
Vorrebbero sembrare citazioni ma non sono tali. Si tratta anzi una zoppicante sintesi normativa che rappresenta lโesatto opposto di cioรจ che Francesco – e con lui due Sinodi mondiali dei vescovi – dice esplicitamente di voler evitare, cioรจ lโelenco dei permessi e dei divieti. Il testo diffuso l’altra notte รจ insomma una sorta di esplicitazione legalistica delle considerazioni pastorali espresse in Amoris laetitia. I 62 firmatari della cosiddetta โCorrezione filiale in ragione della propagazione di eresieโ (questo il titolo del documento) partono da una premessa che ignora la realtร , pretendono di rovesciare la prospettiva scelta da un percorso sinodale che ha coinvolto tutta la Chiesa e, soprattutto, attribuiscono al Papa ciรฒ che non ha mai detto in quei termini.
Il documento, diffuso nella notte tra sabato e domenica in contemporanea negli Stati Uniti e in Europa, รจ stato pubblicato in Italia da alcuni siti tradizionalisti che da mesi, prendendo spunto proprio da Amoris laetitia, attaccano il pontificato di Francesco.
La Segreteria per la comunicazione della Santa Sede ha respinto le accuse di aver bloccato l’accesso alla pagina web da cui si aderisce all’iniziativa. I testi si possono leggere, ma su alcuni computer della sala stampa, ยซcome in quelli di ogni aziendaยป, ha spiegato il portavoce vaticano Greg Burke, vi sono filtri che scattano automaticamente per diversi contenuti online, denominati parked domains. Per questo motivo quando si prova a firmare la petizione su alcuni – peraltro non tutti – i computer della sala stampa deviano, per il sito in questione come per numerosi altri siti, ad un dominio su cui si legge: ยซL’accesso alla pagina web che si sta cercando di visitare รจ stato bloccato in base alle politiche di sicurezzaยป. Scritta che ha indotto qualcuno a ritenere che non fosse possibile firmare il documento. ยซChiaramente non รจ cosรฌยป, ha tagliato corto Burke.
Tra i 62 firmatari del documento figurano tra gli altri il banchiere Ettore Gotti Tedeschi, il superiore generale dei lefebvriani Bernard Fellay, il professor Antonio Livi e altri esperti meno noti. Secondo quanto si legge nel lungo e confuso testo, il Papa avrebbe โdato scandalo alla Chiesa in materia di fede e di morale, mediante la pubblicazione di Amoris laetitia e mediante altri attiโ con i quali avrebbe incoraggiato una lettura eretica dellโEsortazione postsinodale.
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Del tutto ignorato il fatto che Amoris laetitia accoglie allโ87% le due Relatio Synodi 2014-2015 e che quindi ciรฒ che il testo propone non รจ frutto di unโinvenzione del Papa, ma di un percorso sinodale che ha coinvolto oltre trecento vescovi, cardinali e teologi. Ma non solo: i temi affrontati nel lungo dibattito sinodale sono emersi da due consultazioni mondiali. E in questo ambito le diocesi dei cinque continenti hanno avuto la possibilitร di esprimere pareri, attese, speranze.
Se i 62 firmatari del documento e chi, alle loro spalle, ha orchestrato questa discutibile manovra, avessero avuto la possibilitร di leggere le migliaia e migliaia di risposte arrivate dalla Segreteria del Sinodo, si renderebbero finalmente conto che il sentire diffuso del popolo di Dio โ e di quella parte, soprattutto, che si premura di rispondere a un questionario ecclesiale โ รจ ben lontano da certe rigiditร dottrinali e chiede alla Chiesa uno sguardo rinnovato di accoglienza, di comprensione e di tenerezza. Proprio il processo che il lungo cammino sinodale 2014-2015 ha cercato di mettere in atto. E che ora la straordinaria accoglienza del documento in ogni parte del mondo dimostra senza tema di smentita.
Invece cosa vanno ad inventarsi i 62 firmatari delle accuse di โeresiaโ, che appaiono piuttosto una palese manipolazione contro Francesco? Compongono un testo in cui, oltre alle sette accuse โ frutto come detto di una loro libera interpretazione โ infilano una serie di passaggi di Amoris laetitia che servirebbero a โpropagare le posizioni ereticheโ e poi unโinfinitร di altre citazioni del magistero recente e passato, del Vangelo per concludere con il Modernismo e Lutero. Perchรฉ anche su questi due punti Francesco avrebbe deviato.
Ma da dove nasce un testo che mostra una radicale incapacitร di staccarsi da una visione di Chiesa tutta norme e giudizi? Come รจ possibile che esistano teologi cattolici o comunque studiosi incapaci di comprendere che โla misericordia รจ la pienezza della giustizia e la manifestazione piรน luminosa della veritร di Dioโ? (Al, 311).
