Un imponente canto di ringraziamento riportato anche nel Salmo 18 (17) è attribuito alla gratitudine del re David. Dei versetti che ci sono offerti oggi non riesco ad andare molto oltre le prime tre parole: haÈl tamìm darkò, (del) Dio, completo (è) il cammino. Padre Turoldo qui traduce: «Perfetta è la vita di Dio». Tamim, completo, perfetto; da tamam, completare.

Come i fratelli arabi spesso rispondono al mio «Come va?»: «Tamàm, alhamdulillàh», grazie al Dio, tutto perfetto. Tutto si compie in questa direzione, in questo cammino, in questo processo, che è la vita stessa di Dio che ci è donata perché la percorriamo integralmente con la nostra. E sarà un canto interminabile, e saremo lode divina, benedizione, rivolta a tutti coloro che incontriamo. Che gli altri possano incontrare la vita di Dio nella nostra gratitudine vissuta.
הָאֵל֮ תָּמִ֪ים דַּ֫רְכּ֥וֹ

Perfetta è la vita di Dio,
la sua Parola è provata col fuoco,
egli è scudo al suo fedele. […]

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Viva il Signore, benedetta la Rupe,
il Dio della mia salvezza sia esaltato, […]
io per questo ti lodo in faccia alle genti
e comporrò al tuo nome canti interminabili.

Egli al suo re concede magnifiche vittorie,
fedeltà immutabile al suo messia:
a David alla sua discendenza
in eterno.

«Più ampiamente ti farai conoscere nelle mie opere buone» (Agostino).

Fonte: Buttadentro, canale Telegram gestito da Piotr Zygulski

Foto di Joshua Lindsey da Pixabay