Pubblichiamo (la Sala Stampa Vaticana) di seguito il testo della Relazione finale del Sinodo dei Vescovi al Santo Padre Francesco, al termine della XIV Assemblea generale ordinaria (4-25 ottobre 2015) sul tema โLa vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneoโ.
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INTRODUZIONE
I PARTE
LA CHIESA IN ASCOLTO DELLA FAMIGLIA
Capitolo I
La famiglia e il contesto antropologico-culturale
- Pubblicitร -
Il contesto socio-culturale
Il contesto religioso
Il cambiamento antropologico
Le contraddizioni culturali
Conflitti e tensioni
Fragilitร e forza della famiglia
Capitolo II
La famiglia e il contesto socio-economico
La famiglia insostituibile risorsa della societร
Politiche in favore della famiglia
Solitudine e precarietร
Economia ed equitร
Povertร ed esclusione
Ecologia e famiglia
Capitolo III
Famiglia, inclusione e societร
La terza etร
La vedovanza
Lโultima stagione della vita e il lutto in famiglia
Persone con bisogni speciali
Le persone non sposate
Migranti, profughi, perseguitati
Alcune sfide peculiari
I bambini
La donna
Lโuomo
I giovani
Capitolo IV
Famiglia, affettivitร e vita
La rilevanza della vita affettiva
La formazione al dono di sรฉ
Fragilitร e immaturitร
Tecnica e procreazione umana
La sfida per la pastorale
II PARTE
LA FAMIGLIA NEL PIANO DI DIO
Capitolo I
La famiglia nella storia della salvezza
La pedagogia divina
Lโicona della Trinitร nella famiglia
La famiglia nella Sacra Scrittura
Gesรน e la famiglia
Capitolo II
La famiglia nel Magistero della Chiesa
Lโinsegnamento del Concilio Vaticano II
Paolo VI
Giovanni Paolo II
Benedetto XVI
Francesco
Capitolo III
La famiglia nella dottrina cristiana
Matrimonio nellโordine della creazione e pienezza sacramentale
Indissolubilitร e feconditร dellโunione sponsale
I beni della famiglia
Veritร e bellezza della famiglia
Capitolo IV
Verso la pienezza ecclesiale della famiglia
Lโintimo legame tra Chiesa e famiglia
La grazia della conversione e del compimento
La misericordia nel cuore della rivelazione
III PARTE
LA MISSIONE DELLA FAMIGLIA
Capitolo I
La formazione della famiglia
La preparazione al matrimonio
La celebrazione nuziale
I primi anni della vita familiare
La formazione dei presbiteri e di altri operatori pastorali
Capitolo II
Famiglia, generativitร , educazione
La trasmissione della vita
La responsabilitร generativa
Il valore della vita in tutte le sue fasi
Adozione e affido
Lโeducazione dei figli
Capitolo III
Famiglia e accompagnamento pastorale
Situazioni complesse
Accompagnamento in diverse situazioni
Discernimento e integrazione
Capitolo IV
Famiglia ed evangelizzazione
La spiritualitร familiare
La famiglia soggetto della pastorale
Il rapporto con le culture e con le istituzioni
Lโapertura alla missione
CONCLUSIONE
Preghiera alla Santa Famiglia
[/toggle]
SIGLE
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AA |
Concilio Ecumenico Vaticano II, Decreto Apostolicam Actuositatem (18 novembre 1965) |
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AG |
Concilio Ecumenico Vaticano II, Decreto Ad Gentes (7 dicembre 1965) |
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CCC |
Catechismo della Chiesa Cattolica (15 agosto 1997) |
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CiV |
Benedetto XVI, Lettera Enciclica Caritas in Veritate (29 giugno 2009) |
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DC |
Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi, Istruzione Dignitas Connubii (25 gennaio 2005) |
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DCE |
Benedetto XVI, Lettera Enciclica Deus Caritas Est (25 dicembre 2005) |
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DeV |
San Giovanni Paolo II, Lettera Enciclica Dominum et Vivificantem (18 maggio 1986) |
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GS |
Concilio Ecumenico Vaticano II, Costituzione Pastorale Gaudium et Spes (7 dicembre 1965) |
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EdE |
San Giovanni Paolo II, Lettera Enciclica Ecclesia de Eucharistia (17 aprile 2003) |
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EG |
Francesco, Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium (24 novembre 2013) |
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EN |
Beato Paolo VI, Esortazione Apostolica Evangelii Nuntiandi (8 dicembre 1975) |
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EV |
San Giovanni Paolo II, Lettera Enciclica Evangelium Vitae (25 marzo 1995) |
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FC |
San Giovanni Paolo II, Esortazione Apostolica Familiaris Consortio (22 novembre 1981) |
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IL |
III Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi, Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dellโevangelizzazione, Instrumentum Laboris (24 giugno 2014) |
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LF |
Francesco, Lettera Enciclica Lumen Fidei (29 giugno 2013) |
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LG |
Concilio Ecumenico Vaticano II, Costituzione Dogmatica Lumen Gentium (21 novembre1964) |
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LS |
Francesco, Enciclica Laudato Si’ (24 maggio 2015) |
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MV |
Francesco, Bolla Misericordiae Vultus (11 aprile 2015) |
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NA |
Concilio Ecumenico Vaticano II, Decreto Nostra Aetate (28 ottobre 1965) |
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NMI |
San Giovanni Paolo II, Lettera Apostolica Novo Millennio Ineunte (6 gennaio 2001) |
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RM |
San Giovanni Paolo II, Lettera Enciclica Redemptoris Missio (7 dicembre 1990) |
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VS |
San Giovanni Paolo II, Lettera Enciclica Veritatis Splendor (6 agosto 1993) |
[ads2]INTRODUZIONE
1. Noi Padri, riuniti in Sinodo intorno a Papa Francesco, Lo ringraziamo per averci convocato a riflettere con Lui, e sotto la Sua guida, sulla vocazione e la missione della famiglia oggi. A Lui offriamo il frutto del nostro lavoro con umiltร , nella consapevolezza dei limiti che esso presenta. Possiamo tuttavia affermare che abbiamo costantemente tenuto presenti le famiglie del mondo, con le loro gioie e speranze, con le loro tristezze e angosce. I discepoli di Cristo sanno che ยซnulla vi รจ di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore. La loro comunitร , infatti, รจ composta di uomini i quali, riuniti insieme nel Cristo, sono guidati dallo Spirito Santo nel loro pellegrinaggio verso il Regno del Padre, ed hanno ricevuto un messaggio di salvezza da proporre a tutti. Perciรฒ la comunitร dei cristiani si sente realmente e intimamente solidale con il genere umano e con la sua storiaยป (GS, 1). Ringraziamo il Signore per la generosa fedeltร con cui tante famiglie cristiane rispondono alla loro vocazione e missione, anche dinanzi a ostacoli, incomprensioni e sofferenze. A queste famiglie va lโincoraggiamento di tutta la Chiesa che unita al suo Signore e sorretta dallโazione dello Spirito, sa di avere una parola di veritร e di speranza da rivolgere a tutti gli uomini. Lo ha ricordato Papa Francesco nella celebrazione con cui si รจ aperta lโultima tappa di questo cammino sinodale dedicato alla famiglia: ยซDio non ha creato lโessere umano per vivere in tristezza o per stare solo, ma per la felicitร , per condividere il suo cammino con unโaltra persona che gli sia complementare [โฆ]. ร lo stesso disegno che Gesรน [โฆ] riassume con queste parole: โDallโinizio della creazione [Dio] li fece maschio e femmina; per questo lโuomo lascerร suo padre e sua madre e si unirร a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Cosรฌ non sono piรน due, ma una sola carneโ (Mc 10,6-8; cf. Gen 1,27; 2,24)ยป. Dio ยซunisce i cuori di un uomo e una donna che si amano e li unisce nellโunitร e nellโindissolubilitร . Ciรฒ significa che lโobiettivo della vita coniugale non รจ solamente vivere insieme per sempre, ma amarsi per sempre! Gesรน ristabilisce cosรฌ lโordine originario ed originante. [โฆ] solo alla luce della follia della gratuitร dellโamore pasquale di Gesรน apparirร comprensibile la follia della gratuitร di un amore coniugale unico e usque ad mortemยป (Omelia della Messa di apertura del Sinodo, 4 ottobre 2015).
2. Grembo di gioie e di prove, la famiglia รจ la prima e fondamentale โscuola di umanitร โ (cf. GS, 52). Nonostante i segnali di crisi dellโistituto familiare, nei vari contesti, il desiderio di famiglia resta vivo nelle giovani generazioni. La Chiesa, esperta in umanitร e fedele alla sua missione, annuncia con convinzione profonda il โVangelo della famigliaโ: ricevuto con la Rivelazione di Gesรน Cristo e ininterrottamente insegnato dai Padri, dai Maestri della spiritualitร e dal Magistero della Chiesa. La famiglia assume per il cammino della Chiesa unโimportanza speciale: ยซTanto era lโamore che [Dio] ha incominciato a camminare con lโumanitร , ha incominciato a camminare con il suo popolo, finchรฉ giunse il momento maturo e diede il segno piรน grande del suo amore: il suo Figlio. E suo Figlio dove lo ha mandato? In un palazzo? In una cittร ? A fare unโimpresa? Lโha mandato in una famiglia. Dio รจ entrato nel mondo in una famiglia. E ha potuto farlo perchรฉ quella famiglia era una famiglia che aveva il cuore aperto allโamore, aveva le porta aperteยป (Francesco, Discorso alla Festa delle Famiglie, Philadelphia, 27 settembre 2015). Le famiglie di oggi sono inviate come โdiscepoli missionariโ (cf. EG, 120). In questo senso รจ necessario che la famiglia si riscopra come soggetto imprescindibile per lโevangelizzazione.
3. Sulla realtร della famiglia, il Papa ha chiamato a riflettere il Sinodo dei Vescovi. ยซGiร il convenire in unum attorno al Vescovo di Roma รจ evento di grazia, nel quale la collegialitร episcopale si manifesta in un cammino di discernimento spirituale e pastoraleยป (Francesco, Discorso in occasione della Veglia di preghiera in preparazione al Sinodo Straordinario sulla famiglia, 4 ottobre 2014). Nellโarco di due anni si sono svolte lโAssemblea Generale Straordinaria (2014) e lโAssemblea Generale Ordinaria (2015), che hanno assunto il compito di ascolto dei segni di Dio e della storia degli uomini, nella fedeltร al Vangelo. Il frutto del primo appuntamento sinodale, al quale il Popolo di Dio ha dato il suo importante contributo, รจ confluito nella Relatio Synodi. Il nostro dialogo e la nostra riflessione sono stati ispirati da un triplice atteggiamento. Lโascolto della realtร della famiglia oggi, nella prospettiva della fede, con la complessitร delle sue luci e delle sue ombre. Lo sguardo sul Cristo, per ripensare con rinnovata freschezza ed entusiasmo la rivelazione, trasmessa nella fede della Chiesa. Il confronto nello Spirito Santo, per discernere le vie con cui rinnovare la Chiesa e la societร nel loro impegno per la famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna. Lโannuncio cristiano che riguarda la famiglia รจ davvero una buona notizia. La famiglia, oltre che sollecitata a rispondere alle problematiche odierne, รจ soprattutto chiamata da Dio a prendere sempre nuova coscienza della propria identitร missionaria. LโAssemblea sinodale รจ stata arricchita dalla presenza di coppie e di famiglie allโinterno di un dibattito che le riguarda direttamente. Conservando il prezioso frutto dellโAssemblea precedente, dedicato alle sfide sulla famiglia, abbiamo rivolto lo sguardo alla sua vocazione e missione nella Chiesa e nel mondo contemporaneo.
I PARTE
LA CHIESA IN ASCOLTO DELLA FAMIGLIA
4. Il mistero della creazione della vita sulla terra ci riempie di incanto e stupore. La famiglia basata sul matrimonio dellโuomo e della donna รจ il luogo magnifico e insostituibile dellโamore personale che trasmette la vita. Lโamore non si riduce allโillusione del momento, lโamore non รจ fine a se stesso, lโamore cerca lโaffidabilitร di un โtuโ personale. Nella promessa reciproca di amore, nella buona e nella cattiva sorte, lโamore vuole continuitร di vita, fino alla morte. Il desiderio fondamentale di formare la rete amorevole, solida ed intergenerazionale della famiglia si presenta significativamente costante, al di lร dei confini culturali e religiosi e dei cambiamenti sociali. Nella libertร del โsรฌโ scambiato dallโuomo e dalla donna per tutta la vita, si fa presente e si sperimenta lโamore di Dio. Per la fede cattolica il matrimonio รจ segno sacro in cui diventa efficace lโamore di Dio per la sua Chiesa. La famiglia cristiana pertanto รจ parte della Chiesa vissuta: una โChiesa domesticaโ.
La coppia e la vita nel matrimonio non sono realtร astratte, rimangono imperfette e vulnerabili. Per questo รจ sempre necessaria la volontร di convertirsi, di perdonare e di ricominciare. Nella nostra responsabilitร , come Pastori, ci preoccupiamo per la vita delle famiglie. Desideriamo prestare ascolto alla loro realtร di vita e alle loro sfide, ed accompagnarli con lo sguardo amorevole del Vangelo. Desideriamo dare loro forza ed aiutarle a cogliere la loro missione oggi. Desideriamo accompagnarle con cuore grande anche nelle loro preoccupazioni, dando loro coraggio e speranza a partire dalla misericordia di Dio.
Capitolo I
La famiglia e il contesto antropologico-culturale
Il contesto socio-culturale
5. Docili a ciรฒ che lo Spirito Santo ci chiede, ci avviciniamo alle famiglie di oggi nella loro diversitร , sapendo che ยซCristo, il nuovo Adamo [โฆ] rivela pienamente lโuomo a se stessoยป (GS, 22).Volgiamo la nostra attenzione alle sfide contemporanee che influiscono su molteplici aspetti della vita. Siamo consapevoli dellโorientamento principale dei cambiamenti antropologico-culturali, in ragione dei quali gli individui sono meno sostenuti che in passato dalle strutture sociali nella loro vita affettiva e familiare. Dโaltra parte, bisogna egualmente considerare gli sviluppi di un individualismo esasperato che snatura i legami familiari, facendo prevalere lโidea di un soggetto che si costruisce secondo i propri desideri, togliendo forza ad ogni legame. Pensiamo alle madri e ai padri, ai nonni, ai fratelli e alle sorelle, ai parenti prossimi e lontani, e al legame tra due famiglie che tesse ogni matrimonio. Non dobbiamo tuttavia dimenticare la realtร vissuta: la soliditร dei legami familiari continua ovunque a tenere in vita il mondo. Rimane grande la dedizione alla cura della dignitร di ogni persona โ uomo, donna e bambini โ, dei gruppi etnici e delle minoranze, cosรฌ come alla difesa dei diritti di ogni essere umano di crescere in una famiglia. La loro fedeltร non รจ onorata se non si riafferma una chiara convinzione del valore della vita familiare, in particolare facendo affidamento alla luce del Vangelo anche nelle diverse culture. Siamo consapevoli dei forti cambiamenti che il mutamento antropologico culturale in atto determina in tutti gli aspetti della vita, e rimaniamo fermamente persuasi che la famiglia sia dono di Dio, il luogo in cui Egli rivela la potenza della sua grazia salvifica. Anche oggi il Signore chiama lโuomo e la donna al matrimonio, li accompagna nella loro vita familiare e si offre ad essi come dono ineffabile; รจ uno dei segni dei tempi che la Chiesa รจ chiamata a scrutare e interpretare ยซalla luce del Vangelo, cosรฌ che, in modo adatto a ciascuna generazione, possa rispondere ai perenni interrogativi degli uomini sul senso della vita presente e futura e sulle loro relazioni reciproche. Bisogna infatti conoscere e comprendere il mondo in cui viviamo, le sue attese, le sue aspirazioni e il suo carattere spesso drammaticoยป (GS, 4).
Il contesto religioso
6. La fede cristiana รจ forte e viva. In alcune regioni del mondo, si osserva una rilevante contrazione dellโincidenza religiosa nello spazio sociale, che influisce sulla vita delle famiglie. Questo orientamento tende a relegare la dimensione religiosa nella sfera privata e familiare, e rischia di ostacolare la testimonianza e la missione delle famiglie cristiane nel mondo attuale. Nei contesti sociali di benessere avanzato, le persone rischiano di affidare ogni speranza alla esasperata ricerca del successo sociale e della prosperitร economica. In altre regioni del mondo, gli effetti negativi di un ordine economico mondiale ingiusto inducono a forme di religiositร esposte a estremismi settari e radicali. Occorre pure menzionare i movimenti animati dal fanatismo politico-religioso, spesso ostile al cristianesimo. Creando instabilitร e seminando disordine e violenza, essi sono causa di tante miserie e sofferenze per la vita delle famiglie. La Chiesa รจ chiamata ad accompagnare la religiositร vissuta nelle famiglie per orientarla verso un senso evangelico.
Il cambiamento antropologico
7. Nelle diverse culture, la relazione e lโappartenenza sono valori importanti che forgiano lโidentitร degli individui. La famiglia offre la possibilitร alla persona di realizzarsi e di contribuire alla crescita degli altri nella societร piรน ampia. La stessa identitร cristiana ed ecclesiale ricevuta nel Battesimo fiorisce nella bellezza della vita familiare. Nella societร odierna si osservano una molteplicitร di sfide che si manifestano in misura maggiore o minore in varie parti del mondo. Nelle diverse culture, non pochi giovani mostrano resistenza agli impegni definitivi riguardanti le relazioni affettive, e spesso scelgono di convivere con un partner o semplicemente di avere relazioni occasionali. La diminuzione della natalitร รจ il risultato di vari fattori, tra cui lโindustrializzazione, la rivoluzione sessuale, il timore della sovrappopolazione, i problemi economici, la crescita di una mentalitร contraccettiva e abortista. La societร dei consumi puรฒ anche dissuadere le persone dallโavere figli anche solo per mantenere la loro libertร e il proprio stile di vita. Alcuni cattolici hanno difficoltร a condurre le loro vite in accordo con lโinsegnamento della Chiesa cattolica sul matrimonio e la famiglia, e a vedere in tale insegnamento la bontร del progetto creativo di Dio per loro. I matrimoni in alcune parti del mondo diminuiscono, mentre le separazioni e i divorzi non sono rari.
Le contraddizioni culturali
8. Le condizioni culturali che agiscono sulla famiglia mostrano in grandi aree del mondo un quadro contrastante, anche sotto lโinfluenza massiccia dei media. Da un lato, il matrimonio e la famiglia godono di grande stima ed รจ tuttora dominante lโidea che la famiglia rappresenti il porto sicuro dei sentimenti piรน profondi e piรน gratificanti. Dallโaltro lato, tale immagine ha talvolta i tratti di aspettative eccessive e di conseguenza di pretese reciproche esagerate. Le tensioni indotte da una esasperata cultura individualistica del possesso e del godimento generano allโinterno delle famiglie dinamiche di insofferenza e di aggressivitร . Si puรฒ menzionare anche una certa visione del femminismo, che denuncia la maternitร come un pretesto per lo sfruttamento della donna e un ostacolo alla sua piena realizzazione. Si registra poi la crescente tendenza a concepire la generazione di un figlio come mero strumento per lโaffermazione di sรฉ, da ottenere con qualsiasi mezzo.
