Il testo ed il commento al Vangelo di oggi – Lc 10, 21-24, 1 dicembre 2015, I Settimana del Tempo di Avvento – Anno I.
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- Colore liturgico: viola
- Le letture del giorno: Is 11, 1-10; Sal.71; Lc 10, 21-24
Lc 10, 21-24
Dal Vangelo secondo Luca
In quella stessa ora Gesรน esultรฒ di gioia nello Spirito Santo e disse: ยซTi rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perchรฉ hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sรฌ, o Padre, perchรฉ cosรฌ hai deciso nella tua benevolenza. Tutto รจ stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi รจ il Figlio se non il Padre, nรฉ chi รจ il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrร rivelarloยป.
E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: ยซBeati gli occhi che vedono ciรฒ che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciรฒ che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciรฒ che voi ascoltate, ma non lo ascoltaronoยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
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Commento al Vangelo di Lc 10, 21-24
[ads2] Beati i nostri occhi che vedono, beati i nostri orecchi che ascoltano, beate le nostre vite che sanno. La fortuna straordinaria di essere cristiani, di avere ricevuto e accolto il messaggio cristiano รจ oggi al centro della nostra giornata, della nostra riflessione. Siamo in cammino di avvento per accogliere ancora una volta lo straordinario annuncio dell’incarnazione, per farci culla, per tornare ad accogliere l’inaudito di Dio. Siamo giร cristiani eppure non lo siamo mai definitivamente, non lo siamo mai per sempre.
Perciรฒ abbiamo bisogno di avvento, perciรฒ prendiamo molto sul serio questo cammino: per combattere il demone dell’abitudine e l’arroganza del sentirci a posto. Beati i nostri occhi. Se vedono, e i nostri orecchi, se ancora odono. E le nostre mani. Se ancora toccano. Beati perchรฉ significa che ci siamo fatti piccoli a sufficienza per poter accogliere la piccolezza di Dio che si consegna ai poveri di cuore, ai modesti, a coloro che il mondo giudica sempre inappropriati. Beati perchรฉ prendiamo coscienza di quale grande dono abbiamo ricevuto nel poter vivere da figli di Dio. Ed esserlo veramente. Con questo spirito riscopriamo ciรฒ che siamo.

