โQuando fu vicino alla porta della cittร , ecco, veniva portato alla tomba un morto, unico figlio di una madre rimasta vedova; e molta gente della cittร era con lei. โจVedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse: ยซNon piangere!ยปโ. Sarร stata silenziosa questa processione verso il cimitero. Ci sono dolori che non contemplano colonne sonore, che non sopportano parole. Il silenzio รจ il colore di certe disperazioni.
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Non ci sono nemmeno piรน preghiere, perchรฉ dove finisce la speranza non cโรจ nemmeno piรน lโombra della fiducia. ร un dolore cosรฌ che Gesรน incrocia nel Vangelo di oggi.
La precisazione che quella mamma con un figlio morto รจ anche una vedova, sta a significare la totale disperazione di quel dolore: recisa nel suo frutto, e recisa nella sua appartenenza. Eppure Gesรน non rimane indifferente. Non ha teologie da contrapporre. Non ha spiegazioni che la aiutino a rassegnarsi. Le dice: โNon piangereโ.
Vuole stabilire un limite a quella sofferenza. Cristo รจ colui che rende finito il dolore destinato ad essere infinito. Mi piacerebbe che questo Vangelo giungesse soprattutto a chi ha perduto qualcuno di molto caro, a chi ha perduto un figlio: il tuo dolore ha le ore contate. Non sarร in eterno cosรฌ. Ti sarร restituito ciรฒ che ti รจ stato tolto. Parola di Gesรน: โยซRagazzo, dico a te, ร lzati!ยป. Il morto si mise seduto e cominciรฒ a parlare. Ed egli lo restituรฌ a sua madreโ. Ognuno che soffre puรฒ trovarsi in questo racconto. Non รจ solo la vicenda di una donna sola, o di un dolore solo.
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Tutta la vita รจ scandita dai gesti di questo racconto. Gesรน che si accorge, che pone un limite, che restituisce. Avere fede significa ricordarsi che tutta questa nostra vita finisce nella vita eterna. E la vita eterna รจ la presa a cuore di ciรฒ che ci manca, di ciรฒ che ci fa soffrire. ร la restituzione in una maniera completamente inimmaginabile e definitiva di ciรฒ che amiamo. Puรฒ sembrare solo consolatorio, ma รจ fondamentalmente il cuore di ciรฒ che รจ la Speranza.
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Lc 7, 11-17
Dal Vangelo secondoย Luca
In quel tempo, Gesรน si recรฒ in una cittร chiamata Nain, e con lui camminavano i suoi discepoli e una grande folla.
Quando fu vicino alla porta della cittร , ecco, veniva portato alla tomba un morto, unico figlio di una madre rimasta vedova; e molta gente della cittร era con lei.
Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse: ยซNon piangere!ยป. Si avvicinรฒ e toccรฒ la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: ยซRagazzo, dico a te, ร lzati!ยป. Il morto si mise seduto e cominciรฒ a parlare. Ed egli lo restituรฌ a sua madre.
Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio, dicendo: ยซUn grande profeta รจ sorto tra noiยป, e: ยซDio ha visitato il suo popoloยป. Questa fama di lui si diffuse per tutta quanta la Giudea e in tutta la regione circostante.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Fonte: LaSacraBibbia.net
