Wojtyla generation Love-Rock Musical a Roma

521

Wojtyla Generation Love-Rock Musical è un’opera sui ragazzi che si sono formati sotto il pontificato di Giovanni Paolo II, che la stampa ha chiamato “Papaboys” e che noi abbiamo definito “Generazione Wojtyla”.

Le musiche non sono liturgiche. La drammaturgia non concede sconti alla cruda e violenta realtà in cui i ragazzi oggi vivono e che invece vuole rappresentare. L’opera è quindi rivolta a tutti. I ragazzi del Papa sono giovani che, come tutti i loro coetanei, amano cantare, ballare e divertirsi, senza però farsi inghiottire dal mondo dell’effimero, dell’apparire, del cinismo e dell’arrivare a tutti i costi.

Se pregano è perché la preghiera li fa sentire meglio. Se aiutano il prossimo è perché in questo modo aiutano anche se stessi. Giovanni Paolo II li ha chiamati a sé definendoli “sentinelle del mattino”, perché da ogni parte del mondo il sole della speranza, della fratellanza e dell’amore possa sorgere ogni giorno ad illuminare il cammino degli uomini verso Dio.

I ragazzi del papa sono dodici come gli apostoli e provengono da nazioni e continenti diversi. Uomini e donne in eguale numero, però, come è giusto che sia duemila anni dopo. Degli apostoli portano anche i nomi. Diverso è il messaggio, diversa è la natura. Apostoli del Papa anzichè di Gesù. Dall’altra parte ci sono i Farisei, un altro gruppo di dodici ragazzi che hanno invece fatto dell’ apparire, del primato della forma sulla sostanza, e poi della violenza, della droga, dell’alcool e del potere, i loro valori, i loro idoli. Il loro capo è Paolo, detto il Fariseo.

Ascolta la presentazione a Radio Vaticana

[powerpress]

I due gruppi rappresentano le due facce della stessa realtà e sono portatori di valori contrapposti e proprio per questo destinati ad incontrarsi e scontrarsi. Ma i farisei non sono demoni e non vanno quindi esorcizzati, ma piuttosto aiutati e di ciò i ragazzi del Papa sono ben consapevoli. Tra loro c’è chi si è perso e cerca la luce, come Tattoo, che per amore della perfida Malfiore si è tatuato in ogni parte del corpo e si è lasciato andare nella droga.

C’è Vanity, che ha fatto dell’apparire e dell’effimero i suoi idoli. E poi c’è Medusa, per la quale esiste solo il cubo della discoteca sul quale ama esibirsi ogni sera. Così come i farisei non sono demoni, i ragazzi del Papa non sono santi. Come Giuda Iscariota tradì Gesù, anche la nostra Giuditta, personaggio cardine della nostra storia, tradirà il suo buon Pietro. A differenza di Giuda ella, però, si pentirà prima di dare alla luce il bambino, frutto del suo tradimento con Fariseo, verso cui è rimasta attratta, travolta dal suo inconsapevole desiderio di trasgressione. Come Giuda anche la nostra Giuditta alla fine morirà, ma non sarà invano.

Il suo sacrificio sarà offerto sull’altare della redenzione di Fariseo, che come Saulo, si convertirà e tornerà ad essere Paolo. E lo farà proprio il giorno in cui ritroverà suo figlio ed il Santo Padre morirà. Ed allora, in una grande piazza colma di commozione e dolore, i nostri dodici ragazzi ed i farisei si ritroveranno finalmente uniti, tutti insieme, mano nella mano, in un grande abbraccio.

Tre momenti da sottolineare.

  1. Giuditta che, attratta dal Paolo il Fariseo, tradirà i suoi amici ed il suo Pietro.
  2. Giuditta che, pentita, tornerà dai suoi ma morirà più tardi tra le braccia di Pietro, tenendo in braccio il figlio nato dal suo rapporto con il fariseo.
  3. Il fariseo, folgorato come San Paolo, si convertirà la notte in cui il Papa morirà e tornerà ad essere Paolo tenendo a sua volta in braccio il figlio suo e di Giuditta.

La figura di Papa Giovanni Paolo II viene mostrata solo attraverso immagini vere e se ne ascolta la voce, ma non è “in scena”. L’opera è interamente cantata. Due le partiture musicali: una lirica, l’altra leggera (tra rock e pop). Ma vi saranno anche alcuni brani che avranno partiture sia liriche che leggere, in quanto cantate a più voci. Altra peculiarità è che ognuno canterà nella propria lingua (italiano, inglese, francese, spagnolo, con piccoli interventi anche in portoghese, polacco, tedesco ed africano).

Il musical andrà in scena a Roma al Teatro Orione dal 4 al 6 maggio prossimi, e successivamente in tour nei più prestigiosi teatri italiani.

INFO E PREVENDITE
Prenotazioni tel. 06. 77206960 – 338 9050338
Prenotazioni per scuole e gruppi tel. 06.23260003 – 3381604968
Prevendite dal: 10 Aprile 
Biglietti acquistabili al botteghino del Teatro Orione (Via Tortona, 7 Roma)