Vangeloย senza data di scadenza
Una delle volte in cui fisicamente mi sono sentito peggio in vita mia รจ stato quando ho mangiato un minestrone scaduto. Ho passato praticamente due giorni a letto (e non solo) perchรฉ ho avuto lโinavvertenza di mangiare un minestrone che mi era stato donato da una famiglia ma che non avevo consumato subito. Non mi ricordo se quando lโho mangiato il sapore era cattivo, ma me ne sono accorto la notte e i giorni successivi. Mi รจ servita molto come lezione per non prendere sottogamba la questione delle scadenze dei prodotti, specialmente alimentari. La data di scadenza chiaramente segnata sui prodotti รจ un obbligo di legge proprio per evitare intossicazioni di vario tipo, e anche se nelle tombe egizie sono stati trovati ancora integri dei cibi, non erano per questo commestibili da secoli. Non solo i cibi hanno una scadenza, ci sono anche farmaci e cosmetici, ma anche tutta una serie di prodotti che in un certo modo hanno un tempo limitato di utilitร come puรฒ essere un calendario e un biglietto del trenoโฆ
Sembra proprio che tutto abbia un limite, una scadenza anche nelle realtร umane. Quel che sembra fatto per durare sempre poi ad un certo punto finisce e non ha piรน forza e validitร . Questo รจ drammatico nelle relazioni umane che tante volte improvvisamente finiscono sia nelle coppie, nelle alleanze sociali, nei patti lavorativi e anche politici e internazionali. Se nei prodotti industriali la scadenza รจ indicata nel retro della confezione, nelle relazioni umane questa scadenza non รจ indicata da nessuna parte anche se sembra sia scritta comunque giร dentro, e tutto questo ci rende insicuri, chiusi ed precari.
Anche i primi discepoli vicini a Gesรน avevano questo senso di precarietร . Loro vedono che il Maestro piรน si avvicina a Gerusalemme piรน sembra avere i giorni contati, e allโorizzonte sembra delinearsi la data di scadenza della loro โavventuraโ per costruire il Regno di Dio. Gesรน ha parole forti ed evocative per i discepoli smarriti e preoccupati e spiritualmente sempre piรน insicuri. Le sue parole sono dirette a rassicurarli: gli sconvolgimenti che stanno sperimentando e il senso di precarietร che li angoscia non sono definitivi, e lโultima parola non รจ la morte ma la vita, non รจ la fine di tutto ma lโeternitร . E le sue parole, tutto quello che lui ha detto, con la voce e con i gesti, rimane per sempre. โLe mie parole non passerannoโ vale non solo per i discepoli, ma anche per i primi cristiani, che mentre lโevangelista Marco scrive, sperimentano anchโessi la precarietร della loro vita nelle persecuzioni, nella continua minaccia che tutto quel che hanno costruito finisca. E vale anche per noi oggi, cosรฌ insicuri spiritualmente ed esistenzialmente. Anche come vita cristiana e tradizione oggi sembra tutto cosรฌ precario. Le tradizioni e i segni secolari della fede sembrano avere la data di scadenza. E cosรฌ finiamo per cercare la colpa di questo e quellโaltro fenomeno storico che porta alla fine del cristianesimo: la secolarizzazione, la modernitร , le migrazioni, la presenza di altre religioni โconcorrentiโ โฆ Ma questo forse vuol dire che non prendiamo sul serio le parole di Gesรน che cioรจ che le sue parole non passano mai, nonostante tutto quello che succede e anche nonostante la nostra stessa fede. Il messaggio di Cristo non ha scadenza e non va mai a male. Non cโรจ nulla che lo possa fermare e far deteriorare. Forse occorre un poโ piรน di fiducia e capacitร di guardare attentamente la storia e quello che ci succede dentro di noi e attorno a noi. Difronte alla precarietร e alle cose che sembrano finire, siamo chiamati ad assumere lo sguardo che vede anche nelle foglioline piccole sul ramo infreddolito il segno che lโestate verrร . Anche se in questi giorni sembra tutto morire con il freddo dellโinverno che avanza, sappiamo che la primavera e la rinascita della vita arrivano. Cosรฌ รจ con Gesรน e il suo Vangelo. Sono eterni, non passano, non hanno data di scadenzaโฆ
Chiediamo dunque il dono di crederci e affidarci ogni giorno, specialmente quello piรน buio e precario. E diventi anche il nostro stile di missione verso chi cerca nella precarietร della vita un punto certo e sicuro: โIl cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passerannoโ.
- Pubblicitร -
Fonte – il blog di don Giovanni Berti
[box type=”shadow” align=”” class=”” width=””]
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
XXXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ Anno B
Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 18 novembre 2018 anche qui.
- Colore liturgico: Verde
- Dn 12, 1-3; Sal.15; Eb 10, 11-14. 18; Mc 13, 24-32
Mc 13, 24-32
Dal Vangelo secondoย Marco
24In quei giorni, dopo quella tribolazione,
il sole si oscurerร ,
la luna non darร piรน la sua luce,
25le stelle cadranno dal cielo
e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte.
26Allora vedranno il Figlio dellโuomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. 27Egli manderร gli angeli e radunerร i suoi eletti dai quattro venti, dallโestremitร della terra fino allโestremitร del cielo.
28Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che lโestate รจ vicina. 29Cosรฌ anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli รจ vicino, รจ alle porte.
30In veritร io vi dico: non passerร questa generazione prima che tutto questo avvenga. 31Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
32Quanto perรฒ a quel giorno o a quellโora, nessuno lo sa, nรฉ gli angeli nel cielo nรฉ il Figlio, eccetto il Padre.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 18 – 24 Novembre 2018
- Tempo Ordinario XXXIII
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 1
Fonte: LaSacraBibbia.net
LEGGI ALTRI COMMENTI AL VANGELO[/box]