Una sfida culturale odierna di grande rilievo emerge da quellโideologia del โgenderโ che nega la differenza e la reciprocitร naturale di uomo e donna. Essa prospetta una societร senza differenze di sesso, e svuota la base antropologica della famiglia. Questa ideologia induce progetti educativi e orientamenti legislativi che promuovono unโidentitร personale e unโintimitร affettiva radicalmente svincolate dalla diversitร biologica fra maschio e femmina. Lโidentitร umana viene consegnata ad unโopzione individualistica, anche mutevole nel tempo. Nella visione della fede, la differenza sessuale umana porta in sรฉ lโimmagine e la somiglianza di Dio (cf. Gn 1,26-27). ยซQuesto ci dice che non solo lโuomo preso a sรฉ รจ immagine di Dio, non solo la donna presa a sรฉ รจ immagine di Dio, ma anche lโuomo e la donna, come coppia, sono immagine di Dio. [โฆ] Possiamo dire che senza lโarricchimento reciproco in questa relazione โ nel pensiero e nellโazione, negli affetti e nel lavoro, anche nella fede โ i due non possono nemmeno capire fino in fondo che cosa significa essere uomo e donna. La cultura moderna e contemporanea ha aperto nuovi spazi, nuove libertร e nuove profonditร per lโarricchimento della comprensione di questa differenza. Ma ha introdotto anche molti dubbi e molto scetticismo. [โฆ] La rimozione della differenza [โฆ]รจ il problema, non la soluzioneยป (Francesco, Udienza generale, 15 aprile 2015).
Conflitti e tensioni sociali
9. La qualitร affettiva e spirituale della vita familiare รจ gravemente minacciata dalla moltiplicazione dei conflitti, dallโimpoverimento delle risorse, dai processi migratori. Violente persecuzioni religiose, particolarmente nei riguardi delle famiglie cristiane devastano zone intere del nostro pianeta, creando movimenti di esodo e di immense ondate di rifugiati che esercitano grandi pressioni sulle capacitร delle terre di accoglienza. Le famiglie provate in questo modo, molto spesso, sono forzate allo sradicamento e condotte alla soglia della dissoluzione. La fedeltร dei cristiani alla loro fede, la loro pazienza e il loro attaccamento ai paesi di origine รจ sotto ogni aspetto ammirevole. Gli sforzi di tutti i responsabili politici e religiosi per diffondere e proteggere la cultura dei diritti dellโuomo sono ancora insufficienti. Bisogna ancora rispettare la libertร di coscienza e promuovere la coesistenza armoniosa tra tutti i cittadini fondata sulla cittadinanza, lโuguaglianza e la giustizia. Il peso di politiche economiche e sociali inique, anche nelle societร del benessere, incide gravemente sul mantenimento dei figli, sulla cura dei malati e degli anziani. La dipendenza dallโalcol, dalle droghe o dal gioco dโazzardo รจ talora espressione di queste contraddizioni sociali e del disagio che ne consegue nella vita delle famiglie. Lโaccumulo di ricchezza nelle mani di pochi e la distrazione di risorse destinate al progetto familiare accrescono lโimpoverimento delle famiglie in molte regioni del mondo.
Fragilitร e forza della famiglia
10. La famiglia, fondamentale comunitร umana, nellโodierna crisi culturale e sociale, patisce dolorosamente il suo indebolimento e la sua fragilitร . Nondimeno essa mostra di poter trovare in se stessa il coraggio di fronteggiare lโinadeguatezza e la latitanza delle istituzioni nei confronti della formazione della persona, della qualitร del legame sociale, della cura dei soggetti piรน vulnerabili. ร dunque particolarmente necessario apprezzare adeguatamente la forza della famiglia, per poterne sostenere le fragilitร . Una tale forza risiede essenzialmente nella sua capacitร di amare e di insegnare ad amare. Per quanto ferita possa essere una famiglia, essa puรฒ sempre crescere a partire dallโamore.
Capitolo II
La famiglia e il contesto socio-economico
La famiglia insostituibile risorsa della societร
11. ยซLa famiglia รจ una scuola di umanitร piรน ricca […] รจ il fondamento della societร ยป (GS, 52).Lโinsieme dei rapporti di parentela, al di lร del ristretto nucleo familiare, offre un prezioso sostegno nellโeducazione dei figli, nella trasmissione dei valori, nella custodia dei legami tra le generazioni, nellโarricchimento di una spiritualitร vissuta. Mentre in alcune regioni del mondo questo dato appartiene profondamente alla cultura sociale diffusa, altrove esso appare soggetto a logoramento. Di certo, in unโepoca di accentuata frammentazione delle situazioni di vita, i molteplici livelli e le sfaccettature delle relazioni tra familiari e parenti costituiscono spesso gli unici punti di connessione con le origini e i legami familiari. Il sostegno della rete familiare รจ ancor piรน necessario dove mobilitร lavorativa, migrazioni, catastrofi e fuga dalla propria terra compromettono la stabilitร del nucleo parentale.
Politiche in favore della famiglia
12. Le autoritร responsabili del bene comune debbono sentirsi seriamente impegnate nei confronti di questo bene sociale primario che รจ la famiglia. La preoccupazione che deve guidare lโamministrazione della societร civile รจ quella di permettere e promuovere politiche familiari che sostengano e incoraggino le famiglie, in primo luogo quelle piรน disagiate. ร necessario riconoscere piรน concretamente lโazione compensativa della famiglia nel contesto dei moderni โsistemi di welfareโ: essa ridistribuisce risorse e svolge compiti indispensabili al bene comune, contribuendo a riequilibrare gli effetti negativi della disequitร sociale. ยซLa famiglia merita una speciale attenzione da parte dei responsabili del bene comune, perchรฉ รจ la cellula fondamentale della societร , che apporta legami solidi di unione sui quali si basa la convivenza umana e, con la generazione e lโeducazione dei suoi figli, assicura il rinnovamento e il futuro della societร ยป (Francesco, Discorso allโAeroporto di El Alto in Bolivia, 8 luglio 2015).
Solitudine e precarietร
13. Nei contesti culturali in cui le relazioni sono rese fragili da stili di vita egoistici, la solitudine diventa sempre piรน una condizione diffusa. Spesso solo il senso della presenza di Dio sostiene le persone dinanzi a questo vuoto. La sensazione generale di impotenza nei confronti di una realtร socio-economica opprimente, della crescente povertร e della precarietร lavorativa, impone sempre piรน spesso la ricerca di impiego lontano dalla famiglia, al fine di poterla sostenere. Tale necessitร determina lunghe assenze e separazioni che indeboliscono le relazioni e isolano i membri della famiglia gli uni dagli altri. ร responsabilitร dello Stato creare le condizioni legislative e di lavoro per garantire lโavvenire dei giovani e aiutarli a realizzare il loro progetto di fondare una famiglia. La corruzione, che mina talvolta queste istituzioni, intacca profondamente la fiducia e la speranza delle nuove generazioni, e non solo di esse. Le conseguenze negative di questa sfiducia sono evidenti: dalla crisi demografica alle difficoltร educative, dalla fatica nellโaccogliere la vita nascente allโavvertire la presenza degli anziani come un peso, fino al diffondersi di un disagio affettivo che talvolta sfocia nella aggressivitร e nella violenza.
Economia ed equitร
14. Il condizionamento materiale ed economico ha un influsso sulla vita familiare nei due sensi: puรฒ contribuire alla sua crescita e facilitare il suo sbocciare oppure ostacolare il suo fiorire, la sua unitร e la sua coerenza. Le coercizioni economiche escludono lโaccesso delle famiglie allโeducazione, alla vita culturale e alla vita sociale attiva. Lโattuale sistema economico produce diverse forme di esclusione sociale. Le famiglie soffrono in modo particolare i problemi che riguardano il lavoro. Le possibilitร per i giovani sono poche e lโofferta di lavoro รจ molto selettiva e precaria. Le giornate lavorative sono lunghe e spesso appesantite da lunghi tempi di trasferta. Questo non aiuta i familiari a ritrovarsi tra loro e con i figli, in modo da alimentare quotidianamente le loro relazioni. La ยซcrescita in equitร ยป esige ยซdecisioni, programmi, meccanismi e processi specificamente orientati a una migliore distribuzione delle entrateยป (EG, 204) e una promozione integrale dei poveri diventi effettiva. Politiche familiari adeguate sono necessarie alla vita familiare come condizione di un avvenire vivibile, armonioso e degno.
Povertร ed esclusione
15. Alcuni gruppi sociali e religiosi si trovano ovunque ai margini della societร : migranti, zingari, senzatetto, profughi e rifugiati, gli intoccabili secondo il sistema delle caste e coloro che sono affetti da malattie con stigma sociale. Anche la Santa famiglia di Nazaret ha conosciuto lโesperienza amara della emarginazione e del rifiuto (cf. Lc 2,7; Mt 2,13-15). La parola di Gesรน sul giudizio finale, a tale riguardo, รจ inequivocabile: ยซOgni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli piรน piccoli, lโavete fatto a meยป (Mt 25,40). Il sistema economico attuale produce nuovi tipi di esclusione sociale, che rendono spesso i poveri invisibili agli occhi della societร . La cultura dominante e i mezzi di comunicazione contribuiscono ad aggravare questa invisibilitร . Ciรฒ accade perchรฉ: ยซin questo sistema lโuomo, la persona umana รจ stata tolta dal centro ed รจ stata sostituita da unโaltra cosa. Perchรฉ si rende un culto idolatrico al denaro. Perchรฉ si รจ globalizzata lโindifferenza!ยป (Francesco, Discorso ai partecipanti allโincontro mondiale dei movimenti popolari, 28 ottobre 2014). In tale quadro, desta particolare preoccupazione la condizione dei bambini: vittime innocenti dellโesclusione, che li rende veri e propri โorfani socialiโ e li segna tragicamente per tutta la vita. Nonostante le enormi difficoltร che incontrano, molte famiglie povere ed emarginate si sforzano di vivere con dignitร nella loro vita quotidiana, affidandosi a Dio che non delude e non abbandona nessuno.
Ecologia e famiglia
16. La Chiesa, grazie allโimpulso del magistero pontificio, auspica un profondo ripensamento dellโorientamento del sistema mondiale. In questa prospettiva, collabora allo sviluppo di una nuova cultura ecologica: un pensiero, una politica, un programma educativo, uno stile di vita e una spiritualitร . Dal momento che tutto รจ intimamente connesso, come afferma Papa Francesco nellโEnciclica Laudato si’, รจ necessario approfondire gli aspetti di una โecologia integraleโ che includa non solo le dimensioni ambientali, ma anche quelle umane, sociali ed economiche, per lo sviluppo sostenibile e la custodia del creato. La famiglia, che fa parte in modo rilevante dellโecologia umana, deve essere adeguatamente protetta (cf. Giovanni Paolo II, Centesimus Annus, 38). Per mezzo della famiglia apparteniamo allโinsieme della creazione, contribuiamo in modo specifico a promuovere la cura ecologica, impariamo il significato della corporeitร e il linguaggio amorevole della differenza uomo-donna e collaboriamo al disegno del Creatore (cf. LS, 5, 155). La consapevolezza di tutto questo esige una vera e propria conversione da attuare in famiglia. In essa ยซsi coltivano le prime abitudini di amore e cura per la vita, come per esempio lโuso corretto delle cose, lโordine e la pulizia, il rispetto per lโecosistema locale e la protezione di tutte le creature. La famiglia รจ il luogo della formazione integrale, dove si dispiegano i diversi aspetti, intimamente relazionati tra loro, della maturazione personaleยป (LS, 213).
Capitolo III
Famiglia, inclusione e societร
La terza etร
17. Uno dei compiti piรน gravi e urgenti della famiglia cristiana รจ di custodire il legame tra le generazioni per la trasmissione della fede e dei valori fondamentali della vita. La maggior parte delle famiglie rispetta gli anziani, li circonda di affetto e li considera una benedizione. Uno speciale apprezzamento va alle associazioni e ai movimenti familiari che operano in favore degli anziani, sotto lโaspetto spirituale e sociale, in particolare in collaborazione con i sacerdoti in cura di anime. In alcuni contesti, gli anziani sono percepiti come una ricchezza in quanto assicurano la stabilitร , la continuitร e la memoria delle famiglie e delle societร . Nelle societร altamente industrializzate, ove il loro numero tende ad aumentare mentre decresce la natalitร , essi rischiano di essere percepiti come un peso. Dโaltra parte le cure che essi richiedono mettono spesso a dura prova i loro cari. ยซGli anziani sono uomini e donne, padri e madri che sono stati prima di noi sulla nostra stessa strada, nella nostra stessa casa, nella nostra quotidiana battaglia per una vita degna. Sono uomini e donne dai quali abbiamo ricevuto molto. Lโanziano non รจ un alieno. Lโanziano siamo noi: fra poco, fra molto, inevitabilmente comunque, anche se non ci pensiamo. E se noi non impariamo a trattare bene gli anziani, cosรฌ tratteranno a noiยป (Francesco, Udienza generale, 4 marzo 2015).
18. La presenza dei nonni in famiglia merita una peculiare attenzione. Essi costituiscono lโanello di congiunzione tra le generazioni, e assicurano un equilibrio psico-affettivo attraverso la trasmissione di tradizioni e di abitudini, di valori e virtรน, in cui i piรน giovani possono riconoscere le proprie radici. Inoltre, i nonni collaborano con frequenza con i loro figli nelle questioni economiche, educative e nella trasmissione della fede ai nipoti. Molte persone possono constatare che proprio ai nonni debbono la loro iniziazione alla vita cristiana. Come dice il libro del Siracide: ยซNon trascurare i discorsi dei vecchi, perchรฉ anchโessi hanno imparato dai loro padri; da loro imparerai il discernimento e come rispondere nel momento del bisognoยป (Sir 8,9). Auspichiamo che nella famiglia, nel succedersi delle generazioni, la fede sia comunicata e custodita come preziosa ereditร per i nuovi nuclei familiari.
La vedovanza
19. La vedovanza รจ unโesperienza particolarmente difficile per chi ha vissuto la scelta matrimoniale e la vita familiare come dono. Essa, tuttavia, presenta allo sguardo della fede diverse possibilitร da valorizzare. Nel momento in cui si trovano a vivere questa esperienza, alcuni mostrano di saper riversare le proprie energie con ancor piรน dedizione sui figli e i nipoti, trovando in questa espressione di amore una nuova missione educativa. Il vuoto lasciato dal coniuge scomparso, in certo senso, รจ colmato dallโaffetto dei familiari che valorizzano le persone vedove, consentendo loro di custodire cosรฌ anche la preziosa memoria del proprio matrimonio. Coloro che non possono contare sulla presenza di familiari a cui dedicarsi e dai quali ricevere affetto e vicinanza, devono essere sostenuti dalla comunitร cristiana con particolare attenzione e disponibilitร , soprattutto se si trovano in condizioni di indigenza. Le persone vedove possono celebrare una nuova unione sacramentale senza nulla togliere al valore del precedente matrimonio (cf. 1 Cor 7,39). Allโinizio e nello sviluppo della sua storia, la Chiesa ha manifestato unโattenzione speciale nei confronti delle vedove (cf. 1Tim 5,3-16), giungendo persino a istituire lโโordo viduarumโ, che potrebbe oggi venir ristabilito.
Lโultima stagione della vita e il lutto in famiglia
20. La malattia, lโinfortunio o la vecchiaia che conducono alla morte si ripercuotono su tutta la vita familiare. Lโesperienza del lutto diventa particolarmente lacerante quando la perdita riguarda i piccoli e i giovani. Questa dolorosa esperienza richiede una speciale attenzione pastorale anche attraverso il coinvolgimento della comunitร cristiana. La valorizzazione della fase conclusiva della vita รจ oggi tanto piรน necessaria quanto piรน si tenta di rimuovere in ogni modo il momento del trapasso. La fragilitร e dipendenza dellโanziano talora vengono sfruttate iniquamente per mero vantaggio economico. Numerose famiglie ci insegnano che รจ possibile affrontare le ultime tappe della vita valorizzando il senso del compimento e dellโintegrazione dellโintera esistenza nel mistero pasquale. Un gran numero di anziani รจ accolto in strutture ecclesiali dove possono vivere in un ambiente sereno e familiare sul piano materiale e spirituale. Lโeutanasia e il suicidio assistito sono gravi minacce per le famiglie in tutto il mondo. La loro pratica รจ legale in molti Stati. La Chiesa, mentre contrasta fermamente queste prassi, sente il dovere di aiutare le famiglie che si prendono cura dei loro membri anziani e ammalati, e di promuovere in ogni modo la dignitร e il valore della persona fino al termine naturale della vita.
Persone con bisogni speciali
21. Uno sguardo speciale occorre rivolgere alle famiglie delle persone con disabilitร , in cui lโhandicap, che irrompe nella vita, genera una sfida, profonda e inattesa, e sconvolge gli equilibri, i desideri, le aspettative. Ciรฒ determina emozioni contrastanti e decisioni difficili da gestire ed elaborare, mentre impone compiti, urgenze e nuove responsabilitร . Lโimmagine familiare e lโintero suo ciclo vitale vengono profondamente turbati. Meritano grande ammirazione le famiglie che accettano con amore la difficile prova di un figlio disabile. Esse danno alla Chiesa e alla societร una testimonianza preziosa di fedeltร al dono della vita. La famiglia potrร scoprire, insieme alla comunitร cristiana, nuovi gesti e linguaggi, forme di comprensione e di identitร , nel cammino di accoglienza e cura del mistero della fragilitร . Le persone con disabilitร costituiscono per la famiglia un dono e unโopportunitร per crescere nellโamore, nel reciproco aiuto e nellโunitร . La Chiesa, famiglia di Dio, desidera essere casa accogliente per le famiglie con persone disabili (cf. Giovanni Paolo II, Omelia in occasione del Giubileo della comunitร con i disabili, 3 dicembre 2000). Essa collabora a sostenere la loro relazione ed educazione familiare, e offre cammini di partecipazione alla vita liturgica della comunitร . Per diversi disabili abbandonati o rimasti soli le istituzioni ecclesiali di accoglienza costituiscono spesso lโunica famiglia. Ad esse il Sinodo esprime viva gratitudine e profondo apprezzamento. Tale processo di integrazione risulta piรน difficile in quelle societร in cui perdura lo stigma e il pregiudizio โ persino teorizzato in chiave eugenetica. Per contro, molte famiglie, comunitร e movimenti ecclesiali scoprono e celebrano i doni di Dio nelle persone con bisogni speciali, particolarmente la loro singolare capacitร di comunicazione e di aggregazione. Una speciale attenzione va rivolta alle persone disabili che sopravvivono ai loro genitori e alla famiglia piรน ampia che li ha sostenuti lungo la vita. La morte di coloro da cui sono stati amati e che essi hanno amato li rende particolarmente vulnerabili. La famiglia che accetta con lo sguardo della fede la presenza di persone con disabilitร potrร riconoscere e garantire la qualitร e il valore di ogni vita, con i suoi bisogni, i suoi diritti e le sue opportunitร . Essa solleciterร servizi e cure, e promuoverร compagnia ed affetto, in ogni fase della vita.
Le persone non sposate
22. Molte persone che vivono senza sposarsi non soltanto sono dedite alla propria famiglia dโorigine, ma spesso rendono grandi servizi nella loro cerchia di amici, nella comunitร ecclesiale e nella vita professionale. Nondimeno, la loro presenza e il loro contributo sono spesso trascurati, e questo procura loro un certo senso di isolamento. Fra di esse, non di rado, si possono trovare nobili motivazioni che li impegnano totalmente nellโarte, nella scienza e per il bene dellโumanitร . Molti, poi, mettono i loro talenti a servizio della comunitร cristiana nel segno della caritร e del volontariato. Vi sono poi coloro che non si sposano perchรฉ consacrano la vita per amore di Cristo e dei fratelli. Dalla loro dedizione, la famiglia, nella Chiesa e nella societร , รจ grandemente arricchita.
