Il commento al Vengelo del
4 Ottobre 2018 su Mt 11, 25-30
Ventiseiesima settimana del Tempo Ordinario – Anno II/B
- Colore liturgico: BIANCO
- Periodo: Giovedรฌ
- Il Santo di oggi: S. FRANCESCO DโASSISI โ Patrono dโItalia – Festa
- Ritornello al Salmo Responsoriale: Tu sei, Signore, mia parte di ereditร
- Letture del giorno: Gal 6, 14-18; Sal 15; Mt 11, 25-30
- Calendario Liturgico di Ottobre
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Mt 11, 25-30
Dal Vangelo secondoย Matteo
In quel tempo Gesรน disse: ยซTi rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perchรฉ hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sรฌ, o Padre, perchรฉ cosรฌ hai deciso nella tua benevolenza. Tutto รจ stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrร rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darรฒ ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti รจ dolce e il mio peso leggeroยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
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Fonte: LaSacraBibbia.net
Commento al Vangelo a cura dei Monaci Benedettini
Ti rendo grazie, perchรฉ hai tenuto nascoste queste cose…
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Il 4 ottobre la Chiesa e l’Italia festeggiano San Francesco d’Assisi quale suo patrono. La liturgia si esprime nel famoso passo di Matteo in cui si mette in evidenza la gioia e il sentito ringraziamento di Gesรน al Padre per aver rivelato ai semplici il Loro mistero, la Loro intimitร .
Il ringraziamento di Gesรน ha come punto di riferimento il rigetto della sua parola da parte degli scribi e dei farisei, i dotti dell’epoca. Il mistero del Regno non รจ accessibile infatti per questo genere di sapienza umana.
La gratitudine in questo caso concreto significa accettazione del progetto di Dio da parte dei semplici. Ad essi viene partecipata la conoscenza che c’รจ fra il Padre e il Figlio: โnessuno conosce il Figlio se non il Padre e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo vuole rivelareโ.
Questi tali sono coloro che si presentano a Dio con la coscienza della loro povertร . Questa รจ la vita eterna: โConoscere te e colui che hai mandatoโ. Il fine della missione del Figlio รจ aprire ai fratelli e condividere con loro il suo tesoro, la sua vita di Figlio del Padre. La nostra salvezza รจ diventare ciรฒ che siamo: figli. Francesco d’Assisi ha risposto a questa chiamata. Si รจ fatto piccolo, umile e povero, contento di Dio solo.
Ha scoperto che il Vangelo vissuto senza sconti rende creature nuove, persone risorte e fortemente gioiose, partecipi della vera umanitร del Figlio di Dio. E’ dal Vangelo che ha attinto il valore della pace e della fratellanza universale, l’impegno a unire piuttosto che a dividere, ad ammansire il lupo che fa strage in ogni luogo, la proposta a sentirsi servitori, e ‘frati’ al di lร di ogni divisione e discriminazione.
In Francesco questa umanitร redenta, forgiata dalle esigenze e dalla tenerezza dell’amore per Dio e per gli altri, รจ diventata visibile nei segni della crocifissione, โporto nel corpo quello che manca alla passione del mio Signoreโ. Questa รจ l’umanitร che Francesco propone, allora…, ma forse specie proprio oggi.
