Neanche in Israele ho trovato una fede cosรฌ grande
Nel Vangelo di oggi si parla di un centurione romano, un pagano che ha molta fiducia in Gesรน. Questโuomo รจ molto preoccupato per un suo servo, a lui molto caro, il quale ยซera ammalato e stava per morireยป. Essendo pagano sa che non puรฒ avvicinarsi al Maestro e, dunque, invia da lui ยซalcuni anziani dei Giudei a pregarlo di venire e di salvare il suo servoยป. Costoro vanno da Gesรน ed iniziano ad intercedere secondo le richieste delย centurione, che si รจ reso amabile nonostante il suo ruolo di potere. Tre atteggiamenti emergono in questo soldato romano: lโamore per il suo servo (uno schiavo di sua proprietร che tratta come un figlio), la grande fiducia in Gesรน ed infine lโindegnitร che sente di fronte a Cristo Signore. In questo quadro di umanitร avviene anche un dialogo a distanza tra il Maestro ed il centurione. Non si vedono neppure, ma a Gesรน arrivano le espressioni dense di fiducia di quellโuomo, che รจ sicuro di ricevere il dono della guarigione per il suo servo. Mentre Gesรน si sta avvicinando allโabitazione del centurione, costui manda altri amici a dirgli: ยซSignore, non disturbarti! Io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto; per questo io stesso non mi sono ritenuto degno di venire da te; ma diโ una parola e il mio servo sarร guaritoยป. La fede del centurione si basa sulla fiducia. Lui si fida e basta.
Durante la celebrazione Eucaristica, prima di ricevere la santa Comunione, ripetiamo anche noi ciรฒ che il centurione ha detto: ยซO Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa, ma diโ soltanto una parola e io sarรฒ salvatoยป. Siamo consapevoli di essere indegni al cospetto del Signore? Siamo coscienti che i nostri peccati, le nostre colpe, le nostre fragilitร , le nostre cadute, sono perdonate da Dio se il nostro pentimento รจ sincero? Abbiamo la consapevolezza e la fede che il Padre nostro che รจ nei cieli รจ un Dio ricco di misericordia? Dio non vuole la nostra morte ma la nostra salvezza.
Il centurione, dunque, diviene immagine del vero credente, di colui che riconosce la propria indegnitร e che crede alla forza della parola di Gesรน. Tanto รจ vero che il Signore, per questโuomo, riserva uno dei complimenti piรน belli. Lโevangelista Luca, infatti, scrive che ยซAllโudire questo, Gesรน lo ammirรฒ e, volgendosi alla folla che lo seguiva, disse: โIo vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede cosรฌ grande!โยป.
Il centurione si รจ fidato della Parola di Gesรน. Non cerca segni. Noi, al contrario, cerchiamo prove, conferme, rassicurazioni. Non abbiamo capito niente. Una fede che cerca costantemente dei segni รจ destinata a durare tanto quanto il segno. Non appena il segno verrร meno finirร anche la fede. La vera Fede รจ fidarsi di qualcuno e, quel Qualcuno รจ il Signore. Gesรน รจ la Parola del Padre. ร Gesรน colui che guarisce, che salva.
Quando preghiamo, non moltiplichiamo le parole pensando che siano esse a muovere il cuore del Signore. No! La nostra preghiera deve nascere da un cuore sincero, tenero, attento ai bisogni dellโaltro. Solo allora il Signore non tarderร a soccorrerci. Solo se la nostra preghiera รจ sincera e fatta con il cuore e non con le labbra, commuoverร il cuore di Dio.
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Lc 7, 1-10
Dal Vangelo secondoย Luca
In quel tempo, Gesรน, quando ebbe terminato di rivolgere tutte le sue parole al popolo che stava in ascolto, entrรฒ in Cafร rnao.
Il servo di un centurione era ammalato e stava per morire. Il centurione l’aveva molto caro. Perciรฒ, avendo udito parlare di Gesรน, gli mandรฒ alcuni anziani dei Giudei a pregarlo di venire e di salvare il suo servo. Costoro, giunti da Gesรน, lo supplicavano con insistenza: ยซEgli merita che tu gli conceda quello che chiede – dicevano โ, perchรฉ ama il nostro popolo ed รจ stato lui a costruirci la sinagogaยป.
Gesรน si incamminรฒ con loro. Non era ormai molto distante dalla casa, quando il centurione mandรฒ alcuni amici a dirgli: ยซSignore, non disturbarti! Io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto; per questo io stesso non mi sono ritenuto degno di venire da te; ma di’ una parola e il mio servo sarร guarito. Anch’io infatti sono nella condizione di subalterno e ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo faยป.
All’udire questo, Gesรน lo ammirรฒ e, volgendosi alla folla che lo seguiva, disse: ยซIo vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede cosรฌ grande!ยป. E gli inviati, quando tornarono a casa, trovarono il servo guarito.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Fonte: LaSacraBibbia.net