Migranti, profughi, perseguitati
23. Merita particolare attenzione pastorale lโeffetto del fenomeno migratorio sulla famiglia. Esso tocca, con modalitร differenti, intere popolazioni, in diverse parti del mondo. La Chiesa ha esercitato in questo campo un ruolo di primo piano. La necessitร di mantenere e sviluppare questa testimonianza evangelica (cf. Mt 25,35) appare oggi piรน che mai urgente. La storia dellโumanitร รจ una storia di migranti: questa veritร รจ inscritta nella vita dei popoli e delle famiglie. Anche la nostra fede lo ribadisce: siamo tutti dei pellegrini. Questa convinzione deve suscitare in noi comprensione, apertura e responsabilitร davanti alla sfida della migrazione, tanto di quella vissuta con sofferenza, quanto di quella pensata come opportunitร per la vita. La mobilitร umana, che corrisponde al naturale movimento storico dei popoli, puรฒ rivelarsi unโautentica ricchezza tanto per la famiglia che emigra quanto per il paese che la accoglie. Altra cosa รจ la migrazione forzata delle famiglie, frutto di situazioni di guerra, di persecuzione, di povertร , di ingiustizia, segnata dalle peripezie di un viaggio che mette spesso in pericolo la vita, traumatizza le persone e destabilizza le famiglie. Lโaccompagnamento dei migranti esige una pastorale specifica rivolta alle famiglie in migrazione, ma anche ai membri dei nuclei familiari rimasti nei luoghi dโorigine. Ciรฒ deve essere attuato nel rispetto delle loro culture, della formazione religiosa ed umana da cui provengono, della ricchezza spirituale dei loro riti e tradizioni, anche mediante una cura pastorale specifica. ยซร importante guardare ai migranti non soltanto in base alla loro condizione di regolaritร o di irregolaritร , ma soprattutto come persone che, tutelate nella loro dignitร , possono contribuire al benessere e al progresso di tutti, in particolar modo quando assumono responsabilmente dei doveri nei confronti di chi li accoglie, rispettando con riconoscenza il patrimonio materiale e spirituale del Paese che li ospita, obbedendo alle sue leggi e contribuendo ai suoi oneriยป (Francesco, Messaggio per la Giornata mondiale dei migranti e del rifugiato 2016, 12 settembre 2015). Le migrazioni appaiono particolarmente drammatiche e devastanti per le famiglie e per gli individui quando hanno luogo al di fuori della legalitร e sono sostenute da circuiti internazionali di tratta degli esseri umani. Lo stesso puรฒ dirsi quando riguardano donne o bambini non accompagnati, costretti a soggiorni prolungati nei luoghi di passaggio, nei campi profughi, dove รจ impossibile avviare un percorso di integrazione. La povertร estrema e altre situazioni di disgregazione inducono talvolta le famiglie perfino a vendere i propri figli per la prostituzione o per il traffico di organi.
24. Lโincontro con un nuovo paese e una nuova cultura รจ reso tanto piรน difficile quando non vi siano condizioni di autentica accoglienza e accettazione, nel rispetto dei diritti di tutti e di una convivenza pacifica e solidale. Questo compito interpella direttamente la comunitร cristiana: ยซla responsabilitร di offrire accoglienza, solidarietร e assistenza ai rifugiati รจ innanzitutto della Chiesa locale. Essa รจ chiamata ad incarnare le esigenze del Vangelo andando incontro, senza distinzioni, a queste persone nel momento del biยญsogno e della solitudineยป (Pontificio Consiglio Cor Unum e Pontificio Consiglio della Pastorale per i migranti e gli itineranti, I Rifugiati, una sfida alla solidarietร , 26). Il senso di spaesamento, la nostalgia delle origini perdute e le difficoltร di integrazione mostrano oggi, in molti contesti, di non essere superati e svelano sofferenze nuove anche nella seconda e terza generazione di famiglie migranti, alimentando fenomeni di fondamentalismo e di rigetto violento da parte della cultura ospitante. Una risorsa preziosa per il superamento di queste difficoltร si rivela proprio lโincontro tra famiglie, e un ruolo chiave nei processi di integrazione รจ svolto spesso dalle donne, attraverso la condivisione dellโesperienza di crescita dei propri figli. In effetti, anche nella loro situazione di precarietร , esse danno testimonianza di una cultura dellโamore familiare che incoraggia le altre famiglie ad accogliere e custodire la vita, praticando la solidarietร . Le donne possono trasmettere alle nuove generazioni la fede viva nel Cristo, che le ha sostenute nella difficile esperienza della migrazione e ne รจ stata rafforzata. Le persecuzioni dei cristiani, come anche quelle di minoranze etniche e religiose, in diverse parti del mondo, specialmente in Medio Oriente, rappresentano una grande prova: non solo per la Chiesa, ma anche per lโintera comunitร internazionale. Ogni sforzo va sostenuto per favorire la permanenza di famiglie e comunitร cristiane nelle loro terre di origine. Benedetto XVI ha affermato: ยซUn Medio Oriente senza o con pochi cristiani non รจ piรน il Medio Oriente, giacchรฉ i cristiani partecipano con gli altri credenti allโidentitร cosรฌ particolare della regioneยป (Esortazione Apostolica Ecclesia in Medio Oriente, 31).
Alcune sfide peculiari
25. In alcune societร vige ancora la pratica della poligamia; in altri contesti permane la pratica dei matrimoni combinati. Nei paesi in cui la presenza della Chiesa cattolica รจ minoritaria sono numerosi i matrimoni misti e di disparitร di culto, con tutte le difficoltร che essi comportano riguardo alla configurazione giuridica, al Battesimo, allโeducazione dei figli e al reciproco rispetto dal punto di vista della diversitร della fede. In questi matrimoni puรฒ esistere il pericolo del relativismo o dellโindifferenza, ma vi puรฒ essere anche la possibilitร di favorire lo spirito ecumenico e il dialogo interreligioso in unโarmoniosa convivenza di comunitร che vivono nello stesso luogo. In molti contesti, e non solo occidentali, si va diffondendo ampiamente la prassi della convivenza che precede il matrimonio o anche quella di convivenze non orientate ad assumere la forma di un vincolo istituzionale. A questo si aggiunge spesso una legislazione civile che compromette il matrimonio e la famiglia. A causa della secolarizzazione, in molte parti del mondo, il riferimento a Dio รจ fortemente diminuito e la fede non รจ piรน socialmente condivisa.
I bambini
26. I bambini sono una benedizione di Dio (cf. Gn 4,1). Essi devono essere al primo posto nella vita familiare e sociale, e costituire una prioritร nellโazione pastorale della Chiesa. ยซIn effetti, da come sono trattati i bambini si puรฒ giudicare la societร , ma non solo moralmente, anche sociologicamente, se รจ una societร libera o una societร schiava di interessi internazionali.[โฆ] I bambini ci ricordano [โฆ] che siamo sempre figli [โฆ].E questo ci riporta sempre al fatto che la vita non ce la siamo data noi ma lโabbiamo ricevutaยป (Francesco, Udienza generale, 18 marzo 2015). Tuttavia, spesso i bambini diventano oggetto di contesa tra i genitori e sono le vere vittime delle lacerazioni familiari. I diritti dei bambini sono trascurati in molti modi. In alcune aree del mondo, essi sono considerati una vera e propria merce, trattati come lavoratori a basso prezzo, usati per fare la guerra, oggetto di ogni tipo di violenza fisica e psicologica. Bambini migranti vengono esposti a vari tipi di sofferenza. Lo sfruttamento sessuale dellโinfanzia costituisce poi una delle realtร piรน scandalose e perverse della societร attuale. Nelle societร attraversate dalla violenza a causa della guerra, del terrorismo o della presenza della criminalitร organizzata, sono in crescita situazioni familiari degradate. Nelle grandi metropoli e nelle loro periferie si aggrava drammaticamente il cosiddetto fenomeno dei bambini di strada.
La donna
27. La donna ha un ruolo determinante nella vita della persona, della famiglia e della societร . ยซOgni persona umana deve la vita a una madre, e quasi sempre deve a lei molto della propria esistenza successiva, della formazione umana e spiritualeยป (Francesco, Udienza Generale, 7 gennaio 2015). La madre custodisce la memoria e il senso della nascita per una vita intera: ยซMaria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuoreยป (Lc 2,19.51). Resta vero, perรฒ, che la condizione femminile nel mondo รจ soggetta a grandi differenze che derivano in prevalenza da fattori socio-culturali. La dignitร della donna ha bisogno di essere difesa e promossa. Non si tratta semplicemente di un problema di risorse economiche, ma di una diversa prospettiva culturale, come evidenzia la difficile condizione delle donne in vari paesi di recente sviluppo. In numerosi contesti, ancora oggi, essere donna suscita discriminazione: il dono stesso della maternitร รจ penalizzato anzichรฉ valorizzato. Dโaltra parte, essere sterile per una donna, in alcune culture, รจ una condizione socialmente discriminante. Non bisogna nemmeno dimenticare i fenomeni crescenti di violenza di cui le donne sono vittime allโinterno delle famiglie. Lo sfruttamento delle donne e la violenza esercitata sul loro corpo sono spesso unite allโaborto e alla sterilizzazione forzata. A ciรฒ si aggiungano le conseguenze negative di pratiche connesse alla procreazione, quali lโutero in affitto o il mercato dei gameti e degli embrioni. Lโemancipazione femminile richiede un ripensamento dei compiti dei coniugi nella loro reciprocitร e nella comune responsabilitร verso la vita familiare. Il desiderio del figlio ad ogni costo non ha portato a relazioni familiari piรน felici e solide, ma in molti casi ha aggravato di fatto la diseguaglianza fra donne e uomini. Puรฒ contribuire al riconoscimento sociale del ruolo determinante delle donne una maggiore valorizzazione della loro responsabilitร nella Chiesa: il loro intervento nei processi decisionali, la loro partecipazione al governo di alcune istituzioni, il loro coinvolgimento nella formazione dei ministri ordinati.
Lโuomo
28. Lโuomo riveste un ruolo egualmente decisivo nella vita della famiglia, con particolare riferimento alla protezione e al sostegno della sposa e dei figli. Modello di questa figura รจ San Giuseppe, uomo giusto, il quale nellโora del pericolo ยซprese con sรฉ il bambino e sua madre nella notteยป (Mt 2,14) e li portรฒ in salvo. Molti uomini sono consapevoli dellโimportanza del proprio ruolo nella famiglia e lo vivono con le qualitร peculiari dellโindole maschile. Lโassenza del padre segna gravemente la vita familiare, lโeducazione dei figli e il loro inserimento nella societร . La sua assenza puรฒ essere fisica, affettiva, cognitiva e spirituale. Questa carenza priva i figli di un modello adeguato del comportamento paterno. Il crescente impiego lavorativo della donna fuori casa non ha trovato adeguata compensazione in un maggior impegno dellโuomo nellโambito domestico. Nel contesto odierno la sensibilitร dellโuomo al compito di protezione della sposa e dei figli da ogni forma di violenza e di avvilimento si รจ indebolita. ยซIl marito โ dice Paolo โ deve amare la moglie โcome il proprio corpoโ (Ef 5,28); amarla come Cristo โha amato la Chiesa e ha dato sรฉ stesso per leiโ (v. 25). Ma voi mariti [โฆ] capite questo? Amare la vostra moglie come Cristo ama la Chiesa? [โฆ] Lโeffetto di questo radicalismo della dedizione chiesta allโuomo, per lโamore e la dignitร della donna, sullโesempio di Cristo, deve essere stato enorme, nella stessa comunitร cristiana. Questo seme della novitร evangelica, che ristabilisce lโoriginaria reciprocitร della dedizione e del rispetto, รจ maturato lentamente nella storia, ma alla fine ha prevalsoยป (Francesco, Udienza Generale, 6 maggio 2015).
I giovani
29. Molti giovani continuano a vedere il matrimonio come il grande anelito della loro vita e il progetto di una famiglia propria come la realizzazione delle loro aspirazioni. Essi assumono concretamente, tuttavia, atteggiamenti diversi di fronte al matrimonio. Spesso sono indotti a rimandare le nozze per problemi di tipo economico, lavorativo o di studio. Talora anche per altri motivi, come lโinfluenza delle ideologie che svalutano il matrimonio e la famiglia, lโesperienza del fallimento di altre coppie che essi non vogliono rischiare, il timore verso qualcosa che considerano troppo grande e sacro, le opportunitร sociali ed i vantaggi economici che derivano dalla convivenza, una concezione meramente emotiva e romantica dellโamore, la paura di perdere la libertร e lโautonomia, il rifiuto di qualcosa concepito come istituzionale e burocratico. La Chiesa guarda con apprensione alla sfiducia di tanti giovani verso il matrimonio, e soffre per la precipitazione con cui tanti fedeli decidono di porre fine allโimpegno coniugale per instaurarne un altro. I giovani battezzati vanno incoraggiati a non esitare dinanzi alla ricchezza che ai loro progetti di amore procura il sacramento del matrimonio, forti del sostegno che ricevono dalla grazia di Cristo e dalla possibilitร di partecipare pienamente alla vita della Chiesa. ร perciรฒ necessario discernere piรน attentamente le motivazioni profonde della rinuncia e dello scoraggiamento. I giovani possono acquistare maggior fiducia nei confronti della scelta matrimoniale grazie a quelle famiglie che, nella comunitร cristiana, offrono loro lโesempio affidabile di una testimonianza durevole nel tempo.
Capitolo IV
Famiglia, affettivitร e vita
La rilevanza della vita affettiva
30. ยซChi vuol donare amore, deve egli stesso riceverlo in dono. Certo, lโuomo puรฒ โ come ci dice il Signore โ diventare sorgente dalla quale sgorgano fiumi di acqua viva (cf. Gv 7,37-38). Ma per divenire una tale sorgente, egli stesso deve bere, sempre di nuovo, a quella prima, originaria sorgente che รจ Gesรน Cristo, dal cui cuore trafitto scaturisce lโamore di Dio (cf. Gv19, 34)ยป (DCE, 7). Il bisogno di prendersi cura della propria persona, di conoscersi interiormente, di vivere meglio in sintonia con le proprie emozioni e i propri sentimenti, di cercare relazioni affettive di qualitร , deve aprirsi al dono dellโamore altrui e al desiderio di costruire reciprocitร creative, responsabilizzanti e solidali come quelle familiari. La sfida per la Chiesa รจ di aiutare le coppie nella maturazione della dimensione emozionale e nello sviluppo affettivo attraverso la promozione del dialogo, della virtรน e della fiducia nellโamore misericordioso di Dio. Il pieno impegno di dedizione, richiesto nel matrimonio cristiano, รจ un forte antidoto alla tentazione di unโesistenza individuale ripiegata su stessa.
La formazione al dono di sรฉ
31. Lo stile delle relazioni familiari incide in modo primario sulla formazione affettiva delle giovani generazioni. La velocitร con la quale si compiono i mutamenti della societร contemporanea rende piรน difficile lโaccompagnamento della persona nella formazione dellโaffettivitร per la sua maturazione. Esso esige anche unโazione pastorale appropriata, ricca di conoscenza approfondita della Scrittura e della dottrina cattolica, e dotate di strumenti educativi adeguati. Unโopportuna conoscenza della psicologia della famiglia sarร dโaiuto perchรฉ sia trasmessa in modo efficace la visione cristiana: questo sforzo educativo sia avviato giร con la catechesi dellโiniziazione cristiana. Questa formazione avrร cura di rendere apprezzabile la virtรน della castitร , intesa come integrazione degli affetti, che favorisce il dono di sรฉ.
Fragilitร e immaturitร
32. Nel mondo attuale non mancano tendenze culturali che mirano ad imporre una sessualitร senza limiti di cui si vogliono esplorare tutti i versanti, anche quelli piรน complessi. La questione della fragilitร affettiva รจ di grande attualitร : una affettivitร narcisistica, instabile e mutevole non aiuta la persona a raggiungere una maggiore maturitร . Vanno denunciati con fermezza: la grande diffusione della pornografia e della commercializzazione del corpo, favorita anche da un uso distorto di internet; la costrizione alla prostituzione e il suo sfruttamento. In questo contesto, le coppie sono talvolta incerte, esitanti e faticano a trovare i modi per crescere. Molti sono quelli che tendono a restare negli stadi primari della vita emozionale e sessuale. La crisi della coppia destabilizza la famiglia e puรฒ arrivare, attraverso le separazioni e i divorzi, a produrre serie conseguenze sugli adulti, i figli e la societร , indebolendo lโindividuo e i legami sociali. Il calo demografico, dovuto ad una mentalitร antinatalista e promosso dalle politiche mondiali di โsalute riproduttivaโ, minaccia il legame tra le generazioni. Ne deriva anche un impoverimento economico e una generalizzata perdita di speranza.
Tecnica e procreazione umana
33. La rivoluzione biotecnologica nel campo della procreazione umana ha introdotto la possibilitร di manipolare lโatto generativo, rendendolo indipendente dalla relazione sessuale tra uomo e donna. In questo modo, la vita umana e la genitorialitร sono divenute realtร componibili e scomponibili, soggette prevalentemente ai desideri di singoli o di coppie, non necessariamente eterosessuali e regolarmente coniugate. Questo fenomeno si รจ presentato negli ultimi tempi come una novitร assoluta sulla scena dellโumanitร , e sta acquistando una sempre maggiore diffusione. Tutto ciรฒ ha profonde ripercussioni nella dinamica delle relazioni, nella struttura della vita sociale e negli ordinamenti giuridici, che intervengono per tentare di regolamentare pratiche giร in atto e situazioni differenziate. In questo contesto la Chiesa avverte la necessitร di dire una parola di veritร e di speranza. Occorre muovere dalla convinzione che lโuomo viene da Dio e vive costantemente alla Sua presenza: ยซLa vita umana รจ sacra perchรฉ, fin dal suo inizio, comporta โlโazione creatrice di Dioโ e rimane per sempre in una relazione speciale con il Creatore, suo unico fine. Solo Dio รจ il Signore della vita dal suo inizio alla sua fine: nessuno, in nessuna circostanza, puรฒ rivendicare a sรฉ il diritto di distruggere direttamente un essere umano innocenteยป (Congregazione della Dottrina della Fede, Istruzione Donum vitae, Introd., 5; cf. Giovanni Paolo II, Evangelium vitae, 53).
La sfida per la pastorale
34. Una riflessione capace di riproporre le grandi domande sul significato dellโessere uomini, trova un terreno fertile nelle attese piรน profonde dellโumanitร . I grandi valori del matrimonio e della famiglia cristiana corrispondono alla ricerca che attraversa lโesistenza umana anche in un tempo segnato dallโindividualismo e dallโedonismo. Occorre accogliere le persone con comprensione e sensibilitร nella loro esistenza concreta, e saperne sostenere la ricerca di senso. La fede incoraggia il desiderio di Dio e la volontร di sentirsi pienamente parte della Chiesa anche in chi ha sperimentato il fallimento o si trova nelle situazioni piรน difficili. Il messaggio cristiano ha sempre in sรฉ la realtร e la dinamica della misericordia e della veritร , che in Cristo convergono: ยซLa prima veritร della Chiesa รจ lโamore di Cristo. Di questo amore, che giunge fino al perdono e al dono di sรฉ, la Chiesa si fa serva e mediatrice presso gli uomini. Pertanto, dove la Chiesa รจ presente, lร deve essere evidente la misericordia del Padreยป (MV, 12). Nella formazione alla vita coniugale e familiare, la cura pastorale terrร conto della pluralitร delle situazioni concrete. Se da una parte, bisogna promuovere percorsi che garantiscano la formazione dei giovani al matrimonio, dallโaltra, occorre accompagnare coloro che vivono da soli o senza costituire un nuovo nucleo familiare, restando frequentemente legati alla famiglia dโorigine. Anche le coppie che non possono avere figli devono essere oggetto di una particolare attenzione pastorale da parte della Chiesa, che le aiuti a scoprire il disegno di Dio sulla loro situazione, a servizio di tutta la comunitร . Tutti hanno bisogno di uno sguardo di comprensione, tenendo conto che le situazioni di distanza dalla vita ecclesiale non sempre sono volute, spesso sono indotte e a volte anche subite. Nellโottica della fede non ci sono esclusi: tutti sono amati da Dio e stanno a cuore allโagire pastorale della Chiesa.
