INCONTRO CON I VESCOVI DEL MYANMAR
DISCORSO DEL SANTO PADRE
Salone della Cattedrale di St. Mary (Yangon)
Mercoledรฌ, 29 novembre 2017
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Eminenza,
cari Fratelli Vescovi,
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per tutti noi รจ stata una giornata piena, ma di grande gioia! Stamani abbiamo celebrato lโEucaristia insieme ai fedeli provenienti da ogni parte del Paese e nel pomeriggio abbiamo incontrato i leader della maggioritaria comunitร buddista. Mi piacerebbe che il nostro incontro stasera fosse un momento di serena gratitudine per queste benedizioni e di tranquilla riflessione sulle gioie e sulle sfide del vostro ministero di Pastori del gregge di Cristo in questo Paese. Ringrazio Mons. Felix [Lian Khen Thang] per le parole di saluto che mi ha rivolto a nome vostro; tutti vi abbraccio con grande affetto nel Signore.
Vorrei raggruppare i miei pensieri attorno a tre parole: guarigione, accompagnamento e profezia.
La prima, guarigione. Il Vangelo che predichiamo รจ soprattutto un messaggio di guarigione, riconciliazione e pace. Mediante il sangue di Cristo sulla croce Dio ha riconciliato il mondo a sรฉ, e ci ha inviati ad essere messaggeri di quella grazia risanante, grazia di guarigione. Qui in Myanmar, tale messaggio ha una risonanza particolare, dato che il Paese รจ impegnato a superare divisioni profondamente radicate e costruire lโunitร nazionale. Le vostre greggi portano i segni di questo conflitto e hanno generato valorosi testimoni della fede e delle antiche tradizioni; per voi dunque la predicazione del Vangelo non devโessere soltanto una fonte di consolazione e di fortezza, ma anche una chiamata a favorire lโunitร , la caritร e il risanamento nella vita del popolo. Lโunitร che condividiamo e celebriamo nasce dalla diversitร – non dimenticare questo, nasce dalla diversitร -; valorizza le differenze tra le persone quale fonte di mutuo arricchimento e di crescita; le invita a ritrovarsi insieme, in una cultura dellโincontro e della solidarietร .
Che nel vostro ministero episcopale possiate fare costantemente esperienza della guida e dellโaiuto del Signore nellโimpegno a favorire la guarigione e la comunione ad ogni livello della vita della Chiesa, cosรฌ che il santo Popolo di Dio, il vostro gregge, mediante il suo esempio di perdono e di amore riconciliante, possa essere sale e luce per i cuori che aspirano a quella pace che il mondo non puรฒ dare. La comunitร cattolica in Myanmar puรฒ essere orgogliosa della sua profetica testimonianza di amore a Dio e al prossimo, che si esprime nellโimpegno per i poveri, per coloro che sono privi di diritti e soprattutto, in questi tempi, per i tanti sfollati che, per cosรฌ dire, giacciono feriti ai bordi della strada. Vi chiedo di trasmettere il mio ringraziamento a tutti coloro che, come il Buon Samaritano, si adoperano con generositร per portare a loro e al prossimo che รจ nel bisogno, senza tener conto della religione o dellโetnia, il balsamo della guarigione.
Il vostro ministero di guarigione trova una particolare espressione nellโimpegno per il dialogo ecumenico e per la collaborazione interreligiosa. Prego affinchรฉ i vostri continui sforzi a costruire ponti di dialogo e ad unirvi ai seguaci di altre religioni nel tessere relazioni di pace producano frutti abbondanti per la riconciliazione nella vita del Paese. La conferenza di pace interreligiosa tenutasi a Yangon la scorsa primavera รจ stata una testimonianza importante, davanti al mondo, della determinazione delle religioni a vivere in pace e a rigettare ogni atto di violenza e di odio perpetrato in nome della religione.
E in questa guarigione ricordatevi che la Chiesa รจ un โospedale da campoโ. Guarire, guarire ferite, guarire le anime, guarire. Questa รจ la prima vostra missione, guarire, guarire i feriti.
La mia seconda parola per voi stasera รจ accompagnamento. Un buon Pastore รจ costantemente presente nei riguardi del suo gregge, conducendolo mentre cammina al suo fianco. Come mi piace dire, il Pastore dovrebbe avere lโodore delle pecore; ma anche lโodore di Dio, non dimenticatevi!, anche lโodore di Dio. Ai nostri giorni siamo chiamati a essere una โChiesa in uscitaโ per portare la luce di Cristo ad ogni periferia (cfr Esort. ap. Evangelii gaudium, 20). In quanto Vescovi, le vostre vite e il vostro ministero sono chiamati a conformarsi a questo spirito di coinvolgimento missionario, soprattutto attraverso le visite pastorali regolari alle parrocchie e alle comunitร che formano le vostre Chiese locali. ร questo un mezzo privilegiato per accompagnare, come padri amorevoli, i vostri sacerdoti nellโ impegno quotidiano a far crescere il gregge in santitร , fedeltร e spirito di servizio. Ho parlato di accompagnare i sacerdoti: siate vicini ai sacerdoti, non dimenticate che il prossimo piรน prossimo che un vescovo ha รจ il sacerdote. Che ogni sacerdote non solo sappia, ma senta che ha un padre nel vescovo.
