#Poesia e Breve Commento al #Vangelo del giorno – 22 ottobre 2016

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In quel tempo si presentarono alcuni a riferire a Gesù circa quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva mescolato con quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù rispose: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quei diciotto, sopra i quali rovinò la torre di Sìloe e li uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo». Disse anche questa parabola: «Un tale aveva un fico piantato nella vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: Ecco, son tre anni che vengo a cercare frutti su questo fico, ma non ne trovo. Taglialo. Perché deve sfruttare il terreno? Ma quegli rispose: Padrone, lascialo ancora quest’anno finché io gli zappi attorno e vi metta il concime e vedremo se porterà frutto per l’avvenire; se no, lo taglierai». Luca 13,1-9.

Commento al Vangelo

Il dolore preso in sé stesso non è affatto segno di privilegio o via di santità. Tanto meno la sofferenza è il segno di qualche “tara” interiore che ci autorizzi a ritenere qualcuno più peccatore degli altri, a giudicare, a mormorare. Ciò che veramente è segno e via di santità è la pazienza, la fedeltà, la misericordia che attende frutti anche là dove potremmo non aspettarcene.

Poesia

La morte fisica più terribile e violenta.
Non è diversa dalla violenza e dall’orrore causato dalla morte dell’anima.

Il sangue che puoi far scorrere, Pilato.
È come la vita che scorrerà via se non mi convertirò.

La morte fisica di un uomo sotto una torre crollata.
Non è diversa dalla morte dell’anima sotto i colpi del peccato.

Aiutami Dio, mio.
Aspettami, Dio mio.
Porterò frutti.
Ti donerò frutti.
Dammi ancora aria e nutrimento.
E non morirò.
E vivrò ancora.
Tornerai e mi troverai ricca di vita.

[ads2]Questo commento/poesia del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).

A cura di don Mauro Leonardi – Il suo blog è “Come Gesù“[divider style=”solid” top=”10″ bottom=”10″]

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“Una donna del vangelo” è anche sul network Papaboys

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