II PARTE
LA FAMIGLIA NEL PIANO DI DIO
35. Il discernimento della vocazione della famiglia nella molteplicitร delle situazioni che abbiamo incontrato nella prima parte, ha bisogno di un orientamento sicuro per il cammino e lโaccompagnamento. Questa bussola รจ la Parola di Dio nella storia, che culmina in Gesรน Cristo ยซVia, Veritร e Vitaยป per ogni uomo e donna che costituiscono una famiglia. Ci poniamo dunque in ascolto di quello che la Chiesa insegna sulla famiglia alla luce della Sacra Scrittura e della Tradizione. Siamo convinti che questa Parola risponda alle attese umane piรน profonde di amore, veritร e misericordia, e risvegli potenzialitร di dono e di accoglienza anche nei cuori spezzati e umiliati. In questa luce, noi crediamo che il Vangelo della famiglia cominci con la creazione dellโuomo ad immagine di Dio che รจ amore e chiama allโamore lโuomo e la donna secondo la sua somiglianza (cf. Gn 1,26-27). La vocazione della coppia e della famiglia alla comunione di amore e di vita perdura in tutte le tappe del disegno di Dio malgrado i limiti e i peccati degli uomini. Questa vocazione รจ fondata sin dallโinizio in Cristo redentore (cf. Ef 1,3-7). Egli restaura e perfeziona lโalleanza matrimoniale delle origini (cf. Mc 10,6), guarisce il cuore umano (cf. Gv 4,10), gli dร la capacitร di amare come Lui ama la Chiesa offrendosi per essa (cf. Ef 5,32).
36. Questa vocazione riceve la sua forma ecclesiale e missionaria dal legame sacramentale che consacra la relazione coniugale indissolubile tra gli sposi. Lo scambio del consenso, che la istituisce, significa per gli sposi lโimpegno di reciproca donazione e accoglienza, totale e definitiva, in ยซuna sola carneยป (Gn 2,24). La grazia dello Spirito Santo fa dellโunione degli sposi un segno vivo del legame di Cristo con la Chiesa. La loro unione diviene cosรฌ, per tutto il corso della vita, una sorgente di grazie molteplici: di feconditร e di testimonianza, di guarigione e di perdono. Il matrimonio si realizza nella comunitร di vita e di amore, e la famiglia diventa evangelizzatrice. Gli sposi, fatti suoi discepoli, sono accompagnati da Gesรน nel cammino verso Emmaus, lo riconoscono allo spezzare del pane, fanno ritorno a Gerusalemme nella luce della sua risurrezione (cf. Lc 24,13-43). La Chiesa annuncia alla famiglia il suo legame con Gesรน, in virtรน dellโincarnazione per la quale Egli รจ parte della Santa Famiglia di Nazaret. La fede riconosce nel legame indissolubile degli sposi un riflesso dellโamore della Trinitร divina, che si rivela nellโunitร di veritร e misericordia proclamata da Gesรน. Il Sinodo si rende interprete della testimonianza della Chiesa, che rivolge al popolo di Dio una parola chiara sulla veritร della famiglia secondo il Vangelo. Nessuna distanza impedisce alla famiglia di essere raggiunta da questa misericordia e sostenuta da questa veritร .
Capitolo I
La famiglia nella storia della salvezza
La pedagogia divina
37. Dato che lโordine della creazione รจ determinato dallโorientamento a Cristo, occorre distinguere senza separare i diversi gradi mediante i quali Dio comunica allโumanitร la grazia dellโalleanza. In ragione della pedagogia divina, secondo cui il disegno della creazione si compie in quello della redenzione attraverso tappe successive, occorre comprendere la novitร del sacramento nuziale in continuitร con il matrimonio naturale delle origini, basato sullโordine della creazione. In questa prospettiva va inteso il modo dellโagire salvifico di Dio anche nella vita cristiana. Poichรฉ tutto รจ stato fatto per mezzo di Cristo e in vista di Lui (cf. Col 1,16), i cristiani sono ยซlieti di scoprire e pronti a rispettare quei germi del Verbo che vi si trovano nascosti; debbono seguire attentamente la trasformazione profonda che si verifica in mezzo ai popoliยป (AG, 11). Lโincorporazione del credente nella Chiesa mediante il battesimo si compie pienamente con gli altri sacramenti dellโiniziazione cristiana. In quella Chiesa domestica che รจ la sua famiglia, egli intraprende quel ยซprocesso dinamico, che avanza gradualmente con la progressiva integrazione dei doni di Dioยป (FC, 9), attraverso la conversione continua allโamore che salva dal peccato e dona pienezza di vita. Nelle sfide contemporanee della societร e della cultura, la fede rivolge lo sguardo a Gesรน Cristo nella contemplazione e nellโadorazione del suo volto. Egli ha guardato alle donne e agli uomini che ha incontrato con amore e tenerezza, accompagnando i loro passi con veritร , pazienza e misericordia, nellโannunciare le esigenze del Regno di Dio. ยซOgni volta che torniamo alla fonte dellโesperienza cristiana si aprono strade nuove e possibilitร impensateยป (Francesco, Discorso in occasione della Veglia di preghiera in preparazione al Sinodo sulla famiglia, 4 ottobre 2014).
Lโicona della Trinitร nella famiglia
38. La Scrittura e la Tradizione ci aprono lโaccesso a una conoscenza della Trinitร che si rivela con tratti familiari. La famiglia รจ immagine di Dio che ยซnel suo mistero piรน intimo, non รจ solitudine, bensรฌ una famiglia, dato che ha in sรฉ paternitร , filiazione e lโessenza della famiglia che รจ lโamoreยป (Giovanni Paolo II, Omelia durante S. Messa nel Seminario Palafoxiano di Puebla de Los Angeles, 28 gennaio 1979). Dio รจ comunione di persone. Nel battesimo, la voce del Padre designa Gesรน come suo Figlio amato, e in questo amore ci รจ dato di riconoscere lo Spirito Santo (cf. Mc 1,10-11). Gesรน, che ha riconciliato ogni cosa in sรฉ e ha redento lโuomo dal peccato, non solo ha riportato il matrimonio e la famiglia alla loro forma originale, ma ha anche elevato il matrimonio a segno sacramentale del suo amore per la Chiesa (cf. Mt 19,1-12; Mc 10,1-12; Ef 5,21-32). Nella famiglia umana, radunata da Cristo, รจ restituita la โimmagine e somiglianzaโ della Santissima Trinitร (cf. Gn 1,26), mistero da cui scaturisce ogni vero amore. Da Cristo, attraverso la Chiesa, il matrimonio e la famiglia ricevono la grazia dello Spirito Santo, per testimoniare il Vangelo dellโamore di Dio fino al compimento dellโAlleanza nellโultimo giorno alla festa di nozze dellโAgnello (cf. Ap 19,9; Giovanni Paolo II, Catechesi sullโamore umano). Lโalleanza di amore e fedeltร , di cui vive la Santa Famiglia di Nazaret, illumina il principio che dร forma ad ogni famiglia, e la rende capace di affrontare meglio le vicissitudini della vita e della storia. Su questo fondamento, ogni famiglia, pur nella sua debolezza, puรฒ diventare una luce nel buio del mondo. ยซQui comprendiamo il modo di vivere in famiglia. Nazaret ci ricordi che cosโรจ la famiglia, cosโรจ la comunione di amore, la sua bellezza austera e semplice, il suo carattere sacro e inviolabile; ci faccia vedere come รจ dolce ed insostituibile lโeducazione in famiglia, ci insegni la sua funzione naturale nellโordine socialeยป (Paolo VI, Discorso tenuto a Nazaret, 5 gennaio 1964).
La famiglia nella Sacra Scrittura
39. Lโuomo e la donna, con il loro amore fecondo e generativo, continuano lโopera creatrice e collaborano col Creatore alla storia della salvezza attraverso il succedersi delle genealogie (cf. Gn 1,28; 2,4; 9,1.7; 10; 17,2.16; 25,11; 28,3; 35,9.11; 47,27; 48,3-4). La realtร matrimoniale nella sua forma esemplare รจ tratteggiata nel libro della Genesi, a cui rimanda anche Gesรน nella sua visione dellโamore nuziale. Lโuomo si sente incompleto perchรฉ privo di un aiuto che gli โcorrispondaโ, che gli โstia di fronteโ (cf. Gn 2,18.20) in un dialogo paritario. La donna partecipa, quindi, della stessa realtร dellโuomo, rappresentata simbolicamente dalla costola, ossia della medesima carne, come si proclama nel canto dโamore dellโuomo: ยซquesta volta essa รจ veramente carne dalla mia carne e osso dalle mie ossaยป (Gn 2,23). I due diventano, cosรฌ, โuna carne solaโ (cf. Gn 2,24). Questa realtร fondante dellโesperienza matrimoniale รจ esaltata nella formula della reciproca appartenenza, presente nella professione dโamore pronunciata dalla donna del Cantico dei Cantici. La formula ricalca quella dellโalleanza tra Dio e il suo popolo (cf. Lv 26,12): ยซil mio amato รจ mio e io sono suaโฆio sono del mio amato e il mio amato รจ mioยป (Ct 2,16; 6,3). Significativo รจ, poi, nel Cantico, lโintreccio costante della sessualitร , dellโeros e dellโamore, cosรฌ come lโincontro della corporeitร con la tenerezza, il sentimento, la passione, la spiritualitร e la donazione totale. Nella consapevolezza che puรฒ esserci la notte dellโassenza e del dialogo interrotto tra lui e lei (cc. 3 e 5), permane, nondimeno, la certezza della potenza dellโamore contro ogni ostacolo: ยซforte come la morte รจ lโamoreยป (Ct 8,6). La profezia biblica, per celebrare lโalleanza dโamore tra Dio e il suo popolo, ricorrerร non solo al simbolismo nuziale (cf. Is 54; Ger 2,2; Ez 16), ma allโintera esperienza familiare, come attesta in modo particolarmente intenso il profeta Osea. La sua drammatica esperienza matrimoniale e familiare (cf. Os 1-3) diventa segno della relazione tra il Signore e Israele. Le infedeltร del popolo non cancellano lโamore invincibile di Dio che il profeta raffigura come un padre, il quale guida e stringe a sรฉ โcon vincoli dโamoreโ il proprio figlio (cf. Os 11,1-4).
40. Nelle parole di vita eterna che Gesรน ha lasciato ai suoi discepoli, con il suo insegnamento sul matrimonio e la famiglia, possiamo riconoscere tre tappe fondamentali nel progetto di Dio. Allโinizio, cโรจ la famiglia delle origini, quando Dio creatore istituรฌ il matrimonio primordiale tra Adamo ed Eva, come solido fondamento della famiglia. Dio non solo ha creato lโessere umano maschio e femmina (cf. Gn 1,27), ma li ha anche benedetti perchรฉ fossero fecondi e si moltiplicassero (cf. Gn 1,28). Per questo, ยซlโuomo lascerร suo padre e sua madre e si unirร a sua moglie e i due saranno una sola carneยป (Gn 2,24). Questa unione, poi, ferita dal peccato, nella forma storica del matrimonio allโinterno della tradizione di Israele ha conosciuto diverse oscillazioni: fra la monogamia e la poligamia, fra la stabilitร e il divorzio, fra la reciprocitร e la subordinazione della donna allโuomo. La concessione di Mosรจ circa la possibilitร del ripudio (cf. Dt 24,1ss), che persisteva al tempo di Gesรน, si comprende allโinterno di questo quadro. Infine, la riconciliazione del mondo caduto, con lโavvento del Salvatore, non solo reintegra il progetto divino originario, ma conduce la storia del Popolo di Dio verso un nuovo compimento. Lโindissolubilitร del matrimonio (cf. Mc 10,2-9), non รจ innanzitutto da intendere come giogo imposto agli uomini bensรฌ come un dono fatto alle persone unite in matrimonio.
Gesรน e la famiglia
41. Lโesempio di Gesรน รจ paradigmatico per la Chiesa. Il Figlio di Dio รจ venuto nel mondo in una famiglia. Nei suoi trenta anni di vita nascosta a Nazaret โ periferia sociale, religiosa e culturale dellโImpero (cf. Gv 1,46) โ Gesรน ha visto in Maria e Giuseppe la fedeltร vissuta nellโamore. Egli ha inaugurato la sua vita pubblica con il segno di Cana, compiuto ad un banchetto di nozze (cf. Gv 2,1-11). Ha annunciato il vangelo del matrimonio come pienezza della rivelazione che recupera il progetto originario di Dio (cf. Mt 19,4-6). Ha condiviso momenti quotidiani di amicizia con la famiglia di Lazzaro e le sue sorelle (cf. Lc 10,38) e con la famiglia di Pietro (cf. Mt 8,14). Ha ascoltato il pianto dei genitori per i loro figli, restituendoli alla vita (cf. Mc 5,41; Lc 7,14-15) e manifestando cosรฌ il vero significato della misericordia, la quale implica il ristabilimento dellโAlleanza (cf. Giovanni Paolo II, Dives in Misericordia, 4). Ciรฒ appare chiaramente negli incontri con la donna samaritana (cf. Gv 4,1-30) e con lโadultera (cf. Gv 8,1-11), nei quali la percezione del peccato si desta davanti allโamore gratuito di Gesรน. La conversione ยซรจ un impegno continuo per tutta la Chiesa che โcomprende nel suo seno i peccatoriโ e che, โsanta insieme e sempre bisognosa di purificazione, incessantemente si applica alla penitenza e al suo rinnovamentoโ. Questo sforzo di conversione non รจ soltanto unโopera umana. ร il dinamismo del โcuore contritoโ attirato e mosso dalla grazia a rispondere allโamore misericordioso di Dio che ci ha amati per primoยป (CCC, 1428). Dio offre gratuitamente il suo perdono a chi si apre allโazione della sua grazia. Ciรฒ avviene mediante il pentimento, unito al proposito di indirizzare la vita secondo la volontร di Dio, effetto della sua misericordia attraverso la quale Egli ci riconcilia con sรฉ. Dio mette nel nostro cuore la capacitร di poter seguire la via dellโimitazione di Cristo. La parola e lโatteggiamento di Gesรน mostrano chiaramente che il Regno di Dio รจ lโorizzonte entro il quale ogni relazione si definisce (cf. Mt 6,33). I vincoli familiari, pur fondamentali, ยซnon sono perรฒ assolutiยป (CCC, 2232). In modo sconvolgente per chi lo ascoltava, Gesรน ha relativizzato le relazioni familiari alla luce del Regno di Dio (cf. Mc 3,33-35; Lc 14,26; Mt 10,34-37; 19,29; 23,9). Questa rivoluzione degli affetti che Gesรน introduce nella famiglia umana costituisce una chiamata radicale alla fraternitร universale. Nessuno rimane escluso dalla nuova comunitร radunata nel nome di Gesรน, poichรฉ tutti sono chiamati a far parte della famiglia di Dio. Gesรน mostra come la condiscendenza divina accompagni il cammino umano con la sua grazia, trasformi il cuore indurito con la sua misericordia (cf. Ez 36,26) e lo orienti al suo compimento attraverso il mistero pasquale.
Capitolo II
La Famiglia nel Magistero della Chiesa
Gli insegnamenti del Concilio Vaticano II
42. Sulla base di ciรฒ che ha ricevuto da Cristo, la Chiesa ha sviluppato nel corso dei secoli un ricco insegnamento sul matrimonio e la famiglia. Una delle espressioni piรน alte di questo Magistero รจ stata proposta dal Concilio Ecumenico Vaticano II, nella Costituzione pastorale Gaudium et Spes, che dedica un intero capitolo alla dignitร del matrimonio e della famiglia (cf. GS, 47-52). Esso cosรฌ definisce matrimonio e famiglia: ยซLโintima comunitร di vita e dโamore coniugale, fondata dal Creatore e strutturata con leggi proprie, รจ stabilita dallโalleanza dei coniugi, vale a dire dallโirrevocabile consenso personale. E cosรฌ, รจ dallโatto umano col quale i coniugi mutuamente si danno e si ricevono, che nasce, anche davanti alla societร , lโistituzione del matrimonio, che ha stabilitร per ordinamento divinoยป (GS, 48). Il ยซvero amore tra marito e moglieยป (GS, 49) implica la mutua donazione di sรฉ, include e integra la dimensione sessuale e lโaffettivitร , corrispondendo al disegno divino (cf. GS, 48-49). Ciรฒ rende chiaro che il matrimonio, e lโamore coniugale che lo anima, ยซsono ordinati per loro natura alla procreazione ed educazione della proleยป (GS, 50). Inoltre, viene sottolineato il radicamento in Cristo degli sposi: Cristo Signore ยซviene incontro ai coniugi cristiani nel sacramento del matrimonioยป (GS, 48) e con loro rimane (sacramentum permanens). Egli assume lโamore umano, lo purifica, lo porta a pienezza, e dona agli sposi, con il suo Spirito, la capacitร di viverlo, pervadendo tutta la loro vita di fede, speranza e caritร . In questo modo gli sposi sono come consacrati e, mediante una grazia propria, edificano il Corpo di Cristo e costituiscono una Chiesa domestica (cf. LG, 11), cosรฌ che la Chiesa, per comprendere pienamente il suo mistero, guarda alla famiglia cristiana, che lo manifesta in modo genuino.
Paolo VI
43. Il Beato Paolo VI, sulla scia del Concilio Vaticano II, ha approfondito la dottrina sul matrimonio e sulla famiglia. In particolare, con lโEnciclica Humanae Vitae, ha messo in luce il legame intrinseco tra amore coniugale e generazione della vita:ยซlโamore coniugale richiede dagli sposi che essi conoscano convenientemente la loro missione di paternitร responsabile, sulla quale oggi a buon diritto tanto si insiste e che va anchโessa esattamente compresa. [โฆ] Lโesercizio responsabile della paternitร implica dunque che i coniugi riconoscano i propri doveri verso Dio, verso se stessi, verso la famiglia e verso la societร , in una giusta gerarchia dei valoriยป (HV, 10). NellโEsortazione Apostolica Evangelii Nuntiandi, Paolo VI ha evidenziato il rapporto tra la famiglia e la Chiesa: ยซNellโambito dellโapostolato di evangelizzazione proprio dei laici, รจ impossibile non rilevare lโazione evangelizzatrice della famiglia. Essa ha ben meritato, nei diversi momenti della storia della Chiesa, la bella definizione di โChiesa domesticaโ, sancita dal Concilio Vaticano II. Ciรฒ significa che, in ogni famiglia cristiana, dovrebbero riscontrarsi i diversi aspetti della Chiesa intera. Inoltre la famiglia, come la Chiesa, deve essere uno spazio in cui il Vangelo รจ trasmesso e da cui il Vangelo si irradiaยป (EN, 71).
Giovanni Paolo II
44. San Giovanni Paolo II ha dedicato alla famiglia una particolare attenzione attraverso le sue catechesi sullโamore umano e sulla teologia del corpo. In esse, egli ha offerto alla Chiesa una ricchezza di riflessioni sul significato sponsale del corpo umano e sul progetto di Dio riguardo al matrimonio e alla famiglia sin dallโinizio della creazione. In particolare, trattando della caritร coniugale, ha descritto il modo in cui i coniugi, nel loro mutuo amore, ricevono il dono dello Spirito di Cristo e vivono la loro chiamata alla santitร . Nella Lettera alle famiglie Gratissimam Sane e soprattutto con lโEsortazione Apostolica Familiaris Consortio, Giovanni Paolo II ha indicato la famiglia come โvia della Chiesaโ, ha offerto una visione dโinsieme sulla vocazione allโamore dellโuomo e della donna, ha proposto le linee fondamentali per la pastorale della famiglia e per la presenza della famiglia nella societร . ยซNel matrimonio e nella famiglia si costituisce un complesso di relazioni interpersonali โ nuzialitร , paternitร -maternitร , filiazione, fraternitร โ, mediante le quali ogni persona umana รจ introdotta nella โfamiglia umanaโ e nella โfamiglia di Dioโ, che รจ la Chiesaยป (FC, 15).
