Cari fratelli e sorelle di Romania!
Mancano ormai pochi giorni al viaggio che mi porterร in mezzo a voi. Questo pensiero mi dร gioia e desidero fin d’ora rivolgere il mio saluto piรน cordiale a tutti voi.
Vengo in Romania, Paese bello e accogliente, come pellegrino e fratello, e ringrazio il Presidente e le altre Autoritร della Nazione per avermi invitato e per la piena collaborazione. Giร pregusto la gioia di incontrare il Patriarca e il Sinodo Permanente della Chiesa Ortodossa Romena, come pure i Pastori e i fedeli cattolici.
I vincoli di fede che ci uniscono risalgono agli Apostoli, in particolare al legame che univa Pietro e Andrea, il quale secondo la tradizione portรฒ la fede nelle vostre terre. Fratelli di sangue, lo furono anche nel versare il sangue per il Signore. E tra voi ci sono stati tanti martiri, anche in tempi recenti, come i sette Vescovi Greco-Cattolici che avrรฒ la gioia di proclamare Beati. Ciรฒ per cui hanno sofferto, fino ad offrire la vita, รจ un’ereditร troppo preziosa per essere dimenticata. Ed รจ un’ereditร comune, che ci chiama a non prendere le distanze dal fratello che la condivide.
Vengo tra voi per camminare insieme. Camminiamo insieme quando impariamo a custodire le radici e la famiglia, quando ci prendiamo cura dell’avvenire dei figli e del fratello che ci sta accanto, quando andiamo oltre le paure e i sospetti, quando lasciamo cadere le barriere che ci separano dagli altri.
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So che molti stanno intensamente preparando la mia visita, e vi ringrazio di cuore. A tutti voi assicuro la mia vicinanza nella preghiera ed invio la mia Benedizione. E vi chiedo, per favore, di pregare per me. Arrivederci!