Per grazia di Dio, la Chiesa in Myanmar ha ereditato una fede solida e un fervente anelito missionario dallโopera di coloro che portarono il Vangelo in questa terra. Su queste fondamenta stabili, e in comunione con i presbiteri e i religiosi, continuate a permeare il laicato nello spirito di un autentico discepolato missionario e a ricercare una sapiente inculturazione del messaggio evangelico nella vita quotidiana e nelle tradizioni delle vostre comunitร locali. Il contributo dei catechisti รจ al riguardo essenziale; il loro arricchimento formativo deve rimanere per voi una prioritร . E non dimenticate che i catechisti sono i pilastri, in ogni parrocchia, dellโevangelizzazione.
Soprattutto, vorrei chiedervi un impegno speciale nellโaccompagnare i giovani. Occupatevi della loro formazione ai sani principi morali che li guideranno nellโaffrontare le sfide di un mondo minacciato dalle colonizzazioni ideologiche e culturali. Il prossimo Sinodo dei Vescovi non solo riguarderร tali aspetti, ma interpellerร direttamente i giovani, ascoltando le loro storie e coinvolgendoli nel comune discernimento su come meglio proclamare il Vangelo negli anni a venire. Una delle grandi benedizioni della Chiesa in Myanmar รจ la sua gioventรน e, in particolare, il numero di seminaristi e di giovani religiosi. Ringraziamo Dio per questo. Nello spirito del Sinodo, per favore, coinvolgeteli e sosteneteli nel loro percorso di fede, perchรฉ sono chiamati, attraverso il loro idealismo ed entusiasmo, a essere evangelizzatori gioiosi e convincenti dei loro coetanei.
La mia terza parola per voi รจ profezia. La Chiesa in Myanmar testimonia quotidianamente il Vangelo mediante le sue opere educative e caritative, la sua difesa dei diritti umani, il suo sostegno ai principi democratici. Possiate mettere la comunitร cattolica nelle condizioni di continuare ad avere un ruolo costruttivo nella vita della societร , facendo sentire la vostra voce nelle questioni di interesse nazionale, particolarmente insistendo sul rispetto della dignitร e dei diritti di tutti, in modo speciale dei piรน poveri e vulnerabili. Sono fiducioso che la strategia pastorale quinquennale, che la Chiesa ha sviluppato nel piรน ampio contesto della costruzione dello Stato, porterร frutto abbondante non solo per il futuro delle comunitร locali, ma anche dellโintero Paese. Mi riferisco specialmente alla necessitร di proteggere lโambiente e di assicurare un corretto utilizzo delle ricche risorse naturali del Paese a beneficio delle generazioni future. La custodia del dono divino della creazione non puรฒ essere separata da una sana ecologia umana e sociale. Infatti, ยซla cura autentica delle nostre relazioni con la natura รจ inseparabile dalla fraternitร , dalla giustizia e dalla fedeltร nei confronti degli altriยป (Enc. Laudato siโ, 70).
Cari fratelli Vescovi, ringrazio Dio per questo momento di comunione e prego che questo nostro stare insieme ci rafforzerร nellโimpegno ad essere pastori fedeli e servitori del gregge che Cristo ci ha affidato. So che il vostro ministero รจ impegnativo e che, insieme ai vostri sacerdoti, spesso faticate sotto ยซil peso della giornata e il caldoยป (Mt 20,12). Vi esorto a mantenere lโequilibrio nella salute fisica come in quella spirituale, e a darvi pensiero, in modo paterno, della salute dei vostri preti.
E parlando di salute spirituale, ricordate il primo compito del vescovo. Quando i primi cristiani hanno ricevuto le lamentele degli ellenisti perchรฉ non erano curati bene le loro vedove e i loro figli, si sono riuniti gli apostoli e hanno โinventatoโ i diaconi. E Pietro annuncia questa notizia e annuncia anche il compito del vescovo dicendo cosรฌ: โA noi spettano la preghiera e lโannuncio della Parolaโ (cfr At 6,1-6). La preghiera รจ il primo compito del vescovo. Ognuno di noi vescovi dovrร domandarsi, alla sera, nellโesame di coscienza: โQuante ore ho pregato oggi?โ.
Cari fratelli, vi esorto a mantenerre lโequilibrio nella salute fisica e spirituale. Soprattutto, vi incoraggio a crescere ogni giorno nella preghiera e nellโesperienza dellโamore riconciliante di Dio, perchรฉ รจ la base della vostra identitร sacerdotale, la garanzia della soliditร della vostra predicazione e la fonte della caritร pastorale con la quale conducete il popolo di Dio sui sentieri della santitร e della veritร . Con grande affetto invoco la grazia del Signore su di voi, sui sacerdoti, i religiosi e su tutti i laici delle vostre Chiese locali. Vi chiedo, per favore, di non dimenticarvi di pregare per me.
E adesso vi invito a pregare tutti insieme, voi in birmano, io in spagnolo, lโAve Maria alla Madonna.
[Ave Maria]
Vi benedica Dio Onnipotente Padre e Figlio e Spirito Santo.