Benedetto XVI
45. Benedetto XVI, nellโEnciclica Deus Caritas Est, ha ripreso il tema della veritร dellโamore tra uomo e donna, che sโillumina pienamente solo alla luce dellโamore di Cristo crocifisso (cf. DCE, 2). Egli ribadisce che ยซil matrimonio basato su un amore esclusivo e definitivo diventa lโicona del rapporto di Dio con il suo popolo e viceversa: il modo di amare di Dio diventa la misura dellโamore umanoยป (DCE, 11). Inoltre, nella Enciclica Caritas in Veritate, evidenzia lโimportanza dellโamore familiare come principio di vita nella societร , luogo in cui sโapprende lโesperienza del bene comune. ยซDiventa cosรฌ una necessitร sociale, e perfino economica, proporre ancora alle nuove generazioni la bellezza della famiglia e del matrimonio, la rispondenza di tali istituzioni alle esigenze piรน profonde del cuore e della dignitร della persona. In questa prospettiva, gli Stati sono chiamati a varare politiche che promuovano la centralitร e lโintegritร della famiglia, fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, prima e vitale cellula della societร , facendosi carico anche dei suoi problemi economici e fiscali, nel rispetto della sua natura relazionaleยป (CiV, 44).
Francesco
46. Papa Francesco, nellโEnciclica Lumen Fidei affronta cosรฌ il legame tra la famiglia e la fede: ยซIl primo ambito in cui la fede illumina la cittร degli uomini si trova nella famiglia. Penso anzitutto allโunione stabile dellโuomo e della donna nel matrimonio [โฆ] Promettere un amore che sia per sempre รจ possibile quando si scopre un disegno piรน grande dei propri progettiยป (LF, 52). NellโEsortazione Apostolica Evangelii Gaudium, il Papa richiama la centralitร della famiglia tra le sfide culturali odierne: ยซLa famiglia attraversa una crisi culturale profonda, come tutte le comunitร e i legami sociali. Nel caso della famiglia, la fragilitร dei legami diventa particolarmente grave perchรฉ si tratta della cellula fondamentale della societร , del luogo dove si impara a convivere nella differenza e ad appartenere ad altri e dove i genitori trasmettono la fede ai figli. Il matrimonio tende ad essere visto come una mera forma di gratificazione affettiva che puรฒ costituirsi in qualsiasi modo e modificarsi secondo la sensibilitร di ognuno. Ma il contributo indispensabile del matrimonio alla societร supera il livello dellโemotivitร e delle necessitร contingenti della coppiaยป (EG, 66). Papa Francesco ha inoltre dedicato ai temi relativi alla famiglia un ciclo organico di catechesi che ne approfondiscono i soggetti, le esperienze e le fasi della vita.
Capitolo III
La famiglia nella dottrina cristiana
Matrimonio nellโordine della creazione e pienezza sacramentale
47. Lโordine della redenzione illumina e compie quello della creazione. Il matrimonio naturale, pertanto, si comprende pienamente alla luce del suo compimento sacramentale: solo fissando lo sguardo su Cristo si conosce fino in fondo la veritร sui rapporti umani. ยซIn realtร solamente nel mistero del Verbo incarnato trova vera luce il mistero dellโuomo. [โฆ] Cristo, che รจ il nuovo Adamo, proprio rivelando il mistero del Padre e del suo amore svela anche pienamente lโuomo a se stesso e gli manifesta la sua altissima vocazioneยป (GS, 22). Risulta particolarmente opportuno comprendere in chiave cristocentrica le proprietร naturali del matrimonio, che costituiscono il bene dei coniugi (bonum coniugum), che comprende unitร , apertura alla vita, fedeltร e indissolubilitร . Alla luce del Nuovo Testamento secondo cui tutto รจ stato creato per mezzo di Cristo e in vista di lui (cf. Col 1,16; Gv 1,1ss), il Concilio Vaticano II ha voluto esprimere apprezzamento per il matrimonio naturale e per gli elementi positivi presenti nelle altre religioni (cf. LG, 16; NA, 2) e nelle diverse culture, nonostante limiti e insufficienze (cf. RM, 55). Il discernimento della presenza dei โsemina Verbiโ nelle altre culture (cf. AG, 11) puรฒ essere applicato anche alla realtร matrimoniale e familiare. Oltre al vero matrimonio naturale ci sono elementi positivi presenti nelle forme matrimoniali di altre tradizioni religiose. Queste forme – comunque fondate sulla relazione stabile e vera di un uomo e una donna -, riteniamo siano ordinate al sacramento. Con lo sguardo rivolto alla saggezza umana dei popoli, la Chiesa riconosce anche questa famiglia come cellula basilare necessaria e feconda della convivenza umana.
Indissolubilitร e feconditร dellโunione sponsale
48. Lโirrevocabile fedeltร di Dio allโalleanza รจ il fondamento dellโindissolubilitร del matrimonio. Lโamore completo e profondo tra i coniugi non si basa solo sulle capacitร umane: Dio sostiene questa alleanza con la forza del suo Spirito. La scelta che Dio ha fatto nei nostri confronti si riflette in certo modo nella scelta del coniuge: come Dio mantiene la sua promessa anche quando falliamo, cosรฌ lโamore e la fedeltร coniugale valgono โnella buona e nella cattiva sorteโ. Il matrimonio รจ dono e promessa di Dio, che ascolta la preghiera di coloro che chiedono il suo aiuto. La durezza di cuore dellโuomo, i suoi limiti e la sua fragilitร di fronte alla tentazione sono una grande sfida per la vita comune. La testimonianza di coppie che vivono fedelmente il matrimonio mette in luce il valore di questa unione indissolubile e suscita il desiderio di rinnovare continuamente lโimpegno della fedeltร . Lโindissolubilitร corrisponde al desiderio profondo di amore reciproco e duraturo che il Creatore ha posto nel cuore umano, ed รจ un dono che Egli stesso fa ad ogni coppia: ยซquello che Dio ha congiunto, lโuomo non lo separiยป (Mt 19,6; cf. Mc 10,9). Lโuomo e la donna accolgono questo dono e se ne prendono cura affinchรฉ il loro amore possa essere per sempre. Di fronte alla sensibilitร del nostro tempo e alle effettive difficoltร a mantenere gli impegni per sempre, la Chiesa รจ chiamata a proporre le esigenze e il progetto di vita del Vangelo della famiglia e del matrimonio cristiano.ยซSan Paolo, parlando della nuova vita in Cristo, dice che i cristiani โ tutti โ sono chiamati ad amarsi come Cristo li ha amati, cioรจ โsottomessi gli uni agli altriโ (Ef 5,21), che significa al servizio gli uni degli altri. E qui introduce lโanalogia tra la coppia marito-moglie e quella Cristo-Chiesa. ร chiaro che si tratta di una analogia imperfetta, ma dobbiamo coglierne il senso spirituale che รจ altissimo e rivoluzionario, e nello stesso tempo semplice, alla portata di ogni uomo e donna che si affidano alla grazia di Dioยป (Francesco, Udienza Generale, 6 maggio 2015). Ancora una volta รจ un annuncio che dร speranza!
I beni della famiglia
49. Il matrimonio รจ la ยซcomunitร di tutta la vita, per sua natura ordinata al bene dei coniugi e alla generazione e educazione della proleยป (CIC, can. 1055 – ยง1). Nella reciproca accoglienza, i nubendi si promettono dono totale, fedeltร e apertura alla vita. Nella fede e con la grazia di Cristo, essi riconoscono i doni che Dio offre loro e si impegnano in suo nome di fronte alla Chiesa. Dio consacra lโamore degli sposi e ne conferma lโindissolubilitร , offrendo loro la sua grazia per vivere la fedeltร , lโintegrazione reciproca e lโapertura alla vita. Rendiamo grazie a Dio per il matrimonio perchรฉ, attraverso la comunitร di vita e dโamore, i coniugi cristiani conoscono la felicitร e sperimentano che Dio li ama personalmente, con passione e tenerezza. Lโuomo e la donna, individualmente e come coppia โ ha ricordato Papa Francesco โ ยซsono immagine di Dioยป. La loro differenza ยซnon รจ per la contrapposizione, o la subordinazione, ma per la comunione e la generazione, sempre ad immagine e somiglianza di Dioยป (Udienza generale, 15 aprile 2015). Il fine unitivo del matrimonio รจ un costante richiamo al crescere e allโapprofondirsi di questo amore. Nella loro unione di amore gli sposi sperimentano la bellezza della paternitร e della maternitร ; condividono i progetti e le fatiche, i desideri e le preoccupazioni; imparano la cura reciproca e il perdono vicendevole. In questo amore celebrano i loro momenti felici e si sostengono nei passaggi difficili della loro storia di vita.
50. La feconditร degli sposi, in senso pieno, รจ spirituale: essi sono segni sacramentali viventi, sorgenti di vita per la comunitร cristiana e per il mondo. Lโatto della generazione, che manifesta la ยซconnessione inscindibileยป tra valore unitivo e procreativo โ messo in evidenza dal Beato Paolo VI (cf. HV, 12) – deve essere compreso nellโottica della responsabilitร dei genitori nellโimpegno per la cura e lโeducazione cristiana dei figli. Questi sono il frutto piรน prezioso dellโamore coniugale. Dal momento che il figlio รจ una persona, egli trascende coloro che lo hanno generato. ยซEssere figlio e figlia, infatti, secondo il disegno di Dio, significa portare in sรฉ la memoria e la speranza di un amore che ha realizzato se stesso proprio accendendo la vita di un altro essere umano, originale e nuovo. E per i genitori ogni figlio รจ se stesso, รจ differente, รจ diversoยป (Francesco, Udienza generale, 11 febbraio 2015). La bellezza del dono reciproco e gratuito, la gioia per la vita che nasce e la cura amorevole di tutti i membri, dai piccoli agli anziani, sono alcuni dei frutti che rendono unica e insostituibile la risposta alla vocazione della famiglia. Le relazioni familiari concorrono in modo decisivo alla costruzione solidale e fraterna dellโumana societร , irriducibile alla convivenza degli abitanti di un territorio o dei cittadini di uno Stato.
Veritร e bellezza della famiglia
51. Con intima gioia e profonda consolazione, la Chiesa guarda alle famiglie che sono fedeli agli insegnamenti del Vangelo, ringraziandole e incoraggiandole per la testimonianza che offrono. Grazie ad esse รจ resa credibile la bellezza del matrimonio indissolubile e fedele per sempre. Nella famiglia matura la prima esperienza ecclesiale della comunione tra persone, in cui si riflette, per grazia, il mistero dโamore della Santa Trinitร . ยซร qui che si apprende la fatica e la gioia del lavoro, lโamore fraterno, il perdono generoso, sempre rinnovato, e soprattutto il culto divino attraverso la preghiera e lโofferta della propria vitaยป (CCC, 1657). Il Vangelo della famiglia nutre pure quei semi che ancora attendono di maturare, e deve curare quegli alberi che si sono inariditi e necessitano di non essere trascurati (cf. Lc 13,6-9).La Chiesa, in quanto maestra sicura e madre premurosa, pur riconoscendo che tra i battezzati non vi รจ altro vincolo nuziale che quello sacramentale, e che ogni rottura di esso รจ contro la volontร di Dio, รจ anche consapevole della fragilitร di molti suoi figli che faticano nel cammino della fede. ยซPertanto, senza sminuire il valore dellโideale evangelico, bisogna accompagnare con misericordia e pazienza le possibili tappe di crescita delle persone che si vanno costruendo giorno per giorno. [โฆ] Un piccolo passo, in mezzo a grandi limiti umani, puรฒ essere piรน gradito a Dio della vita esteriormente corretta di chi trascorre i suoi giorni senza fronteggiare importanti difficoltร . A tutti deve giungere la consolazione e lo stimolo dellโamore salvifico di Dio, che opera misteriosamente in ogni persona, al di lร dei suoi difetti e delle sue caduteยป (EG, 44). Questa veritร e bellezza va custodita. Di fronte a situazioni difficili e a famiglie ferite, occorre sempre ricordare un principio generale: ยซSappiano i pastori che, per amore della veritร , sono obbligati a ben discernere le situazioniยป (FC, 84). Il grado di responsabilitร non รจ uguale in tutti i casi, e possono esistere fattori che limitano la capacitร di decisione. Perciรฒ, mentre va espressa con chiarezza la dottrina, sono da evitare giudizi che non tengono conto della complessitร delle diverse situazioni, ed รจ necessario essere attenti al modo in cui le persone vivono e soffrono a motivo della loro condizione.
Capitolo IV
Verso la pienezza ecclesiale della famiglia
Lโintimo legame tra Chiesa e famiglia
52. La benedizione e la responsabilitร di una nuova famiglia, sigillata nel sacramento ecclesiale, comporta la disponibilitร a farsi sostenitori e promotori, allโinterno della comunitร cristiana, dellโalleanza fondamentale fra uomo e donna. Questa disponibilitร , nellโambito del legame sociale, della generazione dei figli, della protezione dei piรน deboli, della vita comune, comporta una responsabilitร che ha diritto di essere sostenuta, riconosciuta e apprezzata. In virtรน del sacramento del matrimonio ogni famiglia diventa a tutti gli effetti un bene per la Chiesa. In questa prospettiva sarร certamente un dono prezioso, per lโoggi della Chiesa, considerare anche la reciprocitร tra famiglia e Chiesa: la Chiesa รจ un bene per la famiglia, la famiglia รจ un bene per la Chiesa. La custodia del dono sacramentale del Signore coinvolge non solo la singola famiglia, ma la stessa comunitร cristiana, nel modo che le compete. Di fronte allโinsorgere della difficoltร , anche grave, di custodire lโunione matrimoniale, il discernimento dei rispettivi adempimenti e delle relative inadempienze dovrร essere approfondito dalla coppia con lโaiuto dei Pastori e della comunitร .
La grazia della conversione e del compimento
53. La Chiesa rimane vicina ai coniugi il cui legame si รจ talmente indebolito che si presenta a rischio di separazione. Nel caso in cui si consumi una dolorosa fine della relazione, la Chiesa sente il dovere di accompagnare questo momento di sofferenza, in modo che almeno non si accendano rovinose contrapposizioni tra i coniugi. Particolare attenzione deve essere soprattutto rivolta ai figli, che sono i primi colpiti dalla separazione, perchรฉ abbiano a soffrirne meno possibile: ยซquando papร e mamma si fanno del male, lโanima dei bambini soffre moltoยป (Francesco, Udienza generale, 24 giugno 2015). Lo sguardo di Cristo, la cui luce rischiara ogni uomo (cf. Gv 1,9; GS, 22) ispira la cura pastorale della Chiesa verso i fedeli che semplicemente convivono o che hanno contratto matrimonio soltanto civile o sono divorziati risposati. Nella prospettiva della pedagogia divina, la Chiesa si volge con amore a coloro che partecipano alla sua vita in modo imperfetto: invoca con essi la grazia della conversione, li incoraggia a compiere il bene, a prendersi cura con amore lโuno dellโaltro e a mettersi al servizio della comunitร nella quale vivono e lavorano. ร auspicabile che nelle Diocesi si promuovano percorsi di discernimento e coinvolgimento di queste persone, in aiuto e incoraggiamento alla maturazione di una scelta consapevole e coerente. Le coppie devono essere informate sulla possibilitร di ricorrere al processo di dichiarazione della nullitร del matrimonio.
54. Quando lโunione raggiunge una notevole stabilitร attraverso un vincolo pubblico โ ed รจ connotata da affetto profondo, da responsabilitร nei confronti della prole, da capacitร di superare le prove โ puรฒ essere vista come unโoccasione da accompagnare verso il sacramento del matrimonio, laddove questo sia possibile. Differente invece รจ il caso in cui la convivenza non sia stabilita in vista di un possibile futuro matrimonio, ma nellโassenza del proposito di stabilire un rapporto istituzionale. La realtร dei matrimoni civili tra uomo e donna, dei matrimoni tradizionali e, fatte le debite differenze, anche delle convivenze, รจ un fenomeno emergente in molti Paesi. Inoltre, la situazione di fedeli che hanno stabilito una nuova unione richiede una speciale attenzione pastorale: ยซIn questi decenni [โฆ] รจ molto cresciuta la consapevolezza che รจ necessaria una fraterna e attenta accoglienza, nellโamore e nella veritร , verso i battezzati che hanno stabilito una nuova convivenza dopo il fallimento del matrimonio sacramentale; in effetti, queste persone non sono affatto scomunicateยป (Francesco, Udienza generale, 5 agosto 2015).
La misericordia nel cuore della rivelazione
55. La Chiesa parte dalle situazioni concrete delle famiglie di oggi, tutte bisognose di misericordia, cominciando da quelle piรน sofferenti. Con il cuore misericordioso di Gesรน, la Chiesa deve accompagnare i suoi figli piรน fragili, segnati dallโamore ferito e smarrito, ridonando fiducia e speranza, come la luce del faro di un porto o di una fiaccola portata in mezzo alla gente per illuminare coloro che hanno smarrito la rotta o si trovano in mezzo alla tempesta. La misericordia รจ ยซil centro della rivelazione di Gesรน Cristoยป (MV, 25). In essa risplende la sovranitร di Dio, con cui Egli รจ fedele sempre di nuovo al suo essere, che รจ amore (cf. 1 Gv 4, 8), e al suo patto. ยซร proprio nella sua misericordia che Dio manifesta la sua onnipotenzaยป (S. Tommaso dโAquino, Summa Theologiae, II-II, q. 30, art. 4; cf. Messale Romano, Colletta della XXVI Domenica del Tempo Ordinario). Annunciare la veritร con amore รจ esso stesso un atto di misericordia. Nella Bolla Misericordiae Vultus, Papa Francesco afferma: ยซLa misericordia non รจ contraria alla giustizia ma esprime il comportamento di Dio verso il peccatoreยป. E prosegue: ยซDio non rifiuta la giustizia. Egli la ingloba e supera in un evento superiore dove si sperimenta lโamore che รจ a fondamento di una vera giustiziaยป (MV, 21). Gesรน รจ il volto della misericordia di Dio Padre: ยซDio ha tanto amato il mondo [โฆ] perchรฉ il mondo sia salvato per mezzo di Lui (il Figlio)ยป (Gv 3,16-17)
III PARTE
LA MISSIONE DELLA FAMIGLIA
56. Fin dallโinizio della storia, Dio รจ stato prodigo di amore nei riguardi dei suoi figli (cf. LG, 2), cosรฌ che essi hanno potuto avere la pienezza della vita in Gesรน Cristo (cf. Gv 10,10). Attraverso i sacramenti dellโIniziazione Cristiana, Dio invita le famiglie a introdursi in questa vita, a proclamarla e a comunicarla agli altri (cf. LG, 41). Come Papa Francesco ci ricorda con forza, la missione della famiglia si estende sempre al di fuori nel servizio ai nostri fratelli e sorelle. ร la missione della Chiesa alla quale ciascuna famiglia รจ chiamata a partecipare in modo unico e privilegiato. ยซIn virtรน del Battesimo ricevuto, ogni membro del Popolo di Dio รจ diventato discepolo missionarioยป (EG, 120). In tutto il mondo, nella realtร delle famiglie, possiamo vedere tanta felicitร e gioia, ma anche tante sofferenze e angosce. Vogliamo guardare a questa realtร con gli occhi con cui anche Cristo la guardava quando camminava tra gli uomini del suo tempo. Il nostro atteggiamento vuole essere di umile comprensione. Il nostro desiderio รจ di accompagnare ciascuna e tutte le famiglie perchรฉ scoprano la via migliore per superare le difficoltร che incontrano sul loro cammino. Il Vangelo รจ sempre anche segno di contraddizione. La Chiesa non dimentica mai che il mistero pasquale รจ centrale nella Buona Notizia che annunciamo. Essa desidera aiutare le famiglie a riconoscere e ad accogliere la croce quando si presenta davanti a loro, perchรฉ possano portarla con Cristo nel cammino verso la gioia della risurrezione. Questo lavoro richiede ยซuna conversione pastorale e missionaria, che non puรฒ lasciare le cose come stannoยป (EG, 25). La conversione poi tocca profondamente lo stile e il linguaggio. ร necessario adottare un linguaggio che sia significativo. Lโannunzio deve far sperimentare che il Vangelo della famiglia รจ risposta alle attese piรน profonde della persona umana: alla sua dignitร e alla realizzazione piena nella reciprocitร , nella comunione e nella feconditร . Non si tratta soltanto di presentare una normativa, ma di annunciare la grazia che dona la capacitร di vivere i beni della famiglia. La trasmissione della fede rende oggi piรน che mai necessario un linguaggio in grado di raggiungere tutti, specialmente i giovani, per comunicare la bellezza dellโamore familiare e far comprendere il significato di termini come donazione, amore coniugale, fedeltร , feconditร , procreazione. Il bisogno di un nuovo e piรน adeguato linguaggio si presenta innanzitutto nel momento di introdurre i bambini e gli adolescenti al tema della sessualitร . Molti genitori e molte persone che sono impegnati nella pastorale hanno difficoltร a trovare un linguaggio appropriato e al tempo stesso rispettoso, che metta insieme la natura della sessualitร biologica con la complementaritร che si arricchisce reciprocamente, con lโamicizia, con lโamore e con la donazione dellโuomo e della donna.
