Il Vangelo del Giorno, 30 dicembre 2015 – Lc 2, 36-40

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Il testo ed il commento al Vangelo del 30 dicembre 2015 – Lc 2, 36-40, Tempo di Natale – Anno I.

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  • Colore liturgico: bianco
  • Le letture del giorno: 1 Gv 2, 12-17; Sal 95; Lc 2, 36-40

Lc 2, 36-40
Dal Vangelo secondo Luca

[Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore.] C’era una profetessa, Anna, figlia di Fanuรจle, della tribรน di Aser. Era molto avanzata in etร , aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro cittร  di Nร zaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.

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C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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Bruno Ferrero – Storie di Natale, d’Avvento e d’epifania

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Commenti al Vangelo di Lc 2, 36-40

Lc 2, 36-40ย 

Commento di Paolo Curtaz

Una donna rimasta vedova in giovane etร  che passa il suo tempo dando una mano alle faccende domestiche (le uniche concesse ad una donna!) nel ricostituito tempio di Gerusalemme. Sono pochi coloro che riconoscono e accolgono il Signore: Maria e Giuseppe, i pastori, Simeone e ora questa donna che tanto assomiglia alle vecchine delle nostre parrocchie, sempre ai primi banchi a sgranare rosari e presidiare ogni celebrazione. รˆ bellissimo il fatto che fra i pochi che accolgono Dio ci siano proprio loro! Le tante โ€œAnnaโ€ che ancora tengono duro e che garantiscono un minimo di continuitร  con il passatoโ€ฆ Il Signore non ha la puzza sotto il naso, non vuole la novitร  a tutti i costi, non vuole accanto a sรฉ solo persone dinamiche e giovani: anche le persone anziane sanno vivere con veritร  la grande novitร  della nascita di Dio. Cosรฌ il Signore ci รจ accanto in ogni momento della nostra vita. Allora, sorelle e fratelli anziani che, come Simeone e Anna frequentate assiduamente il tempio, sappiate che la vostra presenza e il vostro servizio sono preziosi agli occhi di Dio. Dimorate nella fede e nella gioia natalizia!

Commento dei Carmelitani

[ads2] Nei primi due capitoli di Luca, tutto ruota attorno alla nascita di due creature: Giovanni e Gesรน. I due capitoli ci fanno sentire il profumo del Vangelo di Luca. In essi, lโ€™ambiente รจ di tenerezza e di lode. Dallโ€™inizio alla fine, si loda e si canta la misericordia di Dio: i cantici di Maria (Lc 1,46-55), di Zaccaria (Lc 1,68-79), degli angeli (Lc 2,14), di Simeone (Lc 2,29-32). Finalmente, Dio viene per compiere le sue promesse, e le compie a favore dei poveri, degli anawim, di coloro che sanno perseverare e sperare nella sua venuta: Elisabetta, Zaccaria, Maria, Giuseppe, Simeone, Anna, i pastori.

I capitoli 1 e 2 del Vangelo di Luca sono molto conosciuti, ma poco approfonditi. Luca scrive imitando gli scritti dellโ€™AT. Eโ€™ come se i primi due capitoli del suo vangelo fossero lโ€™ultimo capitolo dellโ€™AT che apre la porta per la venuta del Nuovo. Questi due capitoli sono il cardine tra il Nuovo e lโ€™Antico Testamento. Luca vuole dimostrare che le profezie si stanno realizzando. Giovanni e Gesรน compiono lโ€™Antico ed iniziano il Nuovo.

Luca 2,36-37: La vita della profetessa Anna. โ€œIn quel tempo, cโ€™era una profetessa, Anna, figlia di Fanuele, della tribรน di Aser molto avanzata in etร , aveva vissuto col marito sette anni dal tempo in cui era ragazza, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere.โ€ Come Giuditta (Gd 8,1-6), anche Anna รจ vedova. Come Debora (Jz 4,4), anche lei รจ profetessa. Cioรจ, รจ una persona che comunica qualcosa di Dio e che ha unโ€™apertura speciale verso le cose della fede fino al punto di poterle comunicare agli altri. Anna si รจ sposata giovane, ha vissuto da sposata sette anni, รจ rimasta vedova e continua a dedicarsi a Dio fino allโ€™etร  di ottantaquattro anni. Oggi, in quasi tutte le nostre comunitร , nel mondo intero, si incontrano un gruppo di signore di una certa etร , molte di loro vedove, la cui vita si riassume nella preghiera e nellโ€™essere presenti alle celebrazioni e nel servizio al prossimo.

Luca 2,38: Anna e il bambino Gesรน. โ€œSopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemmeโ€. Giunse al tempio nel momento in cui Simeone abbracciava il bambino e conversava con Maria sul futuro del figlio (Lc 2,25-35). Luca suggerisce che Anna prenda parte a questo gesto. Lo sguardo di Anna รจ uno sguardo di fede. Lei vede un bambino nelle braccia di sua madre e scopre in lui il Salvatore del mondo.

Luca 2,39-40: La vita di Gesรน a Nazaret. โ€œQuando ebbero tutto compiuto secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro cittร  di Nazaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era sopra di luiโ€. In queste poche parole, Luca comunica qualcosa del mistero dellโ€™incarnazione. โ€œIl Verbo si fece carne e fissรฒ tra di noi la sua dimoraโ€ (Gv 1,14). Il Figlio di Dio si fece uguale a noi in tutto ed assunse la condizione di servo (Filip 2,7). Fu obbediente fino alla morte ed alla morte di croce (Filip 2,8). Visse trentatre anni fra di noi, e di questi trenta li visse a Nazaret. Se vogliamo sapere come fu la vita del Figlio di Dio durante gli anni che visse a Nazaret, dobbiamo cercare di conoscere la vita di qualsiasi nazareno di quellโ€™epoca, cambiare il nome, dargli il nome di Gesรน e conosceremo la vita del Figlio di Dio nei trenta e tre anni della sua vita, in tutto uguale a noi, tranne che nel peccato (Eb 4,15). In questi anni della sua vita, โ€œil bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era sopra di luiโ€. In un altro passaggio, Luca afferma la stessa cosa con altre parole. Dice che il bambino โ€œcresceva in sapienza, etร  e grazia davanti a Dio e agli uominiโ€ (Lc 2,52). Crescere in sapienza significa assimilare la conoscenza, lโ€™esperienza umana accumulata lungo i secoli: i tempi, le feste, le medicine, le piante, le preghiere, le usanze, ecc. Ciรฒ si impara vivendo e convivendo nella comunitร  naturale della gente. Crescere in etร  significa nascere piccolo, crescere e diventare adulto. Eโ€™ il processo di ogni essere umano con le sue gioie e le sue tristezze, le sue scoperte e frustrazioni, le sue rabbie e i suoi amori. Ciรฒ si impara vivendo e convivendo in famiglia, con i genitori, i fratelli e le sorelle, i parenti. Crescere in grazia significa: scoprire la presenza di Dio nella vita, la sua azione in tutto ciรฒ che succede, la vocazione, la sua chiamata. La lettera agli Ebrei dice che: โ€œPur essendo Figlio, imparรฒ lโ€™obbedienza dalle cose che patรฌโ€ (Eb 5,8).

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