Monsignor Giuseppe Lorizio, docente di teologia fondamentale allโUniversitร Lateranense, membro del Comitato nazionale per gli studi superiori di Teologia e di Scienze Religiose della Cei, non usa mezzi termini: โCโรจ un problema di onestร intellettuale e di incompetenza teologica. Lโonestร intellettuale vorrebbe che non si mettessero tra virgolette, usandole come proposizioni dโaccusa, frasi che il Papa non ha mai nรฉ detto nรฉ scritto. E, non avendole mai nรฉ dette nรฉ scritte, nel documento non compare evidentemente alcuna citazione a proposito di queste โaccuseโ. Si tratta quindi di considerazioni tratte da una libera e discutibile interpretazione del messaggio del Papa e di Amoris laetitiaโ.
Insomma, un problema metodologico che rende poco credibile tutto il resto. Ma sui contenuti?
Tante perplessitร . Giร sulla prima delle loro affermazioni ci sarebbe tanto da dire. A proposito della giustificazione si mostra una visione automatica e statica della Grazia, che invece รจ un fatto dinamico, che dobbiamo sempre invocare e che comunque non proviene dal nostro merito ma dal dono di Dio. In questo senso questa dinamica della grazia comporta che anche la persona che si รจ confessata, riceva il perdono e quindi รจ in stato di grazia non รจ perfetta. E se non รจ perfetta, ha bisogno di conversione. Questo รจ il percorso in cui i sacramenti ci aiutano e ci sostengono.
Come valutare lโosservazione a proposito dellโEucarestia per i divorziati risposati?
LโEucarestia non puรฒ essere concepita come il Pane di coloro che giร sono perfetti. Ma รจ il panis viatorum, di coloro cioรจ che sono in cammino. Se dovessimo tutti attendere la pienezza dellโunione con Dio per accedere allโEucarestia, nessuno vi potrebbe accedere. Tanto che pochi istanti prima di riceverla tutti, dal celebrante allโultimo dei fedeli, dicono โSignore non sono degno di partecipare alla tua mensaโ. Questo non essere degni, vuol dire che lโEucarestia รจ data anche alla nostra fragilitร . Del resto se la grazia รจ lโamicizia con Dio, Dio ci offre la sua amicizia attraverso i sacramenti. Ma non dimentichiamo che le reliquie del peccato restano anche nella persona che ha celebrato il sacramento della riconciliazione.
Ciรฒ che nel documento si afferma a proposito della riconciliazione sembra frutto di una visione preconciliare…
Ma ancora peggio, in un punto significativo dal capitolo 12 del Decreto sulla riconciliazione del concilio di Trento โ e quindi siamo in piena tradizione – si dice che nessuno puรฒ avere la certezza assoluta di essere graziato o predestinato, il che significa che nessuno puรฒ ritenersi in una situazione di โcertezzaโ per quanto riguarda la grazia. Il Papa, con Amoris laestitia, si innesta in questa tradizione. Chi dice il contrario, come traspare dal documento, evidenzia un problema di imperizia teologica.
E la parte finale sul Modernismo e su Lutero?
Non si possono liquidare in modo cosรฌ banale questioni storiche enormi. Oggi le ricerche ci hanno offerto una comprensione piรน profonda della teologia di Lutero e abbiamo molti documenti in piรน per inquadrare la questione del Modernismo, per cui agitare questi fantasmi in questo momento vuol dire essere fuori dalla storia e ignorare il frutto delle ricerche piรน recenti.
Eppure sulla base di queste traballanti conoscenze, si attribuiscono al Papa posizione eretiche.
Siamo al paradosso. La patente di eresia non la danno i teologi e gli studiosi. Eventualmente la dร il magistero. Qui siamo a un confronto improbabile, Il โmagisteroโ di questi presunti dottori si sovrappone al magistero ecclesiale. Un teologo o un gruppo di teologi puรฒ esprimere un parere, non accusare di eresia. LโEsortazione postsinodale ha una qualifica di magistero ordinario e quindi va accolta come tale, non รจ la posizione di una scuola teologica. ร lโespressione di un percorso di Chiesa. Come si fa ad ignorarlo? E come si fa ad ignorare che lโintento dellโEsortazione รจ preminentemente pastorale. Offre una visione dellโamore come fondamento del matrimonio che va al di lร di una scansione normativa. E dicendo che รจ pastorale non diciamo che si tratta di un livello inferiore rispetto alla teologia. Diciamo proprio il contrario, perchรฉ la pastorale comprende e include la teologia. E non il contrario. Altrimenti il cristianesimo sarebbe una sorta di intellettualismo, proprio ciรฒ che il Papa dice di voler evitare.