Capitolo I
La formazione della famiglia
La preparazione al matrimonio
57. Il matrimonio cristiano non puรฒ ridursi ad una tradizione culturale o a una semplice convenzione giuridica: รจ una vera chiamata di Dio che esige attento discernimento, preghiera costante e maturazione adeguata. Per questo occorrono percorsi formativi che accompagnino la persona e la coppia in modo che alla comunicazione dei contenuti della fede si unisca lโesperienza di vita offerta dallโintera comunitร ecclesiale. Lโefficacia di questo aiuto richiede anche che sia migliorata la catechesi prematrimoniale โ talvolta povera di contenuti โ che รจ parte integrante della pastorale ordinaria. Anche la pastorale dei nubendi deve inserirsi nellโimpegno generale della comunitร cristiana a presentare in modo adeguato e convincente il messaggio evangelico circa la dignitร della persona, la sua libertร e il rispetto per i suoi diritti. Vanno tenute ben presenti le tre tappe indicate da Familiaris Consortio (cf. 66): la preparazione remota, che passa attraverso la trasmissione della fede e dei valori cristiani allโinterno della propria famiglia; la preparazione prossima, che coincide con gli itinerari di catechesi e le esperienze formative vissute allโinterno della comunitร ecclesiale; la preparazione immediata al matrimonio, parte di un cammino piรน ampio qualificato dalla dimensione vocazionale.
58. Nel cambiamento culturale in atto spesso vengono presentati modelli in contrasto con la visione cristiana della famiglia. La sessualitร รจ spesso svincolata da un progetto di amore autentico. In alcuni Paesi vengono perfino imposti dallโautoritร pubblica progetti formativi che presentano contenuti in contrasto con la visione umana e cristiana: rispetto ad essi vanno affermati con decisione la libertร della Chiesa di insegnare la propria dottrina e il diritto allโobiezione di coscienza da parte degli educatori. Peraltro, la famiglia, pur rimanendo spazio pedagogico primario (cf. Gravissimum Educationis, 3), non puรฒ essere lโunico luogo di educazione alla sessualitร . Occorre, per questo, strutturare veri e propri percorsi pastorali di supporto, rivolti sia ai singoli sia alle coppie, con una particolare attenzione allโetร della pubertร e dellโadolescenza, nei quali aiutare a scoprire la bellezza della sessualitร nellโamore. Il cristianesimo proclama che Dio ha creato lโuomo come maschio e femmina, e li ha benedetti affinchรฉ formassero una sola carne e trasmettessero la vita (cf. Gen 1, 27-28; 2, 24). La loro differenza, nella pari dignitร personale, รจ il sigillo della buona creazione di Dio. Secondo il principio cristiano, anima e corpo, come anche sesso biologico (sex) e ruolo sociale-culturale del sesso (gender), si possono distinguere, ma non separare.
Emerge dunque lโesigenza di un ampliamento dei temi formativi negli itinerari prematrimoniali, cosรฌ che questi diventino dei percorsi di educazione alla fede e allโamore, integrati nel cammino dellโiniziazione cristiana. In questa luce, รจ necessario ricordare lโimportanza delle virtรน, tra cui la castitร , condizione preziosa per la crescita genuina dellโamore interpersonale. Lโitinerario formativo dovrebbe assumere la fisionomia di un cammino orientato al discernimento vocazionale personale e di coppia, curando una migliore sinergia tra i vari ambiti pastorali. I percorsi di preparazione al matrimonio siano proposti anche da coppie sposate in grado di accompagnare i nubendi prima delle nozze e nei primi anni di vita matrimoniale, valorizzando cosรฌ la ministerialitร coniugale. La valorizzazione pastorale delle relazioni personali favorirร lโapertura graduale delle menti e dei cuori alla pienezza del piano di Dio.
La celebrazione nuziale
59. La liturgia nuziale รจ un evento unico, che si vive nel contesto familiare e sociale di una festa. Il primo dei segni di Gesรน avvenne al banchetto delle nozze di Cana: il vino buono del miracolo del Signore, che allieta la nascita di una nuova famiglia, รจ il vino nuovo dellโAlleanza di Cristo con gli uomini e le donne di ogni tempo. La preparazione delle nozze occupa per lungo tempo lโattenzione dei nubendi. Essa rappresenta un tempo prezioso per loro, per le loro famiglie e i loro amici, che deve arricchirsi della sua dimensione propriamente spirituale ed ecclesiale. La celebrazione nuziale รจ occasione propizia di invitare molti alla celebrazione dei sacramenti della Riconciliazione e dellโEucaristia. La comunitร cristiana, attraverso una partecipazione cordiale e gioiosa, accoglierร nel suo grembo la nuova famiglia affinchรฉ, come Chiesa domestica, si senta parte della piรน grande famiglia ecclesiale. La liturgia nuziale dovrebbe essere preparata attraverso una catechesi mistagogica che faccia percepire alla coppia che la celebrazione della loro alleanza si compie โnel Signoreโ. Frequentemente, il celebrante ha lโopportunitร di rivolgersi ad unโassemblea composta da persone che partecipano poco alla vita ecclesiale o appartengono ad altra confessione cristiana o comunitร religiosa. Si tratta di una preziosa occasione di annuncio del Vangelo di Cristo, che puรฒ suscitare, nelle famiglie presenti, la riscoperta della fede e dellโamore che vengono da Dio.
I primi anni della vita familiare
60. I primi anni di matrimonio sono un periodo vitale e delicato durante il quale le coppie crescono nella consapevolezza delle loro vocazione e missione. Di qui lโesigenza di un accompagnamento pastorale che continui dopo la celebrazione del sacramento. La parrocchia รจ il luogo dove coppie esperte possono essere messe a disposizione di quelle piรน giovani, con lโeventuale concorso di associazioni, movimenti ecclesiali e nuove comunitร . Occorre incoraggiare gli sposi a un atteggiamento fondamentale di accoglienza del grande dono dei figli. Va sottolineata lโimportanza della spiritualitร familiare, della preghiera e della partecipazione allโEucaristia domenicale, invitando le coppie a riunirsi regolarmente per promuovere la crescita della vita spirituale e la solidarietร nelle esigenze concrete della vita. Lโincontro personale con Cristo attraverso la lettura della Parola di Dio, nella comunitร e nelle case, specialmente nella forma della โlectio divinaโ, costituisce una fonte di ispirazione per lโagire quotidiano. Liturgie, pratiche devozionali ed Eucaristie celebrate per le famiglie, soprattutto nellโanniversario del matrimonio, nutrono la vita spirituale e la testimonianza missionaria della famiglia. Non di rado, nei primi anni di vita coniugale, si verifica una certa introversione della coppia, con il conseguente isolamento dal contesto comunitario. Il consolidamento della rete relazionale tra le coppie e la creazione di legami significativi sono necessari per la maturazione della vita cristiana della famiglia. I movimenti e i gruppi ecclesiali spesso garantiscono tali momenti di crescita e di formazione. La Chiesa locale, integrando tali apporti, assuma lโiniziativa di coordinare la cura pastorale delle giovani famiglie. Nella fase iniziale della vita coniugale particolare avvilimento procura la frustrazione del desiderio di avere figli. Non di rado, in questa si annunciano motivi di crisi che sfociano rapidamente nella separazione. Anche per tali ragioni รจ particolarmente importante la vicinanza della comunitร ai giovani sposi, attraverso il sostegno affettuoso e discreto di famiglie affidabili.
La formazione dei presbiteri e di altri operatori pastorali
61. ร necessario un rinnovamento della pastorale alla luce del Vangelo della famiglia e dellโinsegnamento del Magistero. Per questo, occorre provvedere ad una piรน adeguata formazione dei presbiteri, dei diaconi, dei religiosi e delle religiose, dei catechisti e degli altri operatori pastorali, che devono promuovere lโintegrazione delle famiglie nella comunitร parrocchiale, soprattutto in occasione dei cammini di formazione alla vita cristiana in vista dei sacramenti. In particolare i seminari, nei loro itinerari di formazione umana, spirituale, intellettuale e pastorale, devono preparare i futuri presbiteri a divenire apostoli della famiglia. Nella formazione al ministero ordinato non si puรฒ tralasciare lo sviluppo affettivo e psicologico, anche partecipando in modo diretto a percorsi adeguati. Itinerari e corsi di formazione destinati specificamente agli operatori pastorali potranno renderli idonei ad inserire lo stesso cammino di preparazione al matrimonio nella piรน ampia dinamica della vita ecclesiale. Nel periodo di formazione, i candidati al presbiterato vivano dei periodi congrui con la propria famiglia e siano guidati nel fare esperienze di pastorale familiare per acquisire una conoscenza adeguata della situazione attuale delle famiglie. La presenza dei laici e delle famiglie, in particolare la presenza femminile, nella formazione sacerdotale, favorisce lโapprezzamento della varietร e complementaritร delle diverse vocazioni nella Chiesa. La dedizione di questo prezioso ministero potrร ricevere vitalitร e concretezza da una rinnovata alleanza tra le due principali forme di vocazione all’amore: quella del matrimonio, che sboccia nella famiglia cristiana, basata sullโamore di elezione, e quella della vita consacrata, immagine della comunione del Regno, che parte dallโaccoglienza incondizionata dellโaltro come dono di Dio. Nella comunione delle vocazioni si attua uno scambio fecondo di doni, che ravviva e arricchisce la comunitร ecclesiale (cf. At 18,2). La direzione spirituale della famiglia puรฒ essere considerata uno dei ministeri parrocchiali. Si suggerisce che lโUfficio diocesano per la famiglia e gli altri Uffici pastorali possano intensificare la loro collaborazione in questo campo. Nella formazione permanente del clero e degli operatori pastorali, รจ auspicabile che si continui a curare con strumenti appropriati la maturazione della dimensione affettiva e psicologica, che sarร loro indispensabile per lโaccompagnamento pastorale delle famiglie, anche in vista delle particolari situazioni di emergenza determinate dai casi di violenza domestica e di abuso sessuale.
Capitolo II
Famiglia, generativitร , educazione
La trasmissione della vita
62. La presenza delle famiglie numerose nella Chiesa รจ una benedizione per la comunitร cristiana e per la societร , poichรฉ lโapertura alla vita รจ esigenza intrinseca dellโamore coniugale. In questa luce, la Chiesa esprime viva gratitudine alle famiglie che accolgono, educano, circondano di affetto e trasmettono la fede ai loro figli, in modo particolare quelli piรน fragili e segnati da disabilitร . Questi bambini, nati con bisogni speciali, attraggono lโamore di Cristo e chiedono alla Chiesa di custodirli come una benedizione. ร purtroppo diffusa una mentalitร che riduce la generazione della vita alla sola gratificazione individuale o di coppia. I fattori di ordine economico, culturale ed educativo esercitano un peso talvolta determinante contribuendo al forte calo della natalitร che indebolisce il tessuto sociale, compromette il rapporto tra le generazioni e rende piรน incerto lo sguardo sul futuro. Anche in questo ambito occorre partire dallโascolto delle persone e dar ragione della bellezza e della veritร di una apertura incondizionata alla vita come ciรฒ di cui lโamore umano ha bisogno per essere vissuto in pienezza. Si coglie qui la necessitร di divulgare sempre piรน i documenti del Magistero della Chiesa che promuovono la cultura della vita. La pastorale familiare dovrebbe maggiormente coinvolgere gli specialisti cattolici in materia biomedica nei percorsi di preparazione al matrimonio e nellโaccompagnamento dei coniugi.
La responsabilitร generativa
63. Secondo lโordine della creazione lโamore coniugale tra un uomo e una donna e la trasmissione della vita sono ordinati lโuno allโaltra (cf. Gen 1,27-28). In questo modo il Creatore ha reso partecipe lโuomo e la donna dellโopera della sua creazione e li ha contemporaneamente resi strumenti del suo amore, affidando alla loro responsabilitร il futuro dellโumanitร attraverso la trasmissione della vita umana. I coniugi si apriranno alla vita formandosi ยซun retto giudizio: tenendo conto sia del proprio bene personale che di quello dei figli, tanto di quelli nati che di quelli che si prevede nasceranno; valutando le condizioni sia materiali che spirituali della loro epoca e del loro stato di vita; e, infine, tenendo conto del bene della comunitร familiare, della societร temporale e della Chiesa stessaยป (GS, 50; cf. VS, 54-66). Conformemente al carattere personale e umanamente completo dellโamore coniugale, la giusta strada per la pianificazione familiare รจ quella di un dialogo consensuale tra gli sposi, del rispetto dei tempi e della considerazione della dignitร del partner. In questo senso lโEnciclica Humanae Vitae (cf. 10-14) e lโEsortazione Apostolica Familiaris Consortio (cf. 14; 28-35) devono essere riscoperte al fine di ridestare la disponibilitร a procreare in contrasto con una mentalitร spesso ostile alla vita. Occorre esortare ripetutamente le giovani coppie a donare la vita. In questo modo puรฒ crescere lโapertura alla vita nella famiglia, nella Chiesa e nella societร . Attraverso le sue numerose istituzioni per bambini la Chiesa puรฒ contribuire a creare una societร , ma anche una comunitร di fede, che siano piรน a misura di bambino. Il coraggio di trasmettere la vita viene notevolmente rafforzato laddove si crea unโatmosfera adatta ai piccoli, nella quale viene offerto aiuto e accompagnamento nellโopera di educazione della prole (cooperazione tra parrocchie, genitori e famiglie).
La scelta responsabile della genitorialitร presuppone la formazione della coscienza, che รจ ยซil nucleo piรน segreto e il sacrario dellโuomo, dove egli รจ solo con Dio, la cui voce risuona nellโintimitร ยป (GS, 16). Quanto piรน gli sposi cercano di ascoltare nella loro coscienza Dio e i suoi comandamenti (cf. Rm 2,15), e si fanno accompagnare spiritualmente, tanto piรน la loro decisione sarร intimamente libera da un arbitrio soggettivo e dallโadeguamento ai modi di comportarsi del loro ambiente. Per amore di questa dignitร della coscienza la Chiesa rigetta con tutte le sue forze gli interventi coercitivi dello Stato a favore di contraccezione, sterilizzazione o addirittura aborto. Il ricorso ai metodi fondati sui ยซritmi naturali di feconditร ยป (HV, 11) andrร incoraggiato. Si metterร in luce che ยซquesti metodi rispettano il corpo degli sposi, incoraggiano la tenerezza fra di loro e favoriscono lโeducazione di una libertร autenticaยป (CCC, 2370). Va evidenziato sempre che i figli sono un meraviglioso dono di Dio, una gioia per i genitori e per la Chiesa. Attraverso di essi il Signore rinnova il mondo.
Il valore della vita in tutte le sue fasi
64. La vita รจ dono di Dio e mistero che ci trascende. Per questo, non si devono in alcun modo scartarne gli inizi e lo stadio terminale. Al contrario, รจ necessario assicurare a queste fasi una speciale attenzione. Oggi, troppo facilmente ยซsi considera lโessere umano in se stesso come un bene di consumo, che si puรฒ usare e poi gettare. Abbiamo dato inizio alla cultura dello โscartoโ che, addirittura, viene promossaยป (EG, 53). A questo riguardo, รจ compito della famiglia, sostenuta dalla societร tutta, accogliere la vita nascente e prendersi cura della sua fase ultima. Riguardo al dramma dellโaborto, la Chiesa anzitutto afferma il carattere sacro e inviolabile della vita umana e si impegna concretamente a favore di essa (cf. EV, 58). Grazie alle sue istituzioni, offre consulenza alle gestanti, sostiene le ragazze-madri, assiste i bambini abbandonati, รจ vicina a coloro che hanno sofferto lโaborto. A coloro che operano nelle strutture sanitarie si rammenta lโobbligo morale dellโobiezione di coscienza. Allo stesso modo, la Chiesa non solo sente lโurgenza di affermare il diritto alla morte naturale, evitando lโaccanimento terapeutico e lโeutanasia, ma si prende anche cura degli anziani, protegge le persone con disabilitร , assiste i malati terminali, conforta i morenti, rigetta fermamente la pena di morte (cf. CCC, 2258).
Adozione e affido
65. Lโadozione di bambini, orfani e abbandonati, accolti come propri figli, nello spirito della fede assume la forma di un autentico apostolato familiare (cf. AA, 11), piรน volte richiamato e incoraggiato dal Magistero (cf. FC, 41; EV, 93). La scelta dellโadozione e dellโaffido esprime una particolare feconditร dellโesperienza coniugale, al di lร dei casi in cui รจ dolorosamente segnata dalla sterilitร . Tale scelta รจ segno eloquente dellโaccoglienza generativa, testimonianza della fede e compimento dellโamore. Essa restituisce reciproca dignitร ad un legame interrotto: agli sposi che non hanno figli e a figli che non hanno genitori. Vanno perciรฒ sostenute tutte le iniziative volte a rendere piรน agevoli le procedure di adozione. Il traffico di bambini fra Paesi e Continenti va impedito con opportuni interventi legislativi e controlli degli Stati. La continuitร della relazione generativa ed educativa ha come fondamento necessario la differenza sessuale di uomo e donna, cosรฌ come la procreazione. A fronte di quelle situazioni in cui il figlio รจ preteso a qualsiasi costo, come diritto del proprio completamento, lโadozione e lโaffido rettamente intesi mostrano un aspetto importante della genitorialitร e della figliolanza, in quanto aiutano a riconoscere che i figli, sia naturali sia adottivi o affidati, sono altro da sรฉ ed occorre accoglierli, amarli, prendersene cura e non solo metterli al mondo. Lโinteresse prevalente del bambino dovrebbe sempre ispirare le decisioni sullโadozione e lโaffido. Come ha ricordato Papa Francesco, ยซi bambini hanno il diritto di crescere in una famiglia, con un papร e una mammaยป (Udienza ai Partecipanti al Colloquio internazionale sulla complementaritร tra uomo e donna, promosso dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, 17 novembre 2014). Nondimeno, la Chiesa deve proclamare che, laddove รจ possibile, i bambini hanno diritto a crescere nella loro famiglia natale con il maggior sostegno possibile.
Lโeducazione dei figli
66. Una delle sfide fondamentali, fra quelle che sono poste alle famiglie oggi, รจ sicuramente quella educativa, resa piรน impegnativa e complessa dalla realtร culturale attuale e dalla grande influenza dei media. Vanno tenute in debito conto le esigenze e le attese di famiglie capaci di essere nella vita quotidiana, luoghi di crescita, di concreta ed essenziale trasmissione della fede, della spiritualitร e delle virtรน che danno forma allโesistenza. La famiglia di origine รจ spesso il grembo della vocazione al sacerdozio e alla vita consacrata: pertanto si esortano i genitori a chiedere al Signore il dono inestimabile della vocazione per qualcuno dei loro figli. Nel campo educativo sia tutelato il diritto dei genitori di scegliere liberamente il tipo di educazione da dare ai figli secondo le loro convinzioni e a condizioni accessibili e di qualitร . Occorre aiutare a vivere lโaffettivitร , anche nella relazione coniugale, come un cammino di maturazione, nella sempre piรน profonda accoglienza dellโaltro e in una donazione sempre piรน piena. Va ribadita in tal senso la necessitร di offrire cammini formativi che alimentino la vita coniugale e lโimportanza di un laicato che offra un accompagnamento fatto di testimonianza viva. ร di grande aiuto lโesempio di un amore fedele e profondo fatto di tenerezza, di rispetto, capace di crescere nel tempo e che nel suo concreto aprirsi alla generazione della vita fa lโesperienza di un mistero che ci trascende.
