Guai alla nazione peccatrice. I Profeti leggono la storia – con Jean Louis Ska
domenica 9 ottobre 2011
Riprendiamo la lettura della Bibbia da dove l’avevamo lasciata, cioè dalla fine dei libri dei Profeti anteriori. Ma prima di accostarci alla “teologia” dei profeti cosiddetti “scrittori” – che sono di grande risonanza poetica, immaginifica, etica, spirituale – e per collocare dovutamente il senso delle loro parole, abbiamo bisogno di fermarci ancora sulla questione della “storicità” di questi testi. In che misura ciò di cui parlano è riconducibile a una realtà dei fatti storici a cui si riferiscono? Quanto è invece riconducibile all’intenzione degli scrittori di dare fondamento teologico e identitario a una vicenda elaborata visionariamente? Che cosa rimane di quella fede se quasi nulla di ciò che viene raccontato ha riscontro storico? La “teologia tradizionale” afferma che il Dio della Bibbia è un Dio che agisce nella storia, al contrario delle divinità pagane che appartengono al mondo immaginario del mito: se quella storia è così radicalmente diversa da come ci viene presentata in che cosa consiste l’azione di Dio? Ne parliamo con Jean Louis Ska, un biblista che ha riflettuto a lungo sulla questione.
Ascolto Musicale
Carl Loewe – Saul und Samuel op.14,1 – et. CPO
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Suggerimenti di lettura
Jean Louis Ska, La Parola di Dio nei racconti degli uomini, Cittadella editrice 1999; 2010
Fonte: Radio Rai 3 – file real media
Mirror per il file mp3 (in caso di mancato funzionamento del podcast RAI)
