Il testo ed il commento al Vangelo di oggi – Lc 21, 20-28, 26 novembre 2015, XXXIV Settimana del Tempo Ordinario – Anno I.
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San Silvestro, Abate
- Colore liturgico: bianco
- Le letture del giorno: Dn 6, 11-27; Sal da Dn 3; Lc 21, 20-28
Lc 21, 20-28
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซQuando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, allora sappiate che la sua devastazione รจ vicina. Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano verso i monti, coloro che sono dentro la cittร se ne allontanino, e quelli che stanno in campagna non tornino in cittร ; quelli infatti saranno giorni di vendetta, affinchรฉ tutto ciรฒ che รจ stato scritto si compia. In quei giorni guai alle donne che sono incinte e a quelle che allattano, perchรฉ vi sarร grande calamitร nel paese e ira contro questo popolo. Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri in tutte le nazioni; Gerusalemme sarร calpestata dai pagani finchรฉ i tempi dei pagani non siano compiuti.
Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciรฒ che dovrร accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perchรฉ la vostra liberazione รจ vicinaยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
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Commento al Vangelo di Lc 21, 20-28
(a cura di Paolo Curtaz)
[ads2] Ci avviciniamo agli ultimi giorni dell’anno liturgico e nelle letture che ci vengono proposte prevalgono le pagine apocalittiche del vangelo di Luca. Il linguaggio apocalittico, che conosciamo perchรฉ ampiamente usato dall’evangelista Giovanni, era molto in voga al tempo di Gesรน: attraverso una serie di immagini iperboliche e fantasiose gli autori volevano richiamare l’attenzione del lettore per aprirla ad una particolare visione della realtร . Cosรฌ Luca si serve di questo linguaggio per parlare degli ultimi tempi, della pienezza che sta per arrivare.
ร straordinaria la sua visione: davanti al caos di eventi catastrofici, di guerre, di carestie, di instabilitร politica, Luca invita i suoi fratelli ad alzare lo sguardo. La fine del mondo non รจ una tragedia somigliante ai filmetti catastrofici del cinema americano, ma la manifestazione definitiva della tenerezza di Dio sugli uomini. Il mondo non sta precipitando nel caos ma nella braccia di un Padre che tutti vuole accogliere e salvare. Con questa certezza viviamo operativamente e fattivamente in questo mondo senza aspettare rassegnati ma senza farci prendere da inutili ansie. Sappiamo bene come andranno a finire le cose!