67. Nelle diverse culture, gli adulti della famiglia conservano una insostituibile funzione educativa. Tuttavia, in molti contesti, stiamo assistendo ad un progressivo indebolimento del ruolo educativo dei genitori, a motivo di unโinvasiva presenza dei media allโinterno della sfera familiare, oltre che per la tendenza a delegare o a riservare ad altri soggetti questo compito. Dโaltra parte, i media (specialmente i social media) uniscono i membri della famiglia anche a distanza. Lโuso della e-mail e di altri social media puรฒ tenere uniti i membri della famiglia nel tempo. Oltre tutto i media possono essere unโoccasione per lโevangelizzazione dei giovani. Si richiede che la Chiesa incoraggi e sostenga le famiglie nella loro opera di partecipazione vigile e responsabile nei confronti dei programmi scolastici ed educativi che interessano i loro figli. Vi รจ unanime consenso nel ribadire che la prima scuola di educazione รจ la famiglia e che la comunitร cristiana si pone a sostegno ed integrazione di questo insostituibile ruolo formativo. Si ritiene necessario individuare spazi e momenti dโincontro per incoraggiare la formazione dei genitori e la condivisione di esperienze tra famiglie. ร importante che i genitori siano coinvolti attivamente nei cammini di preparazione ai sacramenti dellโiniziazione cristiana, in qualitร di primi educatori e testimoni di fede per i loro figli.
68. Le scuole cattoliche svolgono una funzione vitale nellโassistere i genitori nel loro dovere di educare i figli. Lโeducazione cattolica favorisce il ruolo della famiglia: assicura una buona preparazione, educa alle virtรน e ai valori, istruisce negli insegnamenti della Chiesa. Le scuole cattoliche dovrebbero essere incoraggiate nella loro missione di aiutare gli alunni a crescere come adulti maturi che possono vedere il mondo attraverso lo sguardo di amore di Gesรน e che comprendono la vita come una chiamata a servire Dio. Le scuole cattoliche risultano cosรฌ rilevanti per la missione evangelizzatrice della Chiesa. In molte regioni le scuole cattoliche sono le uniche ad assicurare autentiche opportunitร per i bambini di famiglie povere, specialmente per le giovani, offrendo loro unโalternativa alla povertร e una via per dare un vero contributo alla vita della societร . Le scuole cattoliche dovrebbero essere incoraggiate a portare avanti la loro azione nelle comunitร piรน povere, servendo i membri meno fortunati e piรน vulnerabili della nostra societร .
Capitolo III
Famiglia e accompagnamento pastorale
Situazioni complesse
69. Il sacramento del matrimonio, come unione fedele e indissolubile tra un uomo e una donna chiamati ad accogliersi reciprocamente e ad accogliere la vita, รจ una grande grazia per la famiglia umana. La Chiesa ha la gioia e il dovere di annunciare questa grazia a ogni persona e in ogni contesto. Essa sente oggi, in modo ancora piรน urgente, la responsabilitร di far riscoprire ai battezzati come la grazia di Dio opera nella loro vita – anche nelle situazioni piรน difficili – per condurli alla pienezza del sacramento. Il Sinodo, mentre apprezza ed incoraggia le famiglie che onorano la bellezza del matrimonio cristiano, intende promuovere il discernimento pastorale delle situazioni in cui lโaccoglienza di questo dono fatica ad essere apprezzata, oppure รจ in vario modo compromessa. Mantenere vivo il dialogo pastorale con questi fedeli, per consentire la maturazione di una coerente apertura al Vangelo del matrimonio e della famiglia nella sua pienezza, รจ una grave responsabilitร . I pastori devono identificare gli elementi che possono favorire lโevangelizzazione e la crescita umana e spirituale di coloro che sono affidati dal Signore alla loro cura.
70. La pastorale proponga con chiarezza il messaggio evangelico e colga gli elementi positivi presenti in quelle situazioni che non corrispondono ancora o non piรน ad esso. In molti Paesi un crescente numero di coppie convivono, senza alcun matrimonio nรฉ canonico, nรฉ civile. In alcuni Paesi esiste il matrimonio tradizionale, concertato tra famiglie e spesso celebrato in diverse tappe. In altri Paesi invece รจ in crescita il numero di coloro che, dopo aver vissuto insieme per lungo tempo, chiedono la celebrazione del matrimonio in chiesa. La semplice convivenza รจ spesso scelta a causa della mentalitร generale contraria alle istituzioni e agli impegni definitivi, ma anche per lโattesa di una sicurezza esistenziale (lavoro e salario fisso). In altri Paesi, infine, le unioni di fatto diventano sempre piรน numerose, non solo per il rigetto dei valori della famiglia e del matrimonio, ma anche per il fatto che sposarsi รจ percepito come un lusso, per le condizioni sociali, cosรฌ che la miseria materiale spinge a vivere unioni di fatto. Tutte queste situazioni vanno affrontate in maniera costruttiva, cercando di trasformarle in opportunitร di cammino di conversione verso la pienezza del matrimonio e della famiglia alla luce del Vangelo.
71. La scelta del matrimonio civile o, in diversi casi, della semplice convivenza, molto spesso non รจ motivata da pregiudizi o resistenze nei confronti dellโunione sacramentale, ma da situazioni culturali o contingenti. In molte circostanze, la decisione di vivere insieme รจ segno di una relazione che vuole realmente orientarsi ad una prospettiva di stabilitร . Questa volontร , che si traduce in un legame duraturo, affidabile e aperto alla vita puรฒ considerarsi un impegno su cui innestare un cammino verso il sacramento nuziale, scoperto come il disegno di Dio sulla propria vita. Il cammino di crescita, che puรฒ condurre al matrimonio sacramentale, sarร incoraggiato dal riconoscimento dei tratti propri dellโamore generoso e duraturo: il desiderio di cercare il bene dellโaltro prima del proprio; lโesperienza del perdono richiesto e donato; lโaspirazione a costituire una famiglia non chiusa su se stessa e aperta al bene della comunitร ecclesiale e dellโintera societร . Lungo questo percorso potranno essere valorizzati quei segni di amore che propriamente corrispondono al riflesso dellโamore di Dio in un autentico progetto coniugale.
72. Le problematiche relative ai matrimoni misti richiedono una specifica attenzione. I matrimoni tra cattolici e altri battezzati ยซpresentano, pur nella loro particolare fisionomia, numerosi elementi che รจ bene valorizzare e sviluppare, sia per il loro intrinseco valore, sia per lโapporto che possono dare al movimento ecumenicoยป. A tal fine ยซva ricercata [โฆ] una cordiale collaborazione tra il ministro cattolico e quello non cattolico, fin dal tempo della preparazione al matrimonio e delle nozzeยป (FC, 78). Circa la condivisione eucaristica si ricorda che ยซla decisione di ammettere o no la parte non cattolica del matrimonio alla comunione eucaristica va presa in conformitร alle norme generali esistenti in materia, tanto per i cristiani orientali quanto per gli altri cristiani, e tenendo conto di questa situazione particolare, che cioรจ ricevono il sacramento del matrimonio cristiano due cristiani battezzati. Sebbene gli sposi di un matrimonio misto abbiano in comune i sacramenti del battesimo e del matrimonio, la condivisione dellโEucaristia non puรฒ essere che eccezionale e, in ogni caso, vanno osservate le disposizioni indicate [โฆ]ยป (Pontificio Consiglio per la Promozione dellโUnitร dei Cristiani, Direttorio per lโApplicazione dei Principi e delle Norme per lโEcumenismo, 25 marzo 1993, 159-160).
73. I matrimoni con disparitร di culto rappresentano un luogo privilegiato di dialogo interreligioso nella vita quotidiana, e possono essere un segno di speranza per le comunitร religiose, specialmente dove esistono situazioni di tensione. I membri della coppia condividono le rispettive esperienze spirituali, oppure un cammino di ricerca religiosa se uno dei due non รจ credente (cf. 1 Cor 7, 14). I matrimoni con disparitร di culto comportano alcune speciali difficoltร sia riguardo alla identitร cristiana della famiglia, sia allโeducazione religiosa dei figli. Gli sposi sono chiamati a trasformare sempre piรน il sentimento iniziale di attrazione nel desiderio sincero del bene dellโaltro. Questa apertura trasforma anche la diversa appartenenza religiosa in una opportunitร di arricchimento della qualitร spirituale del rapporto. Il numero delle famiglie composte da unioni coniugali con disparitร di culto, in crescita nei territori di missione e anche nei Paesi di lunga tradizione cristiana, sollecita lโurgenza di provvedere ad una cura pastorale differenziata secondo i diversi contesti sociali e culturali. In alcuni Paesi, dove la libertร di religione non esiste, il coniuge cristiano รจ obbligato a passare ad unโaltra religione per potersi sposare, e non puรฒ celebrare il matrimonio canonico in disparitร di culto nรฉ battezzare i figli. Dobbiamo ribadire pertanto la necessitร che la libertร religiosa sia rispettata nei confronti di tutti.
74. I matrimoni misti e i matrimoni con disparitร di culto presentano aspetti di potenzialitร feconde e di criticitร molteplici di non facile soluzione, piรน a livello pastorale che normativo, quali lโeducazione religiosa dei figli, la partecipazione alla vita liturgica del coniuge, la condivisione dellโesperienza spirituale. Per affrontare in modo costruttivo le diversitร in ordine alla fede, รจ necessario rivolgere unโattenzione particolare alle persone che si uniscono in tali matrimoni, non solo nel periodo precedente alle nozze. Sfide peculiari affrontano le coppie e le famiglie nelle quali un partner รจ cattolico e lโaltro non credente. In tali casi รจ necessario testimoniare la capacitร del Vangelo di calarsi in queste situazioni cosรฌ da rendere possibile lโeducazione alla fede cristiana dei figli.
75. Particolare difficoltร presentano le situazioni che riguardano lโaccesso al battesimo di persone che si trovano in una condizione matrimoniale complessa. Si tratta di persone che hanno contratto unโunione matrimoniale stabile in un tempo in cui ancora almeno una di esse non conosceva la fede cristiana. I Vescovi sono chiamati a esercitare, in questi casi, un discernimento pastorale commisurato al loro bene spirituale.
76. La Chiesa conforma il suo atteggiamento al Signore Gesรน che in un amore senza confini si รจ offerto per ogni persona senza eccezioni (MV, 12). Nei confronti delle famiglie che vivono lโesperienza di avere al loro interno persone con tendenza omosessuale, la Chiesa ribadisce che ogni persona, indipendentemente dalla propria tendenza sessuale, vada rispettata nella sua dignitร e accolta con rispetto, con la cura di evitare ยซogni marchio di ingiusta discriminazioneยป (Congregazione per la Dottrina della Fede, Considerazioni circa i progetti di riconoscimento legale delle unioni tra persone omosessuali, 4). Si riservi una specifica attenzione anche allโaccompagnamento delle famiglie in cui vivono persone con tendenza omosessuale. Circa i progetti di equiparazione al matrimonio delle unioni tra persone omosessuali, ยซnon esiste fondamento alcuno per assimilare o stabilire analogie, neppure remote, tra le unioni omosessuali e il disegno di Dio sul matrimonio e la famigliaยป (Ibidem). Il Sinodo ritiene in ogni caso del tutto inaccettabile che le Chiese locali subiscano delle pressioni in questa materia e che gli organismi internazionali condizionino gli aiuti finanziari ai Paesi poveri allโintroduzione di leggi che istituiscano il โmatrimonioโ fra persone dello stesso sesso.
Accompagnamento in diverse situazioni
77. La Chiesa fa proprie, in unโaffettuosa condivisione, le gioie e le speranze, i dolori e le angosce di ogni famiglia. Stare vicino alla famiglia come compagna di cammino significa, per la Chiesa, assumere un atteggiamento sapientemente differenziato: a volte, รจ necessario rimanere accanto ed ascoltare in silenzio; altre volte, si deve precedere per indicare la via da percorrere; altre volte ancora, รจ opportuno seguire, sostenere e incoraggiare. ยซLa Chiesa dovrร iniziare i suoi membri โ sacerdoti, religiosi e laici โ a questa โarte dellโaccompagnamentoโ, perchรฉ tutti imparino sempre a togliersi i sandali davanti alla terra sacra dellโaltro (cf. Es 3,5). Dobbiamo dare al nostro cammino il ritmo salutare della prossimitร , con uno sguardo rispettoso e pieno di compassione ma che nel medesimo tempo sani, liberi e incoraggi a maturare nella vita cristianaยป (EG, 169). Il principale contributo alla pastorale familiare lo offre la parrocchia, che รจ famiglia di famiglie, in cui si armonizzano gli apporti di piccole comunitร , movimenti ed associazioni ecclesiali. Lโaccompagnamento richiede sacerdoti specificatamente preparati. Lโistituzione di centri specializzati dove sacerdoti, religiosi e laici imparino a prendersi cura di ogni famiglia, con particolare attenzione verso quelle in difficoltร .
78. Un ministero dedicato a coloro la cui relazione matrimoniale si รจ infranta appare particolarmente urgente. Il dramma della separazione spesso giunge alla fine di lunghi periodi di conflitto, che fanno ricadere sui figli le sofferenze maggiori. La solitudine del coniuge abbandonato, o che รจ stato costretto ad interrompere una convivenza caratterizzata da continui e gravi maltrattamenti, sollecita una particolare cura da parte della comunitร cristiana. Prevenzione e cura nei casi di violenza familiare richiedono una stretta collaborazione con la giustizia per agire contro i responsabili e proteggere adeguatamente le vittime. Inoltre, รจ importante promuovere la protezione dei minori dallโabuso sessuale. Nella Chiesa sia mantenuta la tolleranza zero in questi casi, insieme allโaccompagnamento delle famiglie. Sembrerebbe poi opportuno tenere in considerazione le famiglie nelle quali alcuni membri svolgono attivitร che comportano particolari esigenze, come quei militari, che si trovano in uno stato di separazione materiale e di una prolungata lontananza fisica dalla famiglia, con tutte le conseguenze che ciรฒ comporta. Tornati dagli ambienti di guerra, non raramente costoro sono colpiti da una sindrome post-traumatica e sono turbati nella coscienza che rivolge loro gravi domande morali. Una peculiare attenzione pastorale รจ qui necessaria.
79. Lโesperienza del fallimento matrimoniale รจ sempre dolorosa per tutti. Lo stesso fallimento, dโaltra parte, puรฒ diventare occasione di riflessione, di conversione e di affidamento a Dio: presa coscienza delle proprie responsabilitร , ognuno puรฒ ritrovare in Lui fiducia e speranza. ยซDal cuore della Trinitร , dallโintimo piรน profondo del mistero di Dio, sgorga e scorre senza sosta il grande fiume della misericordia. Questa fonte non potrร mai esaurirsi, per quanti siano quelli che vi si accostano. Ogni volta che ognuno ne avrร bisogno, potrร accedere ad essa, perchรฉ la misericordia di Dio รจ senza fineยป (MV, 25). Il perdono per lโingiustizia subita non รจ facile, ma รจ un cammino che la grazia rende possibile. Di qui la necessitร di una pastorale della conversione e della riconciliazione attraverso anche centri di ascolto e di mediazione specializzati da stabilire nelle Diocesi. Va comunque promossa la giustizia nei confronti di tutte le parti coinvolte nel fallimento matrimoniale (coniugi e figli). La comunitร cristiana e i suoi Pastori hanno il dovere di chiedere ai coniugi separati e divorziati di trattarsi con rispetto e misericordia, soprattutto per il bene dei figli, ai quali non si deve procurare ulteriore sofferenza. I figli non possono essere un oggetto da contendersi e vanno cercate le forme migliori perchรฉ possano superare il trauma della scissione familiare e crescere in maniera il piรน possibile serena. In ogni caso la Chiesa dovrร sempre mettere in rilievo lโingiustizia che deriva molto spesso dalla situazione di divorzio.
80. Le famiglie monoparentali hanno origini diverse: madri o padri biologici che non hanno voluto mai integrarsi nella vita familiare, situazioni di violenza da cui un genitore รจ dovuto fuggire con i figli, morte di uno dei genitori, abbandono della famiglia da parte di uno dei genitori, e altre situazioni. Qualunque sia la causa, il genitore che abita con il bambino deve trovare sostegno e conforto presso le altre famiglie che formano la comunitร cristiana, cosรฌ come presso gli organismi pastorali parrocchiali. Queste famiglie sono spesso ulteriormente afflitte dalla gravitร dei problemi economici, dallโincertezza di un lavoro precario, dalla difficoltร per il mantenimento dei figli, dalla mancanza di una casa. La stessa sollecitudine pastorale dovrร essere manifestata nei riguardi delle persone vedove, delle ragazze madri e dei loro bambini.
81. Quando gli sposi sperimentano problemi nelle loro relazioni, devono poter contare sullโaiuto e lโaccompagnamento della Chiesa. Lโesperienza mostra che con un aiuto adeguato e con lโazione di riconciliazione della grazia dello Spirito Santo una grande percentuale di crisi matrimoniali si superano in maniera soddisfacente. Saper perdonare e sentirsi perdonati รจ unโesperienza fondamentale nella vita familiare. Il perdono tra gli sposi permette di riscoprire la veritร di un amore che รจ per sempre e non passa mai (cf. 1 Cor 13,8). Nellโambito delle relazioni familiari la necessitร della riconciliazione รจ praticamente quotidiana. Le incomprensioni dovute alle relazioni con le famiglie di origine, il conflitto tra abitudini culturali e religiose diverse, la divergenza circa lโeducazione dei figli, lโansia per le difficoltร economiche, la tensione che sorge a seguito di dipendenze e della perdita del lavoro. Sono alcuni dei motivi ricorrenti di tensioni e conflitti. La faticosa arte della riconciliazione, che necessita del sostegno della grazia, ha bisogno della generosa collaborazione di parenti ed amici, e talvolta anche di un aiuto esterno e professionale. Nei casi piรน dolorosi, come quello dellโinfedeltร coniugale, รจ necessaria una vera e propria opera di riparazione alla quale rendersi disponibili. Un patto ferito puรฒ essere risanato: a questa speranza occorre educarsi fin dalla preparazione al matrimonio. ร fondamentale lโazione dello Spirito Santo nella cura delle persone e delle famiglie ferite, la recezione del sacramento della Riconciliazione e la necessitร di cammini spirituali accompagnati da ministri esperti.
82. Per tanti fedeli che hanno vissuto unโesperienza matrimoniale infelice, la verifica dellโinvaliditร del matrimonio rappresenta una via da percorrere. I recenti Motu Proprio Mitis Iudex Dominus Iesus e Mitis et Misericors Iesus hanno condotto ad una semplificazione delle procedure per la eventuale dichiarazione di nullitร matrimoniale. Con questi testi, il Santo Padre ha voluto anche ยซrendere evidente che il Vescovo stesso nella sua Chiesa, di cui รจ costituito pastore e capo, รจ per ciรฒ stesso giudice tra i fedeli a lui affidatiยป (MI, preambolo, III). Lโattuazione di questi documenti costituisce dunque una grande responsabilitร per gli Ordinari diocesani, chiamati a giudicare loro stessi alcune cause e, in ogni modo, ad assicurare un accesso piรน facile dei fedeli alla giustizia. Ciรฒ implica la preparazione di un personale sufficiente, composto di chierici e laici, che si consacri in modo prioritario a questo servizio ecclesiale. Sarร pertanto necessario mettere a disposizione delle persone separate o delle coppie in crisi, un servizio dโinformazione, di consiglio e di mediazione, legato alla pastorale familiare, che potrร pure accogliere le persone in vista dellโindagine preliminare al processo matrimoniale (cf. MI, Art. 2-3).
