Santa Messa nella chiesa di San Stanislao a Roma in ringraziamento per la Canonizzazione di Papa Giovanni Paolo II
Omelia del Santo Padre
Alle ore 9.30 di oggi, III Domenica di Pasqua, nella chiesa di San Stanislao in via delle Botteghe Oscure, il Santo Padre Francesco ha celebrato la Santa Messa per la Comunitร Polacca di Roma, in ringraziamento per la Canonizzazione di Giovanni Paolo II.
Pubblichiamo di seguito lโomelia che il Papa ha rivolto ai fedeli presenti:
Omelia del Santo Padre
Nel brano degli Atti degli Apostoli abbiamo ascoltato la voce di Pietro, che annuncia con forza la risurrezione di Gesรน. Pietro รจ testimone della speranza che รจ in Cristo. E nella seconda Lettura รจ ancora Pietro che conferma i fedeli nella fede in Cristo, scrivendo: ยซVoi per opera sua credete in Dio, che lo ha risuscitato dai morti โฆ, in modo che la vostra fede e la vostra speranza siano rivolte a Dioยป (1,21).
Pietro รจ il punto di riferimento saldo della comunitร perchรฉ รจ fondato sulla Roccia che รจ Cristo.
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Cosรฌ รจ stato Giovanni Paolo II, vera pietra ancorata alla grande Roccia.
Una settimana dopo la canonizzazione di Giovanni XXIII e di Giovanni Paolo II, ci siamo radunati in questa chiesa dei polacchi in Roma, per ringraziare il Signore del dono del santo Vescovo di Roma figlio della vostra Nazione. In questa chiesa dove Egli รจ venuto piรน di 80 volte! Eโ sempre venuto qui, nei diversi momenti della sua vita e della vita della Polonia.
Nei momenti di tristezza e di abbattimento, quando tutto sembrava perduto, egli non perdeva la speranza, perchรฉ la sua fede e la sua speranza erano fisse in Dio (cfr 1 Pt 1,21). E cosรฌ era pietra, roccia per questa comunitร , che qui prega, che qui ascolta la Parola, prepara ai Sacramenti e li amministra, accoglie chi ha bisogno, canta e fa festa, e da qui riparte verso le periferie di Romaโฆ
Voi, fratelli e sorelle, fate parte di un popolo che รจ stato molto provato nella sua storia. Il popolo polacco sa bene che per entrare nella gloria bisogna passare attraverso la passione e la croce (cfr Lc 24,26). E lo sa non perchรฉ lโha studiato, lo sa perchรฉ lo ha vissuto. San Giovanni Paolo II, come degno figlio della sua patria terrena, ha seguito questa via. Lโha seguita in modo esemplare, ricevendo da Dio una spogliazione totale. Per questo “la sua carne riposa nella speranza” (cfr At 2,26; Sal 16,9).
E noi? Siamo disposti a seguire questa strada?
Voi, cari fratelli, che formate oggi la comunitร cristiana dei polacchi a Roma, volete seguire questa strada?
San Pietro, anche con la voce di san Giovanni Paolo II, vi dice: ยซComportatevi con timore di Dio nel tempo in cui vivete quaggiรน come stranieriยป (1 Pt 1,17). Eโ vero, siamo viandanti, ma non erranti! In cammino, ma sappiamo dove andiamo! Gli erranti non lo sanno. Siamo pellegrini, ma non randagi โ come diceva san Giovanni Paolo II.
I due discepoli di Emmaus allโandata erano erranti, non sapevano dove sarebbero andati a finire, ma al ritorno no! Al ritorno erano testimoni della speranza che รจ Cristo! Perchรฉ avevano incontrato Lui, il Viandante Risorto. Questo Gesรน, รจ il Viandante Risorto che cammina con noi. Eโ qui Gesรน oggi, รจ qui fra noi. Eโ qui nella sua Parola, รจ qui sullโaltare, cammina con noi, รจ il Viandante Risorto.
Anche noi possiamo diventare “viandanti risorti”, se la sua Parola riscalda il nostro cuore, e la sua Eucaristia ci apre gli occhi alla fede e ci nutre di speranza e di caritร . Anche noi possiamo camminare accanto ai fratelli e alle sorelle che sono tristi e disperati, e riscaldare il loro cuore con il Vangelo, e spezzare con loro il pane della fraternitร .
San Giovanni Paolo II ci aiuti ad essere “viandanti risorti”. Amen.
