il male e pronto a imparare da te un secondo modo di amare, lโultimo, quello che va fino alla fine.
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Lc 18, 35-43
Dal Vangelo secondoย Luca
Mentre Gesรน si avvicinava a Gรจrico, un cieco era seduto lungo la strada a mendicare. Sentendo passare la gente, domandรฒ che cosa accadesse. Gli annunciarono: ยซPassa Gesรน, il Nazareno!ยป.
Allora gridรฒ dicendo: ยซGesรน, figlio di Davide, abbi pietร di me!ยป. Quelli che camminavano avanti lo rimproveravano perchรฉ tacesse; ma egli gridava ancora piรน forte: ยซFiglio di Davide, abbi pietร di me!ยป.
Gesรน allora si fermรฒ e ordinรฒ che lo conducessero da lui. Quando fu vicino, gli domandรฒ: ยซChe cosa vuoi che io faccia per te?ยป. Egli rispose: ยซSignore, che io veda di nuovo!ยป. E Gesรน gli disse: ยซAbbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvatoยป.
Subito ci vide di nuovo e cominciรฒ a seguirlo glorificando Dio. E tutto il popolo, vedendo, diede lode a Dio.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Fonte: LaSacraBibbia.net
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