83. La testimonianza di coloro che anche in condizioni difficili non intraprendono una nuova unione, rimanendo fedeli al vincolo sacramentale, merita lโapprezzamento e il sostegno da parte della Chiesa. Essa vuole mostrare loro il volto di un Dio fedele al suo amore e sempre capace di ridonare forza e speranza. Le persone separate o divorziate ma non risposate, che spesso sono testimoni della fedeltร matrimoniale, vanno incoraggiate a trovare nellโEucaristia il cibo che le sostenga nel loro stato.
Discernimento e integrazione
84. I battezzati che sono divorziati e risposati civilmente devono essere piรน integrati nelle comunitร cristiane nei diversi modi possibili, evitando ogni occasione di scandalo. La logica dellโintegrazione รจ la chiave del loro accompagnamento pastorale, perchรฉ non soltanto sappiano che appartengono al Corpo di Cristo che รจ la Chiesa, ma ne possano avere una gioiosa e feconda esperienza. Sono battezzati, sono fratelli e sorelle, lo Spirito Santo riversa in loro doni e carismi per il bene di tutti. La loro partecipazione puรฒ esprimersi in diversi servizi ecclesiali: occorre perciรฒ discernere quali delle diverse forme di esclusione attualmente praticate in ambito liturgico, pastorale, educativo e istituzionale possano essere superate. Essi non solo non devono sentirsi scomunicati, ma possono vivere e maturare come membra vive della Chiesa, sentendola come una madre che li accoglie sempre, si prende cura di loro con affetto e li incoraggia nel cammino della vita e del Vangelo. Questโintegrazione รจ necessaria pure per la cura e lโeducazione cristiana dei loro figli, che debbono essere considerati i piรน importanti. Per la comunitร cristiana, prendersi cura di queste persone non รจ un indebolimento della propria fede e della testimonianza circa lโindissolubilitร matrimoniale: anzi, la Chiesa esprime proprio in questa cura la sua caritร .
85. San Giovanni Paolo II ha offerto un criterio complessivo, che rimane la base per la valutazione di queste situazioni: ยซSappiano i pastori che, per amore della veritร , sono obbligati a ben discernere le situazioni. Cโรจ infatti differenza tra quanti sinceramente si sono sforzati di salvare il primo matrimonio e sono stati abbandonati del tutto ingiustamente, e quanti per loro grave colpa hanno distrutto un matrimonio canonicamente valido. Ci sono infine coloro che hanno contratto una seconda unione in vista dellโeducazione dei figli, e talvolta sono soggettivamente certi in coscienza che il precedente matrimonio, irreparabilmente distrutto, non era mai stato validoยป (FC, 84). ร quindi compito dei presbiteri accompagnare le persone interessate sulla via del discernimento secondo lโinsegnamento della Chiesa e gli orientamenti del Vescovo. In questo processo sarร utile fare un esame di coscienza, tramite momenti di riflessione e di pentimento. I divorziati risposati dovrebbero chiedersi come si sono comportati verso i loro figli quando lโunione coniugale รจ entrata in crisi; se ci sono stati tentativi di riconciliazione; come รจ la situazione del partner abbandonato; quali conseguenze ha la nuova relazione sul resto della famiglia e la comunitร dei fedeli; quale esempio essa offre ai giovani che si devono preparare al matrimonio. Una sincera riflessione puรฒ rafforzare la fiducia nella misericordia di Dio che non viene negata a nessuno.
Inoltre, non si puรฒ negare che in alcune circostanze ยซlโimputabilitร e la responsabilitร di unโazione possono essere sminuite o annullateยป (CCC, 1735) a causa di diversi condizionamenti. Di conseguenza, il giudizio su una situazione oggettiva non deve portare ad un giudizio sulla ยซimputabilitร soggettivaยป (Pontificio Consiglio per i testi legislativi, Dichiarazione del 24 giugno 2000, 2a). In determinate circostanze le persone trovano grandi difficoltร ad agire in modo diverso. Perciรฒ, pur sostenendo una norma generale, รจ necessario riconoscere che la responsabilitร rispetto a determinate azioni o decisioni non รจ la medesima in tutti i casi. Il discernimento pastorale, pure tenendo conto della coscienza rettamente formata delle persone, deve farsi carico di queste situazioni. Anche le conseguenze degli atti compiuti non sono necessariamente le stesse in tutti i casi.
86. Il percorso di accompagnamento e discernimento orienta questi fedeli alla presa di coscienza della loro situazione davanti a Dio. Il colloquio col sacerdote, in foro interno, concorre alla formazione di un giudizio corretto su ciรฒ che ostacola la possibilitร di una piรน piena partecipazione alla vita della Chiesa e sui passi che possono favorirla e farla crescere. Dato che nella stessa legge non cโรจ gradualitร (cf. FC, 34), questo discernimento non potrร mai prescindere dalle esigenze di veritร e di caritร del Vangelo proposte dalla Chiesa. Perchรฉ questo avvenga, vanno garantite le necessarie condizioni di umiltร , riservatezza, amore alla Chiesa e al suo insegnamento, nella ricerca sincera della volontร di Dio e nel desiderio di giungere ad una risposta piรน perfetta ad essa.
Capitolo IV
Famiglia ed evangelizzazione
La spiritualitร familiare
87. La famiglia, nella sua vocazione e missione, รจ veramente un tesoro della Chiesa. Tuttavia, come afferma san Paolo nei riguardi del Vangelo, ยซnoi abbiamo questo tesoro in vasi di cretaยป (2 Cor 4,7). Sulla porta dโingresso della vita della famiglia, afferma Papa Francesco, ยซsono scritte tre parole [โฆ]: โpermesso?โ, โgrazieโ, โscusaโ. Infatti queste parole aprono la strada per vivere bene nella famiglia, per vivere in pace. Sono parole semplici, ma non cosรฌ semplici da mettere in pratica! Racchiudono una grande forza: la forza di custodire la casa, anche attraverso mille difficoltร e prove; invece la loro mancanza, a poco a poco apre delle crepe che possono farla persino crollareยป (Francesco, Udienza generale, 13 maggio 2015). Lโinsegnamento dei Pontefici invita ad approfondire la dimensione spirituale della vita familiare a partire dalla riscoperta della preghiera in famiglia e dellโascolto in comune della Parola di Dio, da cui scaturisce lโimpegno di caritร . Nutrimento principale della vita spirituale della famiglia รจ lโEucaristia, specialmente nel giorno del Signore, quale segno del suo profondo radicarsi nella comunitร ecclesiale (cf. Giovanni Paolo II, Dies Domini, 52;66). La preghiera domestica, la partecipazione alla liturgia e la pratica delle devozioni popolari e mariane sono mezzi efficaci di incontro con Gesรน Cristo e di evangelizzazione della famiglia. Ciรฒ metterร in evidenza la speciale vocazione degli sposi a realizzare, con la grazia dello Spirito Santo, la loro santitร attraverso la vita matrimoniale, anche partecipando al mistero della croce di Cristo, che trasforma le difficoltร e le sofferenze in offerta dโamore.
88. In famiglia la tenerezza รจ il legame che unisce i genitori tra loro e questi con i figli. Tenerezza vuol dire dare con gioia e suscitare nellโaltro la gioia di sentirsi amato. Essa si esprime in particolare nel volgersi con attenzione squisita ai limiti dellโaltro, specialmente quando emergono in maniera evidente. Trattare con delicatezza e rispetto significa curare le ferite e ridonare speranza, in modo da ravvivare nellโaltro la fiducia. La tenerezza nei rapporti familiari รจ la virtรน quotidiana che aiuta a superare i conflitti interiori e relazionali. Al riguardo, Papa Francesco ci invita a riflettere: ยซAbbiamo il coraggio di accogliere con tenerezza le situazioni difficili e i problemi di chi ci sta accanto, oppure preferiamo le soluzioni impersonali, magari efficienti ma prive del calore del Vangelo? Quanto bisogno di tenerezza ha oggi il mondo! Pazienza di Dio, vicinanza di Dio, tenerezza di Dioยป (Omelia in occasione della Santa Messa della Notte nella Solennitร del Natale del Signore, 24 dicembre 2014).
La famiglia soggetto della pastorale
89. Se la famiglia cristiana vuole essere fedele alla sua missione, essa dovrร ben comprendere da dove essa scaturisce: non puรฒ evangelizzare senza essere evangelizzata. La missione della famiglia abbraccia lโunione feconda degli sposi, lโeducazione dei figli, la testimonianza del sacramento, la preparazione di altre coppie al matrimonio e lโaccompagnamento amichevole di quelle coppie o famiglie che incontrano difficoltร . Da qui lโimportanza di uno sforzo evangelizzatore e catechetico indirizzato allโinterno della famiglia. Al riguardo, si abbia cura di valorizzare le coppie, le madri e i padri, come soggetti attivi della catechesi, specialmente nei confronti dei figli, in collaborazione con sacerdoti, diaconi, persone consacrate e catechisti. Questo sforzo inizia sin dalle prime frequentazioni serie della coppia. ร di grande aiuto la catechesi familiare, in quanto metodo efficace per formare i giovani genitori e per renderli consapevoli della loro missione come evangelizzatori della propria famiglia. Inoltre, รจ molto importante sottolineare il nesso tra esperienza familiare e iniziazione cristiana. La comunitร cristiana tutta deve diventare il luogo in cui le famiglie nascono, si incontrano e si confrontano insieme, camminando nella fede e condividendo percorsi di crescita e di reciproco scambio.
90. La Chiesa deve infondere nelle famiglie un senso di appartenenza ecclesiale, un senso del โnoiโ nel quale nessun membro รจ dimenticato. Tutti siano incoraggiati a sviluppare le proprie capacitร e a realizzare il progetto della propria vita a servizio del Regno di Dio. Ogni famiglia, inserita nel contesto ecclesiale, riscopra la gioia della comunione con altre famiglie per servire il bene comune della societร , promuovendo una politica, unโeconomia e una cultura al servizio della famiglia, anche attraverso lโutilizzo dei social network e dei media. Si auspica la possibilitร di creare piccole comunitร di famiglie come testimoni viventi dei valori evangelici. Si avverte il bisogno di preparare, formare e responsabilizzare alcune famiglie che possano accompagnarne altre a vivere cristianamente. Vanno pure ricordate e incoraggiate le famiglie che si rendono disponibili a vivere la missione โad gentesโ. Infine, si segnala lโimportanza di collegare la pastorale giovanile con la pastorale familiare.
Il rapporto con le culture e con le istituzioni
91. La Chiesa ยซche ha conosciuto nel corso dei secoli condizioni dโesistenza diverse, si รจ servita delle differenti culture per diffondere e spiegare nella sua predicazione il messaggio di Cristo a tutte le genti, per studiarlo ed approfondirlo, per meglio esprimerlo nella vita liturgica e nella vita della multiforme comunitร dei fedeliยป (GS 58). ร importante dunque, tener conto di queste culture e rispettare ciascuna di esse nelle sue particolaritร . Conviene pure richiamare ciรฒ che scriveva il Beato Paolo VI: ยซLa rottura tra Vangelo e cultura รจ senza dubbio il dramma della nostra epoca, come lo fu anche di altre. Occorre quindi fare tutti gli sforzi in vista di una generosa evangelizzazione della cultura, piรน esattamente delle cultureยป (EN, 20). La pastorale matrimoniale e familiare necessita di stimare quegli elementi positivi che sโincontrano nelle diverse esperienze religiose e culturali, i quali rappresentano una โpraeparatio evangelicaโ. Nellโincontro con le culture, tuttavia, unโevangelizzazione attenta alle esigenze della promozione umana della famiglia non potrร sottrarsi alla franca denunzia dei condizionamenti culturali, sociali, politici ed economici. Lโegemonia crescente della logica del mercato, che mortifica gli spazi e i tempi di unโautentica vita familiare, concorre anche ad aggravare discriminazioni, povertร , esclusioni, violenza. Tra le diverse famiglie che versano in condizioni di indigenza economica, a causa della disoccupazione o della precarietร lavorativa o della mancanza di assistenza socio-sanitaria, non di rado accade che alcuni, non potendo accedere al credito, si trovino ad essere vittime dellโusura e si vedano a volte costretti ad abbandonare le loro case e perfino i loro bambini. A tale riguardo, si suggerisce di creare strutture economiche di sostegno adeguato per aiutare tali famiglie o capaci di promuovere la solidarietร familiare e sociale.
92. La famiglia รจ ยซla cellula prima e vitale della societร ยป (AA, 11). Essa deve riscoprire la sua vocazione a sostegno del vivere sociale in tutti i suoi aspetti. ร indispensabile che le famiglie, attraverso il loro aggregarsi, trovino le modalitร per interagire con le istituzioni politiche, economiche e culturali, al fine di edificare una societร piรน giusta. Per questo vanno sviluppati il dialogo e la cooperazione con le strutture sociali, e vanno incoraggiati e sostenuti i laici che si impegnano, come cristiani, in ambito culturale e socio-politico. La politica deve rispettare in modo particolare il principio della sussidiarietร e non limitare i diritti delle famiglie. ร importante a tal proposito considerare la โCarta dei diritti della Famigliaโ (cf. Pontificio Consiglio per la Famiglia, 22 ottobre 1983) e la โDichiarazione universale dei Diritti dellโuomoโ (10 dicembre 1948). Per i cristiani che operano in politica lโimpegno per la vita e la famiglia deve avere la prioritร , giacchรฉ una societร che trascura la famiglia ha perduto la sua apertura al futuro. Le associazioni familiari, impegnate nel lavoro comune insieme a gruppi di altre tradizioni cristiane, hanno tra i loro scopi principali, tra gli altri, la promozione e la difesa della vita e della famiglia, della libertร di educazione e della libertร religiosa, dellโarmonizzazione fra il tempo per il lavoro e il tempo per la famiglia, la difesa delle donne nel lavoro, la tutela dellโobiezione di coscienza.
Lโapertura alla missione
93. La famiglia dei battezzati รจ per sua natura missionaria e accresce la propria fede nellโatto di donarla agli altri, prima di tutto ai propri figli. Il fatto stesso di vivere la comunione familiare รจ la sua prima forma di annuncio. In effetti, lโevangelizzazione comincia dalla famiglia, nella quale non si trasmette soltanto la vita fisica, ma anche la vita spirituale. Il ruolo dei nonni nella trasmissione della fede e delle pratiche religiose non deve essere dimenticato: sono i testimoni del legame tra le generazioni, custodi di tradizioni di saggezza, preghiera e buon esempio. La famiglia si costituisce cosรฌ come soggetto dellโazione pastorale attraverso lโannuncio esplicito del Vangelo e lโereditร di molteplici forme di testimonianza: la solidarietร verso i poveri, lโapertura alla diversitร delle persone, la custodia del creato, la solidarietร morale e materiale verso le altre famiglie soprattutto verso le piรน bisognose, lโimpegno per la promozione del bene comune anche mediante la trasformazione delle strutture sociali ingiuste, a partire dal territorio nel quale essa vive, praticando le opere di misericordia corporale e spirituale.
CONCLUSIONE
94. Nel corso di questโAssemblea noi Padri sinodali, riuniti intorno a Papa Francesco, abbiamo sperimentato la tenerezza e la preghiera di tutta la Chiesa, abbiamo camminato come i discepoli di Emmaus e riconosciuto la presenza di Cristo nello spezzare il pane alla mensa eucaristica, nella comunione fraterna, nella condivisione delle esperienze pastorali. Ci auguriamo che il frutto di questo lavoro, ora consegnato nelle mani del Successore di Pietro, dia speranza e gioia a tante famiglie nel mondo, orientamento ai pastori e agli operatori pastorali e stimolo allโopera dellโevangelizzazione. Concludendo questa Relazione, chiediamo umilmente al Santo Padre che valuti lโopportunitร di offrire un documento sulla famiglia, perchรฉ in essa, Chiesa domestica, risplenda sempre piรน Cristo, luce del mondo.
Preghiera alla Santa Famiglia
Gesรน, Maria e Giuseppe,
in voi contempliamo
lo splendore dellโamore vero,
a voi con fiducia ci rivolgiamo.
Santa Famiglia di Nazareth,
rendi anche le nostre famiglie
luoghi di comunione e cenacoli di preghiera,
autentiche scuole del Vangelo
e piccole Chiese domestiche.
Santa Famiglia di Nazareth,
mai piรน nelle famiglie si faccia esperienza
di violenza, chiusura e divisione:
chiunque รจ stato ferito o scandalizzato
conosca presto consolazione e guarigione.
Santa Famiglia di Nazareth,
ridesta in tutti la consapevolezza
del carattere sacro e inviolabile della famiglia,
la sua bellezza nel progetto di Dio.
Gesรน, Maria e Giuseppe,
ascoltate, esaudite la nostra supplica.
Amen.
Votazioni dei singoli numeri della Relazione finale del Sinodo dei Vescovi al Santo Padre Francesco
Padri presenti: 265
[Due terzi: 177]
Non sono indicate le astensioni
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Numero |
si |
No |
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1 |
260 |
0 |
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2 |
257 |
0 |
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3 |
255 |
1 |
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4 |
256 |
2 |
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5 |
256 |
3 |
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6 |
249 |
9 |
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7 |
248 |
9 |
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8 |
245 |
9 |
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9 |
254 |
4 |
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10 |
253 |
7 |
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11 |
256 |
1 |
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12 |
253 |
5 |
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13 |
255 |
5 |
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14 |
256 |
5 |
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15 |
255 |
5 |
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16 |
254 |
8 |
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17 |
259 |
1 |
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18 |
258 |
1 |
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19 |
255 |
5 |
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20 |
257 |
3 |
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21 |
256 |
4 |
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22 |
252 |
4 |
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23 |
253 |
4 |
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24 |
255 |
5 |
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25 |
242 |
15 |
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26 |
256 |
2 |
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27 |
251 |
9 |
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28 |
257 |
4 |
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29 |
249 |
8 |
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30 |
250 |
7 |
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31 |
253 |
7 |
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32 |
249 |
6 |
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33 |
246 |
12 |
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34 |
245 |
11 |
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35 |
259 |
2 |
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36 |
256 |
3 |
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37 |
252 |
6 |
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38 |
251 |
5 |
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39 |
255 |
3 |
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40 |
255 |
6 |
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41 |
253 |
7 |
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42 |
257 |
2 |
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43 |
254 |
6 |
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44 |
247 |
11 |
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45 |
249 |
6 |
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46 |
254 |
5 |
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47 |
246 |
11 |
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48 |
253 |
6 |
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49 |
253 |
5 |
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50 |
252 |
6 |
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51 |
250 |
11 |
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52 |
252 |
5 |
|
53 |
244 |
15 |
|
54 |
236 |
21 |
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55 |
243 |
14 |
|
56 |
248 |
10 |
|
57 |
257 |
2 |
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58 |
247 |
14 |
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59 |
258 |
3 |
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60 |
259 |
1 |
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61 |
254 |
7 |
|
62 |
259 |
0 |
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63 |
237 |
21 |
|
64 |
247 |
11 |
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65 |
252 |
7 |
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66 |
258 |
0 |
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67 |
259 |
0 |
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68 |
253 |
3 |
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69 |
236 |
21 |
|
70 |
213 |
47 |
|
71 |
218 |
42 |
|
72 |
229 |
29 |
|
73 |
236 |
24 |
|
74 |
223 |
36 |
|
75 |
205 |
52 |
|
76 |
221 |
37 |
|
77 |
247 |
11 |
|
78 |
250 |
8 |
|
79 |
246 |
14 |
|
80 |
253 |
6 |
|
81 |
253 |
7 |
|
82 |
244 |
16 |
|
83 |
248 |
12 |
|
84 |
187 |
72 |
|
85 |
178 |
80 |
|
86 |
190 |
64 |
|
87 |
255 |
3 |
|
88 |
252 |
4 |
|
89 |
257 |
2 |
|
90 |
255 |
5 |
|
91 |
248 |
12 |
|
92 |
256 |
4 |
|
93 |
255 |
2 |
|
94 |
253 |
5 |
