Alle ore 12.15 di oggi Papa Francesco ha ricevuto in Udienza, nellโAula Paolo VI, gli aderenti al Movimento Apostolico Ciechi (MAC) e alla Piccola Missione per i Sordomuti.
Nel corso dellโincontro, al quale hanno preso parte anche i membri dellโUnione Italiana Ciechi e Ipovedenti, il Papa ha rivolto ai presenti il discorso che riportiamo di seguito:
DISCORSO DEL SANTO PADREย
Cari fratelli e sorelle, benvenuti!
Saluto il Movimento Apostolico Ciechi, che ha promosso questo incontro in occasione delle sue Giornate della Condivisione; e saluto la Piccola Missione per i Sordomuti, che ha coinvolto molte realtร dei sordi in Italia. Ringrazio per le parole rivolte dai due responsabili; ed estendo il mio saluto ai membri dellโUnione Italiana Ciechi e Ipovedenti che partecipano a questo incontro.
Vorrei fare con voi una breve riflessione a partire dal tema “Testimoni del Vangelo per una cultura dellโincontro“.
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La prima cosa che osservo รจ che questa espressione termina con la parola “incontro”, ma allโinizio presupponeย un altro incontro, quello con Gesรน Cristo. In effetti, per essere testimoni del Vangelo, bisogna averย incontratoย Lui, Gesรน. Chi lo conosce veramente, diventa suo testimone. Come la Samaritana โ abbiamo letto domenica scorsa โ: quella donna incontra Gesรน, parla con Lui, e la sua vita cambia; lei torna dalla sua gente e dice: “Venite a vedere uno che mi ha detto tutto quello che ho fatto, forse รจ il Messia!” (cfrGvย 4,29).
Testimone del Vangelo รจ uno che ha incontrato Gesรน Cristo, che lo ha conosciuto, o meglio, si รจ sentitoย conosciuto da Lui, ri-conosciuto, rispettato, amato, perdonato, e questo incontro lo ha toccato in profonditร , lo ha riempito di una gioia nuova, un nuovo significato per la vita. E questo traspare, si comunica, si tramette agli altri.
Ho ricordato la Samaritana perchรฉ รจ un esempio chiaro del tipo di persone che Gesรน amava incontrare, per fare di loro dei testimoni:persone emarginate, escluse, disprezzate. La samaritana lo era in quanto donna e in quanto samaritana, perchรฉ i samaritani erano molto disprezzati dai giudei. Ma pensiamo a tanti che Gesรน ha voluto incontrare, soprattutto persone segnate dallaย malattiaย e dalladisabilitร , per guarirle e restituirle alla piena dignitร . Eโ molto importante che proprio queste persone diventano testimoni di un nuovo atteggiamento, che possiamo chiamareย cultura dellโincontro. Esempio tipico รจ la figura del cieco nato, che ci verrร ripresentata domani, nel Vangelo della Messa (Gvย 9,1-41).
Quellโuomo era cieco dalla nascita ed era emarginato in nome di una falsa concezione che lo riteneva colpito da una punizione divina. Gesรน rifiuta radicalmente questo modo di pensare – che รจ un modo veramente blasfemo! – e compie per il cieco “lโopera di Dio”, dandogli la vista. Ma la cosa notevole รจ che questโuomo,ย a partire da ciรฒ che gli รจ accaduto, diventa testimone di Gesรน e della sua opera, che รจย lโopera di Dio, della vita, dellโamore, della misericordia. Mentre i capi dei farisei, dallโalto della loro sicurezza, giudicano sia lui che Gesรน come “peccatori”, il cieco guarito, con semplicitร disarmante, difende Gesรน e alla fine professa la fede in Lui, e condivide anche la sua sorte: Gesรน viene escluso, e anche lui viene escluso. Ma in realtร , quellโuomo รจ entrato a far parte della nuova comunitร , basata sulla fede in Gesรน e sullโamore fraterno.
Ecco le due culture opposte. La cultura dellโincontro e la cultura dellโesclusione, la cultura del pregiudizio, perchรฉ si pregiudica e si esclude. La persona malata o disabile, proprio a partire dalla sua fragilitร , dal suo limite, puรฒ diventare testimone dellโincontro: lโincontro con Gesรน, che apre alla vita e alla fede, e lโincontro con gli altri, con la comunitร . In effetti,ย solo chi riconosce la propria fragilitร , il proprio limite puรฒ costruire relazioni fraterne e solidali, nella Chiesa e nella societร .
Cari amici, vi ringrazio di essere venuti e vi incoraggio ad andare avanti su questa strada, in cui giร camminate. Voi del Movimento Apostolico Ciechi, facendo fruttificare il carisma di Maria Motta, donna piena di fede e di spirito apostolico. E voi della Piccola Missione per i Sordomuti, nella scia dal venerabile Don Giuseppe Gualandi. E tutti voi, qui presenti, lasciatevi incontrare da Gesรน: solo Lui conosce veramente il cuore dellโuomo, solo Lui puรฒ liberarlo dalla chiusura e dal pessimismo sterile e aprirlo alla vita e alla speranza.
Prima di impartire ai presenti la Benedizione Apostolica, il Santo Padre ha pronunciato le parole che seguono:
E adesso guardiamo la Madonna. In Lei รจ stato grande il primo incontro: lโincontro tra Dio e lโumanitร . Chiediamo alla Madonna che ci aiuti ad andare avanti in questa cultura dellโincontro. E la preghiamo con lโAve Maria.
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